la mia troppa emotivita':ke carattere!!!!! Ditemi la vostra!

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helloKitty
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la mia troppa emotivita':ke carattere!!!!! Ditemi la vostra!

Messaggio da helloKitty » ven ott 29, 2004 9:26 am

Cerchero' di essere breve....
Sono finalmente consapevole di avere un carattere di "cacca".
La vita mi ha segnato particolarmente con lutti in famiglia e incidenti sulla mia persona.

Ho passato anni di depressione se vogliamo ...giustificata. Non so come ma a periodi credo di aver sommattizzato il mio dolore, salvo delle crisi passeggere "pesanti"!

Sin da piccolina mi sono accorta di avere un carattere MOLTO (troppo) sensibile. Essere sensibile puo' essere una qualita' ...fino a quando nn è esagerato!
Insomma in poche parole, essendo stata segnata dalla vita e da tante persone ( ragazzi in primis e anche "finte/false" amiche) + una buona dose di ipersensibilita'....quando uno mi fa un torto anche minimo, scatto come una furia!!!!! Lo aggredisco e lo assillo di domande.
Es. sono uscita con un ragazzo e dopo 2 mesi di conoscenza ( e basta) sono scivolata nel suo letto! Al mio rientro dalle ferie , insomma lui nn mi considera.

<<<non voglio consigli sulla storia. Sono spaventata dalle mie reazioni e dal mio NON autocontrollo. Avrei potuto stare tranquilla e trarre da me le giuste considerazioni ...invece l'ho letteralmente aggredito con mille mail e sms! alchè lui che gia' voleva scappare se l'è proprio data a gambe.

la cosa stupida e che a me lui neanche interessava poi tanto ( non faccio come la volpe e l'uva...) ma il fatto che mi abbia "evitato" mi ha mandato in palla.

vi capita mai di pensare in un modo e di comportarvi in maniera opposta? di essere cosi' orgogliosi e poi ...contrariamente a qst comportarvi in maniera ridicola?

Inoltre odio le persone che mi assillano ...e mi sono comportata tale e quale.
Non riesco a controllare le mie emozioni!!! è paura?
bè di sicuro mi fa' paura.....

Gae
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Messaggio da Gae » ven ott 29, 2004 9:54 am

Benvenuta tra coloro che vivono di paura (certo non tutti), la paura fa parte del nostro problema o del nostro male.
La questione caratteriale secondo il mio modesto parere è secondaria la cosa più importante è l'ipersensibilità.
Una cosa però mi incuriosisce sei sicura che quella che tu chiami aggressività non sia un modo subconscio di difesa e di non essere giudicata?
Scusami, ma non ti conosco e mi farebbe piacere se vuoi, sapere qualcosa di te, quì siamo tutti amici e ci aiutiamo vicendevolmente, non so se hai letto qualcosa ma anche a distanza ci vogliamo bene, se vuoi farne parte siamo qui, affettuosamente
Gae

helloKitty
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Messaggio da helloKitty » ven ott 29, 2004 10:27 am

Si e' senz'altro una difesa e, in qst caso specifico paura di essere giudicata.
Di qst ne sono consapevole! Ma nn è una giustificazione al mio aggredire le persone.

Sempre in qst caso specifico dopo aver aggredito qst ragazzo mi sono scusata speigandogli appunto che i motivi del mio comportamento erano dati dettati dalla paura di un giudizio e x una sorta di difesa ( aridai!)
Ma il punto è che comunque non vengo giudicata cosi', ma come una pazza che lo ha stressato. E anche se apparentemente mi ha scusato ( che poi è lui il primo da scusare...) mi stara' alla larga.
Odio le persone che si comportano come ho fatto io in qst contesto; e mi ritrovo a comportarmi esattamente allo stesso modo.

qst storia è un esempio, nn è la cosa che mi rattrista: ma il mio modo di reaggire e di far allontanare le persone. Difesa? si, sicuramente...ma non è un alibi per il mio comportamento.
Purtroppo la cosa piu' brutta e che me ne accorgo e ne sono consapevole...ma al momento mi "scaldo" un po' troppo!!!!!
Come posso fare a cambiare? cavolo mi riprometto di cambiare ogni volta ..e poi mi ritrovo allo stesso punto di partenza.
Come posso cambiare? devo lavorare su me stessa!!! il primo passo è confrontarmi con chi ha il mio stesso "problema" ( se cosi' vogliamo chiamarlo)
Ciao Gae ..e grazie

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musica
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Messaggio da musica » ven ott 29, 2004 11:14 am

ciao e benvenuta
la cosa assurda è che io mi comporto esattamente in maniera opposta alla tua...
ti spiego:se qualcuno mi aggredisce e se subisco un torto io non ragisco assolutamente(anche se ultimamente comincio a reagire)...
mi scatta un meccanismo strano di allontanamento e rifiuto totale delle tensioni in genere....però poi tengo molto la tensione repressa dentro e mi fa malissimo perchè sfocia in ansia e a volte in pura follia...
poi quelle poche e rare volte che reagisco...ESAGERO VERAMENTE...
bisognerebbbe secondo me trovare un equilibrio e non riportare tutte le cose che ci accadono ai nostri trascorsi di vita famigliari e non...
io personalmente ho subito dell'aggressività in casa e mi spiego così il mio rigetto più totale riguardo alle anche lievi tensioni esterne...si perchè vedi io mi chiudo subito appena sento un pò di aggressività..
ciao

fastelli
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non è facile

Messaggio da fastelli » ven ott 29, 2004 11:44 am

ciao,
non è davvero facile uscire da determinati schemi mentali, io ci ho messo più di due anni e sono dovuto passare attraverso una crisi depressiva e una psicoterapeuta.
non è facile ma non è neanche impossibile, convincersene sinceramente è già un primo passo importantissimo.
tante volte crediamo di essere intrappolati in una situazione senza uscita, vediamo quali sono i nostri difetti, li conosciamo bene, eppure ci ritroviamo sempre a comportarci male e a soffrirne. perché? com'è possibile visto che siamo così desiderosi di guarire?
la triste verità è che, anche se non ne siamo consapevoli, noi non vogliamo uscire da certi schemi negativi, non li vogliamo abbandonare perché sono la nostra protezione. traumi, delusioni, perdite di persone care...tutte queste cose creano una specie di infezione dell'anima e gli atteggiamenti negativi sono come dei batteri che ci prosperano.
è inutile pensare di sbarazzarsene se prima non ci siamo sbarazzati dell'infezione.
non è affatto facile, ma è necessario arrivare al punto di vedere questi traumi in un'ottica diversa, non più autocommiserandosi e tenendoli come scusa segreta per coccolarsi tra le pieghe del "ma ho avuto tanti problemi", questo non ci aiuterà. è necessario prendere coscienza del perché e del per come le cose sono andate in un certo modo invece che un altro, è necessario affrontarle per quello che sono, eventi passati che non si possono cambiare ma che noi possiamo mettere a frutto.
fai conto un rifiuto, posso scegliere di lasciarlo dov'è, vederlo marcire lentamente e lamentarmi dell'odore sgradevole che emana e degli insetti che attira, oppure posso attivarmi, riciclarlo, magari farne del compost da restituire alla terra perché diventi fertile e fruttuoso.
la natura del rifiuto non è cambiata, tale era e tale è rimasto, quello che è cambiato è l'uso e l'approccio che ho nei suoi confronti.
con traumi, perdite e delusioni è la stessa identica cosa
vorrei concludere con una citazione dall'Hagakure, il codice dei samurai giapponesi:

"Si può imparare qualcosa da un temporale. Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente. Se invece, sin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose."

spero di esserti stato d'aiuto...

ciao

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