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Alex81
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Re: ....URLA DI RABBIA !!!

Messaggio da Alex81 » mar nov 08, 2005 3:18 pm

tagliafili ha scritto:probabilmente il metodo migliore consiste nel greare disagio. la metodologia adottata nell'allevamento dei gatti di HillGroove credo che sia la migliore, anche se son serviti 8 anni per farlo chiudere!!!
scioperi, manifestazioni, volantinaggi, banchetti informativi, insomma, informare la gente anche creando disagio.
Restando in Italia, questa è la stessa tattica usata da Chiudere Morini.
Contemporaneamente a questa metodologia, però, ci sono continuamente anche azioni dirette illegali, le trovi segnalate sul loro sito: macchina della proprietaria incendiata, finestre rotte, serrature bloccate, bombe di vernice. Questa tattica ha portato moltissimi dei fornitori di Morini a mollare l'azienda, mandandola in crisi economica: e credo sinceramente che questo tipo di azioni abbiano fatto più effetto delle e-mail di protesta, che comunque sono utili ma forse da sole non sarebbero servite.
tagliafili ha scritto:non l'avevo mai sentita questa notizia, hai delle fonti dove posso documentarmi per favore? grazie.
Questa è l'ENPA.
Sul loro sito trovi tutto:
http://www.enpa.it/it/primo_piano/BEAGLE.html

22 novembre 2002: Sparizione dei cuccioli di Beagle dall'allevamento Morini: l'ENPA mette a disposizione il sito per rendere noto l'elenco dei numeri di tatuaggio degli animali sottratti e si impegna a rimborsare gli eventuali ignari acquirenti, che a seguito delle indagini della Polizia risultassero aver acquistato gli animali in buona fede, al fine di favorirne la restituzione alla legittima proprietaria.

1000 EURO DI RICOMPENSA PER CHI FORNIRA' NOTIZIE UTILI AL RITROVAMENTO
DEI 129 BEAGLE RUBATI NELL'
ALLEVAMENTO MORINI

A tutt'oggi
nessuna traccia
dei 129 beagle sottratti dall'allevamento
Morini di
S. Polo (RE). I Carabinieri
stanno lavorando instancabilmente
a questo caso.
Ma dove possono essere finiti i 129 beagle spariti dall’allevamento lo scorso 22
novembre? I cani
non sono tatuati
né hanno
microchip che ne renda possibile l’identificazione.
Il Presidente Nazionale
dell’E.N.P.A Paolo Manzi mette a disposizione una ricompensa di
1000 euro a chi fornirà indicazioni
utili al
ritrovamento dei cuccioli e delle loro mamme.
Ufficio Stampa
ENPA Tel. 06.3242873
Fax: 06.3221000
E-mail:
[email protected]

gus
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Re: ....URLA DI RABBIA !!!

Messaggio da gus » mar nov 08, 2005 3:21 pm

tagliafili ha scritto:
AndreaArgenton ha scritto: Dunque, intanto quando dici "vedete anche voi" immagino che tu intenda rivolgerti individualmente a ciascun forumista, dato che non credo esista una visione unica e condivisa da tutti, non esiste insomma un "voi" inteso come gruppo con identità di vedute.
certo, mi riferisco ai frequentatori del forum, chiedendo più pareri per una discussione.
AndreaArgenton ha scritto:Mi pare che vada anche sottolineato come non esista una "unica soluzione", altrimenti la avremmo già adottata tutti. Esistono tanti diversi approcci, ciascuno con pregi e difetti, nessuno dei quali finora può vantarsi di essere una soluzione.
purtroppo mi trovi in accordo.
AndreaArgenton ha scritto:Ciò detto, su un piano morale è difficile criticare una liberazione di animali da un laboratorio; se crediamo nell'etica dei diritti degli esseri senzienti, questi vanno considerati come singoli individui portatori di un loro diritto a vivere la loro esistenza, e dunque non vedo come si possa criticare un'azione di tal fatta. Spostiamoci nell'America pre guerra civile: avremmo criticato un'incursione notturna per liberare dalle loro catene degli schiavi e restituire loro la libertà? Ne dubito, e nemmeno possiamo dire che sarebbero due cose diverse, perché se ragionassimo così vorrebbe solo dire che il nostro modo di pensare è tuttora impregnato di specismo. Nemmeno del resto sarebbe stato plausibile dire agli schiavi "ci spiace, potremmo liberarvi ma non lo facciamo per non inimicarci l'opinione pubblica".
probabilmente il metodo migliore consiste nel greare disagio. la metodologia adottata nell'allevamento dei gatti di HillGroove credo che sia la migliore, anche se son serviti 8 anni per farlo chiudere!!!
scioperi, manifestazioni, volantinaggi, banchetti informativi, insomma, informare la gente anche creando disagio.
Credo che, se nella lotta alla schiavitù l'unica arma usata fosse stata esclusivamente la liberazione violenta degli schiavi e non le lotte popolari e rivoluzionarie, difficilmente si sarebbero ottenuti nello stesso tempo i risultati. ovviamente la certezza non ce l'ho neanche io

Può darsi che si ottenga ciò per cui si è lottato anche se improvvisamente un gruppo ben organizzato di animalisti (ben numeroso ed immanicato con le dovute autorità...) tentasse di scaraventarsi contro ogni istituto pubblico (e non) che sfruttasse o maltrattasse gli animali. Non lo metto in dubbio.
Ma vedendo l'opinione che cercano di suscitare di noi animalisti e vedendo soprattutto la maggioranza del pensiero comune manipolato dai media, probabilmente questo modo di agire sarebbe controproducente.
MARY ha scritto:Riflettete attentamente e pensate a che tipo di consapevolezza hanno le persone con le quali avete contatti, gli anormali siamo noi che parliamo e trattiamo gli animali come nostri pari.
Per noi è una cosa naturale ma non lo è per la maggior parte delle persone, e allora bisogna lavorare su questo, perchè se si acquisisce una certa consapevolezza, tutto ciò per qui lottiamo diventa facile.
Come si fà a lavorare su questo ? Non lo sò, ma non demonizziamo le associazioni come la LAV che con i suoi difetti porta avanti questa campagna, che cerca di entrare nelle scuole e lavorare su quelli che saranno gli adulti di domani si spera diversi.
quoto al 100%, ogni mezzo è sempre lecito, anche se sarebbe utile una maggiore organizzazione ed unione delle risorse.
Alex81 ha scritto:La LAV ed altre associazioni importanti avrebbero i mezzi per fare molto, ma spesso sbagliano palesemente il messaggio... dicono che sono contro gli allevamenti intensivi, non contro gli allevamenti. Dicono che bisogna uccidere gli animali con metodi "umani", non che è sbagliato ucciderli. Questo tipo di messaggi provoca più danni che altro!!!
la dichiarazione di Siviglia ne è un esempio. purtroppo credo che mirino più ad avere un più largo consenso popolare piuttosto che diffondere idee precise e coerenti. spesso contraddicendo quindi il proprio statuto.
Alex81 ha scritto:Inoltre sono le stesse associazioni che mettono taglie in denaro sugli animalisti che liberano animali, perchè siano arrestati e gli animali restituiti ai vivisettori. Questo è un tipo di atteggiamento che non è giustificabile, a mio parere!!!
non l'avevo mai sentita questa notizia, hai delle fonti dove posso documentarmi per favore? grazie.
Gus ha scritto:...
Gus, abbiamo capito tutti quali sono i tuoi modi di rispondere, estremisti ed arroganti. Tu stesso lo ammetti.

Ma non è corretto venire in queste tipologie di forum ad attaccare chi già di suo dedica parte della sua vita all'animalismo e cerca di condurre un'esistenza basata sul rispetto del prossimo (inteso come uomo, ambiente, animale).

Probabilmente certi toni dovresti riservarli a chi più di tutti ti fa incazzare e, se questi sono gli animalisti tanto diversi da te perchè più pacifici, credo che dovresti moderarti e portare un minimo di rispetto.

Non credo tu mi conosca e, se mi conoscessi, non ti saresti permesso comunque di riferirmi tali critiche.
Tu mi parli i rispetto ? ...ti ricordo espressioni come "pirletta" "vigliacco" ecc.
Anche tu se mi conoscessi non ti saresti permesso di insultarmi....
Tuttavia siamo schierati dalla stessa parte, anche se manifestiamo gli atteggiamenti in maniera diversa.
Io non voglio criticare nessuno tantomeno chi si batte per una causa giusta.
Io non predico la violenza, anche se il mio urlo di rabbia talvolta viene frainteso.

Spero che qualcuno comprenda...

Alex81
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Messaggio da Alex81 » mar nov 08, 2005 3:25 pm

Questo invece è quello che pensa la LAV, e relativa risposta di Veganlink,

ANIMALISMO E’ NONVIOLENZA
Nessun atto violento puo’ trovarci consenzienti o indifferenti


di Adolfo Sansolini

Nel luglio scorso il Primo Ministro inglese, Tony Blair, e l’allora Ministro degli Interni, David Blunkett, hanno firmato un documento dal titolo “Protezione degli animali – diritti umani: proteggere le persone dagli estremisti animalisti ”. Si tratta di 22 pagine in cui il Governo britannico traccia la sua strategia per contrastare l’ondata di azioni intimidatorie condotte da alcuni singoli e formazioni inglesi, soprattutto contro aziende legate al mondo della vivisezione. Fra le nuove norme annunciate e successivamente tradotte in proposta di legge sono comprese preoccupanti limitazioni della liberta’ di espressione e manifestazione.
E’ uno dei piu’ recenti effetti collaterali delle numerose iniziative condotte in Inghilterra sin dagli anni ’70 dal cosiddetto Animal Liberation Front e da singoli individui convinti – in modo speculare a vivisettori, allevatori e pellicciai – che alcune forme di violenza siano piu’ accettabili di altre.
L’Inghilterra e’ stata la culla di queste azioni ed e’ questo il Paese in cui sono piu’ evidenti i risultati di questo tipo di attivita’: migliaia di animali sono stati fatti uscire da gabbie di vari allevamenti, danneggiando cosi’ l’attivita’ economica dei singoli proprietari degli impianti ma anche lasciando che la pressoche’ totalita’ dei “liberati” morisse per fame, sete o incidenti in ambienti per loro sconosciuti; la costruzione di alcuni laboratori e’ stata rallentata e quella di alcuni allevamenti boicottata, coinvolgendo anche i fornitori di cibo, carburante o cemento delle attivita’ in questione, creando uno stato di tensione permanente nelle localita’ interessate; minacce sono state portate a vivisettori e collaboratori di impianti di vivisezione, i cui nomi sono stati pubblicati su alcuni siti web, e sulle loro famiglie.
Come prevedibile, queste attivita’ hanno stimolato una crescente avversione della stampa, del mondo politico e dell’opinione pubblica anche verso le attivita’ animaliste legali, bollate sempre piu’ di frequente come collaterali ad azioni di carattere terroristico o intimidatorio.
Anche se il Governo inglese ha ammesso in Parlamento che l’unico caso effettivo di attacco fisico sembra essere stato l’aggressione con mazze da baseball ai danni di un vivisettore avvenuta nel 2001, gli atti di intimidazione si sono susseguiti con ritmo incessante, offrendo com’e’ ovvio argomenti alle industrie farmaceutiche e alle moltiplicate organizzazioni per la difesa della sperimentazione su animali, che sono riuscite a promuovere l’artificiosa contrapposizione fra autorevoli scienziati impegnati a salvare vite umane e una torma di violenti che le mettono a repentaglio.
Ovviamente, il numero di persone che hanno scelto di imboccare la strada della violenza e’ sparuto e non rappresentativo dei milioni di persone che si oppongono alle stragi operate nei laboratori, ma i mezzi di informazione e gli ambienti governativi hanno offerto sempre piu’ spazio agli atti di violenza come giustificazione per promuovere la bonta’ della vivisezione.
Per i promotori della sperimentazione su animali in fin dei conti e’ risultato molto conveniente lasciare che si rallentassero i lavori di costruzione di nuovi laboratori, a fronte di un altrimenti inimmaginabile sostegno da parte del Governo e dei mezzi di informazione.
Nel documento citato all’inizio, Blair e Blunkett esordiscono dichiarando la necessita’ della sperimentazione animale e che il Governo e’ impegnato a proteggere coloro che operano nel settore delle bioscienze direttamente o indirettamente. Segue una serie di proclami su incredibili effetti miracolosi della vivisezione, che a quanto scritto ci ha permesso di vivere piu’ a lungo e in salute, salvando “centinaia di milioni di vite umane”. C’e’ da supporre che proclami di questo genere farebbero arrossire anche alcuni vivisettori, eppure questa fede vivisezionista viene espressa in un documento ufficiale del Governo che annuncia nuove leggi criticate come illiberali anche da alcuni esponenti laburisti.
Grazie a un manipolo di persone che hanno scelto la strada della violenza, si e’ creata una santa alleanza fra Governo e case farmaceutiche che non sarebbe mai stata ottenuta altrimenti.
Difficile dire quanto si tratti solo di miopia, che conduce queste persone a reagire emotivamente senza pensare alla contraddittorieta’ e agli effetti delle loro azioni, oppure di ingenui manipolati ad arte da alcuni infiltrati che li spingono a proseguire sulla strada della violenza per screditare il lavoro delle associazioni animaliste e antivivisezioniste ufficiali, al fine di bloccare lo sviluppo di norme che possano ostacolare lo sviluppo dei test su animali.
L’Inghilterra e’ oggi il Paese europeo con il maggior numero di animali utilizzati, quasi 2.800.000 l’anno, con un aumento del 2,2% nel solo 2003, in tendenza contraria a quanto avviene in altri Paesi.
Come prevedibile, il dibattito sulla stampa inglese nei mesi scorsi si e’ concentrato esclusivamente sulle dichiarazioni farneticanti di alcuni attivisti: “Come possono lamentarsi che i loro bambini vengano minacciati, se continuano ad uccidere animali nei laboratori?”, “Uccidere qualche vivisettore aiuterebbe a salvare molte vite animali” e cosi’ via.
Chiaramente, questi deliri hanno avuto ampio spazio sulle prime pagine dei giornali, mentre le dichiarazioni delle associazioni che operano legalmente e nonviolentemente continuano a faticare per avere qualche riga sulla carta stampata.
In Italia, sin dalle prime azioni di “liberazione” avvenute nei primi anni ’80, la LAV ha rigettato qualsiasi affinita’ con attivita’ clandestine o violente. Aldila’ della apertura delle gabbie di alcuni animali, solitamente lasciati comunque morire nei campi, abbiamo previsto e prevenuto i nefasti effetti che quel tipo di azioni avrebbe potuto avere sullo sviluppo di norme che avrebbero effettivamente dovuto migliorare la vita a milioni di animali.
Non sarebbe quindi stato sufficiente mantenere al nostro interno la distanza da quel tipo di azioni e abbiamo sottolineato sin da subito che non c’e’ nessun grado di affinita’ fra le iniziative e idee animaliste, intrinsecamente nonviolente, e qualsiasi azione violenta operata contro persone o cose. Ci opponiamo alla vivisezione e a ogni forma di sfruttamento degli animali, umani compresi, perche’ riteniamo inaccettabile la prevalenza del sopruso sul dialogo e semplicemente folle l’idea che idee diverse possano confrontarsi sul terreno dell’intimidazione o del terrorismo.
Se ammettessimo che qualcuno possa legittimamente dare fuoco a un laboratorio o minacciare la famiglia di un vivisettore, dovremmo analogamente accettare che quei metodi vengano usati contro di noi da vivisettori, allevatori o pellicciai.
In questi anni uno dei nostri maggiori punti di forza e’ stata la dimostrazione della nostra totale differenza rispetto a qualsiasi attivita’ violenta.
Abbiamo seguito la nostra vocazione nonviolenta, anche con lo sviluppo di azioni illegali che si sono pero’ svolte alla luce del sole e autodenunciandoci, per attirare l’attenzione di pubblico e politici sullo sfruttamento degli animali. Uno dei casi piu’ eclatanti fu l’occupazione di un allevamento di volpi in provincia di Roma nel 1992: riuscimmo a portare con noi giornalisti delle principali testate, chiamammo immediatamente i Carabinieri e dopo alcune mesi di battaglie legali riuscimmo a far chiudere quell’allevamento e ad avere in adozione le volpi detenute.
I laboratori di vivisezione sono luoghi di tortura, i macelli sono luoghi di sterminio: per arrivare alla loro necessaria chiusura non possiamo accettare di essere contagiati dalla perversa logica di chi opera violentemente, legalmente o al di fuori della legalita’: e’ questa scelta che ci ha portato ad aderire alle campagne contro la pena di morte o la tortura, e che negli anni ci ha guadagnato spesso il sostegno di organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani.
Anche in Italia sono apparse di recente nuove formazioni che sostengono attivita’ violente e che non casualmente conducono periodicamente attacchi verbali contro la LAV e altre associazioni. Su alcuni siti web e liste di discussione via Internet abbiamo potuto leggere pagine vergognose in cui si incitano gli animalisti ad attuare azioni clandestine, fornendo informazioni su come agire nel caso in cui si vogliano incendiare case o attaccare persone.
Recentemente la Magistratura ha sviluppato un’azione contro presunti appartenenti all’ALF e alcuni aderenti alla formazione Agire Ora, il cui sito pubblica informazioni di questo genere. Abbiamo ringraziato gli inquirenti per avere dichiarato ufficialmente che l’azione riguarda singoli, sulla cui posizione legale non abbiamo ovviamente elementi per pronunciarci, e non le idee o le attivita’ delle associazioni animaliste.
Abbiamo ribadito pubblicamente che la LAV non collabora in alcun modo ne’ con l’ALF ne’ con formazioni come Agire Ora, ritenendo qualsiasi invito alla violenza incompatibile con le idee animaliste.
Come sapete, abbiamo conosciuto alti e bassi ma negli ultimi anni l’Italia e’ stato uno dei Paesi con maggiori progressi nella legislazione e nella cultura a tutela degli animali. C’e’ chiaramente ancora molto da fare e utilizzeremo il crescente sostegno accordatoci per ottenere nuovi risultati.
Siamo certi che le nostre idee di solidarieta’ attiva e il nostro impegno radicalmente nonviolento siano contagiosi; abbiamo dimostrato di avere la capacita’ di progettare un futuro in cui ogni forma di violenza venga rigettata e dobbiamo usare questa forza per ottenere nuovi risultati.
Siamo molto diversi da ogni violento, sia dagli incappucciati che ritengono lecito dare fuoco alla macchina di un vivisettore, sia dagli aguzzini in camice bianco che continuano a rendersi autori di una inaccetabile strage nei laboratori.
Speriamo che sempre piu’ cittadini e scienziati scelgano di essere partecipi del nostro progetto per il riconoscimento e il rispetto dei diritti di ogni essere vivente.

-----------

http://www.veganlink.it/xmlportal/defau ... =47&mnu=47

Adolfo Sansolini, vice-presidente LAV, è stato nominato quale nuovo presidente della BUAV, la più grande associazione mondiale contro la vivisezione.
Questo fantastico uomo, VEGETARIANO da ben 20 anni (che ancora non si sente pronto per essere vegan continuando così a finanziare lo sfruttamento animale), ha subito voluto stabilire il suo ruolo rilasciando una dichiarazione che certo non stupisce, ma che certamente disgusta.

Adolfo Sansolini dichiara "In Gran Bretagna, invece, bisogna uscire da una situazione problematica. Le azioni dell'Animal Liberation Front (un gruppo che predica la liberazione ad ogni costo degli animali dai laboratori, e che ha compiuto numerosi atti di violenza contro ricercatori e allevatori) hanno distrutto l'animalismo. Attualmente, il discorso sugli 'animal rights', di diritti animali, viene associato al terrorismo e alle azioni degli squilibratii dell'Alf. Il rischio è quello dell'isolamento e della criminalizzazione di chi invece protesta pacificamente".

Si, proprio così, per Adolfo Sansolini, che in 20 di attivismo non è ancora "riuscito" a diventare vegan (ci sono ragazzi di 16 anni che lo sono!) con tutti i massacri di animali presenti nel mondo, ritiene che sia importantissimo combattere l'ALF....l'Animal Liberation Front...questa manica di "squilibrati" che da più di 30 anni rischiano la propria vita e la propria libertà per liberare più animali possibile e sabotare i torturatori.

Cosa è stato ottenuto con una pratica animalista "politicamente corretta" e completamente allineata con la legislazione?
NIENTE.
Ancora oggi in Italia sono permesse pratiche totalmente assurde e senza alcuna giustificazione come i circhi, gli zoo, la caccia, le pellicce. Tutte pratiche che non hanno dalla loro nemmeno le puerili scuse scientifiche che da decenni "salvatori dell'umanità" cercano di dare a vivisezione e alimentazione carnea.
Ma non solo..grazie alle profique raccolte di firme, alle manifestazioni pacifiche e colorate, la LAV è riuscita ad ottenere che la legge italiana istituzionalizzasse feste culturali e storiche che hanno per protagonisti animali maltrattati.
Grandi risultati per gli animali!! Complimenti Signor CEO della BUAV.

Dall'altra parte ci sono queste anonime persone che rischiano continuamente la loro libertà per liberare gli animali e rendere poco remunerativo il lavoro svolto sul dolore degli animali.
In Gran Bretagna questa massa di "squilibrati" ha per esempio decretato la chiusura dell'allevamento de beagle Consort (1997, 9 mesi di pressante campagna), dell'allevamento i gatti Hillgrove Farm (1999, 18 mesi di campagna), della Shamrock Monkey Farm che da 40 anni importava primati dall'Asia (2000, dopo 15 mesi di campagna), della Regal Rabbit farm che allevava da 22 anni conigli da massacro (2000, 12 giorni di campagna).
Le campagne di azione diretta hanno anche impedito l'apertura a Cambridge del più grande centro di tortura di primati di tutta europa ed adesso è in serio "pericolo" l'apertura di un altro grosso centro di tortura presso la Oxford University.
Per non parlare di HLS che sta ancora in piedi solo grazie al personale aiuto di Tony Blair. Questi sono solo alcuni dei clamorosi successi delle campagne animaliste di azione diretta che gli incravattati animalisti da associazione e gli aguzzini chiamano "terroriste".

All'inizio di luglio in Italia sono arrivati altri 120 macachi destinati ad atroci quanto inutili esperimenti..sono arrivati alla ex Pharmacia che all'inizio dell'anno aveva rischiato di chiudere definitivamente per fallimento, ma che il governo regionale lombardo ed i sindacati hanno SALVATO.
Dov'erano le associazioni "animaliste" quando c'era la possibilità politica di ottenere "almeno" la conversione degli impianti? Erano forse troppo impegnati a raccogliere firme per aumentare di 5 cm le gabbie delle ovaiole che produrranno anche per loro splendide uova?

Dov'era allora il signor Sansolini?
Ognuno può intedere la lotta come vuole..pur ritenendo importantissima l'azione di informazione costante, continua e capillare, non si riusce a considerare le campagne di azione diretta "terroriste", non si riusce a considerarle "distruttive".
Il desiderio è che che gli animali non subiscano più torture, che non vengano più sfruttati che siano liberi di vivere e morire così come la Natura ha decretato.
I veri terroristi non sono gli animalisti ma chi si arroga il diritto di far nascere e morire esseri senzienti per lucro, chi distrugge la Terra, chi imprigiona uomini.
E' arrivato il momento, in Italia, di scegliere da che parte stare..scegliere tra un animalismo ipocrita fatto di carta patinata, bei discorsi, tessere e lauti stipendi o un animalismo disinteressato fatto di amore e rabbia, di lotta incessante verso qualunque forma di schiavitù animale (umana e non umana).
I proclami elettorali non interessano gli animali, gli animali hanno bisogno di essere lasciati in pace di vivere.

Leggendo la dichiarazione di Sansolini è difficile non pensare a Barry Horne che anche dalla sua prigione non è riuscito a dimenticare gli animali torturati dall'uomo in nome del profitto. Barry diceva :
"Liberazione? Animale? Molte persone riconoscono queste due parole, pochi capiscono il loro reale significato. Perchè se lo capissero farebbero subito qualcosa di concreto.
Quando parliamo di vincere la causa della liberazione animale, intendiamo proprio questo. Lottare per questo, andare in prigione per questo, vincere. Non perdete tempo a parlarne, bevendo birra al pub o mangiando polpette vegetali. Andate là fuori e vincete!Per alcuni di noi la causa della liberazione animale è una guerra che intendiamo vincere. Se falliremo non sarà perchè non abbiamo dato il massimo o perchè non ci abbiamo creduto abbastanza. Per alcuni di noi le lacrime sono vere, il cuore si spezza veramente e si è pronti a morire per vincere questa guerra. Se non si agisce si giustifica...se non si combatte non si vince. E se non si vince si è responsabili delle morti e delle sofferenze che continuano a ripetersi all'infinito...Agli animali non gliene importa niente di noi come intendiamo vincere o perchè, tutto ciò che vogliono è avere indietro la loro vita, la loro libertà, ORA!"

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Re: ....URLA DI RABBIA !!!

Messaggio da tagliafili » mar nov 08, 2005 3:25 pm

Alex81 ha scritto:Questa è l'ENPA.
Sul loro sito trovi tutto:
http://www.enpa.it/it/primo_piano/BEAGLE.htm
(...)
è pazzesco! non ci avrei mai creduto.

spero si siano limitati solo a questo.

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Re: ....URLA DI RABBIA !!!

Messaggio da *Sara* » mar nov 08, 2005 3:31 pm

tagliafili ha scritto: Credo che, se nella lotta alla schiavitù l'unica arma usata fosse stata esclusivamente la liberazione violenta degli schiavi e non le lotte popolari e rivoluzionarie, difficilmente si sarebbero ottenuti nello stesso tempo i risultati.
Si, questo è ovvio.Però parli di liberazione come di un'atto violento...cosa c'è di violento nell'entrare in un'allevamento e aprire le gabbie?

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Re: ....URLA DI RABBIA !!!

Messaggio da Alex81 » mar nov 08, 2005 3:32 pm

tagliafili ha scritto:è pazzesco! non ci avrei mai creduto.
spero si siano limitati solo a questo.
L'ENPA, così come la LAV e gli ANIMALISTI ITALIANI, hanno una luuuuuuuunga storia di azioni molto poco animaliste, nel loro curriculum... in alcune sedi gassavano i cani randagi.

Leggi qui e buon divertimento...

http://www.randagismo.info/associazioni/

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Messaggio da StefaniaVegan » mar nov 08, 2005 3:34 pm

Mi sembra che stiamo parlando della stessa cosa, ma con due linguaggi diversi. Alla fine è ovvio che non ci si capisce.
Lo scopo l'abbiamo presente tutti, ciò che cambia solo solo i mezzi.
Né quelli violenti, né quelli pacifici possono cambiare la situazione se usati singolarmente. Bisogna solo trovare la giusta misura.

Riguardo alle associazioni animaliste, purtroppo credo che anche x loro ci sia un grande giro di soldi dietro, e quando ci sono i soldi la gente non capisce più nulla.

gus
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Re: ....URLA DI RABBIA !!!

Messaggio da gus » mar nov 08, 2005 3:49 pm

Alex81 ha scritto:
tagliafili ha scritto:è pazzesco! non ci avrei mai creduto.
spero si siano limitati solo a questo.
L'ENPA, così come la LAV e gli ANIMALISTI ITALIANI, hanno una luuuuuuuunga storia di azioni molto poco animaliste, nel loro curriculum... in alcune sedi gassavano i cani randagi.

Leggi qui e buon divertimento...

http://www.randagismo.info/associazioni/
----------------------

Spero che la qualità di questo materiale sia seria.
Segnalerò alle autorità competenti quanto viene citato in questo sito....

*Sara*
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Messaggio da *Sara* » mar nov 08, 2005 3:52 pm

Ma per piacere Gus, chiunque si è occupato almeno un pò di animali sa benissimo come funzionano le grandi associazioni e queste cose le sanno benissimo anche le"autorità competenti".

gus
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Messaggio da gus » mar nov 08, 2005 3:59 pm

*Sara* ha scritto:Ma per piacere Gus, chiunque si è occupato almeno un pò di animali sa benissimo come funzionano le grandi associazioni e queste cose le sanno benissimo anche le"autorità competenti".
già però può darsi che io sia membro di grandi associazioni....

*Sara*
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Messaggio da *Sara* » mar nov 08, 2005 4:03 pm

E quindi?Non sapevi certe cose?
Ma per favore!

GattaMatta
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Messaggio da GattaMatta » mar nov 08, 2005 4:12 pm

Ah...ora ho capito a quali osceni assassini ti riferivi nei post dell'altro forum...A noi!..a me,anzi,a me che non ho le palle di cambiare facoltà o a chi come la nostra/o psicologo magari è ad un passo da quel pezzo di carta...E certo,perchè secondo te io vado ad aprire animali vivi per lavorare vero?...ma lo vedi che non le sai proprio le cose?Noi lavoriamo su animali già morti da tempo caro,quegli animali sono della facoltà,dei docenti e dei ricercatori che portano avanti lavori di sperimentazione e ricerca per conto dell'università,ben altro con la laurea...a meno che io nn diventi una incantevole vivsettrice come loro in futuro uscita di lì!...non dicasi lo stesso per la medicina umana,lì la pratica credo che sia su animali al 100%ed esiste l'obiezione di coscienza,insomma,sarai segato più volte anche se il tuo docente dovrebbe tenerti delle lezioni alternative.E poi c'è l'azione...belle parole Gus,vorrei vedere se tu queste belle cose le fai!Ci spero.Io sono d'accordo sull'azione anche violenta se vuoi,ma nn sono capace personalmente..non nascondo che quando sverniciano le macchine sono felice,che quando qualcuno libera 3000 visono mi scappa un risolino,ma io non potrei,tutto qua,non sarei capace di farlo anche se lo volessi.Preferisco andare a liberare il cane a catena dello stronzo di turno (e lo faccio ti assicuro),preferisco tappezzare la mia facoltà di locandine antiCRM sotto lo scherno di docenti e studenti ma fregarmene,perchè io ci credo e i loro ghigni mi rimbalzano,riattaccarle dove me le hanno tolte,adesivi antispec pure nei cessi affinchè nessuno dei miei compagni di avventura si dimentichi mai che pure sulla tazza si lotta..io reputo molto più coraggioso fare questo per il mio temperamento che distruggere laboratori dove poi dovrò lavorare forse con animali già crepati,forse perchè la trovo più difficile come lotta.certo stimo chi lo fa come me,contro le convenzioni e chi lo fa più violentemente,serve moltissimo anche quello.A ciascuno il suo,non è che perchè non sfascio macchine io sia meno coraggiosa di chi lo fa...

MARY
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Messaggio da MARY » mer nov 09, 2005 9:27 am

Io continuo a pensare che ci stia sfuggendo il nocciolo del problema. Io rispetto e ammiro ad esempio i componenti del coordinamento CHIUDERE MORINI, ma chiudendo quell'allevamento e gli altri in Italia pensiamo davvero che chiudano i laboratori ? La bellissima battaglia fatta in Inghilterra per chiudere Hill Grove ha diminuito il numero di animali vivisezionati ? Non credo proprio, li prendono da altre parti, al limite si lamentano perchè costano di più ma non cambia nulla. Se proprio si arrivasse al punto che gli animalisti li stressano troppo spostano i loro laboratori in Africa, in Cina dove non esistono regole.
Questa è la verità, questo è quello che non abbiamo ancora focalizzato.
Se l'ALF libera 1000 visone l'allevatore si lamenta per il danno economico ma dopo una settimana ne compra altri mille.
Vedete il problema rimane sempre quello, cambiare la mentalità, le suffraggette in Inghilterra a inizio 900 erano viste come delle pazze perchè chiedevano i diritti x le donne e ora è un diritto acquisito.
Io ribadisco che il problema principale rimane quello, sò benissimo che le grosse associazioni hanno i loro difetti, troppa burocrazia, denaro sprecato, mancate prese di posizione o prese di posizione sbagliate.
Ma la perfezione non esiste e a volte le critiche anche all'interno delle associazioni portano dei risultati.
Pensiamo anche alle cose buone che fanno queste associazioni, io conoscono persone dell'Enpa che gestiscono bene i canili.
La LAV propone anche delle buone campagne, penso a quella di adesso contro gli allevamenti intensivi dei polli dove veniva dato come simbolo della campagna una confezione di legumi e cereali con materiale informativo sulla dieta vegetariana.
I banchetti informativi a Pasqua contro le stragi degli agnelli e materiale informativo con menù pasquale vegetariano.
Insomma potrei elencarvi tante cose buone, adesso bisogna unire invece che dividere.
Io spero in un grande movimento e vi dico di più, in un movimento animalista all'interno di un partito politico, io vorrei sentirne parlare in televisione dei problemi relativi agli animali.
pensate un'attimo al problema dell'influenza aviaria, tutti i giorni nei telegiornali ma chi ha mai parlato del problema degli allevamenti intensivi ??
Il ministero fà una campagna pubblicizzata in tv dicendo mangiate pollo italiano perchè sicuro ma avete sentito un'intervista dove si ricordasse che i polli crescono in pochi mesi bombardati di antibiotici e ormoni e questo sarebbe mangiare sano?
Dobbiamo raggiungere l'obiettivo di farci sentire altrimenti non si arriverà mai a nulla.

AndreaArgenton
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Re: a

Messaggio da AndreaArgenton » mer nov 09, 2005 11:24 am

MARY ha scritto: Insomma potrei elencarvi tante cose buone, adesso bisogna unire invece che dividere.
Gli appelli all'unione in linea di principio sono sempre apprezzabili, anche se ammetterai che ci vuole un bel pò di turamento di naso per unirsi con chi alle elezioni invita a votare per dei politici pro-caccia che si sono distinti per proposte di liberalizzazione dell'attività venatoria, oppure con chi premia in denaro chi aiuta a restituire animali ad un allevatore che per mestiere li vende ai vivisettori.

Va poi detto che è difficile unirsi con chi comunque non si vuole unire; esemplari in tal senso sono state le affermazioni del Sig. Sansolini ad un congresso nazionale della Lav, di cui era presidente (e credo sia tuttora il massimo responsabile, nella sostanza se non nella forma); allora aveva detto a chiare lettere, di fronte anche a persone esterne all'associazione (invitati, giornalisti, politici ecc.), che lui considera le altre associazioni animaliste come concorrenti, per di più di consistenza miserrima, con cui non vuole avere nulla a che fare.

Il problema delle grandi associazioni animaliste è che hanno una base associativa composta indubbiamente da migliaia di persone di buona volontà, i cui lodevoli sforzi spesso finiscono per essere deprezzati dai comportamenti spesso criticabili delle dirigenze nazionali.

AndreaArgenton
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Messaggio da AndreaArgenton » mer nov 09, 2005 11:56 am

Per fare un altro esempio, stavolta straniero,

http://www.animalconcerns.org/external. ... 450.933927

qui si parla di un premio che la RSPCA inglese ha appena conferito a Mc Donald's per i miglioramenti nel suo approccio al benessere animale.

Mc Donald's, come noto, in concreto è e resta uno dei maggiori committenti di uccisioni animali al mondo; che un'associazione animalista faccia capire che Mc Donald's si preoccupa del benessere degli animali può derivare solo da una visione del tutto distorta del concetto di benessere.

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