un fiore..tto di mamma

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Gio
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Messaggio da Gio » ven ott 14, 2005 12:14 pm

Ho già ringraziato Laura e Ale privatamente.

Andrea, ti ringrazio qui così ne approfitto per dire a Laura di aprire il messaggio privato di cui (forse) non si è accorta, perchè lo vedo ancora nella coda della posta non aperta.

Grazie per l'empatia che mi dimostrate.

Come ho già detto nei mp a Laura e ad Alessandra, la cosa che ho patito di più è stato il suo: "ti piace fare la prima della classe (anche se scrivi il contrario), ogni tanto hai questo atteggiamento" e l'ho patito particolarmente perchè effettivamente a scuola sono sempre stata "la prima della classe" perchè mi è sempre piaciuto leggere e studiare e "sapere" ... però se da una parte gioivo per i bei voti, dall'altra soffrivo sentendo l'astio che le mie compagne provavano per me ... e questa sua frase mi ha fatta ripiombare con i sentimenti a quel brutto periodo (dal punto di vista dei rapporti umani) che è stato, per me, la scuola.

Grazie ancora a tutte/i.

Gio

mamypuri
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Messaggio da mamypuri » ven ott 14, 2005 5:44 pm

Beh, i primi della classe è normale che suscitino invidie e rivalità, in sede scolastica. In questa sede, invece, una "prima della classe" ci porta conoscenze nuove, e per questo non possiamo che apprezzarla.
Tornando alla Vezzali, è stato proprio il mio compagno a farmi notare: "La elogiano tanto, e lei alla fine delle interviste, dice che non vede l'ora di tornare dal suo piccolo di 4 mesi. Se ha 4 mesi, perchè la sua mamma non è con lui??". Questa cosa lo ha fatto arrabbiare molto!

cosimamma
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Messaggio da cosimamma » lun ott 17, 2005 11:15 am

Beh, io sicuramente non capisco una cippa...Ops, scusa il termine, meglio che mi dia una calmata....ma se tu seguissi un pò il forum spesso abbiamo detto di non demonizzare il bibe(e non lo stiamo esaltando)perchè ci sono mamma che non hanno altro mezzo...Quelle che si tirano il latte per farlo dare al bambino mentre non ci sono ad esempio?...E quante mamme tornano al lavoro lasciando i bambini di tre mesi al nido o alle nonne?certo, in un mondo perfetto l'esogetazione sarebbe una realtà!
Comunque per un figlio penso sia meglio una madre soddisfatta al lavoro che una frustrata a casa...Una madre che continua la sua vita piuttosto una che recrimina per gli anni a venire quello che ha perso...
Non mi importa niente della Vezzali in se, ribadisco, era solo per dire che, contrariemente ai messaggi inviati costantemente dai media, la maternità non è la fine di niente, anzi...

alea
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Messaggio da alea » lun ott 17, 2005 8:40 pm

D'accordo, però stiamo parlando dei primi mesi del bambino ... Una madre che continuasse a rimpiangere/rinfacciare per anni i nove mesi "persi" (?) per il suo piccolo magari avrebbe potuto addirittura risparmiarsi la fatica e continuare a gestire la sua vita autonomamente, rendendo conto solamente a se stessa delle sue scelte.
Ripeto e sottolineo che non sto giudicando Vezzali né nessun altra: sto solo considerando che, in generale, nel momento in cui metti al mondo un essere umano (che non ti ha chiesto di essere messo al mondo) dovresti essere nelle migliori condizioni e disposizione di spirito per fare tutto quello che è in tuo potere per il suo benessere più completo - appunto almeno fino a quando non ha capito quanto si diceva (sul suo essere una persona autonoma, separato dalla madre, la quale dopo essere scomparsa riapparirà etc. etc.).
Infine forse il meglio per un bambino non è dover scegliere tra una madre frustrata a casa o una madre felice fuori casa... il meglio è - credo - una madre felice e amorevole, a casa con il suo bambino (stiamo sempre parlando di quei famosi primi mesi...)
Ale

Yvelise
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Messaggio da Yvelise » dom mar 19, 2006 11:46 pm

E' una discussione vecchia...però scrivo perchè anche a me suo tempo aveva colpito questo successo sportivo. Negativamente, però. Prima di tutto mi pare in netto contrasto con la filosofia di questo forum, dopotutto avevo letto un'intervista e questa atleta mi pare dichiarasse che l'allattamento al seno non era compatibile con i durissimi allenamenti, ripresi quasi subito dopo il parto. Il successo sportivo le è costato la possibilità di allattare anche per pochi mesi.
Poi perchè tutti i messaggi che tendono a rappresentare gravidanza e nascita di un figlio come qualcosa che non cambia la vita, mi danno un pò fastidio. Mi sembrano vogliano spingere le donne a privarsi del loro tempo dedicato ai bambini a favore di lavoro, successo, carriera. A me i 3 mesi di maternità obbligatoria sembrano già pochissimi! Mi piacerebbe invece che i personaggi in vista, se davvero hanno la possibilità di influenzare la mentalità corrente, proponessero esempi del tipo "gravidanza e primi mesi del bambino sono un periodo un pò fuori dal tempo, in cui i ritmi cambiano moltissimo ed è giusto e bello che sia così"
A me è piaciuta moltissimo Isolde Kosner, che ha rinunciato all'Olimpiade con un pò di rimpianto magari ma senza tristezza perchè in attesa di un bimbo giunto all'improvviso.

mamypuri
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Messaggio da mamypuri » mar mar 21, 2006 4:18 pm

Senza andare a cercare fra i personaggi in vista, la mia farmacista, dopo il secondo giorno di allattamento ha optato per l'allattamento artificiale. La scusa? Non poteva lasciare il lavoro. See...!
Bell'esempio per le sue clienti!!..

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » mar mar 21, 2006 10:42 pm

bella discussione... a parte certe occasionali intemperanze nelle parole e nei toni che non vorrei vedere scritte qui! però vedo che vi siete riprese e sorvolo...

concordo sul fatto che mamma-in-carriera-ma-soddisfatta/mamma-infelice-a-casa è una contrapposizione mistificatoria. Perché mai una donna dovrebbe volere un figlio per poi mollarlo poche settimane dopo alle cure di qualcun altro? Qui c'è già qualcosa che non funziona a monte. E non credo sia un problema di farmaci o sostanze in uso dagli sportivi, credo sia proprio un fatto di qualcosa andato storto nel processo di formazione del legame. Per tanti motivi che possiamo in parte immaginare, in parte no, perché giustamente, come molte hanno detto, non sappiamo nulla in realtà di questa persona.

Sono anche d'accordo che non è giusto giudicare il caso singolo, però l'ideologia che i media hanno veicolato, appropriandosi di questa storia e facendone un emblema della libertà della donna, lo giudico e lo critico eccome. Stiamo come sempre mistificando. Prima si spaccia il percorso di maternità come una scocciatura, un "dovere", uno sconvolgimento destabilizzante da evitare (e si tace sul piacere, il divertimento, le emozioni e la ventata di cambiamento che porta un bambino). Poi si insinua che in fondo si può anche fare un figlio e continuare la propria vita come se niente fosse. E così subdolamente si espropria la donna dell'avventura, dell'esperienza maturante, delle emozioni e delle sensazioni della maternità, proprio come è stata magari già espropriata dell'esperienza cardine del parto grazie a una bella anestesia, che le ha permesso di scodellare il figlio "come se niente fosse".
Noi non vogliamo che sia niente. Avere un figlio è decisamente qualcosa. E rinunciarci mi sa di fregatura, non di conquista.
Antonella

cosimamma
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Messaggio da cosimamma » mer mar 22, 2006 5:00 pm

Forse non sono riuscita bene a spiegare quello che intendevo nel mio primo messaggio.
Credo che un figlio sia assolutamente qualcosa ma non credo che cambi in negativo la tua vita, semmai che l'arricchisca, la sconvolga in positivo.
In un mondo perfetto le madri potrebbero avere tutto il tempo che vogliono per crescere i propri figli, tornando poi al posto di lavoro come se lo avessero lasciato il giorno prima.
Nel nostro mondo non è così, le madri devono fare i salti mortali per poter fare tutte e due le cose(non tutte possono rinunciare al lavoro e anche se potessero non credo che questo le renda per forza migliori; come non credo che se una donna si vuole realizzare nella sua professione debba rinunciare ad avere figli...cosa che tra l'altro non si chiede mai agli uomini...). Il mio intervento era per dire che nonostante i tanti sacrifici che spesso si devono affrontare le mamme sanno fare a volte meglio di tanti altri, forse anche spinte dalla voglia di dare un senso ai sacrifici stessi.Non credo neanche io che ci sia una netta divisione tra mamme felici al lavoro e frustrate a casa ma credo che se una donna non vuole rinunciare al lavoro è meglio per il figlio che lo prosegua, altrimenti il figlio verrà fatto sentire più o meno indirettamente causa della rinuncia materna.
Proprio perchè avere un figlio è decisamente "qualcosa" penso che sia qualcosa che accompagna la tua vita, arricchendoti e non deprivandoti, mettendoti di fronte a continue scelte e insegnandoti che di queste scelte ti devi assumere l'onere...ma dandoti anche la forza di vincere le difficoltà e di affrontare con più grinta gli ostacoli.
Quello che volevo far passare era l'idea che ci si può realizzare come donne oltre che come madri, anche perchè spesso ho sentito messaggi sconfortanti al riguardo.
La Levi- Montalcini non ha figli, la Hack nemmeno, questo per fare solo due nomi conosciuti a tutte, ma ho visto che fra le donne "ai vertici" è quasi la prassi. Magari è stata una loro scelta, magari no ed ho voluto sottolineare che per me era bello che una donna avesse potuto coronare due sogni.
Per quanto riguarda il resto mi chiedo se ne avremmo discusso così a lungo se avessi detto:"La mia amica ha ricevuto una grossa promozione sul lavoro il giorno del quarto complimese del figlio".
Per il resto(esogestazione, allattamento e quant'altro)credo di essere stata più che chiara in altri topic. Credo che per la mia passione sul portare non consiglierò mai abbastanza il contatto fisico, la tetta,il dormire insieme... Ma proprio perchè vivo a contatto con tante mamme che lavorano e si barcamenano per vivere mi era sembrato bello dire( e su questo non c'è dibattito che tenga!!!) che nonostante tutti gli ostacoli a noi mamme non ci ferma nessuno!
Federica

Marcello

Messaggio da Marcello » gio mar 23, 2006 6:47 pm

Gio ha scritto:Di tutta la faccenda, a me è passato per la testa questo: "non vorrei essere al posto di quel bambino".

No, perchè questa ha detto: "becco la medaglia d'oro alle olimpiadi, poi faccio un figlio e poi vinco il mondiale".

E allora: l'oro alle olimpiadi l'ha preso, è andata a casa, ha detto al suo compagno "giù le mutande che mi devi fecondare" (per essere fine - e lui, pirla, subito giù), fatto il figlio, esce dalla sala parto, riprende gli allenamenti e vince il mondiale.
A parte la frase che tu per prima giudichi volgare, ma anche un tantino offensiva (che sia un pirla suo marito è tutto da dimostrare) mi sembra un po' semplicistica la versione che dai dei progetti familiari della Vezzali.

Qualche dubbio, nei confronti di chi non si conosce, sarebbe utile, non ti pare?

Pensa se uno qui venisse a giudicare con la stessa superficialità i tuoi.

M.

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » ven mar 24, 2006 10:11 pm

ciao Cosimamma.
forse anche io non sono stata molto chiara. Quando mi esprimevo in modo critico sul fatto che il figlio è "qualcosa" stavo polemizzando non con la vezzali (o qualunque altra mamma in carriera) né meno che mai con te (di cui so benissimo come la pensi), ma con i media che appunto alimentano questa ideologia che o il figlio è una specie di catastrofe che di rende handicappata socialmente, non si può più uscire, cenare fuori per anni, perché il bambino deve mangiare certe cose a certe ore e dormire per carità sempre alla stessa ora e stesso posto; oppure al contrario che si può fare un figlio "come se niente fosse" e poi tornare alle proprie attività senza che interferisca minimamente nel proprio stile di vita... Insomma, è questa la cosa con la quale stavo polemizzando.
Invece per quanto riguarda la vezzali, concordo con marcello, eviterei giudizi di merito perché non sappiamo nulla di queste persone...
ma nemmeno rivangherei sui toni, che anche io ho trovato eccessivi, e su cui invito a stendere un velo e andare avanti...
Antonella

Yvelise
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Messaggio da Yvelise » sab mar 25, 2006 12:02 am

Infatti credo che la cosa interessante sia l'atteggiamento dei media. I giornali che oggi dipingono la Vezzali come una specie di eroina, se il fatto fosse accaduto 50 anni fa probabilmente l'avrebbero descritta come una madre snaturata. penso non sia nè una cosa nè l'altra, semplicemente una bravisima atleta e una mamma che ha fatto una scelta, poi enfatizzata dai mezzi di comunicazione.
Mi chiedo: sono i media che influenzano l'opinione corrente o semplicemente cavalcano l'onda? Cercano di influenzare un pò i compoertamenti o semplicemente riportano la realtà del momento?

Io ho avuto la sensazione che a volte non descrivano le donne come sono, ma vogliano in qualche modo fare il ritratto della "donna ideale". L'ideale di donna attuale mi sembra sia: una donna che lavora, possibilmente in carriera, moglie attenta, mamma premurosa, che lavora fino all'ultimo giorno e ritorna al lavoro direttamente dalla sala parto...che si prende cura di sè stessa andando in palestra e dal parrucchiere, cura il suo viso e il suo corpo con prodotti e trattamenti all'avanguardia. Nonostante il poco tempo propone una cucina sana e biologica e riesce pure a nutrire lo spirito leggendo e frequentando mostre. Ritaglia tempo per sè uscendo con le amiche e organizza cenette a lume di candela col marito. :). Forse un pò troppo?
Forse la giusta via di mezzo sarebbe dire che i bambini cambiano molto la vita, ma non in peggio, anzi. Che in certi periodi magari si rinuncerà a qualcosa, poi ci sarà tempo per recuperare.

goccia
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Messaggio da goccia » lun mar 27, 2006 6:15 pm

Yvelise ha scritto:... una donna che lavora, possibilmente in carriera, moglie attenta, mamma premurosa, che lavora fino all'ultimo giorno e ritorna al lavoro direttamente dalla sala parto...che si prende cura di sè stessa andando in palestra e dal parrucchiere, cura il suo viso e il suo corpo con prodotti e trattamenti all'avanguardia. Nonostante il poco tempo propone una cucina sana e biologica e riesce pure a nutrire lo spirito leggendo e frequentando mostre. Ritaglia tempo per sè uscendo con le amiche e organizza cenette a lume di candela col marito.
Mi hai ricordato una gag molto carina di Sabrina Guzzanti.
Faceva l'imitazione di una super-mamma, così come dici.
Ad un certo punto le veniva chiesto come riuscisse a fare tutto e lei candidamente rispondeva: cocaina!

:-)))

Yvelise
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Messaggio da Yvelise » lun mar 27, 2006 10:14 pm

goccia ha scritto:
Mi hai ricordato una gag molto carina di Sabrina Guzzanti.
Faceva l'imitazione di una super-mamma, così come dici.
Ad un certo punto le veniva chiesto come riuscisse a fare tutto e lei candidamente rispondeva: cocaina!

:-)))
L'avevo vista anch'io...però fatta dalla Finocchiaro :)

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