Alla ricerca della perfezione...?

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MissVanilla
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Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da MissVanilla » lun mar 15, 2010 1:12 pm

Perdonatemi per la mia presenza on and off, sono in ferie qualche giorno e voi scrivete così tanto!!! Difficile starvi dietro,dovrei farlo come lavoro (magari... :mrgreen: )

Una sola cosa mi viene da pensare leggendo le ultime news.
Mi viene in mente che dovremmo sempre applicare una sola regoletta: DO NOT HARM.
Ovvero non far soffrire (gli altri, uomini e animali), e anche NON soffrire, inteso per noi stessi.
E' un po' anche il senso del detox 10, ovvero lo sforzo è concentrato nell'aggiungere cibo buono e non nel togliere cibo "cattivo".
Questo perchè è più bello e più facile, l'abbondanza è meglio della privazione, e ci si condiziona positivamente mente e fisico nel desiderare più frutta e meno pastasciutta (bello slogan non trovate? PIU' FRUTTA E MENO PASTASCIUTTA!! Ho deciso in questo momento che sarà il titolo del detox di Aprile :mrgreen: ).
Se dopo i 10 frutti ci viene voglia di una fetta di pane, io dico perchè no? Chi ci corre dietro? C'è qualcuno che ci punisce? Col tempo, probabilmente ci verrà voglia di mangiare altri 5 frutti invece della fetta di pane, ma magari ora quel pezzo di pane è ciò che ci fa stare nel nostro percorso di benessere.
Anche il digiuno dovrebbe venirci spontaneo, è una pratica fenomenale, ma se è uno sforzo allora va assolutamente evitato.
Concentriamoci nel volerci bene, non nel punirci e privarci di qualcosa: quando ci si ama diventa anche più facile mangiare bene, anzi diventa fondamentale, così come mangiare abbastanza, perchè si entra in sintonia con il nostro corpo. Questo messaggio lo mando specialmente alle donne, sempre così in conflitto.
La scorsa settimana, nel bel mezzo di un periodo praticamente fruttariano, ho deviato mangiando piatti saporiti ricchi di frutta secca perchè li volevo offrire alle amiche che ospitavo, e ho anche mangiato un pasto vegan al ristorante indiano, cotto e ben speziato, perchè ero in compagnia.
Vi confesso, in passato avrei saltato il pasto pur di non sgarrare, oppure avrei preparato cibo per gli ospiti che non avrei poi mangiato.
Oggi non mi và più, a patto che il mio pasto sia rigorosamente vegan non lo vedo come un dramma, e non mi fa nemmeno male. A parte che mi sembra di sudare curry e cipolla :shock: e ho dormito più a lungo, sto alla grande e ho ripreso con entusiasmo la mia dieta fruttariana, mentre con le amiche mi sono divertita moltissimo.
In compenso, loro si sono appassionate talmente tanto dei miei frullati da volerli introdurre nella loro alimentazione quotidiana al posto del caffelatte.
Se non è vittoria questa .... :wink:

Se vi va quindi di mangiare cibo cotto la sera, o di condire le vostre insalate col sale, o di mangiare più di 5 noci al giorno.....e soprattutto se queste scelte non vi fanno stare affatto male ma anzi vi fanno continuare il percorso di benessere....beh FATELO!!
Non credete alle regole e alle formule, stiamo tutti sperimentando e cercando la strada più giusta, anche il Dr graham e tutti quelli che ci propongono delle "leggi" alimentari.
Nessuno, davvero, sa con certezza quale sia la nostra vera dieta naturale e perfetta. E' passato troppo tempo, ce lo siamo dimenticato, e nel frattempo siamo diventati così complicati e sconnessi dagli altri da non sapere più come uscirne.

Quello che ho imparato io, in questi 20 anni di esperimenti su me stessa, letture, libri e persone che ho conosciuto è semplicemente che:
- ciò che mangio non deve aver causato la morte di nessuno
- più il cibo è vivo più io mi sento viva
- più io sono felice e sto bene, più le persone che mi circondano stanno bene e traggono ispirazione per diventare più felici (il che, spesso, si traduce nell'applicare le prime due frasi scritte sopra).

Mi viene in mente una splendida frase di S.Agostino che recita "AMA E FA' CIO' CHE VUOI".
Mi piace molto, perchè riassume in 6 parole il principio che cerco di applicare alla mia vita, e quando mi riesce tutto risulta così semplice e meraviglioso....

Quali sono le cose che avete imparato nel vostro percorso crudista?
Non importa che siate fruttariani puristi, crudisti part time o semplicemente persone in cerca di stare meglio.....cosa vi hanno donato i piccoli e grandi cambiamenti che avete sperimentato?
Cosa vi motiva a continuare questa strada?
E soprattutto, non vi sentite meravigliosi, e se no, perchè?

blueyesvegan
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da blueyesvegan » lun mar 15, 2010 4:42 pm

Cara MissVanilla,
non posso sottrarmi dal commentare questo tuo piccolo “sfogo personale”.
Quello che si evince dalla lettura delle tue intense righe, è indubbiamente una certa stanchezza verso il religioso rispetto di uno stile alimentare di tipo crudista, scevro da deroghe di qualsiasi tipo. Emerge innegabilmente la tua voglia di concederti maggiore libertà nelle scelte alimentari, senza che uno “sgarro” – come un pasto cotto vegano - costituisca motivo di sensi di colpa e di autoflagellazione.
Più in generale - seppur tu ti riferisca in modo specifico al campo alimentare - mi sembra di poter cogliere che tu abbia maturato una netta opposizione – in qualsiasi ambito, non solo alimentare - al rigido dogmatismo, all’inamovibile rispetto di quello che si ritiene essere il comportamento perfetto, all’intransigente ossequio alla propria ideologia, al rigore assoluto.

In linea di massima le tue parole le trovo senz’altro condivisibili. Tuttavia non le approvo in pieno. Infatti, ritengo ci siano campi in cui una maggiore libertà d’azione è tollerabile, e anzi auspicabile, mentre ce ne sono altri in cui è necessario rispettare fedelmente, ma non fideisticamente, delle regole precise. È questo secondo me il caso dell’alimentazione: se diciamo ad un qualcuno che il crudismo vegano rappresenta l’optimum, ma che se sente una grande voglia di mangiare altro, debba sentirsi libero di farlo, senza fanatismi, gli stiamo in pratica suggerendo di non diventare crudista. Infatti, è inevitabile che passando da una dieta convenzionale (anche vegana) ad una crudista, si senta una fortissima voglia di cibi cotti, e particolarmente di farinacei, per cui, se ci si convince che il passaggio al crudismo non debba essere sofferto, si finisce per alternare momenti di puro crudismo a momenti in cui si dà libera soddisfazione a voglie per cibi non crudisti, spesso neanche rientranti nell’ambito di “frutta e verdura” (ad es. pane, pasta, legumi, pizze, dolci, ecc.).
In altre parole, se un individuo che decide di incamminarsi nel mondo del crudismo , si convince del fatto che la scelta crudista non debba essere una scelta dogmatica, tale individuo rischia fortemente di vivere in un’eterna altalena tra crudismo e non crudismo, e quindi, sostanzialmente, rischia di non diventare mai realmente crudista, e di non beneficiare mai dei benefici di tale scelta alimentare.
In effetti, come dici tu, nessuno può garantire che la dieta vegana crudista sia la migliore in assoluto, perché studi approfonditi non ne sono mai stati fatti, e l’unico e solo sostegno scientifico al crudismo vegano proviene dall’anatomia comparata, in base alla quale l’uomo appare essere un frugivoro. Tuttavia, anche se non possiamo, allo stato attuale delle conoscenze, sostenere di avere certezze in merito alla dieta ideale dell’uomo, rimane il fatto che quella crudista vegana sembra essere la migliore, anche, ma non solo, per le evidenze fornite dalla sopra citata anatomia comparata.
Cosa succede se nell’ambito di un’alimentazione fondamentalmente crudista si fanno concessioni a cibi cotti, non è affatto noto: in ragione di ciò, a mio modesto parere, non possiamo dire a chi si avvicina al crudismo, che può ottenere tutti gli straordinari effetti di una dieta di soli cibi crudi, anche mangiando talvolta cibi cotti. Ovvero, non abbiamo dati per affermare che essere crudista in modo parziale sia esattamente equivalente, sul piano dei benefici psico-fisici, all’esserlo in modo totale.

MissVanilla
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da MissVanilla » lun mar 15, 2010 5:29 pm

Blueyesvegan, il mio sfogo personale è qui proprio per essere commentato :-) perciò ti ringrazio!

E penso anche che tu abbia ragione! Non voglio dire che mangiare 100% crudo non abbia più senso, anzi. Credo infatti che sia quella la via a cui tendere, altrimenti avrei abbandonato anche io. Essere vegan e basta è tanto più semplice (e pure comunque difficile in questa società) ma non regala gli stessi benefici.

Quello che io discuto, qui, è come ci si arriva.
Non sono più convinta che il dogmatismo sia la strada giusta, però credo anche che dipenda da persona a persona.
Conosco individui che beneficiano fortemente dauna scelta totalmente radicale, sono fatti così, sono fatti per il "grande salto al 100%"......e poi conosco tanta altra gente che presa dal dognatismo rischia di farsi molto molto male, cadendo anche nella trappola del disturbo alimentare e dall'ossessione per la perfezione.

Io non penso che si debba consigliare il dogmatismo e tantomeno il suo contrario.
Io credo che sia molto più importante trovare il modo di amare noi stessi in maniera così profonda da desiderare di alimentarci in un certo modo. Finchè non avremo davvero imparato ad avere totale rispetto di noi stessi, allora il crudismo sarà sempre sofferto, come dici tu. Ma che vita è una vita in cui ciò che mangiamo ci reca sofferenza e conflitto?
Per me mangiare crudo non è dogmatismo, è una scelta felice e naturale che mi fa stare bene, ma prima di pensarla in questo modo ho affrontato molti aspetti di me, e ho risolto molti conflitti che altrimenti mi avrebbero costretta all'autoimposizione di rigide regole. Anche se queste sono regole che ci portano a vivere in modo sano, comunque rischiano di creare conflitto, e il conflitto non è affatto sano.
Io non mangio pane perchè non voglio, non perchè non posso. C'è una enorme differenza, che secondo me si riflette anche sull'organismo. Il conflitto genera tossine forse più della verdura cotta :wink:
Ecco perchè non amo consigliare il digiuno, o il fruttarianesimo, su chi non "è pronto".
Non sai mai cosa vai a scatenare.
Moltissime persone, spesso donne, recano con sè disturbi alimentari legati proprio a questo genere di battaglie interiori, che vanno assolutamente risolte prima di lanciarsi in nuovi dogmatismi:non hanno bisogno di un altro modo per sentirsi imperfette se non raggiungono l'eccellenza anche nel campo del crudismo.

Per il resto, ti do ragione. Non sto consigliando il "tanto è lo stesso", ci mancherebbe altro :wink:

spero si sia capito il senso del mio discorso :? ma mi piacerebbe molto approfondire con le vostre opinioni/esperienze.

blueyesvegan
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da blueyesvegan » lun mar 15, 2010 5:38 pm

Grazie per la celere risposta! :wink:
E' bello dialogare con te perchè sei sempre pacata e gentile! :D

miele_paz
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da miele_paz » lun mar 15, 2010 5:57 pm

ciao Sara
mi permetto di rispondere pur non facendo parte del gruppo dei crudisti, lo faccio perchè il tuo post rappresenta molto la mia visione e approccio decisamente non dogmatico e a-coerente.
con questo intendo dire che in genere io non seguo specifiche dottrine, sarà che sono troppo poco paziente per star dietro a teorie e dimostrazioni varie. ma cerco ciò che sento su me stessa far bene. far bene a 360° ossia sia fisicamente che emotivamente che psicologicamente.
deve soddisfare i miei bisogni su più piani e ambiti.
questo vuol dire che tendenzialmente ritengo che il cibo crudo faccia molto bene, ed in fatti ne consumo grandi quantità (meno dei crudisti frequentatori di questo forum ovviamente ma sicuramente molto di più della media) ma pur riconoscendo che è "buono", non intendo solo come sapore ma come cosa "buona" per me, non mi sento di farmi del male quando non mangio crudo. evidentemente in altri momenti ci sono altri bisogni da esser soddisfatti.
ed anche in merito all'approccio di "avvicinamento"... ovviamente ognuno ha il suo stile, potremmo estremizzare e sintetizzare per semplicità dicendo "piccoli passi" VS "bianco o nero".
per chi ha un approccio "biaco/nero" è chiaro che si preferisce seguire tutto pedissequamente. ma ad esempio su una persona come me un approccio di questo tipo ha effetti negativi, se qualcuno venisse da me dicendomi "devi mangiare solo crudo, è la perfezione, la cosa migliore, non devi mai mangiare cotto è veleno e così via..." mi allontanerebbe immediatamente, probabilmente otterrebbe l'effetto contrario.

ricordo che tempo fa leggevo un tuo racconto sara, npon ricordo i dettagli ma ricordo che avevi mangiato qualcosa di cotto e poi ti eri sentita male. ed io avevo avuto una sensazione negativa da questo di cosa sbagliata, non di dimostrazione che il cotto fa male ma che al contrario il tuo regime alimentare ti avesse in qualche modo "danneggiata". non so se spiego l'effetto che ne avevo ricevuto. ricordo nettamente di aver pensato "io non vorrei che questo mi accadesse". ed infatti nel tuo post di oggi sono stata lieta di aver letto che hai mangiato cotto e sei stata bene, in tutti i sensi, l'hai vissuta bene.
e soprattutto senza utilizzare una parola che ho sempre trovato molto sgradevole, ossia "sgarro".

e quindi ti auguro di continuare nel tuo crudismo al 100% ma sono contenta che ogni cosa che fai la fai nel momento in senti che è "biuona" per te e quindi non ti farà male.

spero di non esser stata troppo prolissa ed incomprensibile ;-)
cheers!

cucciola

Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da cucciola » lun mar 15, 2010 7:05 pm

Saraaaaaaaaaaaaaaaaaa Grazie Milleeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
Questo tuo modo di vedere le cose...e' cio' che mi aiuta a rialzarmi quando sfracello...esser troppo rigidi non serve...aver fermezza si ....

Io sono ben lontana dal crudismo...ma cerco sempre il Bene per me...gia' questo e' un successo visto che fino a un anno e due mesi fa ero CARNIVORA...

step by step imparero' a gestire anche i miei sfoghi alimentari ricchi di porcherie...

baciuzz*

mikiVeg
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da mikiVeg » lun mar 15, 2010 9:31 pm

ho finito di leggere un'ora fa "Solo crudo" e.. che dire... è stata come un'illuminazione :)
mi sto informando molto sul crudismo e da quando la mia alimentazione si basa prevalentemente su cibi non cotti il mio corpo sembra che volermi ringraziare in tanti modi! ho perso peso (finalmente!) e il mio umore (che per per vari fattori era sempre nero..) migliora a vista d'occhio! finalmente inizio a condurre una vita degna di essere chiamata "vita"! anche se purtoppo, vivendo ancora con mia madre, ogni santo giorno devo fare mille discussioni sempre sui medesimi argomenti... :( e mi dispiace che lei mi metta i bastoni tra le ruote, poiché ha già avuto gravi problemi di salute e ancora non si lascia alle spalle un'alimentazione terrificante, deridendo paradossalmente la mia... sob :(

donadevi
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da donadevi » mar mar 16, 2010 8:24 am

Ciao
vi scrivo poco, ma vi leggo sempre con affetto e simpatia.
Quello che scrive Sara è corretto. Non è una mia convizione(o meglio la è, ma non è questo che voglio evidenziare). Mi occupo di DCA da molti anni (sono una psicologa cognitiva). La letteratura evidenzia che dogmatismo e totalitarismo come scelte alimentari sono spesso un antecedente ai disturbi del comportamento alimentare. Io stessa nella mia professione l'ho spesso appurato. E non nascondo che leggendo alcuni post di donne (spesso ragazze giovani) ho ritrovato spesso espressioni che celano una sofferenza emotiva profonda.
Non dimentichiamo che ogni patologia alloggia nello stato embrionale dentro ad ognuno di noi. Come sempreil benessere stà nell'equilibrio che è sempre olistico (mente e corpo).
Un caro abbraccio e buona giornata :)

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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da Akira » mar mar 16, 2010 8:38 am

Purtroppo alcune persone cercano la felicità nella perfezione.
Purtroppo rischiano malattie mentali e non se ne accorgono.

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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da mammafelice » mar mar 16, 2010 8:55 am

Io abbraccio virtualmente il post di sara, anzi i post, si può abbraccaire un post? Forse no, allora Sara direttamente :D Le tue parole sono sempre decise, ma rispettose; forti, ma moderate; il tuo spirito traspare in modo sincero e sano e credo che questo sia il modo migliore di immaginarci (per chi non ha la fortuna di goderne dal vivo) anche la tua cucina :)

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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da MissVanilla » mar mar 16, 2010 9:17 am

Grazie ragazze!

Non credo sia un caso che le ragazze mi abbiano subito risposto.....(a parte alessio :D ) ...non è una generalizzazione ma di fatto spesso le donne cadono in trappole di perfezionismo e ossessione alimentare.

Vorrei chiarire che questa discussione non rappresenta una critica verso chi, ad esempio come Peaceful Rawrior, sta sperimentando il metodo 80-10-10 di Graham, perchè io in quello che sta facendo Peaceful vedo passione e curiosità e voglia di provare una cosa nuova, e mi piace. Non ci vedo ossessione perfezionista, ecco.

Miele_paz, ma mica è permesso scrivere qui solo a chi mangia più di 5 banane al giorno, ma che scherziamo? :D
Ricordo bene quell'episodio, come no. Ero in una fase di dogmatismo e perfezionismo, allora.
Un giorno mi sono come svegliata, invece, e ho pensato: accidenti ragazzi....non va bene....E' SOLO CIBO!! Va smitizzato, nel male ma anche nel bene....è solo cibo!!!

Vi abbraccio virtualmente tutti, prima che cada la connessione internet :D

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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da Peaceful Rawrior » mar mar 16, 2010 10:01 am

MissVanilla ha scritto: Difficile starvi dietro,dovrei farlo come lavoro (magari... :mrgreen: )

Perché no? :wink:

Una sola cosa mi viene da pensare leggendo le ultime news.
Mi viene in mente che dovremmo sempre applicare una sola regoletta: DO NOT HARM.
Ovvero non far soffrire (gli altri, uomini e animali), e anche NON soffrire, inteso per noi stessi.
E' un po' anche il senso del detox 10, ovvero lo sforzo è concentrato nell'aggiungere cibo buono e non nel togliere cibo "cattivo".
:mrgreen: ).

Io ho avuto enormi vantaggi togliendo ciò che mi faceva male tipo latticini, carne, uova, cereali contenenti glutine... ma questo è successo in una fase dove non sapevo nemmeno che sarei approdato al crudismo, semplicemente perché stavo troppo male e non potevo continuare a vivere con l'idea di vedere la mia salute deteriorarsi sempre più. Pensa che sono arrivato al crudismo subito dopo che avevo comprato in uno shop inglese degli integratori di vitamine e sali minerali (penso di averne preso soltanto 2 compresse di 100... perché il crudismo è venuto in mio soccorso prima... fiuuuu).

Se dopo i 10 frutti ci viene voglia di una fetta di pane, io dico perchè no? Chi ci corre dietro? C'è qualcuno che ci punisce? Col tempo, probabilmente ci verrà voglia di mangiare altri 5 frutti invece della fetta di pane, ma magari ora quel pezzo di pane è ciò che ci fa stare nel nostro percorso di benessere.

No, nessuno ci punisce. Solo noi ci puniamo quando ci sentiamo in colpa perché assumiamo di doverci comportare "rettamente". Personalmente condivido molto questa filosofia... anche se in passato la pensavo come il nostro giovane "Luke Skywalker" (alias blueeyesvegan), che saluto con affetto. Ma essendo noi esseri umani come l'acqua di fiume che attraversa molte lande diverse negli anni è ovvio che le nostre posizioni cambiano... Quello che a me è servito molto negli anni è stato sviluppare la "filosofia del giunco" che quando arriva il vento si piega, ma non si spezza. A volte è meglio cedere piuttosto che fare resistenza e rischiare di spezzarsi... c'è sempre tempo per recuperare terreno... E poi non esiste un solo sentiero... le vie dell'illuminazione sono veramente infinite :wink:


Anche il digiuno dovrebbe venirci spontaneo, è una pratica fenomenale, ma se è uno sforzo allora va assolutamente evitato.

Anch'io sono arrivato a questa conclusione...

Concentriamoci nel volerci bene, non nel punirci e privarci di qualcosa: quando ci si ama diventa anche più facile mangiare bene, anzi diventa fondamentale, così come mangiare abbastanza, perchè si entra in sintonia con il nostro corpo. Questo messaggio lo mando specialmente alle donne, sempre così in conflitto.
La scorsa settimana, nel bel mezzo di un periodo praticamente fruttariano, ho deviato mangiando piatti saporiti ricchi di frutta secca perchè li volevo offrire alle amiche che ospitavo, e ho anche mangiato un pasto vegan al ristorante indiano, cotto e ben speziato, perchè ero in compagnia.
Vi confesso, in passato avrei saltato il pasto pur di non sgarrare, oppure avrei preparato cibo per gli ospiti che non avrei poi mangiato.
Oggi non mi và più, a patto che il mio pasto sia rigorosamente vegan non lo vedo come un dramma, e non mi fa nemmeno male. A parte che mi sembra di sudare curry e cipolla :shock: e ho dormito più a lungo, sto alla grande e ho ripreso con entusiasmo la mia dieta fruttariana, mentre con le amiche mi sono divertita moltissimo.

Anch'io ogni tanto, negli ultimi tempi, mi sono ritrovato a fare delle eccezioni... anche è stato più facile altre no. Comunque mi è servito per sentirmi più in armonia con gli altri. Ad essere stoico avevo spesso ottenuto risultati contrari, mentre adesso il mio crudismo viene accettato di più.

In compenso, loro si sono appassionate talmente tanto dei miei frullati da volerli introdurre nella loro alimentazione quotidiana al posto del caffelatte.
Se non è vittoria questa .... :wink:
Lo smoothie a colazione da noi è ormai un'istituzione. I bimbi lo mangiano anche dopo cena o come dessert dopo un pasto cotto. A livello di combinazioni alimentari so che non è il massimo, ma almeno la frutta non la vedono con il binocolo come molti altri loro compagni che vivono di merendine, biscotti e molte altre sostanze eccitanti

Se vi va quindi di mangiare cibo cotto la sera, o di condire le vostre insalate col sale, o di mangiare più di 5 noci al giorno.....e soprattutto se queste scelte non vi fanno stare affatto male ma anzi vi fanno continuare il percorso di benessere....beh FATELO!!
Non credete alle regole e alle formule, stiamo tutti sperimentando e cercando la strada più giusta, anche il Dr graham e tutti quelli che ci propongono delle "leggi" alimentari.

Sì, è bene che ognuno sperimenti a modo suo... modificando, adatttando, "ottimizzando", disfando, intensificando, ecc. Ogni giorno è diverso dall'altro...

Nessuno, davvero, sa con certezza quale sia la nostra vera dieta naturale e perfetta. E' passato troppo tempo, ce lo siamo dimenticato, e nel frattempo siamo diventati così complicati e sconnessi dagli altri da non sapere più come uscirne.

Forse perché veniamo da un altro pianeta? :lol:

Quello che ho imparato io, in questi 20 anni di esperimenti su me stessa, letture, libri e persone che ho conosciuto è semplicemente che:
- ciò che mangio non deve aver causato la morte di nessuno
- più il cibo è vivo più io mi sento viva
- più io sono felice e sto bene, più le persone che mi circondano stanno bene e traggono ispirazione per diventare più felici (il che, spesso, si traduce nell'applicare le prime due frasi scritte sopra).

Dove c'è felicità puoi "coltivare" di tutto :wink:

Mi viene in mente una splendida frase di S.Agostino che recita "AMA E FA' CIO' CHE VUOI".
Mi piace molto, perchè riassume in 6 parole il principio che cerco di applicare alla mia vita, e quando mi riesce tutto risulta così semplice e meraviglioso....

Penso al potere di questa frase se diventasse un mantra quotidiano per tutti...

Quali sono le cose che avete imparato nel vostro percorso crudista?
Non importa che siate fruttariani puristi, crudisti part time o semplicemente persone in cerca di stare meglio.....cosa vi hanno donato i piccoli e grandi cambiamenti che avete sperimentato?
Cosa vi motiva a continuare questa strada?
E soprattutto, non vi sentite meravigliosi, e se no, perchè?
Quando mangio crudo al 100% raggiungo vette che non avevo mai conosciuto prima. Ogni boccone è diverso dall'altro e mi sento come se qualcosa di soffice e benevolo mi accarezzasse dentro.

Mi sento molto più in armonia con la natura... anche se in disarmonia con molte cose del nostro mondo moderno. Sono molto più sensibile ai drammi sia familiari che sociali e ho spesso bisogno di crearmi intorno una sorta di "schermo protettivo" per non passare giornate intere a preoccuparmi del destino dell'umanità... Probabilmente perché ho superato il cosiddetto "muro dell'assuefazione". In passato, per esempio, mi capitava di guardare dei film d'azione senza battere ciglio... oggi mi nauseano quasi... non riesco più a vedere scene di sangue senza stare profondamente male o esserne scosso... In palestra, per es., abbiamo simulato, a scopo di difesa personale, un tentativo di violenza sessuale e la notte ho avuto degli incubi pazzeschi. Cose che prima sembravano non toccarmi adesso sembrano infrangere continuamente una parte di me...

Se da una parte sono diventato un po' come un giunco dall'altra mi chiedo sempre più quale sia il mio destino e il mio compito su questo pianeta... In certe giornate il mio lavoro e tutto ciò che vi ruota intorno mi sembrano così inutili perché non riesco ad identificarmi con l'idea che dobbiamo produrre capitale o valore... Questa è una cosa che mi mette profondamente in crisi... ovviamente, per non impazzire, cerco di "sedarmi" con il lavoro stesso, con la contabilità, facendo la mia parte in casa a livello di faccende domestiche, giocando con i figli o occupandomi di loro, navigando in Internet o facendo i miei esercizi fisici. Il tempo da passare con mia moglie è ridotto veramente all'osso e spesso ci ritroviamo a discutere di cose mentre siamo in bagno con i bimbi o li aiutiamo a vestirsi. La sera siamo poi talmente distrutti da non avere proprio energie... e tutto ciò nonostante il crudismo...

Sento che una parte di me cerca di farmi capire che questa direzione non va più bene... prima poteva anche andare bene, ma ora non più... Vorrei sapere cos'altro ha da offrire questa vita sul nostro pianeta... A volte vorrei che si scoprissero molte più cose su quello che sta succedendo veramente su questo pianeta e mi pongo domande come: "ma sará vero che i militari riescono a modificare il clima o a creare addirittura catastrofi naturali con questo sistema HAARP?", "E se veramente tutte queste malattie fossero inventate e l'umanità lo scoprisse? Potrebbe scoppiare una rivoluzione violenta e quali sarebbero le conseguenze per tutti?", "Posso fare qualcosa di diverso nella mia vita che mi consenta di capire quale è la mia vera missione?", "Perché mi pongo tutte queste domande? Non potrei vivere così come fa la media della gente e rimanere nel mio torpore?" No, evidentemente non mi voglio accontentare... l'ho fatto per troppi anni... adesso, quasi alla soglia dei 40 anni, voglio un'altra chance, questo é quello che mi dice il cuore se mi fermo ad ascoltarlo in silenzio...

La "perfezione"? Ogni momento è perfetto... ogni momento è così come deve essere... Noi la realtà la vediamo sempre distorta, non possiamo fare diversamente... è nella nostra natura... ognuno vede le cose in modo diverso un po' come quei due amici che vanno ad una festa e si separano per il resto della serata. Alla fine, quando si incontrano, uno dice che è stata una serata fantastica, mentre per l'altro è stato un disastro... Perché? Eppure è stata la stessa festa, o no?

Io non so quale sarà la prossima spiaggia alla quale approderò. Beh, forse però sarebbe il caso di costruirsi una nuova imbarcazione ed avere il coraggio di andare oltre le "colonne d'Ercole"... Se per alcuni il mondo sembra essere piatto io voglio accettare che è rotondo e che ci sono ancora molte dimensioni da esplorare, non solo fisiche, ma anche mentali e spirituali...

Sicuramente il fatto di diventare crudista ha messo tutti i miei piani (fisico, mentale, spirituale) nelle condizioni di funzionare meglio e quindi di raggiungere anche mete sconosciute... Paura? Beh, un po' sì... ma anche tanta voglia di "avventura", di crescere e di vivere fino alla fine dei miei giorni con un bel sorriso stampato non solo sul volto, ma anche sull'anima...

Vi abbraccio con tanto affetto,

Francesco

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robo
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da robo » mar mar 16, 2010 11:33 am

Sono d'accordissimo con Sara. D'altronde ho sempre apprezzato questo suo tipo di "gurismo". E' sempre l'approccio mentale ad un certo tipo di alimentazione che determina poi la sua efficacia o meno. E l'importante è stare bene con se stessi e con il resto del pianeta. Il fatto poi che io ormai sia crudista da 4 anni non vuol dire che non "posso" mangiare anche cibi cotti. Ma semplicemente per il momento non "voglio", non mi va. E non mi interessano formule, percorsi, o altro. Non ricerco "perfezione" o altro. Con questo non credo di sminuire affatto il crudismo. Se lo facessi, anzi, sarei un imbecille, perchè appunto sono crudista da 4 anni.

miele_paz
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da miele_paz » mar mar 16, 2010 12:18 pm

mi piace la dicotomia di verbi che ha utilizzato robo... spesso infatti mi chiedono "ma tu non puoi mangiare questo o quest'altro?" non è che non posso è che la maggiorparte delle volte preferisco di no.

del resto utilizzare il termine "voglio" mi piace sempre di più rispetto al "posso"

miele_paz
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Re: Alla ricerca della perfezione...?

Messaggio da miele_paz » mar mar 16, 2010 12:20 pm

grazie sara sono contenta che qui possa scrivere anche chi non mangia 5 banane al giorno ... certo 5 banane non le mangio ma di mele o altra frutta non pensiate che sia tanto distante dalle vostre medie :-))))

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