Non voglio andare a scuola MAI più!

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anan
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Non voglio andare a scuola MAI più!

Messaggio da anan » dom ott 30, 2005 3:04 pm

Da venerdì mattina alessandro non fa altro che ripetere: Non voglio andare a scuola mai più!!!

Fino a questo momento era andato a scuola volentieri. Al mattino mi salutava con un bacio e chiedendomi: mamma mi vieni a prendere tu?
Unico neo: digiunava!
Evidentemente non era ancora pronto per condividere con le maestre ei suoi compagni il momento della pappa.

Poi mercoledì la sua maestra non c’era e i bimbi sono stati smistati in altre classi.
Alessandro ha pianto dicendo: non voglio stare in quest’altra scuola.
Mio marito però l’ha lasciato lo stesso ignorando il suo disagio; pensando superficialmente che tanto dopo poche ore la sua insegante sarebbe tornata. Ignorando che poche ore per un adulto possono essere un’eternità per un bimbo; soprattutto se si sente nuovamente abbandonato in un posto sconosciuto (un’altra scuola) anche se adiacente alla sua classe.

Quando sono andata a prenderlo, alessandro mi è venuto incontro con le lacrime.
Non era mai successo.
La maestra mi ha detto, in sua presenza, che si era comportato malissimo.
Che aveva urlato, pianto, era stato particolarmente insostnibile...

Da quel momento in poi non fa che dire: non voglio andare a scuola mai più!
A casa è stato nervosissimo. Ha pianto per tutto di più! intrattabile!

Non so che fare...

Meglio una pausa?
Meglio insistere e trascinarlo lo stesso? Questo non lo so fare, però.

La mia unica idea è portarlo a scuola per farlo parlare con la sua maestra sperando che possa convincerlo a rimanere.

anna

ale
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Messaggio da ale » dom ott 30, 2005 10:55 pm

cara anan, ho l'impressione che i motivi del comportamento di alessandro tu li abbia capiti (lo smistamento e l'assenza della maestra) e che ciò sia stato senz'altro un brutto colpo per lui. Insistere ora a mandarlo in asilo mentre lui ripete che non vuole andarci sarebbe secondo me una forzatura e un non prendere in considerazione la sua vivace protesta. Parlare con la maestra e fare in modo che lei parli con lui di quello che è seccesso credo sia la soluzione migliore, accettando però poi anche un suo eventuale rifiuto per qualche altro giorno, finché supera il piccolo "tradimento". Insomma non aspettandoti che con questa chicchierata si risolva tutto all'istante ma lasciandogli il tempo di cui ha bisogno.
in bocca al lupo
(complimenti per l'arrivo di lorenzo!!!!!!!! ma quanto ha?, l'avevo scritto in un altro post ma non so se l'hai letto)
ale

anan
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Messaggio da anan » lun ott 31, 2005 8:04 pm

ale ha scritto:(complimenti per l'arrivo di lorenzo!!!!!!!! ma quanto ha?, l'avevo scritto in un altro post ma non so se l'hai letto)
ale
no, l'altro post non l'ho letto.
lorenzo è nato il 21 agosto.

baci

Rita
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Messaggio da Rita » lun ott 31, 2005 10:40 pm

Anan, mi dispiace tanto x il mio piccolo Tanz!!!
Poverino, già c'è l'arrivo del fratellino a sconvolgergli i ritmi, poi la titta che si smaterializza e va a finire in bocca al piccolo di casa, e poi, poi c'è l'asilo...
L'aveva preso bene, poverino, però, insomma, è pur sempre un bambino, deve esserci proprio rimasto male!
E queste maestre? Hanno un po' di tatto?
Non poteva parlarti privatamente?
Cosa pensano, che i bambini non abbiano orecchie?
Poi, i bambini particolarmente sensibili, soffrono molto di più per le critiche.
Ricordo che io, da bambina ero così, me la sarei presa molto x una rimbeccata del genere e mi sarei rifiutata di tornare in un posto in cui non mi capivano.
Alessandro voleva solo essere ascoltato, ma non l'hanno capito.
Il suggerimento di Ale, mi sembra perfetto, prova a fare così, io sarei elastica e gli darei la possibilità di "riprendersi" un po'...
Tanto neanch'io sarei capace di usare i mezzi forti...
Ti abbraccio e mando un bacione al monellino grande ed uno a quello piccolo!!!
Rita

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » lun ott 31, 2005 11:48 pm

ciao Anna,
condivido in pieno la lettura che dai dell'episodio, Ale non voleva andare a scuola con un'altra maestra e il comportamento di questa a fine giornata (il rimprovero davanti a tutti) gli ha dato piena ragione!

Fai bene a non forzare; forse potresti però andare a parlare te con la maestra e sentire anche quello che lei ti suggerisce. Una possibilità potrebbe anche essere proporgli di andare a salutare la maestra e gli amichetti quando escono dall'asilo, senza entrare, solo per rivederli; così vedendo la sua maestra e parlando con lei potrebbe pensare che il pericolo supplente è ormai rientrato!
Antonella

anan
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Messaggio da anan » mer nov 09, 2005 10:10 pm

ecco gli aggiornamenti

dunque fra ponte del 1 novembre e mal di gola alessandro ha fatto 10 gg di festa

lunedì non siamo riusciti a vestirlo e portarlo al mattino
ad ora di pranzo di lunedì, ho pensato di mandarlo a scuola per vedere che cosa facevano gli amichetti. la mia idea era quella di portarlo per diversi giorni solo a vedere che succedeva agli altri mentre lui era a casa. contavo in un avvicinamento soft.
quando l'insegante ha visto il papà che aveva accompagnato ale. l'ha accusato di essere una specie di ameba che non era capace di vestire il figlio e di portarlo a scuola.

martedì
offesi dalle parole della maestra, abbiamo inconsciamente deciso di dimostrarle chi comandava a casa nostra. con uno stratagemma abbiamo vestito ale dicendogli che doveva andare a picchiare la maestra.
una volta vestito alessandro ha realizzato che stava per andare a scuola e ha iniziato a portestare. peppe l'ha preso in braccio e l'ha portato urlante e piangente a scuola. l'ha portato in braccio perché non è riuscito a metterlo in macchina :o(

alle 12.00 sono andata a prenderlo, ma la maestra mi ha detto che era molto sereno e che giocava con gli altri. così sono tornata a casa e sono ritornata alle 14.00. quando mi ha visto era sconvolto, sembrava imbambolato. si era fatto anche la pipì addosso. cosa che non è MAI successa, MAI.
tutto il pomeriggio ha continuato a ripetere: non voglio andare MAI più a scuola. anche di notte, mentre dormiva.

stamattina, ci abbiamo riprovato. ma stavolta peppe, usando tutte le sue forze non è riuscito a vestirlo :o(

io direi che per un po' con la scuola abbiamo chiuso :o(((
forse avrei dovuto insistere e ascoltare il mio cuore rimandando l'inserimento a fra qualche mese.
anna triste e amareggiata

Rita
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Messaggio da Rita » mer nov 09, 2005 11:07 pm

Ciao cara Anan!
Per fortuna ho riletto il msg che ti avevo inviato, xchè mi sono resa conto di aver postato il testo sbagliato!!!
Ti stavo rispondendo con un msg privato destinato ad altri..
Lo so, con il pc sono una frana!!!

Guarda, io ho letto con tanta tristezza le tue parole. X Ale ho un'innata simpatia ed un istinto di protezione che mi spinge a stare veramente male quando tu racconti certe cose...
Hai ragione tu, secondo me, avresti dovuto seguire di più il tuo istinto...
Però, una cosa mi chiedo... Ma, è mai possibile che gli insegnanti interferiscano così tanto nei metodi educativi dei genitori?
Ma chi diavolo gliela dà questa confidenza di sindacare sulle capacità o le incapacità genitoriali?!?
L'errore che avete fatto, tu e tuo marito, errore comprensibile che, probabilmente, avrei fatto anch'io, è stato quello di farvo condizionare dalle parole di un perfetto estraneo che non conosce vostro figlio nè la vostra situazione familiare!
Sono esterefatta ed arrabbiata, forse sarebbe il caso che alcuni inseganti provassero a fare il proprio mestiere e lasciassero fare ai genitori il loro: quello di educare il proprio figlio in base al loro sentire personale ed al rapporto che hanno instaurato con il bambino!
Ti faccio un grande in bocca al lupo e spero di avere presto notizie positive di Ale e della vostra meravigliosa famiglia.
Ti abbraccio, Rita

andrea grasselli
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Messaggio da andrea grasselli » gio nov 10, 2005 2:22 am

anan ha scritto:io direi che per un po' con la scuola abbiamo chiuso :o(((
forse avrei dovuto insistere e ascoltare il mio cuore rimandando l'inserimento a fra qualche mese.
anna triste e amareggiata
cara anna,

mi dispiace molto per ciò che è successo. mi sembra che siamo di fronte a insegnanti poco sensibili. comunque ora stai ascoltando il tuo cuore e penso che le cose miglioreranno.

tanti auguri e baci
andrea

sabry
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Messaggio da sabry » gio nov 10, 2005 12:23 pm

anan ha scritto: ad ora di pranzo di lunedì, ho pensato di mandarlo a scuola per vedere che cosa facevano gli amichetti. la mia idea era quella di portarlo per diversi giorni solo a vedere che succedeva agli altri mentre lui era a casa. contavo in un avvicinamento soft.
mi sembrava davvero una buona idea...frutto del resto di una mamma attenta e saggia come sai esserlo tu....peccato che gli insegnanti lascino poco spazio a queste delicatezze e ai sentimenti....lo so...queste mie parole comunque non ti consolano....

anan ha scritto: quando l'insegante ha visto il papà che aveva accompagnato ale. l'ha accusato di essere una specie di ameba che non era capace di vestire il figlio e di portarlo a scuola..
eh eh eh...io sono la seconda ameba in circolazione....Camilla come Ale sa cosa vuole...e sa che ha genitori pronti ad ascoltare i suoi sentimenti....incapaci di usare la forza.e le maniere dure con un esserino inferiore dal punto di vista della forza fisica....ma se vogliamo superiore dal punto di vista dei sentimenti! Non sentitevi mai in colpa per questo!
ci sono bambini remissivi, altri sottomessi al "potere"....altri che crescono in un clima democratico e liberi di coltivare la propria autostima....
anan ha scritto: quando mi ha visto era sconvolto, sembrava imbambolato. si era fatto anche la pipì addosso. cosa che non è MAI successa, MAI.
tutto il pomeriggio ha continuato a ripetere: non voglio andare MAI più a scuola. anche di notte, mentre dormiva...
questo dovrebbe bastare per farti dire Facciamo uno STOP.
Non sentirti in colpa per questo....nè diversa....ma migliore!
Del resto Ale si era inserito bene....è stato un incidente di percorso....perchè un bimbo intelligente come Ale, abituato ad essere ascoltato, dovrebbe voler passare tanto tempo in un luogo dove non solo non lo ascoltano, ma addiritturano minimizzano i suoi sentimenti e deridono i suoi genitori?
anan ha scritto: anna triste e amareggiata

ti sono vicina....un abbraccione di solidarietà!


ps...bella l'idea di andare a picchiare la maestra....ma ci starei attenta....Ale potrebbe prenderla davvero in considerazione!

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » ven nov 11, 2005 11:26 am

cara Anan
sono indignata come sempre nel leggere questi racconti.
AleTaz ha perfettamente ragione!
ma questa maestra così maleducata è sempre la sostituta di quella che mancava la rpima volta, o questa è la titolare? :-((

In ogni caso, io personalmente non manderei mai Ale in un asilo dove la maestra è una persona così insensibile e offensiva. Se lo è stata così con voi che siete adulti, chissà come sarà con i bambini che sono più indifesi e manipolabili! Purtroppo non c'è limite a volte all'incompetenza di certe persone, per cui non si può nemmeno invitare queste persone a fare il loro mestiere (direi: magari!). penso che dovrebbero tornare sui banchi perché hanno molto da imparare ancora a livello umano.
Il fatto che tuo figlio abbia fatto la pipì addosso è un segno serio di sofferenza, evidentemente i suoi soliti modi di protestare (tra l'altro particolarmente efficaci!!) non sono stati sufficienti se ha dovuto ricorrere a un sintomo fisico. Anche l'inebetimento è un bruttissimo segnale, che va oltre la reazione "normale" dell'impatto con la scuola ma segnala che c'è veramente qualcosa che non va affatto e supera le capacità del bambino di fronteggiarla.

In quanto al "sta giocando sereno con gli altri" mi spiace dirti che molte insegnanti mentono spudoratamente su questo; e comunque a volte i bambini possono adattarsi ma l'insegnante dovrebbe essere capace di cogliere segnali anche sottili di disagio (come stare "troppo buoni") e distinguerli da una reale serenità che è accompagnata in genere da una partecipazione attiva: e dubito che questa lo sappia fare.

Accertati se ci sono alternative a questa insegnante, o meglio a questa scuola... ora poi devi comunque lasciare pasare un po' di tempo, e un'ultima cosa, dovresti parlare a tuo figlio "col cuore in mano" rispetto a questa esperienza, ascoltandolo, per aiutarlo ad elaborarla (puoi anche fargli fare dei disegni o farlo giocare con dei pupazzetti o i personaggi del lego alla storia della scuola e vedere che viene fuori).
lascia passare un po' di tempo senza accennare al rientro però.
Antonella

anan
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Messaggio da anan » mar nov 15, 2005 10:07 pm

Antonella Sagone ha scritto:ma questa maestra così maleducata è sempre la sostituta di quella che mancava la rpima volta, o questa è la titolare? :-((
è la titolare... e dire che la trovavo anche simpatica.

ieri siamo stati ad una riunione con i genitori nella speranza di trovare una modalità di riinserimento che andasse bene alla nostra famiglia.

non vi dico, tutti nessuna eccezione mamme, papà, insegnanti, proponevo una strada hard. la maestra ha persino suggerito che svuotassi la stanza di ale da isuoi giochi e non gli facessi vedere più la tv nella speranza di invogliarlo ad andare a scuola... no comment

con una mamma stavo persino litigando.
cacchio! quanto era insistente! con una vocina mielata mi continuava a suggerire di "forzare" ale.
ma dico, è possibile che si spingano i genitori alla violenza?
posso mai fare il wrestling per portare alessandro a scuola?
no, no questa non è la mia strada.
la maestra diceva di portarlo in pigiama. sarà scema????
diceva, che non posso lasciare che mio figlio abbia tali insicurezze.
questo è vero, ma la strada per superarle è Solo quella della forzatura?
diceva pure che il fatto che si sia fatto pipì addosso è "normale".
scusate, ma allora cosa è anormale?
qual è il campanello d'allarme per dire STOP?

per ora alessandro non sta andando a scuola.
è molto più sereno e ormai quando ripete lo slogan MAI più, lo fa con un sorriso. sa che non ce lo spedirò di nuovo con la forza.

gli ho però detto chiaramente che MAI più è troppo tempo.
cioè prima o poi andrà a scuola, magari fra tanto tempo quando anche lui ne avrà voglia.
perché la scuola è un bel posto dove si fanno tante amicizie.

nel frattempo mi industrierò per cercare ludoteche dove potrà incontrare bimbi in maniera soft. non può stare solo con noi grandi.
ho la sensazione che si senta "solo" e abbia sempre voglia di un compagno a tempo pieno con cui giocare tutto il giorno.

per il resto stiamo cercando di arginarlo un pochino e di fissare delle regole. non è facile e spesso son lacrimoni :o(.

grazie

anna

anan
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Messaggio da anan » gio nov 17, 2005 11:17 pm

Salve sono Peppe, marito di Anan.

Volevo aggiungere alcune cose a quanto detto da Anna, sopratutto perche' ritengo che il problema scuola di Ale sia legato anche ad altri fattori.

Dunque il famoso giorno in cui Alessandro e' stato lasciato in un'altra classe, mentre salivamo le scale Ale ha detto che voleva raccogliere delle ortiche per metterle sulla pancia della maestra Silvana!! (altre volte invece vuole usare il peperoncino in bocca o nella pancia !!!! :) ).
Io gli ho chiesto perche' e lui mi ha detto che il giorno prima lo aveva messo in castigo (a stare seduto sulla sedia, riferito da lui stesso e dalla maestra poi) perche' voleva dare un castello in testa
ad un altro bambino (anche questo confermato dalla maestra).
Poi la seconda maestra, quella che poi e' venuta alle 11 il fatidico giorno del MAI PIU', ha detto ad Anna che quel giorno Alessandro e' stato terribile etc etc. E deve averlo ripetutamente sgridato nonche' aver raccontato queste cose in sua presenza (errore madornale per un'insegnante a prima vista brava).

Quindi io penso che ad un normale (nel senso che tutti ci aspettavamo
questi problemi) malessere da scuola+fratellino, Alessandro si sia trovato di fronte anche il fatto che storto morto deve ubbidire a persone estrane

(e vengo al punto che mi preme e sul quale a dire la verita' io e anna
abbiamo idee non troppo allineate)

e sopratutto deve ubbidire e basta, perche' a casa spesso per mille motivi la ha sempre vinta.
Sul mangiare perche' e' sempre stato difficile farlo mangiare, a giocare dovunque, a vestirsi come dice lui e tante altre mille cose piu' o meno importanti.

Per non essere troppo lungo cerco di concludere.
Io non voglio usare violenza per portarlo a scuola (come ho dovuto fare l'altra volta) o fargli fare alcunche' e penso che una pausa sul tema scuola sia giusta, pero' penso anche che dovremmo anche iniziare a impuntarci su piccole cose via via sempre piu' importanti. Anna sostiene che lo stiamo facendo e che Ale sia piu' morbido ed e' vero pero'
aggiungo che e' cosi' dall'ultima volta che e' andato a scuola (quella in cui l'ho dovuto portare di forza in braccio). Insomma con la scuola ha fallito
ma su altre cose e' servito essere duri.

Mi chiedo e soprattutto cerco un confronto (oltre che con quello quotidiano che gia' ho con anna):

come si inquadra il caso scuola ora? E' sempre solo l'effetto fratellino e che e' stato lasciato in un'altra scuola?

Io sono abbastanza sicuro che non e' stato solo questo
a scatenare il putiferio, ha certamente dato una mano, ma il problema e' che ha incontrato i primi no irremovibili.

La pazienza e la pausa per la scuola vanno bene, ma poi quando finira'
la pausa che si fa se dice di no? Si aspetta ancora?
E sulle piccole cose quotidiane?


a presto

peppe pieno di dubbi :|

anan dorme :o)

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » gio nov 17, 2005 11:31 pm

ciao Peppe e ben approdato!
poni un problema importante e vale la pena di discuterne.
Vorrei sganciare un po' però la discussione dal caso di ALe, perché lì secondo me ci sono stati anche dei fattori negativi relativi al modo di porsi delle insegnanti, che motivano bene la reazione di alessandro.

Però vorrei discutere sul "darla vinta".
Ecco, la parola stessa mi fa riflettere. SI vince o si perde in guerra. E noi siamo forse in guerra con i nostri figli?
Non sto dicendo assolutamente che i genitori devono dire sempre sì e adattarsi sempre al bambino: deve accadere anche il contrario. Però vorrei che si riuscisse a vedere la differenza fra dare dei limiti e imporre una regola del tipo "devi obbedire agli adulti".

Per capirsi, trovo più rispettoso del bambino dirgli "ora non ti porto a spasso perché non ne ho voglia e voglio invece riposare", piuttosto che "non si va a spasso a quest'ora, a quest'ora si riposa".
Trovo più equo trattenere fisicamente un bambino dal fare del male a sé o agli altri ad es lanciando un oggetto, e magari sottrargli l'oggetto in questione, e magari consolarlo per la sua rabbia ma non per questo restiruirgli l'oggetto pericoloso, mentre non trovo altrettanto giusto (e nemmeno efficace) intervenire dopo che il bambino ha fatto il suo lancio e punirlo ad es. non facendolo uscire in giardino, o mettendolo nell'angolo, e così via.

C'è poi la componente pubblica: una risposta "limitante" a un comprotamento non accettabile di un bambino, non dovrebbe mai essere per lui umiliante o mortificante, ma solo semplicemente un provvedimento necessario ad arginare i suoi comportamenti. Poi questo non dovrebbe però interrompere il flusso di empatia: come dico spesso, si può impedire e vietare a un bambino arrabbiato di colpire o mordere; ma non si dovrebbe "sgridarlo" per i suoi sentimenti di rabbia, che vanno invece accettati e compresi empaticamente.
Questo lo aiuta a superarli e non ricadere nel comportamento "nocivo", invece l'altro approccio non è che repressione, e anche se apparentemente il risultato può essere lo stesso o "migliore" (il bambino si comporta "meglio", non è un vero e proprio progresso né un fatto "educativo" secondo me.
Antonella

anan
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Messaggio da anan » ven nov 18, 2005 8:32 pm

Antonella Sagone ha scritto: Trovo più equo trattenere fisicamente un bambino dal fare del male a sé o agli altri ad es lanciando un oggetto, e magari sottrargli l'oggetto in questione, e magari consolarlo per la sua rabbia ma non per questo restiruirgli l'oggetto pericoloso,.
Ok fin qui ci siamo: meglio prevenire che curare
Antonella Sagone ha scritto: mentre non trovo altrettanto giusto (e nemmeno efficace) intervenire dopo che il bambino ha fatto il suo lancio e punirlo ad es. non facendolo uscire in giardino, o mettendolo nell'angolo, e così via.
però, una volta che il danno è fatto deve rimanere “impunito”?
faccio un esempio.
Ultimamente alessandro mi prende a pugni, e chi pensa che una manina non possa fare male si sbaglia di grosso.
L’ultima volta che è successo l’ho spedito nella sua stanza per un paio di minuti di riflessione.

a me sembra che l’unico modo per far si che alessandro faccia qualcosa che vorrei sia quello di minacciarlo :o(.
Cioè:
se non metti i giochi a posto li butto nel sacco dell’immondizia
se sbatti ancora con il monopattino nel mobile, metto il monopattino fuori al balcone
se non ti metti il pigiama per vedere il cartone la sera, spengo la TV
se tu non... io...

non so, ma a volte mi sento disarmata...
ecco una nuova espressione di guerra... forse siamo in guerra con i nostri piccoli?
guerra forse no, ma a volte la vita è proprio dura

anna

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Messaggio da Antonella Sagone » ven nov 18, 2005 9:55 pm

non dico che non ci dovrebbero essere provvedimenti a posteriori, ma i provvedimenti dovrebbero avere una logica.
Diverso è dire: ti sei comportato male, e per punizione non vedrai i cartoni; oppure andare in dettaglio su quello che non va del comprotamento (sì perché non è detto che il bambino capisca quale aspetto del suo comportamento è sbagliato...) e creare una *conseguenza* che deriva direttamente dal comportamento in questione.
Ad esempio, se mio figlio mi picchia, è giusto che io mi separi da lui: "non voglio sentire ancora i tuoi pugni"; se la TV gli impedisce di fare quello che deve, la TV si spegne; Se un giocattolo è usato in modo pericoloso, il giocattolo va in soffitta per un po'... questo ha un senso.
L'importante è che sia una conseguenza logica e che abbia uno scopo in sé, non in quanto "ritorsione"...

Non dimentichiamoci poi che a volte le conseguenze negative di un comportamento derivano già direttamente da quel comportamento: gli amichetti ti evitano, il giocattolo si rompe, il bambino si fa male: allora è inutile "dare il resto" come si faceva una volta, meglio ascoltare il dispiacere del bambino stesso in maniera empatica e aiutarlo a progettare un modo di fare che gli eviti in fututro gli stessi "incidenti"...
Antonella

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