KARMA
- yasodanandana
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KARMA
qualche tempo fa ho scritto questa cosa per parlare (in altra sede) del KARMA come ritengo che questo principio sia descritto nella cultura che lo accoglie.. ovvero quella dei Veda, del Sanatana Dharma..
a voi... :-)
(e grazie per l'attenzione.. )
ognuno di noi e' un'anima spirituale eterna immortale parte di Dio
viviamo originariamente nel mondo di dio in condizione di perfezione (sat=eternita', Cit=perfetta conoscenza, Ananda=felicita' infinita)
questa condizione di perfezione comprende l'amore per Dio e da Dio
l'amore e' fatto di liberta'.. quindi noi siamo pienamente coscienti della perfezione del mondo divino, siamo perfettamente liberi in questo mondo di agire in tutti i sensi e modalita', pero' e' paradossalmente possibile che qualcuno ritenga di poter trovare qualcosa in piu' fuori dal TUTTO, ovvero fuori da Dio e lontano da Lui
la nostra perfezione non e' una nostra energia, ma e' un'energia di origine divina
quindi, espresso il desiderio "insano" di "indipendenza da Dio" bisogna che sia Dio a velare la nostra perfezione per fare in modo che noi si possa vivere incoscienti di Dio e del suo mondo
quindi Dio, per permetterci MISERICORDIOSAMENTE di dimenticare Lui e il suo mondo, crea un mondo opposto al mondo divino dove:
eternita' diventa successione virtualmente eterna di nascita, declino-dolore, morte, nascita, declino-dolore, morte ecc.
conoscenza diventa ignoranza
felicita' diventa dolore
non e' possibile morire realmente dato che una particella di Dio e' comunque, in un certo qual modo Dio, quindi per ottenere l'illusione della mancanza di eternita' si ottengono corpi di carne corruttibile che si muovono in un mondo corruttibile in un universo corrittubile che, ciclicamente viene distrutto e ricreato..
tutto questo all'infinito..... dato che sara' sempre aperta la possibilita' ad alcuni pazzi, quali siamo noi adesso, di fare tale macabro esperimento..
quindi non esiste un'uscita collettiva dal "paradiso" , ma la scelta di cadere e' effettuata solo da alcuni (noi quindi siamo una minoranza, la "gente" rimane quasi tutta nel mondo di Dio) e si verifica in qualsiasi tempo..
..
l'azione e' originaria del mondo di Dio, in tale sede l'azone serve ad accrescere il piacere delle relazioni fra Dio e i suoi devoti. Quindi ogni attivita' divina porta la reazione di produrre amore in quantita' infinita ed inesauribile..
per cui..
quando Dio "fabbrica" il mondo "opposto", ovvero quello dove i "ribelli" vanno a sperimentare l'assenza della divinita', allora crea il karma, ovvero la legge di AZIONE-REAZIONE rispetto alla quale ogni azione provoca una reazione della stessa esatta intensita' e natura
il tutto allo scopo di creare il contrario dell'eternita' di amore... ovvero l'eternita' di dolore... il tutto per soddisfarci pienamente nella nostra volonta' di allontanamento che da soli NON POTREMMO ATTUARE (noi siamo come quelli che per scappare di casa sono andati in un'altro appartamento fornito comunque da mamma')
quindi se nel mondo spirituale si agisce per amore come "karma attivo" e si ottiene amore come "karma reattivo".. in questo mondo non e' possibile fare altro se non agire per provocare dolore e per ottenere quindi dolore come reazione
io uccido e verro' ucciso, rubo e saro' derubato, sfruttero' e verro' sfruttato... ogni azione comporta una reazione e questa reazione costituisce una nuova azione (dato che l'accettazione del nostro destino e' sempre attiva) che ci costringe a subire altre reazioni in un'eterna altalena..
anche le buone azioni sono schiavizzanti... io do un pezzo di pane e ricevero' di nuovo un pezzo di pane quando ne avro' bisogno, mentre ricevo questo pezzo di pane faccio altre attivita', per esempio dividere il pane ricevuto con altri, e quindi mi leghero' alla futura reazione di dover di nuovo ricevere ..
il tutto virtualmente all'infinito.. con la terribile certezza di dover accettare, per forza, altri corpi adatti al compimento di tali attivita'..... quindi dover ripetutamente nascere, soffrire, morire...
...
la reincarnazione quindi non e' mai un paradiso, la reincarnazione-karma e' un inferno per tutti, anche per coloro che nel "breve periodo" ottengono "premi" invece di "condanne"
il karma-reincarnazione non serve ad insegnare e nemmeno a liberare, semplicemente serve a forci rimanere inchiodati nell'eternita' di questo mondo esattamente come abbiamo desiderato al momento di cadere:
volevamo l'assenza eterna di Dio? Bene.. abbiamo ottenuto l'assenza (apparente) di Dio.. Dio e' liberta' eterna, e noi abbiamo ottenuto la schiavitu' eterna in una forma apparentemente non eterna, ma che sembra che muoia con la morte del corpo
...
pero' c'e' un pero'
...
noi siamo liberi, la nostra liberta' e' regalata e garantita da Dio...
Dio, come datore di liberta' ci da eternamente la possibilita' di lasciarLo..
Dio come datore di liberta' da eternamente a chi lo ha lasciato la possibilita' di ritrovarlo..
Quindi Dio viene ripetutamente, di persona o attraverso un suo rappresentante ad offrire vie di salvezza.. strade di spiritualita'
....
a quel punto, accettando Dio come nostro salvatore, la catena comincia gradualmente e inesorabilmente a sciogliersi senza alcun ritorno indietro..
perche'?
perche' non e' possibile perdere le acquisizioni spirituali, dato che lo spirituale e' eterno..
quindi chi non completa il ritorno nella vita nella quale ha fatto il proposito di ricongiungersi a Dio, lo completera' in una o piu' vite successive..
a quel punto e solo a quel punto il karma diventa un'insegnamento, a quel punto, decidendo di servire Dio e intraprendendo questo servizio, ogni nostra azione precedentemente frutto di impantanamento ulteriore nel fango della materia, diventa strumento di liberta' da essa
prima KARMA......... effetto incatenante del susseguirsi di azione "contro" gli altri e reazione uguale nei nostri confronti
poi KARMA YOGA......... (yoga=unione con Dio, legame con Dio) effetto liberante del compiere azioni in pura coscienza divina
..
quindi si viene in questo mondo come regalo di liberta'
si rimane in questo mondo fino a che non si accetta l'aiuto di Dio per esercitare la stessa liberta' nel modo "positivo" e liberatorio
quando si accetta... il percorso diventa solo evolutivo e noi agiamo solo sulla rapidita' di risalita
a voi... :-)
(e grazie per l'attenzione.. )
ognuno di noi e' un'anima spirituale eterna immortale parte di Dio
viviamo originariamente nel mondo di dio in condizione di perfezione (sat=eternita', Cit=perfetta conoscenza, Ananda=felicita' infinita)
questa condizione di perfezione comprende l'amore per Dio e da Dio
l'amore e' fatto di liberta'.. quindi noi siamo pienamente coscienti della perfezione del mondo divino, siamo perfettamente liberi in questo mondo di agire in tutti i sensi e modalita', pero' e' paradossalmente possibile che qualcuno ritenga di poter trovare qualcosa in piu' fuori dal TUTTO, ovvero fuori da Dio e lontano da Lui
la nostra perfezione non e' una nostra energia, ma e' un'energia di origine divina
quindi, espresso il desiderio "insano" di "indipendenza da Dio" bisogna che sia Dio a velare la nostra perfezione per fare in modo che noi si possa vivere incoscienti di Dio e del suo mondo
quindi Dio, per permetterci MISERICORDIOSAMENTE di dimenticare Lui e il suo mondo, crea un mondo opposto al mondo divino dove:
eternita' diventa successione virtualmente eterna di nascita, declino-dolore, morte, nascita, declino-dolore, morte ecc.
conoscenza diventa ignoranza
felicita' diventa dolore
non e' possibile morire realmente dato che una particella di Dio e' comunque, in un certo qual modo Dio, quindi per ottenere l'illusione della mancanza di eternita' si ottengono corpi di carne corruttibile che si muovono in un mondo corruttibile in un universo corrittubile che, ciclicamente viene distrutto e ricreato..
tutto questo all'infinito..... dato che sara' sempre aperta la possibilita' ad alcuni pazzi, quali siamo noi adesso, di fare tale macabro esperimento..
quindi non esiste un'uscita collettiva dal "paradiso" , ma la scelta di cadere e' effettuata solo da alcuni (noi quindi siamo una minoranza, la "gente" rimane quasi tutta nel mondo di Dio) e si verifica in qualsiasi tempo..
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l'azione e' originaria del mondo di Dio, in tale sede l'azone serve ad accrescere il piacere delle relazioni fra Dio e i suoi devoti. Quindi ogni attivita' divina porta la reazione di produrre amore in quantita' infinita ed inesauribile..
per cui..
quando Dio "fabbrica" il mondo "opposto", ovvero quello dove i "ribelli" vanno a sperimentare l'assenza della divinita', allora crea il karma, ovvero la legge di AZIONE-REAZIONE rispetto alla quale ogni azione provoca una reazione della stessa esatta intensita' e natura
il tutto allo scopo di creare il contrario dell'eternita' di amore... ovvero l'eternita' di dolore... il tutto per soddisfarci pienamente nella nostra volonta' di allontanamento che da soli NON POTREMMO ATTUARE (noi siamo come quelli che per scappare di casa sono andati in un'altro appartamento fornito comunque da mamma')
quindi se nel mondo spirituale si agisce per amore come "karma attivo" e si ottiene amore come "karma reattivo".. in questo mondo non e' possibile fare altro se non agire per provocare dolore e per ottenere quindi dolore come reazione
io uccido e verro' ucciso, rubo e saro' derubato, sfruttero' e verro' sfruttato... ogni azione comporta una reazione e questa reazione costituisce una nuova azione (dato che l'accettazione del nostro destino e' sempre attiva) che ci costringe a subire altre reazioni in un'eterna altalena..
anche le buone azioni sono schiavizzanti... io do un pezzo di pane e ricevero' di nuovo un pezzo di pane quando ne avro' bisogno, mentre ricevo questo pezzo di pane faccio altre attivita', per esempio dividere il pane ricevuto con altri, e quindi mi leghero' alla futura reazione di dover di nuovo ricevere ..
il tutto virtualmente all'infinito.. con la terribile certezza di dover accettare, per forza, altri corpi adatti al compimento di tali attivita'..... quindi dover ripetutamente nascere, soffrire, morire...
...
la reincarnazione quindi non e' mai un paradiso, la reincarnazione-karma e' un inferno per tutti, anche per coloro che nel "breve periodo" ottengono "premi" invece di "condanne"
il karma-reincarnazione non serve ad insegnare e nemmeno a liberare, semplicemente serve a forci rimanere inchiodati nell'eternita' di questo mondo esattamente come abbiamo desiderato al momento di cadere:
volevamo l'assenza eterna di Dio? Bene.. abbiamo ottenuto l'assenza (apparente) di Dio.. Dio e' liberta' eterna, e noi abbiamo ottenuto la schiavitu' eterna in una forma apparentemente non eterna, ma che sembra che muoia con la morte del corpo
...
pero' c'e' un pero'
...
noi siamo liberi, la nostra liberta' e' regalata e garantita da Dio...
Dio, come datore di liberta' ci da eternamente la possibilita' di lasciarLo..
Dio come datore di liberta' da eternamente a chi lo ha lasciato la possibilita' di ritrovarlo..
Quindi Dio viene ripetutamente, di persona o attraverso un suo rappresentante ad offrire vie di salvezza.. strade di spiritualita'
....
a quel punto, accettando Dio come nostro salvatore, la catena comincia gradualmente e inesorabilmente a sciogliersi senza alcun ritorno indietro..
perche'?
perche' non e' possibile perdere le acquisizioni spirituali, dato che lo spirituale e' eterno..
quindi chi non completa il ritorno nella vita nella quale ha fatto il proposito di ricongiungersi a Dio, lo completera' in una o piu' vite successive..
a quel punto e solo a quel punto il karma diventa un'insegnamento, a quel punto, decidendo di servire Dio e intraprendendo questo servizio, ogni nostra azione precedentemente frutto di impantanamento ulteriore nel fango della materia, diventa strumento di liberta' da essa
prima KARMA......... effetto incatenante del susseguirsi di azione "contro" gli altri e reazione uguale nei nostri confronti
poi KARMA YOGA......... (yoga=unione con Dio, legame con Dio) effetto liberante del compiere azioni in pura coscienza divina
..
quindi si viene in questo mondo come regalo di liberta'
si rimane in questo mondo fino a che non si accetta l'aiuto di Dio per esercitare la stessa liberta' nel modo "positivo" e liberatorio
quando si accetta... il percorso diventa solo evolutivo e noi agiamo solo sulla rapidita' di risalita
Ciao Yasoda,
se ne è parlato per parecchio tempo con Sean sul forum libero. Ci deve essere un post in merito che non andrò ora a ricercare.
L'argomento è di grande interesse, ma il momento non è adatto, almeno per quanto mi riguarda. E' molto impegnativo ed il sottoscritto in questo momento preferisce argomenti un pochino più leggerini.
Quindi mi ripropongo di partecipare più avanti, magari verso gennaio.
In questo momento sto cercando un manuale per "chitarristi fai da te, no alpitour". In poche parole, qualcosa che m'insegni a strimpellare un po' meglio di quello che so fare senza ingarbugliarsi le falangi con impossibili accordi a 5 dita.
Acc....perché non sono nato con il "pollice del chitarrista" come quello di
Joe Perry? :)
se ne è parlato per parecchio tempo con Sean sul forum libero. Ci deve essere un post in merito che non andrò ora a ricercare.
L'argomento è di grande interesse, ma il momento non è adatto, almeno per quanto mi riguarda. E' molto impegnativo ed il sottoscritto in questo momento preferisce argomenti un pochino più leggerini.
Quindi mi ripropongo di partecipare più avanti, magari verso gennaio.
In questo momento sto cercando un manuale per "chitarristi fai da te, no alpitour". In poche parole, qualcosa che m'insegni a strimpellare un po' meglio di quello che so fare senza ingarbugliarsi le falangi con impossibili accordi a 5 dita.
Acc....perché non sono nato con il "pollice del chitarrista" come quello di
Joe Perry? :)
- yasodanandana
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karma e' una parola tecnica con significati precisi.. quindi si puo' avere una diversa visione dell'esistenza (compreso il fatto che il karma sia una fandonia), ma se si parla di termini tecnici andrebbe saputo il loro significato che e' in genere univoco..
con questo, non e' detto che tale significato univoco lo abbia espresso io... ci mancherebbe altro...
--
Dio e' una parola molto generica che vuol dire un sacco di cose..
io semplicemente sento e studio dal sanatana dharma di essere una vita che, indipendente dal mio corpo, va avanti senza essere affetta dal tempo..
ovvero... IO SONO, e questo ESSERE non e' soggetto a dimunuzioni o aumenti ma e' sempre costante.. io non sono piu' o sono meno.. io sono e basta..
una cosa che pero' non posso fare a meno di notare e' che tale mia esistenza, insieme a quella corporale, sussiste per GRAZIA..
ovvero.. io non esisto per opera mia, io non mi sono creato da me e non sostengo la mia esistenza da solo...
quindi esiste una forza esterna che, per regalo, in completo altruismo, mi fa esistere.. e non coincide con me, perche' se no ne sarei consapevole...
questa esistenza e' chiamata da qualcuno "DIO", da qualcun altro "ALLAH", da qualcun altro "VISHNU" ecc.ecc.
per la cultura del sanatana dharma.. e per la mia (poca) intelligenza.. tale energia+energetico e' fondamentalmente tre aspetti:
BRAHMAN---- l'aspetto omnipervadente. Ovvero Dio e' tutto, e se non lo fosse non sarebbe Dio
BHAGAVAN--- Dio e' simultaneamente anche il Supremo del tutto, la massima espressione dell'individualita', il modello supremo della personalita'. E questo e' inevitabile perche' se la varieta' di soggetti e la relazione fra di loro (tra cui l'amore) esiste in questo piano di esistenza, cio' non puo' che derivare dalla perfezione. Se ci inventassimo che la perfezione e' solo energia omnipervadente, unita'... bisognerebbe arguire che qualche "anti-dio", "satana" o quant'altro ha creato la materia con la sua pluralita'. Ma allora Dio non sarebbe piu' Dio..
PARAMATMA---Dio e' personalmente accanto ad ogni esistenza dell'universo.. dall'atomo.. all'uomo... all'elefante... al pianeta... Se aberrato questo concetto porta al panteismo, se raccontato in un certo modo poetico, porta all'angelo custode..
:-)
il tutto volutamente aperto alle tue integrazioni o obiezioni..
ciao!! haribol!!!!
con questo, non e' detto che tale significato univoco lo abbia espresso io... ci mancherebbe altro...
--
Dio e' una parola molto generica che vuol dire un sacco di cose..
io semplicemente sento e studio dal sanatana dharma di essere una vita che, indipendente dal mio corpo, va avanti senza essere affetta dal tempo..
ovvero... IO SONO, e questo ESSERE non e' soggetto a dimunuzioni o aumenti ma e' sempre costante.. io non sono piu' o sono meno.. io sono e basta..
una cosa che pero' non posso fare a meno di notare e' che tale mia esistenza, insieme a quella corporale, sussiste per GRAZIA..
ovvero.. io non esisto per opera mia, io non mi sono creato da me e non sostengo la mia esistenza da solo...
quindi esiste una forza esterna che, per regalo, in completo altruismo, mi fa esistere.. e non coincide con me, perche' se no ne sarei consapevole...
questa esistenza e' chiamata da qualcuno "DIO", da qualcun altro "ALLAH", da qualcun altro "VISHNU" ecc.ecc.
per la cultura del sanatana dharma.. e per la mia (poca) intelligenza.. tale energia+energetico e' fondamentalmente tre aspetti:
BRAHMAN---- l'aspetto omnipervadente. Ovvero Dio e' tutto, e se non lo fosse non sarebbe Dio
BHAGAVAN--- Dio e' simultaneamente anche il Supremo del tutto, la massima espressione dell'individualita', il modello supremo della personalita'. E questo e' inevitabile perche' se la varieta' di soggetti e la relazione fra di loro (tra cui l'amore) esiste in questo piano di esistenza, cio' non puo' che derivare dalla perfezione. Se ci inventassimo che la perfezione e' solo energia omnipervadente, unita'... bisognerebbe arguire che qualche "anti-dio", "satana" o quant'altro ha creato la materia con la sua pluralita'. Ma allora Dio non sarebbe piu' Dio..
PARAMATMA---Dio e' personalmente accanto ad ogni esistenza dell'universo.. dall'atomo.. all'uomo... all'elefante... al pianeta... Se aberrato questo concetto porta al panteismo, se raccontato in un certo modo poetico, porta all'angelo custode..
:-)
il tutto volutamente aperto alle tue integrazioni o obiezioni..
ciao!! haribol!!!!
Karma
Quando ho chiesto cosa sono Dio e karma, non alludevo all'etimologia di queste parole, ma all'ideologia che rappresentano.
Per me Dio non è qualcosa che sta all'esterno e mi sta a guardare. Penso che tutto ciò che esiste sia la stessa cosa. Non c'è, penso, qualcuno di fuori e qualcuno che arriva dopo. Esiste un universo infinito ed eterno che comprende assolutamente tutto, materia e non materia. Comprende sentimenti,oggetti, intelligenza...Comprende anche me e te, quindi anche noi siamo eterni ed infiniti, esistenti sotto apparenze continuamente diverse, da sempre e per sempre. Facciamo parte del tutto ( se vuoi possiamo chiamarlo Dio) ed abbiamo la stessa essenza del tutto: materia e non materia (se vuoi possiamo chiamarla spirito) perfettamente fusi insieme nel formare le particelle del tutto che sono una terza cosa, l'esistente. Noi esistiamo e basta. In noi ci sono materia e non materia. Sta a noi equilibrare questi due aspetti, per vivere in modo corretto la nostra attuale apparenza.
Per me Dio non è qualcosa che sta all'esterno e mi sta a guardare. Penso che tutto ciò che esiste sia la stessa cosa. Non c'è, penso, qualcuno di fuori e qualcuno che arriva dopo. Esiste un universo infinito ed eterno che comprende assolutamente tutto, materia e non materia. Comprende sentimenti,oggetti, intelligenza...Comprende anche me e te, quindi anche noi siamo eterni ed infiniti, esistenti sotto apparenze continuamente diverse, da sempre e per sempre. Facciamo parte del tutto ( se vuoi possiamo chiamarlo Dio) ed abbiamo la stessa essenza del tutto: materia e non materia (se vuoi possiamo chiamarla spirito) perfettamente fusi insieme nel formare le particelle del tutto che sono una terza cosa, l'esistente. Noi esistiamo e basta. In noi ci sono materia e non materia. Sta a noi equilibrare questi due aspetti, per vivere in modo corretto la nostra attuale apparenza.
- yasodanandana
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Quando ho chiesto cosa sono Dio e karma, non alludevo all'etimologia di queste parole, ma all'ideologia che rappresentano.
••anche io infatti ho espresso sia dati tecnici che concetti e pareri... :-)
Per me Dio non è qualcosa che sta all'esterno e mi sta a guardare.
••come ti ho elencato sopra piu' "tecnicamente" io la penso come te.. aggiungendo pero' necessariamente che Dio non e' solo quello, ma anche qualcuno che puo' guardarmi.
Ovvero.. l'unita' e' facile da arguire concettualmente, se per Dio si intende il tutto, tutto ci sta dentro, tutto e' Dio.. non ci sono discussioni.
Pero' ci sono un paio di considerazioni da fare... ovvero che se il tutto e' realmente TUTTO, anche la varieta', la subordinazione e la supremazia, l'amicizia, la relazione, l'amore ci stanno dentro per forza.
Per cui se io fossi realmente del tutto COINCIDENTE col TUTTO, io non mi sentirei piccolo di fronte alla natura e all'universo. Non sarei soggetto a forze anche insignificanti e non vivrei letteralmente, come ho gia' detto, dipendendo completamente da forze messe in gioco da qualcun'altro.. dal battito del mio cuore alla forza di gravita'.
Quindi io e Dio esistiamo come una cosa sola e come due eterni individui uniti in una relazione amorosa... simultaneamente
che la materia sia in realta' dello spirito al quale noi, illusi, cambiamo la destinazione sfruttandola a beneficio del nostro egoismo, invece che a beneficio di Dio... hai ragione.. Tutto e' in Dio..
grazie sia per la risposta che per la precedente proposta di discussione :-)
••anche io infatti ho espresso sia dati tecnici che concetti e pareri... :-)
Per me Dio non è qualcosa che sta all'esterno e mi sta a guardare.
••come ti ho elencato sopra piu' "tecnicamente" io la penso come te.. aggiungendo pero' necessariamente che Dio non e' solo quello, ma anche qualcuno che puo' guardarmi.
Ovvero.. l'unita' e' facile da arguire concettualmente, se per Dio si intende il tutto, tutto ci sta dentro, tutto e' Dio.. non ci sono discussioni.
Pero' ci sono un paio di considerazioni da fare... ovvero che se il tutto e' realmente TUTTO, anche la varieta', la subordinazione e la supremazia, l'amicizia, la relazione, l'amore ci stanno dentro per forza.
Per cui se io fossi realmente del tutto COINCIDENTE col TUTTO, io non mi sentirei piccolo di fronte alla natura e all'universo. Non sarei soggetto a forze anche insignificanti e non vivrei letteralmente, come ho gia' detto, dipendendo completamente da forze messe in gioco da qualcun'altro.. dal battito del mio cuore alla forza di gravita'.
Quindi io e Dio esistiamo come una cosa sola e come due eterni individui uniti in una relazione amorosa... simultaneamente
che la materia sia in realta' dello spirito al quale noi, illusi, cambiamo la destinazione sfruttandola a beneficio del nostro egoismo, invece che a beneficio di Dio... hai ragione.. Tutto e' in Dio..
grazie sia per la risposta che per la precedente proposta di discussione :-)
L'INCOMPRENSIBILE CONSEGUENZA DI UN'AZIONE.
Ovvero storiella per raccontare la universale legge del karma.
Un signore si ferma sul marciapiede, guarda accigliato il traffico scombussolato sulle 4 corsie della strada, e aspetta davanti alle striscie pedonali il momento buono per attraversare.
Poi vede dall'altra parte un pedone che esce dal marciapiede e spavaldamente inizia a camminare in strada, senza coscienza alcuna, come se non avesse neppure intenzione di attraversare, "ma cosa sta facendo?" si domanda, "ce n'è di gente stramba!"
Arriva il momento buono per passare e lui si avvia sulle striscie pedonali.
"Mio Dio perchè mi hai fatto morire così? Io che stavo attraversando la strada sulle striscie, che avevo aspettato il mio turno, che ero stato attento, e alla fine che non veniva nessuno, ...mi hai fatto finire sotto un pulman che è sbandato dalla corsia opposta! E che mi dici di quel pazzo che camminava incurante tra le macchine? Rispondimi ti prego!"
"Cara Anima, avevi già imparato la tua lezione, e ora in te si era stabilita la paura di sbagliare che ti impediva di andare ancora oltre il tuo karma, l'anima di cui mi chiedi, chi può dirlo dove arriverà con la sua spavalda non curanza?"
Ovvero storiella per raccontare la universale legge del karma.
Un signore si ferma sul marciapiede, guarda accigliato il traffico scombussolato sulle 4 corsie della strada, e aspetta davanti alle striscie pedonali il momento buono per attraversare.
Poi vede dall'altra parte un pedone che esce dal marciapiede e spavaldamente inizia a camminare in strada, senza coscienza alcuna, come se non avesse neppure intenzione di attraversare, "ma cosa sta facendo?" si domanda, "ce n'è di gente stramba!"
Arriva il momento buono per passare e lui si avvia sulle striscie pedonali.
"Mio Dio perchè mi hai fatto morire così? Io che stavo attraversando la strada sulle striscie, che avevo aspettato il mio turno, che ero stato attento, e alla fine che non veniva nessuno, ...mi hai fatto finire sotto un pulman che è sbandato dalla corsia opposta! E che mi dici di quel pazzo che camminava incurante tra le macchine? Rispondimi ti prego!"
"Cara Anima, avevi già imparato la tua lezione, e ora in te si era stabilita la paura di sbagliare che ti impediva di andare ancora oltre il tuo karma, l'anima di cui mi chiedi, chi può dirlo dove arriverà con la sua spavalda non curanza?"
karma
Non penso che Dio sia uno che ragioni come noi, anche se noi ci consideriamo esseri superiori.
Premesso che tutto è Dio, che l'energia comica dell'esistente si manifesta in ogni tipo di apparenza possibile ( anche in quegli aspetti che noi consideriamo negativi), dobbiamo accettare il fatto di essere delle particelle di Dio che, in questo momento, si manifestano casualmente con un corpo umano, sul pianeta Terra, soggette a mille impulsi dati da questo tipo di corpo.
Non penso che esistano giusto e sbagliato. Esiste un tipo di vita corretto che non danneggia né noi né gli altri ed esiste un tipo di vita che porta solo sofferenza per noi e per gli altri. Per questo, noi, cellule dell'Universo-Dio, apparse come esseri umani, dovremmo cercare di vivere correttamente, per giovare a noi e agli altri.
Ma possiamo scegliere di vivere come vogliamo: se non viviamo in modo corretto, vivremo nell'infelicità. Se sapremo essere giustamente equilibrati, vivremo sereni.
Il famoso karma è semplicemente il livello di spiritualità che sappiamo alimentare dentro di noi.
Chi comprende la prorpria interiorità sarà felice, in ogni tipo di vita. Chi si lascia stravolgere dagli stimoli fisici sarà infelice, in ogni tipo di vita.
Il karma non è premio o castigo: è la conseguenza del nostro modo di affrontare l'attuale esistenza.
Premesso che tutto è Dio, che l'energia comica dell'esistente si manifesta in ogni tipo di apparenza possibile ( anche in quegli aspetti che noi consideriamo negativi), dobbiamo accettare il fatto di essere delle particelle di Dio che, in questo momento, si manifestano casualmente con un corpo umano, sul pianeta Terra, soggette a mille impulsi dati da questo tipo di corpo.
Non penso che esistano giusto e sbagliato. Esiste un tipo di vita corretto che non danneggia né noi né gli altri ed esiste un tipo di vita che porta solo sofferenza per noi e per gli altri. Per questo, noi, cellule dell'Universo-Dio, apparse come esseri umani, dovremmo cercare di vivere correttamente, per giovare a noi e agli altri.
Ma possiamo scegliere di vivere come vogliamo: se non viviamo in modo corretto, vivremo nell'infelicità. Se sapremo essere giustamente equilibrati, vivremo sereni.
Il famoso karma è semplicemente il livello di spiritualità che sappiamo alimentare dentro di noi.
Chi comprende la prorpria interiorità sarà felice, in ogni tipo di vita. Chi si lascia stravolgere dagli stimoli fisici sarà infelice, in ogni tipo di vita.
Il karma non è premio o castigo: è la conseguenza del nostro modo di affrontare l'attuale esistenza.
- yasodanandana
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dal punto di vista "assoluto" non ha in effetti un gran senso parlare di bene e male, giustizia e peccato.. semplicemente le azioni chiamano reazioni e io qualsiasi cosa faccio debbo continuare a stare in questo mondo (che non e' casa mia) per subire o riscuotere..
quindi, in assoluto, che io abbia da rinascere perche' debbo essere ucciso da chi ho ucciso oggi o mi debba essere "restituito" il pezzo di pane da colui al quale l'ho dato oggi e' la stessa cosa..
nel senso che sia per riscuotere che per scontare.. in ogni caso bisogna affrontare i traumi della nascita, sofferenza, invecchiamento e morte..
pero', indubbiamente, la differenza fra bene e male ha importanza nel relativo... tutti noi scriviamo in questo thread per generare "buon" karma.. ovvero una corretta conoscenza di questo tema. Quindi a bonta' e peccato ci crediamo tutti...
la funzione dell'imparare bene a scegliere il bene dal male, il comportamento giusto da quello sbagliato, serve, sul piano assoluto, solamente per abituarci all'amore e prepararci al ritorno nell'amore piu' grande, ovvero la nostra eterna relazione con Dio...
per cui imparare ad amare piuttosto che a fare del male, non e' di per se valevole.... e' valevole se imparando ad amare si impara, scegliendo una via spirituale valevole, ad amare Dio..
se io amo un essere umano come umano (non come particella divina).. dovro' rinascere per karma nel mondo degli umani per ricevere indietro l'amore che ho "investito"
se spendo questo amore in direzione di dio dovro' "rinascere(anche se si parla piu' che altro di ritornare all'origine, a casa)" nella sua dimensione..
quindi distinguere fra giusto e sbagliato, peccato o bonta', vantaggio e svantaggio, creaivita' e distruttivita' non ha un senso assoluto, ma ce l'ha come preparazione ad affrontare la scalata verso l'assoluto
(il karma ovviamente ha a che vedere anche con le vite passate,,,, se no nasceremmo tutti con lo stesso carattere e propensioni.. e pure aspetto fisoco, posto, etnia, salute ecc.)
quindi, in assoluto, che io abbia da rinascere perche' debbo essere ucciso da chi ho ucciso oggi o mi debba essere "restituito" il pezzo di pane da colui al quale l'ho dato oggi e' la stessa cosa..
nel senso che sia per riscuotere che per scontare.. in ogni caso bisogna affrontare i traumi della nascita, sofferenza, invecchiamento e morte..
pero', indubbiamente, la differenza fra bene e male ha importanza nel relativo... tutti noi scriviamo in questo thread per generare "buon" karma.. ovvero una corretta conoscenza di questo tema. Quindi a bonta' e peccato ci crediamo tutti...
la funzione dell'imparare bene a scegliere il bene dal male, il comportamento giusto da quello sbagliato, serve, sul piano assoluto, solamente per abituarci all'amore e prepararci al ritorno nell'amore piu' grande, ovvero la nostra eterna relazione con Dio...
per cui imparare ad amare piuttosto che a fare del male, non e' di per se valevole.... e' valevole se imparando ad amare si impara, scegliendo una via spirituale valevole, ad amare Dio..
se io amo un essere umano come umano (non come particella divina).. dovro' rinascere per karma nel mondo degli umani per ricevere indietro l'amore che ho "investito"
se spendo questo amore in direzione di dio dovro' "rinascere(anche se si parla piu' che altro di ritornare all'origine, a casa)" nella sua dimensione..
quindi distinguere fra giusto e sbagliato, peccato o bonta', vantaggio e svantaggio, creaivita' e distruttivita' non ha un senso assoluto, ma ce l'ha come preparazione ad affrontare la scalata verso l'assoluto
(il karma ovviamente ha a che vedere anche con le vite passate,,,, se no nasceremmo tutti con lo stesso carattere e propensioni.. e pure aspetto fisoco, posto, etnia, salute ecc.)
- yasodanandana
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Non sarebbe una cattiva idea. Come principio assoluto Brahman non è ne maschile ne femminile. Ma le incarnazioni divine (Avatar) possono assumere sia sembianze maschili che femminili.Se Dio fosse un' energia femminile?
Shakti, Devi, Kali, Durga sono tutte manifestazioni del Divino al femminile. Se volessi potremmo elencarne ancora altre.
- yasodanandana
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dici bene.. con una mia piccola dissociazione
nel senso che io non considero la parte energetica dell'assoluto come unica ad essere preminente..
io considero l'assoluto ANCHE personale e individuale.. e non ad un livello piu' "basso"... nemmeno di AVATAR
io parlo di Supremo con la "S" maiuscola...
quindi, considerato questo, io mi sento, insieme alla maggioranza dei dediti al sanatana dharma, di dire che esiste un Supremo alla pari e simultaneo al Brahman indiviso, che in realta' e' una COPPIA
coppia nella quale la distinzione fra Supremo Amato e Supremo Amante e' cosi' labile che alla fine i "ruoli" sono gli stessi per entrambi...
molto differente da "c'e' il brahman.. e poi ci sono le espansioni con corpo avvicinabile al corpo umano femminile"
io parlo di una figura accostabile alla figura umana femminea, come DIO SUPREMO.. insieme al suo AMATO.. che e' SUPREMO pure lui. entrambi supremi anche nell'essere reciproci servitori
nel senso che io non considero la parte energetica dell'assoluto come unica ad essere preminente..
io considero l'assoluto ANCHE personale e individuale.. e non ad un livello piu' "basso"... nemmeno di AVATAR
io parlo di Supremo con la "S" maiuscola...
quindi, considerato questo, io mi sento, insieme alla maggioranza dei dediti al sanatana dharma, di dire che esiste un Supremo alla pari e simultaneo al Brahman indiviso, che in realta' e' una COPPIA
coppia nella quale la distinzione fra Supremo Amato e Supremo Amante e' cosi' labile che alla fine i "ruoli" sono gli stessi per entrambi...
molto differente da "c'e' il brahman.. e poi ci sono le espansioni con corpo avvicinabile al corpo umano femminile"
io parlo di una figura accostabile alla figura umana femminea, come DIO SUPREMO.. insieme al suo AMATO.. che e' SUPREMO pure lui. entrambi supremi anche nell'essere reciproci servitori