Purtroppo credo che il problema sia questo: una volta iniziata una "dieta" non la si lascia più...
Si perde qualche chiletto, e ci si dice: "che sarà mai se oggi sgarro...", poi, come una droga, torna in mente il sapore di certe cose e e si ricomincia a mangiare tanto, fino al ritorno del senso di colpa...Quando si ricomincia con la dieta.
Per esempio, dopo aver raggiunto il peso che vedevo adatto a me, ho aumentato leggermente la quantità di cibo al giorno, perché non voglio dimagrire ancora, però sono costretta a fare sempre attenzione. D'altra parte, visto che non voglio vivere per sempre sotto tortura, mi concedo RARI strappi alla regola.
So che vado matta per la cioccolata, prima ne mangiavo tutti i giorni, ora mi concedo una tavoletta ogni due mesi. Il giorno che la mangio è una festa e non mi sento in colpa, perché è un piccolo premio. E la rarità dell'evento lo rende ancora più intenso!
Poi c'è un'altro fattore: hai una buonissima motivazione per decidere di perdere i chili che reputi di avere in più?
Magari hai solo l'idea di volerli perdere, ma ti manca una forte motivazione...Questa motivazione è anche quella che ti aiuta ad assaggare con la punta della lingua il buffet offerto da un aperitivo e bere solo acqua per tutto il tempo che passi lì...
Potresti provare a chiederti perché vuoi dimagrire, e non basta dirsi "perché 55 è il peso forma per una persona della mia altezza"...