Questo invece è quello che pensa la
LAV, e relativa risposta di Veganlink,
ANIMALISMO E’ NONVIOLENZA
Nessun atto violento puo’ trovarci consenzienti o indifferenti
di Adolfo Sansolini
Nel luglio scorso il Primo Ministro inglese, Tony Blair, e l’allora Ministro degli Interni, David Blunkett, hanno firmato un documento dal titolo “Protezione degli animali – diritti umani: proteggere le persone dagli estremisti animalisti ”. Si tratta di 22 pagine in cui il Governo britannico traccia la sua strategia per contrastare l’ondata di azioni intimidatorie condotte da alcuni singoli e formazioni inglesi, soprattutto contro aziende legate al mondo della vivisezione. Fra le nuove norme annunciate e successivamente tradotte in proposta di legge sono comprese preoccupanti limitazioni della liberta’ di espressione e manifestazione.
E’ uno dei piu’ recenti effetti collaterali delle numerose iniziative condotte in Inghilterra sin dagli anni ’70 dal cosiddetto Animal Liberation Front e da singoli individui convinti – in modo speculare a vivisettori, allevatori e pellicciai – che alcune forme di violenza siano piu’ accettabili di altre.
L’Inghilterra e’ stata la culla di queste azioni ed e’ questo il Paese in cui sono piu’ evidenti i risultati di questo tipo di attivita’: migliaia di animali sono stati fatti uscire da gabbie di vari allevamenti, danneggiando cosi’ l’attivita’ economica dei singoli proprietari degli impianti ma anche lasciando che la pressoche’ totalita’ dei “liberati” morisse per fame, sete o incidenti in ambienti per loro sconosciuti; la costruzione di alcuni laboratori e’ stata rallentata e quella di alcuni allevamenti boicottata, coinvolgendo anche i fornitori di cibo, carburante o cemento delle attivita’ in questione, creando uno stato di tensione permanente nelle localita’ interessate; minacce sono state portate a vivisettori e collaboratori di impianti di vivisezione, i cui nomi sono stati pubblicati su alcuni siti web, e sulle loro famiglie.
Come prevedibile, queste attivita’ hanno stimolato una crescente avversione della stampa, del mondo politico e dell’opinione pubblica anche verso le attivita’ animaliste legali, bollate sempre piu’ di frequente come collaterali ad azioni di carattere terroristico o intimidatorio.
Anche se il Governo inglese ha ammesso in Parlamento che l’unico caso effettivo di attacco fisico sembra essere stato l’aggressione con mazze da baseball ai danni di un vivisettore avvenuta nel 2001, gli atti di intimidazione si sono susseguiti con ritmo incessante, offrendo com’e’ ovvio argomenti alle industrie farmaceutiche e alle moltiplicate organizzazioni per la difesa della sperimentazione su animali, che sono riuscite a promuovere l’artificiosa contrapposizione fra autorevoli scienziati impegnati a salvare vite umane e una torma di violenti che le mettono a repentaglio.
Ovviamente, il numero di persone che hanno scelto di imboccare la strada della violenza e’ sparuto e non rappresentativo dei milioni di persone che si oppongono alle stragi operate nei laboratori, ma i mezzi di informazione e gli ambienti governativi hanno offerto sempre piu’ spazio agli atti di violenza come giustificazione per promuovere la bonta’ della vivisezione.
Per i promotori della sperimentazione su animali in fin dei conti e’ risultato molto conveniente lasciare che si rallentassero i lavori di costruzione di nuovi laboratori, a fronte di un altrimenti inimmaginabile sostegno da parte del Governo e dei mezzi di informazione.
Nel documento citato all’inizio, Blair e Blunkett esordiscono dichiarando la necessita’ della sperimentazione animale e che il Governo e’ impegnato a proteggere coloro che operano nel settore delle bioscienze direttamente o indirettamente. Segue una serie di proclami su incredibili effetti miracolosi della vivisezione, che a quanto scritto ci ha permesso di vivere piu’ a lungo e in salute, salvando “centinaia di milioni di vite umane”. C’e’ da supporre che proclami di questo genere farebbero arrossire anche alcuni vivisettori, eppure questa fede vivisezionista viene espressa in un documento ufficiale del Governo che annuncia nuove leggi criticate come illiberali anche da alcuni esponenti laburisti.
Grazie a un manipolo di persone che hanno scelto la strada della violenza, si e’ creata una santa alleanza fra Governo e case farmaceutiche che non sarebbe mai stata ottenuta altrimenti.
Difficile dire quanto si tratti solo di miopia, che conduce queste persone a reagire emotivamente senza pensare alla contraddittorieta’ e agli effetti delle loro azioni, oppure di ingenui manipolati ad arte da alcuni infiltrati che li spingono a proseguire sulla strada della violenza per screditare il lavoro delle associazioni animaliste e antivivisezioniste ufficiali, al fine di bloccare lo sviluppo di norme che possano ostacolare lo sviluppo dei test su animali.
L’Inghilterra e’ oggi il Paese europeo con il maggior numero di animali utilizzati, quasi 2.800.000 l’anno, con un aumento del 2,2% nel solo 2003, in tendenza contraria a quanto avviene in altri Paesi.
Come prevedibile, il dibattito sulla stampa inglese nei mesi scorsi si e’ concentrato esclusivamente sulle dichiarazioni farneticanti di alcuni attivisti: “Come possono lamentarsi che i loro bambini vengano minacciati, se continuano ad uccidere animali nei laboratori?”, “Uccidere qualche vivisettore aiuterebbe a salvare molte vite animali” e cosi’ via.
Chiaramente, questi deliri hanno avuto ampio spazio sulle prime pagine dei giornali, mentre le dichiarazioni delle associazioni che operano legalmente e nonviolentemente continuano a faticare per avere qualche riga sulla carta stampata.
In Italia, sin dalle prime azioni di “liberazione” avvenute nei primi anni ’80, la LAV ha rigettato qualsiasi affinita’ con attivita’ clandestine o violente. Aldila’ della apertura delle gabbie di alcuni animali, solitamente lasciati comunque morire nei campi, abbiamo previsto e prevenuto i nefasti effetti che quel tipo di azioni avrebbe potuto avere sullo sviluppo di norme che avrebbero effettivamente dovuto migliorare la vita a milioni di animali.
Non sarebbe quindi stato sufficiente mantenere al nostro interno la distanza da quel tipo di azioni e abbiamo sottolineato sin da subito che non c’e’ nessun grado di affinita’ fra le iniziative e idee animaliste, intrinsecamente nonviolente, e qualsiasi azione violenta operata contro persone o cose. Ci opponiamo alla vivisezione e a ogni forma di sfruttamento degli animali, umani compresi, perche’ riteniamo inaccettabile la prevalenza del sopruso sul dialogo e semplicemente folle l’idea che idee diverse possano confrontarsi sul terreno dell’intimidazione o del terrorismo.
Se ammettessimo che qualcuno possa legittimamente dare fuoco a un laboratorio o minacciare la famiglia di un vivisettore, dovremmo analogamente accettare che quei metodi vengano usati contro di noi da vivisettori, allevatori o pellicciai.
In questi anni uno dei nostri maggiori punti di forza e’ stata la dimostrazione della nostra totale differenza rispetto a qualsiasi attivita’ violenta.
Abbiamo seguito la nostra vocazione nonviolenta, anche con lo sviluppo di azioni illegali che si sono pero’ svolte alla luce del sole e autodenunciandoci, per attirare l’attenzione di pubblico e politici sullo sfruttamento degli animali. Uno dei casi piu’ eclatanti fu l’occupazione di un allevamento di volpi in provincia di Roma nel 1992: riuscimmo a portare con noi giornalisti delle principali testate, chiamammo immediatamente i Carabinieri e dopo alcune mesi di battaglie legali riuscimmo a far chiudere quell’allevamento e ad avere in adozione le volpi detenute.
I laboratori di vivisezione sono luoghi di tortura, i macelli sono luoghi di sterminio: per arrivare alla loro necessaria chiusura non possiamo accettare di essere contagiati dalla perversa logica di chi opera violentemente, legalmente o al di fuori della legalita’: e’ questa scelta che ci ha portato ad aderire alle campagne contro la pena di morte o la tortura, e che negli anni ci ha guadagnato spesso il sostegno di organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani.
Anche in Italia sono apparse di recente nuove formazioni che sostengono attivita’ violente e che non casualmente conducono periodicamente attacchi verbali contro la LAV e altre associazioni. Su alcuni siti web e liste di discussione via Internet abbiamo potuto leggere pagine vergognose in cui si incitano gli animalisti ad attuare azioni clandestine, fornendo informazioni su come agire nel caso in cui si vogliano incendiare case o attaccare persone.
Recentemente la Magistratura ha sviluppato un’azione contro presunti appartenenti all’ALF e alcuni aderenti alla formazione Agire Ora, il cui sito pubblica informazioni di questo genere. Abbiamo ringraziato gli inquirenti per avere dichiarato ufficialmente che l’azione riguarda singoli, sulla cui posizione legale non abbiamo ovviamente elementi per pronunciarci, e non le idee o le attivita’ delle associazioni animaliste.
Abbiamo ribadito pubblicamente che la LAV non collabora in alcun modo ne’ con l’ALF ne’ con formazioni come Agire Ora, ritenendo qualsiasi invito alla violenza incompatibile con le idee animaliste.
Come sapete, abbiamo conosciuto alti e bassi ma negli ultimi anni l’Italia e’ stato uno dei Paesi con maggiori progressi nella legislazione e nella cultura a tutela degli animali. C’e’ chiaramente ancora molto da fare e utilizzeremo il crescente sostegno accordatoci per ottenere nuovi risultati.
Siamo certi che le nostre idee di solidarieta’ attiva e il nostro impegno radicalmente nonviolento siano contagiosi; abbiamo dimostrato di avere la capacita’ di progettare un futuro in cui ogni forma di violenza venga rigettata e dobbiamo usare questa forza per ottenere nuovi risultati.
Siamo molto diversi da ogni violento, sia dagli incappucciati che ritengono lecito dare fuoco alla macchina di un vivisettore, sia dagli aguzzini in camice bianco che continuano a rendersi autori di una inaccetabile strage nei laboratori.
Speriamo che sempre piu’ cittadini e scienziati scelgano di essere partecipi del nostro progetto per il riconoscimento e il rispetto dei diritti di ogni essere vivente.
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http://www.veganlink.it/xmlportal/defau ... =47&mnu=47
Adolfo Sansolini, vice-presidente LAV, è stato nominato quale nuovo presidente della BUAV, la più grande associazione mondiale contro la vivisezione.
Questo fantastico uomo, VEGETARIANO da ben 20 anni (che ancora non si sente pronto per essere vegan continuando così a finanziare lo sfruttamento animale), ha subito voluto stabilire il suo ruolo rilasciando una dichiarazione che certo non stupisce, ma che certamente disgusta.
Adolfo Sansolini dichiara "In Gran Bretagna, invece, bisogna uscire da una situazione problematica. Le azioni dell'Animal Liberation Front (un gruppo che predica la liberazione ad ogni costo degli animali dai laboratori, e che ha compiuto numerosi atti di violenza contro ricercatori e allevatori) hanno distrutto l'animalismo. Attualmente, il discorso sugli 'animal rights', di diritti animali, viene associato al terrorismo e alle azioni degli squilibratii dell'Alf. Il rischio è quello dell'isolamento e della criminalizzazione di chi invece protesta pacificamente".
Si, proprio così, per Adolfo Sansolini, che in 20 di attivismo non è ancora "riuscito" a diventare vegan (ci sono ragazzi di 16 anni che lo sono!) con tutti i massacri di animali presenti nel mondo, ritiene che sia importantissimo combattere l'ALF....l'Animal Liberation Front...questa manica di "squilibrati" che da più di 30 anni rischiano la propria vita e la propria libertà per liberare più animali possibile e sabotare i torturatori.
Cosa è stato ottenuto con una pratica animalista "politicamente corretta" e completamente allineata con la legislazione?
NIENTE.
Ancora oggi in Italia sono permesse pratiche totalmente assurde e senza alcuna giustificazione come i circhi, gli zoo, la caccia, le pellicce. Tutte pratiche che non hanno dalla loro nemmeno le puerili scuse scientifiche che da decenni "salvatori dell'umanità" cercano di dare a vivisezione e alimentazione carnea.
Ma non solo..grazie alle profique raccolte di firme, alle manifestazioni pacifiche e colorate, la LAV è riuscita ad ottenere che la legge italiana istituzionalizzasse feste culturali e storiche che hanno per protagonisti animali maltrattati.
Grandi risultati per gli animali!! Complimenti Signor CEO della BUAV.
Dall'altra parte ci sono queste anonime persone che rischiano continuamente la loro libertà per liberare gli animali e rendere poco remunerativo il lavoro svolto sul dolore degli animali.
In Gran Bretagna questa massa di "squilibrati" ha per esempio decretato la chiusura dell'allevamento de beagle Consort (1997, 9 mesi di pressante campagna), dell'allevamento i gatti Hillgrove Farm (1999, 18 mesi di campagna), della Shamrock Monkey Farm che da 40 anni importava primati dall'Asia (2000, dopo 15 mesi di campagna), della Regal Rabbit farm che allevava da 22 anni conigli da massacro (2000, 12 giorni di campagna).
Le campagne di azione diretta hanno anche impedito l'apertura a Cambridge del più grande centro di tortura di primati di tutta europa ed adesso è in serio "pericolo" l'apertura di un altro grosso centro di tortura presso la Oxford University.
Per non parlare di HLS che sta ancora in piedi solo grazie al personale aiuto di Tony Blair. Questi sono solo alcuni dei clamorosi successi delle campagne animaliste di azione diretta che gli incravattati animalisti da associazione e gli aguzzini chiamano "terroriste".
All'inizio di luglio in Italia sono arrivati altri 120 macachi destinati ad atroci quanto inutili esperimenti..sono arrivati alla ex Pharmacia che all'inizio dell'anno aveva rischiato di chiudere definitivamente per fallimento, ma che il governo regionale lombardo ed i sindacati hanno SALVATO.
Dov'erano le associazioni "animaliste" quando c'era la possibilità politica di ottenere "almeno" la conversione degli impianti? Erano forse troppo impegnati a raccogliere firme per aumentare di 5 cm le gabbie delle ovaiole che produrranno anche per loro splendide uova?
Dov'era allora il signor Sansolini?
Ognuno può intedere la lotta come vuole..pur ritenendo importantissima l'azione di informazione costante, continua e capillare, non si riusce a considerare le campagne di azione diretta "terroriste", non si riusce a considerarle "distruttive".
Il desiderio è che che gli animali non subiscano più torture, che non vengano più sfruttati che siano liberi di vivere e morire così come la Natura ha decretato.
I veri terroristi non sono gli animalisti ma chi si arroga il diritto di far nascere e morire esseri senzienti per lucro, chi distrugge la Terra, chi imprigiona uomini.
E' arrivato il momento, in Italia, di scegliere da che parte stare..scegliere tra un animalismo ipocrita fatto di carta patinata, bei discorsi, tessere e lauti stipendi o un animalismo disinteressato fatto di amore e rabbia, di lotta incessante verso qualunque forma di schiavitù animale (umana e non umana).
I proclami elettorali non interessano gli animali, gli animali hanno bisogno di essere lasciati in pace di vivere.
Leggendo la dichiarazione di Sansolini è difficile non pensare a Barry Horne che anche dalla sua prigione non è riuscito a dimenticare gli animali torturati dall'uomo in nome del profitto. Barry diceva :
"Liberazione? Animale? Molte persone riconoscono queste due parole, pochi capiscono il loro reale significato. Perchè se lo capissero farebbero subito qualcosa di concreto.
Quando parliamo di vincere la causa della liberazione animale, intendiamo proprio questo. Lottare per questo, andare in prigione per questo, vincere. Non perdete tempo a parlarne, bevendo birra al pub o mangiando polpette vegetali. Andate là fuori e vincete!Per alcuni di noi la causa della liberazione animale è una guerra che intendiamo vincere. Se falliremo non sarà perchè non abbiamo dato il massimo o perchè non ci abbiamo creduto abbastanza. Per alcuni di noi le lacrime sono vere, il cuore si spezza veramente e si è pronti a morire per vincere questa guerra. Se non si agisce si giustifica...se non si combatte non si vince. E se non si vince si è responsabili delle morti e delle sofferenze che continuano a ripetersi all'infinito...Agli animali non gliene importa niente di noi come intendiamo vincere o perchè, tutto ciò che vogliono è avere indietro la loro vita, la loro libertà, ORA!"
APRIRE OGNI GABBIA
Veganlink Staff