BhagavadGita-Vegetarianesimo
- yasodanandana
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BhagavadGita-Vegetarianesimo
ciao a tutti, ho visto il vostro bel forum, bello sia nell'organizzazione che per il fatto di essere frequentato da tanta gente intelligente, e ho deciso di intervenire..
pratico il vaishnavismo da vent'anni (vishnu e' Dio... ovvero "colui che sostiene tutti gli esseri"), ovvero, per intenderci, la parte dell'induismo teista e monoteista..
ho letto che qualcuno avrebbe gradito leggere e chiacchierare di Bhagavad Gita e mi e' venuta l'ispirazione di cominciare io enunciando qualche verso e dicendo due parole a proposito..
mi scuso per la mia strafottenza, dato che non si entra in una nuova compagine in modo cosi' eclatante, magari si rispondicchia prima a qualche quesito posto da altri... ma la tentazione era troppa, dato che la Bhagavad Gita mi piace decisamente
pratico il vaishnavismo da vent'anni (vishnu e' Dio... ovvero "colui che sostiene tutti gli esseri"), ovvero, per intenderci, la parte dell'induismo teista e monoteista..
ho letto che qualcuno avrebbe gradito leggere e chiacchierare di Bhagavad Gita e mi e' venuta l'ispirazione di cominciare io enunciando qualche verso e dicendo due parole a proposito..
mi scuso per la mia strafottenza, dato che non si entra in una nuova compagine in modo cosi' eclatante, magari si rispondicchia prima a qualche quesito posto da altri... ma la tentazione era troppa, dato che la Bhagavad Gita mi piace decisamente
Re: BhagavadGita-Vegetarianesimo
ciao e benvenuto.yasodanandana ha scritto:ciao a tutti, ho visto il vostro bel forum, bello sia nell'organizzazione che per il fatto di essere frequentato da tanta gente intelligente, e ho deciso di intervenire..
pratico il vaishnavismo da vent'anni (vishnu e' Dio... ovvero "colui che sostiene tutti gli esseri"), ovvero, per intenderci, la parte dell'induismo teista e monoteista..
ho letto che qualcuno avrebbe gradito leggere e chiacchierare di Bhagavad Gita e mi e' venuta l'ispirazione di cominciare io enunciando qualche verso e dicendo due parole a proposito..
mi scuso per la mia strafottenza, dato che non si entra in una nuova compagine in modo cosi' eclatante, magari si rispondicchia prima a qualche quesito posto da altri... ma la tentazione era troppa, dato che la Bhagavad Gita mi piace decisamente
bello l'argomento che hai posto... la Gita è uno dei testi che amo di più... saro felice di parlarne con te!
- yasodanandana
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capitolo 9 VERSO 26
patram puspam phalam toyam
yo me bhaktya prayacchati
tad aham bhakty-upahritam
asnami prayatatmanah
patram: una foglia; puspam: un fiore; phalam: un frutto; toyam: acqua; yah: chiunque; me: a Me; bhaktya: con devozione; prayacchati: offra; tat: quella; aham: Io; bhakti-upahritam: offerta con devozione; asnami: accetterò; prayata-atmanah: da chi è situato in una coscienza pura.
TRADUZIONE
Se qualcuno Mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, un frutto dell’acqua, accetterò la sua offerta.
--
chi sta parlando e' Krishna.
Krishna e' Dio designato con uno degli infiniti nomi usati da tutte le tradizioni spirituali del mondo. Krishna significa "colui che affascina tutti" ed e' un nome piu' che appropriato per DIo dato che, in effetti Egli affascina tutti direttamente, se impegnati nella ricerca spirituale, o indirettamente dato che se DIo e' tutto e tutto e' Dio, qualsiasi cosa ci affascini e' parte di Lui...
In questo verso Dio parla di cosa lui accetta in offerta.
In tutte le tradizioni del mondo c'e' qualche forma di ringraziamento del cibo che ci si accinge a consumare e/o l'atto di offrire a Dio i frutti del nostro lavoro come preghiera attiva e fattiva..
in questo caso si parla dei fiori e dei cibi che DIo accetta in "sacrificio(nel senso di "rendere sacro")" e si parla con chiarezza di alimenti che escludano la violenza sugli animali.. una foglia, quindi tutto cio' che e' vegetale.. frutta e acqua..
quindi si collega strettamente la devozione, la spiritualita', la religiosita', con uno stile di vita il piu' possibile non violento..
se noi offriamo i nostri cibi a Dio, se questi cibi sono vegetariani, Dio accettera' il grado di devozione col quale compiamo questa offerta al di la del Nome che usiamo per chiamarLo e delle procedure che usiamo per farlo.. puo' bastare una semplice piccola preghiera..
in quel modo, quel cibo, toccato dalle mani e dalla bocca trascendentale di Dio, diventera', per noi, una fonte di elevazione e di avanzamento sul piano della pacificita' e della spiritualita'... praticamente pregare mangiando
niente violenza = offerta a Dio da Lui accettata = niente karma (=reazioni negative alle nostre azioni negative) = progresso spirituale (in qualsiasi via, religione, fede ecc.)
--
mi scuso per il predicozzo... spero di aver fatto piacere a qualcuno
bhagavad gita online (con testo sanscrito, testo traslitterato, traduzione parola per parola, traduzione discorsiva e commento) qui':........
http://www.harekrsna.it/libri_on_line/l ... adgita.asp
patram puspam phalam toyam
yo me bhaktya prayacchati
tad aham bhakty-upahritam
asnami prayatatmanah
patram: una foglia; puspam: un fiore; phalam: un frutto; toyam: acqua; yah: chiunque; me: a Me; bhaktya: con devozione; prayacchati: offra; tat: quella; aham: Io; bhakti-upahritam: offerta con devozione; asnami: accetterò; prayata-atmanah: da chi è situato in una coscienza pura.
TRADUZIONE
Se qualcuno Mi offre con amore e devozione una foglia, un fiore, un frutto dell’acqua, accetterò la sua offerta.
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chi sta parlando e' Krishna.
Krishna e' Dio designato con uno degli infiniti nomi usati da tutte le tradizioni spirituali del mondo. Krishna significa "colui che affascina tutti" ed e' un nome piu' che appropriato per DIo dato che, in effetti Egli affascina tutti direttamente, se impegnati nella ricerca spirituale, o indirettamente dato che se DIo e' tutto e tutto e' Dio, qualsiasi cosa ci affascini e' parte di Lui...
In questo verso Dio parla di cosa lui accetta in offerta.
In tutte le tradizioni del mondo c'e' qualche forma di ringraziamento del cibo che ci si accinge a consumare e/o l'atto di offrire a Dio i frutti del nostro lavoro come preghiera attiva e fattiva..
in questo caso si parla dei fiori e dei cibi che DIo accetta in "sacrificio(nel senso di "rendere sacro")" e si parla con chiarezza di alimenti che escludano la violenza sugli animali.. una foglia, quindi tutto cio' che e' vegetale.. frutta e acqua..
quindi si collega strettamente la devozione, la spiritualita', la religiosita', con uno stile di vita il piu' possibile non violento..
se noi offriamo i nostri cibi a Dio, se questi cibi sono vegetariani, Dio accettera' il grado di devozione col quale compiamo questa offerta al di la del Nome che usiamo per chiamarLo e delle procedure che usiamo per farlo.. puo' bastare una semplice piccola preghiera..
in quel modo, quel cibo, toccato dalle mani e dalla bocca trascendentale di Dio, diventera', per noi, una fonte di elevazione e di avanzamento sul piano della pacificita' e della spiritualita'... praticamente pregare mangiando
niente violenza = offerta a Dio da Lui accettata = niente karma (=reazioni negative alle nostre azioni negative) = progresso spirituale (in qualsiasi via, religione, fede ecc.)
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mi scuso per il predicozzo... spero di aver fatto piacere a qualcuno
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- yasodanandana
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Re: BhagavadGita-Vegetarianesimo
grazie della tua gentilezza... in realta' mentre scrivevi ho "compiuto il misfatto".. ho inserito il verso "chiave" per la promozione dell'alimentazione vegetariana (cosa che naturalmente mi e' cara, sono vegetariano da piu' di vent'anni) e ho detto due parole.. spero appropriatelinda ha scritto: ciao e benvenuto.
bello l'argomento che hai posto... la Gita è uno dei testi che amo di più... saro felice di parlarne con te!
ciao!!!
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libro facile...
leggi pure la bhagavad gita ...
queste e' la versione on line dell'edizione cartacea che preferisco.. ovvero quella delle edizioni bhaktivedanta:
http://www.harekrsna.it/libri_on_line/l ... adgita.asp
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Re: libro facile...
Ciao!yasodanandana ha scritto:leggi pure la bhagavad gita ...
queste e' la versione on line dell'edizione cartacea che preferisco.. ovvero quella delle edizioni bhaktivedanta:
http://www.harekrsna.it/libri_on_line/l ... adgita.asp
..che bello sentire anche altri punti di vista sulle diete veg* :-)
ho provato a leggere su quel sito (pur non essedo un esperto nello specificico chiariamolo, avevo già letto alcune cose su quelle filosofie diciamo )nonostante parli di rispetto totale per gli animali (perchè hanno un anima, ed anche perchè poi il karma si ripercuote sugli umani etc etc).. putroppo vengono proposte ricette che pur non contenendo carni, hanno comunque ingredienti che nell'attuale società derivano dalla sofferenza animale (latte, miele...), non sò forse dovrebbero aggiornare un pò...
non credi?:)
Saluti
- yasodanandana
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Ciao,
potresti essere più chiaro?
Intanto questo è il parere di una persona "esterna o interna" a quelle dottrine? poi motivazioni ?
Cmq al di là della tua personale dieta, quello che dicevo è: per una filosofia che propone la totale mancanza di violenza come mai non accenna nemmeno al veganesimo O_o? (non sto dicendo che tu,o altro, debba adottare tale dieta ) ..non è che forse se fosse stata creata di questi tempi conoscendo la realtà degli allevamenti nè avrebbero accennato eccome ?:)
Saluti
innazitutto di quali "scottamenti" parli? non esiste il dialogo da quelle parti? ;-)veganitalia ha scritto:Non toccare il tasto veganesimo in casa vaishnava, potresti scottarti ; )
potresti essere più chiaro?
Intanto questo è il parere di una persona "esterna o interna" a quelle dottrine? poi motivazioni ?
Posso chiedere anche a te di essere più chiaro ?yasodandana ha scritto: personalmente non lo credo... per me va bene cosi'.. specialmente considerato come va il mondo..
io stesso non sono vegano..
Cmq al di là della tua personale dieta, quello che dicevo è: per una filosofia che propone la totale mancanza di violenza come mai non accenna nemmeno al veganesimo O_o? (non sto dicendo che tu,o altro, debba adottare tale dieta ) ..non è che forse se fosse stata creata di questi tempi conoscendo la realtà degli allevamenti nè avrebbero accennato eccome ?:)
Saluti
- yasodanandana
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per una filosofia che propone la totale mancanza di violenza come mai non accenna nemmeno al veganesimo O_o?
--due risposte..
una e' che non e' possibile in questo mondo essere totalmente non violenti. Per evitare la non violenza bisogna impegnarsi dal punto di vista spirituale e uscirsene da questo mondo (ovviamente al momento che ci e' assegnato dalla natura) per tornarsene a "casa"
un'altra risposta e' che molti, anche importanti figure teologiche del vaishnavismo (tra cui lq figura che io considero piu' rappresentativa) stanno dicendo che il veganesimo dovrebbe essere raccomandato e praticato quando inequivocabilmente il consumo del latte costituisca violenza
un'altra risposta e' che dare il latte, di per se, in una conduzione giusta del rapporto uomo-animale, non e' motivo di sofferenza per quest'ultimo.. il gaudya vaishnavismo puo' vivere in india il consumo del latte senza alcun commistione con la macellazione e, in altri paesi, molti, privatamente o comunitariamente, stanno accogliendo animali da latte per proteggerli
la strada e' lunga...
personalmente ritengo che piu' si diffonde il lacto-vegetarianesimo, e piu' si potranno avere situazioni di fornitura del latte senza violenza o sospettto della stessa...
d'altra parte se nessuno volesse la carne e tutti si opponessero alla violenza sugli animali, ma tutti comunque volessero il latte.. il latte non potra' che essere fornito alla gente in modalita' non violente..
si puo' ovviamente discutere su come arrivare a tale tipo di risultato... ma in ogni caso penso che un eventuale muro fra vegetariani e vegani non possa far sortire niente di buono... forse tutto di cattivo....
--due risposte..
una e' che non e' possibile in questo mondo essere totalmente non violenti. Per evitare la non violenza bisogna impegnarsi dal punto di vista spirituale e uscirsene da questo mondo (ovviamente al momento che ci e' assegnato dalla natura) per tornarsene a "casa"
un'altra risposta e' che molti, anche importanti figure teologiche del vaishnavismo (tra cui lq figura che io considero piu' rappresentativa) stanno dicendo che il veganesimo dovrebbe essere raccomandato e praticato quando inequivocabilmente il consumo del latte costituisca violenza
un'altra risposta e' che dare il latte, di per se, in una conduzione giusta del rapporto uomo-animale, non e' motivo di sofferenza per quest'ultimo.. il gaudya vaishnavismo puo' vivere in india il consumo del latte senza alcun commistione con la macellazione e, in altri paesi, molti, privatamente o comunitariamente, stanno accogliendo animali da latte per proteggerli
la strada e' lunga...
personalmente ritengo che piu' si diffonde il lacto-vegetarianesimo, e piu' si potranno avere situazioni di fornitura del latte senza violenza o sospettto della stessa...
d'altra parte se nessuno volesse la carne e tutti si opponessero alla violenza sugli animali, ma tutti comunque volessero il latte.. il latte non potra' che essere fornito alla gente in modalita' non violente..
si puo' ovviamente discutere su come arrivare a tale tipo di risultato... ma in ogni caso penso che un eventuale muro fra vegetariani e vegani non possa far sortire niente di buono... forse tutto di cattivo....