LAIKA

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libera
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LAIKA

Messaggio da libera » lun nov 07, 2005 9:53 am

Mi piacerebbe ricordassimo che il 4 Novembre è stato l'anniversario del lancio in orbita di Laika da parte dei russi.
Mi piacerebbe ricordassimo quella settimana che lei ha patito sola e legata nell'astronave.
Mi piacerebbe immaginassimo quando tutti i collegamenti sono stati spenti e lei è rimasta sola a morire........
Mi piacerebbe non accadesse mai più a nessuno,nè in cielo nè in un laboratorio,nè per strada,nè in un canile.
Ciao Laika

lucrezia vegetariana
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Messaggio da lucrezia vegetariana » lun nov 07, 2005 1:43 pm

ciao laika scusaci se puoi per quello che noi umani ti abbiamo fatto e per quello che facciamo passare a altri cani gatti,topi,conigli ogni giorno fuori e dentro gli inutili laboratori di ricerca.

BadReligion
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Re: LAIKA

Messaggio da BadReligion » lun nov 07, 2005 2:07 pm

libera ha scritto:Mi piacerebbe ricordassimo che il 4 Novembre è stato l'anniversario del lancio in orbita di Laika da parte dei russi.
Grazie di avercela ricordata

c.m.
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Messaggio da c.m. » lun nov 07, 2005 9:57 pm

l'articolo è circa di aprile 05 :

LA REPUBBLICA -

L'animale fu spedito in orbita sullo Sputnik nel '57 i russi dissero che aveva resistito 7 giorni: non era vero

Laika non visse nello spazio la cagnetta morì dopo il lancio
dal nostro inviato VITTORIO ZUCCONI


WASHINGTON - Il cane che rincorse le stelle avrebbe di molto preferito continuare a rincorrere gatti e ciclisti per le strade di Mosca, se avesse potuto decidere lei, ma Laika non era un cane qualsiasi. Era un soldato, una bandiera, un latrato di battaglia, un monumento che l'Urss voleva costruire a se stessa con il materiale della Guerra fredda, con i motori, i missili, le ambizioni e, soprattutto, con le bugie della propaganda. Laika, la bastardina arruolata dagli accalappiacani di Kruscev nei vicoli di Mosca per essere la prima creatura vivente spedita in orbita, non morì la morte indolore nello spazio dopo una settimana di orbite, che la propaganda ci aveva raccontato allora, ma una morte orrenda e struggente, inscatolata nel minuscolo Sputnik, poche ore dopo il lancio. Il suo cuore di cane fu schiantato dal panico e dalla solitudine incomprensibile.

Un'altra delle perenni menzogne del potere in Russia, sovietico e non soltanto sovietico, viene a galla dopo 45 anni, dalla confessione di uno degli scienziati di quel programma spaziale che, tra il primo bip dello Sputnik e il viaggio di Gagarin attorno alla Terra, doveva essere la dimostrazione dei trionfi Socialisti sul nemico Capitalista. La prova della profezia di Nikita Kruscev all'Occidente, "in dieci anni vi seppelliremo".
Laika, insieme con Mushka e Albina, due altri cagnetti presi a caso tra i bastardini nelle vie della capitale, era stata scelta per la sua docilità, per la sua resistenza alle prove d'accelerazione nella centrifuga della "Città delle Stelle", la Houston alle porte di Mosca e, dannazione dei piccoli, per le sue dimensioni contenute. Non c'era molto spazio per ospitare un cane dentro lo Sputnik 2 dal peso totale di 108 chili, che i vettori sovietici erano in grado di sparare in orbita in quel novembre del 1957. Ma per piccina e mansueta che fosse, Laika era pur sempre un cane e ci volle tempo per adattarla a quel viaggio.

Con le sue compagne fu messa nel frullatore della centrifuga che le spingeva il cuore fino a tre volte il ritmo normale delle pulsazioni cardiache, nella paura e nella fatica di pompare il sangue nel corpo schiacciato dall'accelerazione gravitazionale. Aveva, dice ora lo scienziato russo, una tendenza a soffrire di panico, perché il cuore impiegava poi il triplo di tempo rispetto alle sue compagne, prima di tornare a velocità normale.

Laika e le sue compagne furono costrette a vivere in gabbiette e contenitori sempre più piccoli e strette da catenelle sempre più strette, per periodi successivi di 3 settimane e a nutrirsi solo di gelatine, la pappa che sarebbe stato messo a bordo, perché lo potessero, poco alla volta, con parsimonia, leccare fino all'esaurimento e dunque alla morte.

Alla fine dell'addestramento, se così possiamo chiamare quella tortura, la vediamo nelle foto d'epoca, che spunta con il muso scuro e gli occhi giustamente preoccupati, da una sorta di tubo di dentrificio nero, l'ogiva nella quale sarebbe stata sparata dalla base di Baikonur, strettamente incatenata, per impedirle di rivoltarsi e di muoversi dentro il tubo.

Mushka, oltre che piccola, era, per sua ulteriore sfortuna, anche la più intelligente. Era servita per collaudare i rudimentali strumenti di bordo, un ventilatore automatico che avrebbe dovuto raffreddare l'abitacolo quando, nei momenti di esposizione al sole durante le orbite la temperatura fosse salita oltre i 20 gradi.

Albina era stata sparata due volte con razzi, ma recuperata con paracadute dell'ogiva, per collaudare la resistenza al lancio. Ma Laika pescò la paglia corta. Fu scelta per il glorioso evento. E fu lanciata. Senza sapere che per lei non era stato previsto nessun rientro trionfale. Che sarebbe comunque morta girando attorno alla Terra. Il dottor Dimitri Malashenkov, lo specialista che la seguì, ha raccontato ieri a un congresso di medicina spaziale a Houston, le ultime ore di Laika. L'elettrocardiografia seguita via radio segnò un aumento parossistico delle pulsazioni quando i motori s'accesero e il missile cominciò a vibrare sollevandosi dalla piazzola, qualcosa che la cagnetta non aveva mai provato prima. Raggiunta la velocità orbitale, il ventilatore, secondo i leggendari standard del controllo di qualità sovietica, naturalmente non funzionò e la temperatura nella trappola spaziale cominciò a oscillare tra il caldo e il freddo estremi.

Il suo cuore di cane prese a battere irregolarmente, fibrillando quando l'assenza di peso rallentò di colpo le pulsazioni e alla quarta orbita, dopo 5 ore di tormento, il tracciato divenne misericordiosamente piatto. Forse fu la temperatura a ucciderla, o l'umidità che si era accumulata nel suo ansimare dentro quello spazio, o l'anidride carbonica che i filtri nella capsula avrebbero dovuto ripulire, ma che, probabilmente, non funzionarono a dovere. Il dottore non è sicuro.

Ma chiunque conosca un cane e abbia visto gli occhi di Laika mentre la insaccano dentro la sua gabbia, sa di che cosa è morta quella cagnetta, è morta di paura e di solitudine. Di stress, se si preferisce un'espressione più asettica. Sognando i vicoli di Mosca, il branco dei randagi e i gatti che non avrebbe più rincorso, la mano di quegli uomini ai quali si era sicuramente affezionata, senza sapere quello che loro stavano preparando per lei. Il funerale di Laika fu lungo. Andò avanti per 6 mesi e 2.570 orbite, mentre il Cremlino mentiva sulla sopravvivenza di Laika nello spazio indicata in "oltre quattro giorni" e l'America si rodeva nella sua goffa rincorsa con missili che esplodevano dopo il lancio e scimpanzé africani che stava addestrando per inseguire i cani russi.

Fu cremata l'8 aprile del 1958, quando lo Spuntik-2 perse velocità e rientrò nell'atmosfera, consumandosi in un ultimo, piccolo falò delle vanità ideologiche e della crudeltà umana. Tre anni dopo, il 12 aprile del '61, un essere umano dal coraggio ultraterreno, Yuri Gagarin la seguì, sapendo che avrebbe potuto fare la fine della cagnetta che l'aveva preceduto e che era stata sacrificata per lui, da un regime che trattava gli uomini come cani e dunque i cani come gli uomini. Troppo tardi per fare compagnia a Laika e portarla a passeggio tra le stelle.

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Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » mar nov 08, 2005 10:25 am

mi è venuto veramente il magone leggendo questa storia.
Tutte le favolette che ci hanno raccontato da piccoli, succede che non vengono sottoposte alla lettura critica che riusciamo a fare sulle storie che leggiamo da adulti. Così, non avevo mai veramente riflettuto o ripensato a quella cagnetta che fu sparata nello spazio quando io avevo 3 anni. Mi ricordo però perfettamente quello che si raccontava ai bambini allora, una favoletta deliziosa sulla cagnetta diventata astronauta, rappresentata sempre felice di volare fra le stelle, favola condita di trionfalismi sulla conquista dello spazio e le incommensurabili vette a cui l'Uomo (sempre con la U maiuscola) sarebbe arrivato...
Più grande, alle elementari, ricordo una lettura molto retorica del mio sussidiario (allora si chiamava così "il" libro di scuola) in cui si raccontava la storia del suo "eroismo" con toni strappalacrime: la cagnetta coraggiosamente si sacrificava per uno scopo più alto, e per la sua fedeltà agli umani... racconto naturalmente edulcorato di tutti i dettagli orribili che ora posso solo immaginare.

Non vi immaginate nemmeno quanti cagnolini da compagnia a quell'epoca si chiamavano Laika!
Pensate che quando avevo 4 anni mi regalarono un pallone da spiaggia in tema, che ricordo ancora perfettamente: aveva due camere, una interna che si gonfiava per prima ed era la cagnetta, e una esterna che si gonfiava per seconda ed era una sfera pressoché trasparente, uno sputnik. Ci ho giocato tanto!
Ora ripenso con tristezza a quando osservavo quella cagnetta di plastica affllosciarsi miseramente fino ad essere sgonfiata del tutto e ripiegata nella borsa del mare... e mi sembra una metafora troppo gentile dell'orribile fine che le è stata fatta fare.

Mi sento piena di vergogna per aver pensato con simpatia a questa storia (anche se avevo 4 anni) e di rabbia per essere stata, come tutta la mia generazione e come tutti anche quelli che sono seguiti, ingannata.
Antonella

StefaniaVegan
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Messaggio da StefaniaVegan » mar nov 08, 2005 10:42 am

Avevo incluso la storia anche nel mio blog (stefania-vegan.splinder.com).
Ci sono rimasta malissimo quando l'ho letta x la prima volta.. E' ovvio che la cagnolina non si è sacrificata x noi, però anche dire che era andato tutto bene e raccontarci una bella favola...

Chissà quante altre cose ci tengono nascoste....

laika.in.orbita
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Messaggio da laika.in.orbita » dom nov 27, 2005 10:05 pm

Ciao! Sono Laika e vi scrivo dall'universo di chi e' esistito. No, non dall'universo di chi e' morto: li' ci finiscono i poveracci che non lasciano traccia. Quelli che non suscitano piu' nessun ricordo affettuoso nell'universo dei viventi, che non hanno piu' nessun vivente che gli voglia bene. Pace a loro.
Non e' stato bello l'addestramento. Non ce la siamo spassata, io e le mie colleghe. Ma che dire delle altre cagnette, quelle che sono rimaste con l'accalappiacani? Era il 1957, in quegli anni Mao Zedong dichiarava fiero che c'era un solo cane in tutta la Repubblica Popolare cinese (chi aveva fatto la gaffe di regalarglielo? Stalin? O qualche presidente statunitense? La mia memoria di cane vacilla, e sono rari i giornali che capitano qui nell'universo di chi e' esistito... in pochissimi vogliono bene ai giornali con cui accendono la stufa, e poi, ormai la stufa a legna non ce l'ha quasi piu' nessuno). In Italia a parole e' vietato (e di fatto?) ma nella superpotenza statunitense amica degli animali, tuttora, nel 2005 quasi alla fine, e' legalissima l'eutanasia dei cani "non desiderati" che si trovano al "rifugio" anche senza alcuna patologia. Mi direte che quei cani vengono soppressi senza sofferenza.... beh... forse. Torniamo a noi. E' vero che il decesso e' sopravvenuto prima di quanto la propaganda ha sostenuto per anni, ed e' verissimo - lo diceva la stessa propaganda - che non era previsto un mio rientro nell'atmosfera "da viva". Non lo era perche' le chances erano nulle, non lo era perche' non si sapeva niente di come si comporta un mammifero sottoposto a sollecitazioni gravitazionali fortissime e all'assenza di gravita' (e per inciso, quasi tutto quello che sappiamo oggi lo sappiamo grazie a degli esseri umani, dall'equipaggio della soyuz 18/a agli abitatori dello spazio sulla stazione mir) e si riteneva che sarebbe stato piu' importante, qualora l'animale fosse sopravvissuto al lancio, evidenziarne eventuali difficolta' metaboliche e fisiologiche legate all'assenza di gravita'. Ritenete che non si sarebbe dovuto lanciarmi, io e i vari topolini e animaletti che prima di me, come me sono morti in orbita? (Negli Stati Uniti ci mandano le persone inconsapevoli, i vari Christa McAuliffe e Ilan Ramon, a testare macchine inaffidabili... ma non voglio continuare, se no sembra propaganda sovietica, e non la e'. Documentatevi e fatevi la vostra opinione.) Forse Yuri Gagarin non ha avuto abbastanza coraggio ad andare su dopo di noi? Puo' essere; ma vorrei vedere il vostro, di coraggio, e non credo che reggerebbe al paragone. E poi Yuri non e' mica stato a godersi le medaglie, appagato dalla sua eccezionale impresa; e' morto, anni dopo, carbonizzato vivo, mentre testava un prototipo. Hey, quando e' stata l'ultima volta che *voi* avete testato un prototipo aerospaziale? O forse non pensate che sia nella natura umana (di quella animale non mi sento di parlare, perche' non sono Laika per davvero) di voler sempre superare i propri limiti? I vostri limiti vi piace tenerveli? Capisco; ma allora perche' utilizzate le tecnologie che da quelle esperienze sono derivate? Mai sentito parlare, ad esempio, di "scienza dei materiali"? Va bene, vi lascio a enumerare le parti della vostra auto, della vostra casa, e della vostra vita che nel 1950 vi sareste potuti anche sognare; e torniamo ai miei fratelli e sorelle animali. Siete sicuri che a nessuno dei vostri animali di casa piacerebbe correre per strada a rincorrere le biciclette? Allora perche' li tenete in appartamento? Siete sicuri che un cane, animale di branco, sia felice da solo con voi? (che poi significa da solo nel vostro appartamento vuoto, perche', si capisce, andate a lavorare) Siete sicuri che un cane non voglia essere un cane a tutti gli effetti, e una cagna una cagna a tutti gli effetti, e cosi' per i gatti e le gatte, e che invece desiderino ardentemente essere mutilati, o in altri termini, castrati i maschi e isteroctomizzate le femmine? Siete sicuri che un gatto voglia avere a disposizione solo crocchette vegan - con relativi supplementi - quando si tratta di una dieta assolutamente inadatta ad un felino e che va appunto corretta con supplementi proprio come la mia gelatina nello spazio. Mi direte: ma la mia famiglia e' vegan per motivi etici! Benissimo! Ma allora perche' tenete un gatto? Un coniglietto sarebbe felice delle vostre scelte alimentari. Ma soprattutto, perche' volete tenere un animale con voi? Non avete pecore. Non avete da difendervi contro nessuno (se non le vostre paure). Per vostra fortuna ci vedete benissimo. Perche' non lasciare che i cani vivano da cani e i gatti da gatti, senza possederne (parola che gia' esprime bene l'orgasmo di potere che molti umani raggiungono grazie ai loro "amici" animali, i quali sono gli unici - e non per scelta - a stare loro vicino, visto che di amici umani veri, che possono costruire un rapporto su basi paritarie, o sempre su basi paritarie rigettarlo, non sono capaci di averne).
Vi saluto affettuosamente. Un giorno, vi auguro piu' tardi possibile, anche voi mi raggiungerete nell'universo di chi e' esistito. Lasciate un buon ricordo, dura piu' dell'eredita'... credetemi.
Ciao-bau
Laika

m.f.
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Iscritto il: lun nov 28, 2005 3:29 pm

Messaggio da m.f. » lun nov 28, 2005 3:44 pm

caspita, laika orbit,
ma sai che mi ricordi tanto uno splendido libro di tommaso pincio?
(anzi, due).

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