Mio figlio si succhia il pollice ed io mi sento in colpa

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eleonora77
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Mio figlio si succhia il pollice ed io mi sento in colpa

Messaggio da eleonora77 » lun dic 05, 2005 11:47 am

Buongiorno a tutte le mamme del formu ed alla Dott.ssa Sagone.
Mio figlio ha 2 anni e mezzo e da quando ha 4 mesi si succhia il pollice, per addormentarsi per consolarsi etc. Inoltre nell’altra mano, stringe sempre uno dei miei foulard, Da quando è nata la sorellina poi (2 mesi fa), questo pollice lo succhia proprio avidamente, e se non ha il foulard ha portata di mano, non si calma finchè non glielo porto. Ciò che mi turba in questo, è che quando mio figlio si succhia il dito ed è con il suo foulard, si “isola” dal resto del mondo ed è come in un’altra dimensione. Poiché intuisco che in quei momenti lui cerca consolazione, lo coccolo molto oppure per distrarlo cerco di proporre delle attività che lo coinvolgono, come: colorare, giocare con la plastilina. Dipingere con gli acquerelli. Ma non appena la sorellina piange, o richiede attenzioni, o la allatto etc. ecco che lui lascia tutto ciò che sta facendo per “trincerarsi” nel suo mondo. Fa così anche quando è a tavola, e solo dopo un po’ si sblocca e mangia qualcosa. Il mio istinto mi dice che in quei momenti lui è triste, e per questo vorrei tanto aiutarlo, ma talvolta proprio non posso, in quanto ho anche la bambina a cui badare. Quando lo vedo così, anch’io mi rattristo e qulche volta mi viene da piangere perché mi sento colpevole del suo stato d’animo, come se non fossi in grado di dargli ciò di cui ha bisogno.
Aggiungo che lui va anche al nido, dove si è integrato bene e dove ha legato molto con 3 bambini in particolare che nomina anche a casa. Anche dai nonni, che lo adorano, si trova molto bene, forse perché lì si sente ancora al centro dell’attenzione.
Io cerco di passare tutto il tempo possibile con lui, ritagliandoci dei momenti esclusivi per stare da soli, soprattutto nel weekend. Lo porto con me a fare la spesa oppure andiamo a fare una passaggiata insieme.
Dorme con noi nel lettone, ma mentre prima si svegliava contento, ora anche al mattino piagnucola per qualsiasi cosa e solo dopo un po’ di tempo si riprende.
Mio marito minimizza la cosa, ribadendo che si tratta di una fase normale per lui in quanto è geloso della sorellina. Condivido il suo punto di vista, ma vorrei che lui capisse che nostro figlio ha bisogno di sentire il nostro affetto più di prima e per questo vorrei che lo coinvolgesse maggiormente in quei momenti durante i quali sono impegnata con la bambina e non posso dedicarmi a lui. Per cui lo rimprovero perché vorrei che lo intrattenesse di più, piuttosto che proporgli solo attività passive come guardare i cartoni animati (tra l’altro in quei momenti lui si succhia sempre il dito!).
Forse sto ingigantendo la cosa? Lo so che ci sono tanti bambini che si succhiano il pollice, ma io sono arrivata a pensare che se lo fanno è perché sentono una mancanza che cercano di compensare. So che non è facile sradicare questa abitudine, ma vorrei aiutare mio figlio a cercare in noi genitori ciò che gli manca in quei momenti.
Tra l’altro, la pediatra consiglia anche di interrompere il “vizio” del bambino di succhiarsi il dito, onde “evitare possibili sedute dal dentista e dal logopedista”. Per fare ciò, lei ha un suo metodo che consiste nel convincere il bambino che il pollice si sta rompendo (la sceneggiata è messa in atto da lei nel suo studio) per poi fasciarlo ed impedirgli quindi di succhiarlo. Tutti i foulard invece sarebbero da chiudere in una scatola che il bambino può vedere ma di cui non può prendere il contenuto. Poiché questa pratica mi sembrava crudele e troppo drastica, mi sono rifiutata. Non voglio che mi figlio si senta costretto, vorrei che l’abbandono del dito e del foulard sia un processo graduale e spontaneo proveniente dalla sua volontà.

C’è anche un’altra cosa che mi turba: da diversi mesi mio figlio si “struscia” contro le cose, oppure, se è nel lettone, contro di me suo padre. Sottolineo che con me cerca proprio il “contatto fisico”, alzandomi la maglia ed appoggiando il suo viso contro il mio stomaco e strofinandosi sulla mia gamba. Se cerco di interrmoperlo (dolcemente, magari proponendo di fare qualcos’altro) qualche volta si rifiuta e vuole continuare. La pediatra mi ha detto che questa è una fase normale, tuttavia non mi sento del tutto tranquilla.

Capire questi atteggiamenti mi farebbe sentire più serena e forse potrei aiutare mio figlio meglio di quanto sto cercando di fare!

Grazie ..!

Eleonora

zazie
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Re: Mio figlio si succhia il pollice ed io mi sento in colpa

Messaggio da zazie » lun dic 05, 2005 3:06 pm

eleonora77 ha scritto: Sottolineo che con me cerca proprio il “contatto fisico”, alzandomi la maglia ed appoggiando il suo viso contro il mio stomaco e strofinandosi sulla mia gamba.
Ciao per quanto hai scritto sopra (riguardo al pollice) non posso aihmè darti nessun consiglio, ma la frase che hai scritto sul contatto fisico mi ha fatto tornare in mente quanto da piccola mi piaceva toccare le braccia di mia madre che erano sempre più fresche della mia mano e di come questo contatto fosse rilassante per me. Ecco solo per dirti che probabilmente non c'è nulla di cui preoccuparti e che è un modo del tuo cucciolo per sentirti vicina vicina senza nessuna "barriera/maglietta".
ciao
monica

crilu'
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Messaggio da crilu' » lun dic 05, 2005 4:22 pm

Ciao, sul pollice non posso dirti nulla neanche io, pero' a proposito del contatto fisico ti racconto di mia figlia(21 mesi):prima si addormentava con la bocca contro il mio braccio, poi ha "scoperto" la mia pancia e per un po' si e' addormentata con la testa sulla mia pancia.. dopo aver deciso di addormentarsi nel suo lettino circa un mese fa, e' ritornata alla pancia adesso che non e' stata bene..in generale mi sembra che lei si rilassi molto sentendo il contatto con la mia pelle.
Non credo ci sia da preoccuparsi per questo.
Cri

xiro
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Messaggio da xiro » mar dic 06, 2005 11:02 am

Ciao, volevo dirti che anche il mio bambino che ha 2 anni si succhia il pollice, praticamente da sempre... in una delle ecografie prenatali aveva il pollicino vicino alla bocca.
In particolare, lo fa quando ha sonno, con un mano si succhia il pollice e con l'altra deve afferrare un orecchio di mamma o papà, ma se non riesce ad arrivarci dopo averci provato un pò di volte, allora si prende un suo orecchio e pian piano si addormenta...

lauravivy
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Messaggio da lauravivy » mar dic 06, 2005 1:26 pm

cara eleonora,

non ho esperienza diretta dei comportamenti di cui parli, però mia figlia si è attaccata al seno per consolazione fino ai tre anni ... capisco il tuo disagio perché vedi il tuo bimbo isolarsi, cosa che appunto a me non capitava perché la mia bimba, trovando consolazione nell'allattamento, doveva necessariamente passare per un abbraccio con la mamma..
Scusami se contraddico la tua pediatra, ma l'idea di troncare questa abitudine proprio ora che è arrivata la sorellina potrebbe rappresentare una ulteriore ragione di disagio... io aspetterei che sia pronto, cercando appunto di coinvolgerlo e di farlo esprimere un pochino di più sui suoi sentimenti ... magari dicendogli che se si sente geloso non c'é nulla di male, perché è un sentimento che tutti i bimbi provano quando arriva un fratellino...

Baci,

Laura

alea
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Messaggio da alea » mar dic 06, 2005 11:05 pm

Ciao Eleonora, anche Chicco si succhia non il pollice, ma l'anulare e il medio, e l'ha sempre fatto soprattutto nei momenti di coccole, fin da piccolissimo: solo al mio avvicinarmi comincia a succhiare, e se lo prendo in braccio mi tocca anche l'orecchio. Fa così anche per addormentarsi: senza orecchio non riesce proprio a prendere sonno e se cerco di farlo desistere si arrabbia o si mette a piangere. Credo che siano solo modi per rilassarsi e per cercare il contatto fisico.
Ciao
Ale

eleonora77
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Messaggio da eleonora77 » mer dic 07, 2005 4:16 pm

Grazie ragazze delle vs. risposte!!!! Si, forse mi sto facendo 3000 paranoie per niente, ed effettivamente anche mio figlio ha cominciato a succhiare il pollice fin da quando era nel pancione!!! Forse è una cosa congenita?!!BOH!!! Comunque sono d'accordo con Laura, e infatti non condivido il metodo brutale proposto dalla mia pediatra. Penso che quando Andrea sarà pronto e forse, quando appunto riuscirà meglio ad esprimersi, magari sarà quello il momento in cui abbandonerà questo suo modo per consolarsi...!

Ciao & un Bacio

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » mer dic 07, 2005 4:28 pm

ciao eleonora,
trovo che i bambini abbiano risorse straordinarie, e quando sono in crisi trovano il modo di confortarsi... questo non è un segnale di debolezza, ma anzi è un punto di forza - fragile non è chi ricorre a forme di consolazione quantdo è in crisi, ma chi è incapace di farlo - in crisi ci vanno tutti nella vita, e questo è inevitabile.

Ciò detto, vorrei anche dire che non mi affretterei a leggere comunque ogni ricerca di conforto di tuo figlio (che sia autoconforto o conforto dalla mamma) come il "sintomo" di qualcosa di negativo, insomma come una forma di risarcimento di una mancanza. Non necessariamente è così. Per esempio, succhiare il dito, contrariamente a ciò che affermano vari miei "colleghi" psicologi, è anche unì'attività molto piacevole di per sé, e non vedo perché i bambini non dovrebbero ricorrervi ogni tanto semplicemente perché gli piace farlo. Ci sono bambini che si succhiano il dito anche se hanno la tetta sotto il naso, perchè in quel momento semplicemente hanno più voglia di dito che di tetta... Lo stesso si può dire della ricerca di altre sensazioni piacevoli, come la morbidezza del foulard o lo strofinarsi su qualcuno.

Non conosco tuo figlio e non ho modo di vedere il contesto in cui fa queste cose, per cui può darsi che a volte lo faccia semplicemente perché gli va, e altre in cui lo fa perché sente il bisogno di confortarsi dal mondo: questo non significa che tu non hai fatto "abbastanza" per lui e devi correre ai ripari.
Osservalo con tranquillità, renditi discretamente disponibile, ma non affrettarti a sostituirti (te o il papà) al dito o al foulard: lascia che sia tuo figlio a mostrare i momenti in cui ha bisogno di te e quelli in cui ha voglia di "isolarsi". Anche isolarsi può essere una cosa buona, dipende molto dal carattere e dalle situazioni naturalmente, ma non lo leggerei subito come un campanello d'allarme.
Tu sei la mamma e penso che possa riuscire a capire il confine fra i momenti di semplice introversione da quelli di "fuga"...
penso che il bambino ha sicuramente due grandi bisogni, che non vanno trascurati: il bisogno di contatto umano e quello di cntenimento (protesione, sostegno) nei momenti in cui si sente in difficoltà. Però non credo che essere al centro dell'attenzione sia un bisogno del bambino, ma forse è più un modo, per noi mamme, di sentire che stiamo facendo proprio tutto per il benessere del nostro piccolo. Tuttavia è un modo che alla lunga toglie margine di manovra sia alla mamma che al bambino, e non garantisce comunque di prevenire ogni disagio o contrarietà.
Sono sempre stata contraria alle frustrazioni somministrate ai bambini al solo scopo di "educarli" (e in questo senso non sono nemmeno io d'accordo con la tua pediatra) ma penso che la vita stessa sottoponga i bambini a molte frustrazioni, e il ruolo di noi adulti non è quello di prevenirle e "risolverle" ma solo quello di stare accanto al bambino, essere testimone dei suoi sentimenti e dei suoi sforzi, offrirgli strumenti, sostenerlo e incoraggiarlo mentre trova la sua strada per fronteggiare ciò che gli succede. Solo quando un problema è più grosso di lui è giusto che interveniamo rapidamente in soccorso. Vale per le difficoltà sia fisiche che psicologiche.

Non so se sono riuscita a farti capire cosa intendo, se vai alla vecchia discussione "bambino-centrismo" più sotto in questo forum, troverai questo aspetto discusso molto ampiamente.
Quindi va benissimo se passi con tuo figlio tanto tempo perché è piacevole farlo, e anche se lui te lo chiede, ma non è un presupposto indispensabile del prendersi cura di lui... quindi sono un po' d'accordo anche con tuo marito (un po' meno sulla faccenda dei cartoni, ma questo è un altro discorso ;-)))

ah... a proposito di dito, è vero, il palato si deforma (ma poi se smette prima dell'eruzione dei denti permanenti si può recuperare bene); ma si deforma anche se si succhia la lingua o il labbro o la matita o il ciuccio... se un bambino lo fa perché gli va c'è poco da forzarlo a togliersi il "vizio" se poi vuole veramente ciucciarsi lo farà anche se realmente il dito si rovinasse 8c'è chi si fa venire un "calletto"...).
Antonella

eleonora77
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GRAZIE

Messaggio da eleonora77 » mer dic 07, 2005 6:36 pm

Carissima Antonella
ti ringrazio molto per la tua risposta, mi è stata di grande conforto. Sicuramente è come dici tu, è una forma di consolazione naturale e genuina, e non è un campanello di allarme. Forse mi colpevolizzo solo perchè purtroppo il lavoro mi ha sempre tenuta tante ore lontano da casa ed avrei sempre voluto essere più presente fisicamente, anche se so che conta più la qualità che la quantità!

Grazie ancora & ciao!

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