Dr.ssa Sagone, mi avete profondamente delusa !

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Anna Maria
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Dr.ssa Sagone, mi avete profondamente delusa !

Messaggio da Anna Maria » gio nov 04, 2004 5:26 pm

So che il titolo scelto può essere polemico ma riguardo al costo del latte in polvere avete fatto certi discorsi che mi hanno ferita e delusa !
Il latte in polvere non è un salvavita ? E quel 1% di donne che ha problemi fisiologici accertati per cui non può produrre latte, quelle che hanno figli che non possono succhiare per malformazioni o altri problemi di suzione, quelle che rischiano la vita partorendo e magari rimangono attaccate per mesi ad una flebo in ospedale dopo il parto… Queste devono fare morire i propri figli di fame !!! Anche perché il latte vaccino è sconsigliato fino al compimento di 1 anno.
E i bimbi abbandonati ? Abbiamo tutti pianto per il bimbo abbandonato nudo al freddo : ce ne siamo già dimenticati ?
Insomma le minoranze, non vanno tutelate ma punite… Questa è la logica di chi, come Rita, scrive che il latte in polvere dovrebbe essere ancora più caro…
Lo dica lei e magari lo paghi lei per quelle mamme che non POSSONO allattare !
Prima di dare giudizi affrettati bisogna considerare ogni possibile motivazione per cui si deve ricorrere al latte artificiale.
E ammettiamo anche che esista solo un 1% di donne che non possono allattare, quante famiglie fanno su 58 milioni di abitanti che vivono in Italia ? Ma secondo voi, è giusto che paghino… per il cattivo gusto di avere fatto figli “disabili” o di nascere con problemi alla mammella…
Ho avuto tanti problemi con l’allattamento e sono riuscita a dare il mio latte al pupo solo grazie al tiralatte : lui aveva problemi di suzione… Ad una amica hanno trovato un tumore durante il cesareo, ha subito un intervento…
Sul forum, ho raccontato la mia storia, ho letto di altre mamme con problemi, mamme che si sono sentite fallite per non essere riuscite ad allattare… Queste mamme sono così doppiamente vittime…
Un’ultima cosa, beata lei, Signora Rita che non ha amici che hanno brutti mali, lei che considera il latte artificiale un lusso e non pensa che esistono casi in cui è necessario
Sono profondamente delusa, Dr.ssa Sagone, credevo capisse che spesso il non allattare non è una scelta. Avevo creduto che volesse sostenere chi cerca di allattare e non dare un calcio a chi magari è sull’orlo di una crisi depressiva per non essere riuscita in una cosa cui credeva !
Non so se frequenterò ancora questo forum dove si dice che è giusto che chi ha problemi paghi… ed anche caro.

Anna Maria

beatriceedodò
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Messaggio da beatriceedodò » gio nov 04, 2004 7:03 pm

Anna Maria aspetta ... Non hai scritto a me direttamente ma credo che nessuno ha voluto e vuole giudicare casi come quelli che hai descritto. Ci si è confrontati su strategie volte a favorire la divulgazione dell'allattamento naturale contro il "facile" allattamento artificiale. Le situazioni problematiche -invece- come hai giustamente sottolineato tu, andrebbero supportate sia psicologicamente sia economicamente da tutti e prima di tutto dallo Stato. Quindi, anche la discussione sul prezzo del latte artificiale, abbassato - mantenuto come ora - o rialzato, si riferisce e rientra nell'ottica del forum stesso. La stessa Dottoressa Sagone (non mi ricordo in quale topic) ha evidenziato l'importanza di altre forme di sostegno dell'allattamento naturale e l'assoluta inutilità del rimedio incentrato sul costo del latte artificiale.
ciao e spero di ritrovarti presto
beatrice+dodò oggi 6 mesi e primo dentino

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » ven nov 05, 2004 1:37 am

cara Anna Maria,
mi dispiace molto che tu abbia interpretato le mie parole in questi termini. Ma anche se comprendo benissimo la frustrazione, la rabbia e la mortificazione delle donne che non sono riuscite ad allattare (fronteggiare le difficoltà che incontrano fa parte del mio lavoro quotidiano), ho altrettanto presenti le radici dei loro guai, che al 99,9% non sono dipendenti dalla cattiva sorte o da un loro "difetto" costituzionale, bensì da una società che interferisce così pesantemente nell'allattamento da riuscire a mandarlo troppe volte a monte. Non mi sono mai sognata di affermare che le donne che non sono in grado di allattare vadano lasciate a se stesse senza sostegno tecnico, morale o finanziario. Ovviamente sarebbe equo che i casi nei quali l'allattamento non è possibile non ricadano sulle forze e sulle finanze delle famiglie. Non mi ci sono soffermata semplicemente perché pensavo che questo concetto fosse ovvio.

Io stavo però dibattendo di tutt'altro: e cioè di una manovra mistificatoria, volta a gettare un'ancora di salvataggio alle industrie del latte artificiale, perché potessero continuare a salvaguardare i loro profitti pur cedendo in parte alle pressioni ben motivate dei consumatori. Infatti a fronte di un ridicolo 30% di riduzione al dettaglio del latte artificiale (di cui si farà carico solo in piccola parte l'industria, per il resto la farmacia), l'accordo di Sirchia sembra offra come contropartita la promozione, da parte del ministero, dell'uso di latte artificiale invece che di latte vaccino nel secondo semestre di vita. Così ha quanto meno detto il TG2 di qualche giorno fa.

Se il latte artificiale fosse gestito per quello che è, un sostituto necessario in rari casi, se le donne fossero sostenute nel loro desiderio di allattare (invece che scoraggiate e ostacolate in tutti i modi), se i medici ricevessero le informazioni da fonti competenti invece che dai rappresentanti delle industrie e fossero quindi in grado di dare alle madri indicazioni rilevanti e utili per superare grandi e piccoli problemi dell'allattamento, allora la piccola percentuale di donne che non allatta avrebbe diritto al latte artificiale non a basso prezzo, ma gratis.
La situazione è invece profondamente diversa. Lo scenario è quello di un boicottaggio dell'allattamento materno e una cultura che dà per ovvio e scontato il ricorso al biberon. In questo contesto, parlare di diritti dei consumatori, come ha fatto Sirchia, è mistificatorio. Il diritto c'è laddove la donna può compiere una scelta informata e le alternative sono tutte ugualmente accessibili e praticabili.

In altri paesi (USA, Regno Unito), le politiche di distribuzione gratuita o a basso prezzo del latte artificiale alle famiglie indigenti hanno avuto effetti disastrosi: un aumento esponenziale negli abbandoni dell'allattamento al seno e quindi un prezzo da pagare non solo per le casse dello Stato, ma anche per la salute della popolazione. Molto meno sarebbe costato un programma di formazione seria del personale che assiste le mamme che allattano, un programma di informazione della popolazione che cambiasse la cultura e restituisse all'allattamento al seno la sua posizione di normalità. Che questo sia possibile lo dimostra l'esperienza della Norvegia, che 30 anni fa stava come noi e ora ha tassi di allattamento al seno di oltre il 90 per cento, senza aver abbassato prezzi del latte artificiale (anzi, sappiate che in quel Paese il latte materno prodotto in un anno è calcolato e incluso come voce attiva nel bilancio dello stato!).

Faccio notare fra l'altro che il fatto che come seconda scelta nella nostra società noi ci troviamo il latte artificiale è solo la conseguenza di scelte di mercato, piuttosto che di politiche volte veramente alla tutela della salute. Secondo l'OMS, il latte artificiale è la *quarta* scelta per il neonato. Dopo il latte materno fresco, viene il latte materno fresco di altra donna, poi il latte materno pastorizzato della banca del latte. Al quarto posto, la formula. Altre politiche e altri investimenti forse renderebbero possibile una diversa distribuzione delle "risorse" per consentire a quell'1 per cento di bambini che non può ricevere latte della mamma di avere gratuitamente non il latte artificiale, ma quello umano. Sembra un'utopia, ma non lo è certo per scelta delle madri e dei bambini.

Spesso il non allattare non è una scelta, certo; ma non è nemmeno una fatalità. è il risultato di un'enorme "scippo" che la società industriale ha compiuto su tante donne che volevano allattare, prima distruggendo i loro allattamenti, e poi spacciandogli un prodotto a pagamento come "la stessa cosa". Che le donne poi si sentano fallite e addirittura in colpa per questo tradimento di cui sono vittime, è una cosa che mi fa ribollire il sangue. Aspetto con ansia il giorno in cui tutte queste donne si sentiranno invece furibonde per la trappola in cui insieme ai loro figli sono state fatte cadere, e se la prenderanno con i falsi consiglieri e con le istituzioni latitanti con la stessa foga con la quale oggi si parla di equità dei prezzi di un prodotto, il latte artificiale, la dipendenza dal quale è stata di fatto indotta ad arte nella nostra società.

Antonella Sagone
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comunicato della Valpiana

Messaggio da Antonella Sagone » ven nov 05, 2004 10:36 am

Nemmeno a farlo apposta, mi è arrivato proprio stamattina un comunicato dell'on. Valpiana, che parla proprio di questo. Lo metto in un nuovo messaggio, andatelo a leggere!
Antonella

ale
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Messaggio da ale » ven nov 05, 2004 1:13 pm

sono d'accordissimo con antonella, anche se capisco bene il discorso di anna maria. credo ci sia stato semplicemente un equivoco e che antonella non volesse affatto aumentare il disagio e i sensi di colpa delle mamme che non hanno potuto allattare, soprattutto conoscendo la sua estrema tolleranza e solidarietà nei confronti di tutte le situazioni, mamme che allattano, mamme che non allattano e ne soffrono, mamme che incontrano problemi, mamme che allattano a lungo ed altre ancora che vogliono smettere.
quello che manca, come ha già spiegato così bene antonella, è l'INFORMAZIONE, le CONOSCENZE tra coloro che dovrebbero considerarsi esperti. ed è in questo senso che ci si deve muovere.
fatto questo, come in norvegia potrebbero essere moltissime di più le mamme che allattano e allora il latte in polvere diventerebbe mutuabile, come qualsiasi altro farmaco.

ale

manuela
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Messaggio da manuela » ven nov 05, 2004 2:10 pm

Dai Anna maria,
forse hai mal interpretato le parole di Antonella! Proprio lei che prima di ferire od offendere qualcuno ci pensa venti volte! Credi sul serio che potesse offendere chi è in una situazione di difficoltà? Secondo me intendeva propio il contrario. Comunque ti ha già risposto in modo molto chiaro e non ha bisogno certo di me per spiegare le sue intenzioni. Non lasciare il forum...che siamo tutte sulla stessa barca!
manuela

Anna Maria
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Messaggio da Anna Maria » ven nov 05, 2004 2:24 pm

La mia delusione è data proprio dalla sorpresa : non mi aspettavo certe parole, che forse ho interpretato male.
Comunque è stato il messaggio di Rita che mi ha più ferita. parla chi non ha provato, usare il biberon non è sempre una comodità. Lei si lamenta delle poppate ogni due ore e definisce il latte artificiale un lusso. Credo non abbia mai provato a dare il bibe : io dovevo tirarmi il latte, sterilizzare tutto, scaldarlo e questo anche nel cuore della notte... Non è più comodo attaccare il bimbo al seno e magari riaddormentarsi nel lettone mentre ciuccia ? Dov'è la comodità del biberon ?Che questo dovrebbe aumentare di costo. Mi viene il sospetto malizioso che sia una farmacista o un pediatra di quelli che ricevono premi per pubblicizzare il prodotto influendo così sul costo finale. Insomma aumentiamo ancora i prezzi così ne rimettono le famglie ma ci guadagnano proprio quelli che ostacolano l'allattamento! Sicuramente lei non intendeva questo ma è quello che succederebbe !

Anna Maria

manuela
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Messaggio da manuela » sab nov 06, 2004 1:39 pm

Credo che Rita si riferisse a quelle mamme che, pur avendo la possibilità di allattare, preferiscono passare alla formula nel biberon per questioni di comodità:
-il bibe può darlo chiunque (questo naturalmente è quello che vogliono credere loro! Io non la penso così!)
_finchè si allatta non si dimagrisce (fesseria! e poi se anche fosse vero chi se ne frega!)
-si possono fare turni per dormire
-i bambini non allattati abbandonano presto il pasto della notte
e via dicendo.....
Dai, non dirmi che non ne conosci anche tu! Ognuno è libero di fare quello che vuole, ma questo tipo di persone le sentiamo troppo distanti da noi. Questo è tutto.
manuela

Rita
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Forse sarebbe meglio leggere meglio...

Messaggio da Rita » dom nov 07, 2004 9:40 am

Ciao a tutte.Intanto ringrazio Manuela per avere usato esattamenete le parole che avrei usato io per spiegare il perchè ,in alcuni casi,il latte artificiale possa essere definito un "lusso".In secondo luogo,vorrei dire alla simpaticissima Anna Maria che prima di attaccare con tanta veemenza,dovrebbe leggere più accuratamente ciò che ho scritto.Io ho parlato di mamme che ricorrono al L.A: per comodo,ossia per ovviare a qualche piccolo inconveniente dell'allattamento al seno,non di mamme con seri problemi e se leggi bene ,l'ho CHIARAMENTE scritto.Se ti va di attaccarmi fallo pure,ma mi dispiace,hai torto marcio,vai a rileggerti ciò che ho scritto e lo capirai da sola!Cmq,non sto qui a giustificarmi con te perchè credo in ciò che dico e continuo e continuerò a pensarla così in etereno,se i problemi legati all'allattamento al seno sono giustificati,reali ed INSORMONTABILI,allora è giusto che questo venga passato gratis come farmaco salva vita,se si tratta di un lusso a cui ricorrono le mammine troppo prese da se stesse per sbattersi un pò in nome di un gesto così utile al loro bimbo,allora lo ridico,peccato costi così poco,anzi,ti dirò di più,peccato venga venduto.Utopisticamente dovrebbe essere venduto solo in caso di effettivo e reale bisogno e ti garantisco che i casi sarebbero veramente pochi,credici!Mi è sembrato veramente fuori luogo e "tira applausi"l'idea di parlare di quell'1 per cento,o dei bimbi abbandonati,l'argomento era completamente diverso ed è stato,da te,volutamente aggirato.Cosa ne pensi delle mamme che,pur potendo allattare al seno ricorrono al L.A?Era questo l'argomento.Ritieni sia il caso di darlo come farmaco salva vita?Fammi sapere,salutoni da Rita,la farmacista travestita da operaia che si spara i turni di notte e che per prima non potrebbe mai permettersi il costo di L.A, per fortuna!

anan
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Re: Forse sarebbe meglio leggere meglio...

Messaggio da anan » dom nov 07, 2004 12:50 pm

Rita ha scritto:Cosa ne pensi delle mamme che,pur potendo allattare al seno ricorrono al L.A?
mi intrometto?
beh, ormai l'ho già fatto :oD!

posso dirti cosa ne penso io. penso che sia una loro scelta, una delle tante. come dare il bombolone a bimbi piccolissimi nonostante in rischio di carie o metterlo da subito nella stanzetta così si abitua a essere indipendente...
eh, le scelte sono tante!

spesso dare il LA è una scelta basata sull'ignoranza.
della serie: siamo cresciuti tutti con il LA e siamo vivi e vegeti.

quante mamme, veramente scelgono il LA sapendo che è una merdaccia? penso che quelle mamme pensano che tutto sommato non ce la fanno più ad allattare e in fondo perché farlo visto che esiste il magico LA che fa crescere i bimbi pure meglio?
non credo che le stesse mamme sceglierebbero il LA sapendo che potrebbe essere dannoso e che il Latte umano è insostituibile!
che il LA andrebbe usato solo come farmaco salvavita.
in fondo la loro scelta è appoggiata anche dai pediatri.

con questo esempio non voglio banalizzare la questione. nè ridurre la categoria di mamme che usa il LA a solo quelle che lo usano perché sono stanche di allattare. io ne conosco varie.
sappiamo tutte che ce ne sono tante altre che vi ricorrono per problemi diversi.

anna

Anna Maria
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Messaggio da Anna Maria » dom nov 07, 2004 1:58 pm

Ciao Manuela,

sinceramente non conosco nessuna mamma che non ha voluto allattare. Le mamme che conosco o stanno allattando alla grande senza problemi e per molto tempo (oltre l’anno, una anche oltre i 24 mesi) o non sono riuscite ad allattare e hanno vissuto male quest’incapacità.
Ecco perché mi arrabbio quando sento dire che il non allattare è una scelta. E poi vi assicuro che il biberon non è così pratico, soprattutto se il pupo ci mette un’ora anche a bere da quello e mangia ogni 2 ore (a me capitava e non solo con il mio latte tirato, anche con l’aggiunta !)

A Rita,

mi scuso se ho male intrpretato il tuo discorso. Non volevo fare retorica parlando di bimbi abbandonati o mali gravi, il fatto è che conosco persone che hanno davvero avuto questi problemi... Persone che hanno sofferto molto e che soffrono ancora non solo per la malattia ma anche perché si sentono in colpa per non aver potuto allattare. Io stessa mi sento in colpa pur sapendo di aver fatto il possibile per dare al piccolo il mio latte. Se è faticoso allattare ogni due ore, credi sia facile tirarsi il latte, conservarlo, stelirizzare ecc.
Io non conosco nessuna che ha deciso di non allattare ecco perché non credo che siano tante le mamme che scelgono... Tutte preferirebbero dare il cibo migliore al loro pupo, averlo a portata di mano alla temperatura giusta, in un "contenitore" che non vada sterilizzato e soprattutto gratis !
Ma forse è che ho la fortuna di conoscere gente che conosce l'importanza del latte materno ma che ha sfortuna riguardo alla propria salute !

Anna Maria

Anna Maria
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Messaggio da Anna Maria » dom nov 07, 2004 2:13 pm

Rita, ho dimenticato di dirti che ho effettivamente capito male il messaggio ho risposto con veemenza perché se il prezzo del latte in polvere venisse aumentato lo sarebbe per tutte, esisterebbero altri medici che fanno discorsi tipo quello fatto a me alla dimissione dalla maternità "e anche se avetelatte comprate quello in polvere perché potrebbe andarvi via da un momento all'altro!" Da un aumento di prezzo ne guadagnerebbero solo le case produttrici e chi prende qualche bustarella per ordinarlo. E se fosse mutuabile, non credi che si rischia di avere ricette fasulle con percentuale per i medici che ordinano il prodotto ? Ricordate il caso Glaxo? Non credo che un aumento di prezzo sia la situazione... il problema sono i medici che remano contro l'allattamento materno ! Pensa a me è stato detto "Bella roba l'allattamento al seno, poi i bimbi non mangiano a sufficienza e subiscono danni irreversibili al cervello" Sentirsi dire questo a poche ora dal parto è terrorismo psicologico ! E se, come nel mio caso, il bimbo ha problemi di suzione la paura raddoppia !
Mi scuso ancora con te Rita per aver letto male e credo capirai la mia rabbia, che passati 15 mesi non si è placata !
Non ce l'ho con te, credimi, ma con certi medici cialtroni !
Anna Maria

anan
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Messaggio da anan » dom nov 07, 2004 2:47 pm

Anna Maria ha scritto: sinceramente non conosco nessuna mamma che non ha voluto allattare. Anna Maria
quasi tutte le mie amiche (in carne e ossa) hanno "scelto" di smettere di allattare o di integrare con LA.
le motivazioni sono state diverse:
non ce la faccio più
così la notte si alza il papà
non ce la faccio a tirarmi il latte quando sono in ufficio

ciao
anan

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » dom nov 07, 2004 5:39 pm

salve, belle ragazze combattive! :-))

Questa discussione "vivacetta" è nata in un modo e adesso mi sembra stia dirottando su un altro tema.
Si è partiti con il prezzo del latte, si è passati per uno scambio di idee anche un po' troppo personale...
Su questo non mi soffermo troppo, visto che ora mi sembra che abbiate chiarito abbastanza che Anna Maria non è un'amante della retorica e Rita non è una farmacista in incognito... ;-)) Solo vi raccomando, come sempre, di cercare di mantenere le discussioni sulle questioni e non sulle persone!

Adesso di cosa si sta discutendo? Ci sono domande importanti in sospeso. Parlando di abbandono dell'allattamento materno, che significa problemi insormontabili? dove va tracciata la riga fra motivi "veramente seri" per smettere di allattare, e motivi che non lo sono? e chi dovrebbe tracciare questa riga? Esistono donne che non hanno allattato "per scelta"? E magari per motivi "futili"?

Proviamo ad approfondire queste domande, ma per favore cercando di non giudicare, perché quello che è facile per una madre può essere un ostacolo insormontabile per un'altra. Non dimentichiamo l'invisibile presenza della pressione sociale, che può essere vissuta come una sfida dalla mamma che segue il suo istinto, ma può pesare come un macigno (o agire sottilmente senza che ne sia nemmeno consapevole) per quella isolata e senza altri riscontri intorno a sé.

Consiglio di leggere un articolo ancora attualissimo di J. Newman, "allattamento e senso di colpa", che fra le tante cose propone un paradosso: fra la madre che sceglie consapevolmente di dare il latte artificiale perchè quello al seno non fa per lei, e quella che prova in tutti i modi ad allattare fra mille difficoltà e a volte sofferenze fisiche causate da cattiva informazione, e alla fine getta la spugna, indovinate chi si sentirà in colpa? La prima? macché, la seconda! Proviamo a capire perché...

Il link per l'articolo (in italiano):
http://www.allattiamo.it/jncolpa.htm

Antonella

Neeta
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Cara Rita...

Messaggio da Neeta » dom nov 07, 2004 8:26 pm

io non riesco ad essere così dura con quelle mamme che ricorrono al LA per togliersi un po’ di peso dalle spalle. Perché non credo che siano tutte donne che non vogliono sprecarsi più di tanto. Sono donne come me e te, con figli, casa, marito, montagne di panni da stirare e magari un lavoro da portare avanti. Anche se non ho mai usato e spero di non dover mai usare il LA ti assicuro che ci sono volte, quando Sara la sera si attacca e urla perché il latte non scende per la stanchezza (mia) ed io so che la mattina dopo alle 5 si riattacca con università e varie ed eventuali… che nella mia mente una vocina dice: ma se tu le dessi una giuntina per una volta e ce ne andiamo tutti a ninna? E lo stesso quando devi riuscire a far quadrare poppate, spesa, appuntamenti, spostamenti vari e magari un po’ di vita privata. Io capatosta resisto e non do la giuntina, ma pago un prezzo di stanchezza e comunque non mi sento di mettere al muro chi lo fa. E attenzione, io non cedo perché ai miei occhi il LA è ‘na mezza schifezza paragonato al mio, conosco i suoi difetti perché mi sono informata, e so che se cedo un po’ rischio, ad esempio, che il mio latte diminuisca perché Sara si attacca meno. Ma a tante donne fanno credere che il LA sia più o meno come quello materno, che un po’ e un po’ non fa male a nessuno, nessuno spiega loro come funziona la lattazione e loro in perfetta buona fede usano il LA e compromettono il loro allattamento. Io per principio non metto mai in dubbio che una madre non faccia tutto quanto è in suo potere e conoscenza per il bene del suo bambino. Qui sta il punto: la conoscenza. Se il tuo pediatra / tua madre / le tue amiche / il mondo intorno ti dice che non c’è niente di strano o di male, che anzi il bimbo magari cresce di più.. guarda che bisogna proprio essere un mulo incrociato con un rinoceronte per non starli a sentire ed andare avanti a testa bassa! Poi magari mi fa rabbia che facciano passare me, fiera mucca che allatterà sua figlia fino alla laurea, per mamma di serie B, ma non mi sogno di considerare di serie B la mamma che sceglie di fare allattamento misto o con LA. Non mi piace proprio la logica dei confronti, tutto qui.

Per quanto riguarda la questione pediatri che mi pare Chiara avesse citato.. io non voglio fare l’apologia della categoria, da studentessa di medicina faccio una osservazione. Ho notato che è difficile che uno studente metta davvero in discussione ciò che gli viene insegnato in aula. Perlomeno, non può farlo con tutto ciò che viene detto: ci sono le lezioni da seguire, esami su esami, tirocini ed esercitazioni che sembra di stare nei marines, insomma l’unica cosa che vuole uno studente è andare avanti. Polemiche e curiosità critiche vengono sempre rimandate. Aggiungi che sono tutti ragazzetti dai 19 ai 25 anni circa per la laurea, dai 24 ai 28 grosso modo per la specializzazione. Non sono età in cui, se hai da pensare a passare l’esame, ti metti a fare ricerche personali per vedere se il prof ti racconta cavolate o no. Impari quel che ti viene detto e, se non hai molto senso critico, ripeterai la lezione per tutta la vita. Poi inizi a lavorare, e lo so che dovresti aggiornarti ma il tempo è poco, gli aggiornamenti troppo spesso li organizzano o te li pagano le case farmaceutiche che col cavolo che ti fanno corsi su quanto è bello l’allattamento al seno... Insomma, ci siamo capiti. A meno che… a meno che, come mi piacerebbe, non ci sia una formazione dei futuri operatori del settore proprio mentre si stanno formando. All’università. Pensateci: se si riuscisse a far sì che la cultura dell’allattamento al seno avesse uno spazio anche piccolo nei corsi di Pediatria, per dire, significherebbe dare una formazione minima ma preziosissima a tutti i futuri pediatri di quell’area, prima che i loro neuroni si sclerotizzino definitivamente. Sforzo minimo per massimo risultato. Basterebbero anche 20 minuti di fervorino come si deve del professore titolare di cattedra, vi assicuro, anche solo per mettere una fertile pulcettina nell’orecchio. Le ricadute si inizierebbero a vedere nell’arco di 10 anni magari, ma si vedrebbero. Per ora, nella nostra veneranda università che si picca di essere faro di cultura, non ho visto granché purtroppo. Abbiamo un reparto di neonatologia coi fiocchi, ad esempio, ma niente banca del latte... Nonostante questo, aspetto fiduciosa ed intanto distribuisco a piene mani il link della LLL. I nostri prof hanno capito che dare antibiotici come caramelle non era il caso, ed ora infatti ce lo insegnano. Forse un giorno capiranno che anche dare LA come acqua fresca non è bene, ed insegneranno anche quello.

Neeta

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