Tutto ciò che vado ad elencare è un
"cosa farei io"... quindi a circa 2500 anni luce dall'essere "regola" e tantomeno materiale da manuale
da seguirsi con beneficio di critica!
newfarmer ha scritto:1) Esatto, il terreno e' bagnato per via delle piogge degli ultimi giorni, quindi copro tutto e aspetto. In cosi' pochi mesi (3-4 da qui a febbraio) le erbacce muoiono sotto il cartone o la paglia? E se ci fossero ancora erba ed erbacce quando utilizzero' la forca da sovescio come dovro' comportarmi? In questo caso sarebbe tardi per rovesciare il tutto... giusto? Infine, se dovessi optare per un po' di letame e ribaltare le zolle questi pochi mesi sono sufficienti per ripristinare l'equilibrio del terreno?
Se proprio scalpiti per dedicarti alla nobile arte del verduraggio
![Smile :)](./images/smilies/icon_smile.gif)
io aspetterei che la terra sia un po' asciutta (se fai una palletta di terra e la strizzi in mano non deve gocciolare acqua e la palletta risultante si deve spezzare con una leggera pressione del dito) ed inizierei a formare i "bancali".
Segni con uno spago lo spazio in cui ci saranno i camminamenti e quello dove ci saranno i bancali (50-60 cm di larghezza per i passaggi, 1,20 m per i bancali in modo che siano comodamente raggiungibili al centro da entrambi i lati... se uno dei lati è addossato ad una parete conviene limitarne la larghezza a 60 cm).
Giri la terra del bancale con la forca eliminando le infestanti rizomatose (gramigna) più grosse (non è necessario diserbare completamente, anzi... se rimane un po' di materia organica potrebbe non essere male).
A questo punto prelevi la terra dai passaggi e la rivolti sui bancali creando i "letti rialzati"... magari con il rastrello gli ingentilisci le sponde in modo che non franino.
La risultante, in sezione, dovrebbe essere un trapezio. Ok. Da adesso in poi NON si cammina più sul terreno in cui cresceranno le piantine... MAI!
Se proprio ti avanza il letame e non puoi farne a meno (ma è ben maturo? Almeno un paio di anni?) lo puoi spagliare sulla superficie.
Quindi copri tutto con una bella pacciamatura vegetale spessa spessa (paglia, foglie... No fieno, No segatura, No foglie di castagno o quercia).
Ad inizio stagione avrai il terreno pronto e pimapante (e le "infestanti" saranno un problema marginale...
2) Per l'acqua suggerisci i letti rialzati, quindi dovrei portare li' piu' terra e aumentare il livello rispetto l'acqua. Se ho capito bene cosi' rovino/cambio l'equilibrio e la posizione dell'humus, giusto? E l'azione dell'acqua non andrebbe ad erodere velocemente il terreno laterale del letto rialzato?
No. L'humus, ma in realtà la totale complessità della microflora e microfauna del suolo sono concentrate là dove più ti serviranno: sui bancali. In più lavorando tra novembre e febbraio tutta la vita del suolo è in dormienza e quindi meno "disturbabile" fintanto che non si ossidi per un'eccessiva esposizione agli agenti atmosferici o che non geli in profondità (da cui l'importanza di una spessa pacciamatura).
L'erosione potrebbe essere un problema anche se la pacciamaturà ne limita già di molto gli effetti. Ma il canale quando esonda scorre così velocemente? In ogni appena la stagione lo permette semina le sponde dei bancali in maniera leggermente eccessiva... in questo modo le radici presenti nel terreno limiteranno ancora di più il problema. Il fatto che tu possa avere dei ristagni d'acqua accentua l'importanza del NON calpestare mai il terreno dei bancali.
3) Urca non ci avevo pensato, geniale!
![Smile :-)](./images/smilies/icon_smile.gif)
Devo dire che mi ruberebbe parecchio spazio se considero la rotazione dell'ombra... porta via un bel po'! Quindi il consiglio e' di utilizzare le zone d'ombra, magari solo quelle pomeridiane, per piantare cose piu' delicate.
Uh. Ho riletto cosa avevo scritto e mi sono accorto che non era molto chiaro... Quando parlavo della proiezione della chioma al suolo intendevo "proiezione geometrica" un po' come se uno guardasse l'albero dall'alto, l'ideale linea verticale che congiunge i rami con il suolo. Ecco. Quella parte non è coltivabile (o quasi, ma non mi complicherei la vita...). Mentre le zone d'ombra proiettate dal fogliame, a mio parere, sono un toccasana per avere insalatine e spinaci anche nei mesi "bollenti".
4) Per la larghezza ottimo 1,20 come suggerisce anche il libro e le motivazioni sono chiarissime e condivisibili. Quando mi indichi anche l'altezza dal suolo pero' non ho ben capito cosa intendi. Dovrei rialzare tutte le aiuole? Ma intendi creare aiuole con assi di legno sui lati? Anche qui non c'e' il problema dell'humus? Dato che cosi' il lavoro di preparazione sarebbe molto impegnativo (l'orto e' 8mt x 13mt), quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa possibilita'?
No, non è necessario mettere delle assi sui lati basta modellare le sponde in modo che formino delle pendenze un po' morbide (quanto morbide dipende dal tipo di terreno...). Il lavoro, in quanto a fatica è inferiore alla classica "doppia vangatura" che si dovrebbe fare in un'orto "classico" ed i vantaggi sono enormi.
Provo ad elencarne alcuni in maniera confusa e sparsa:
maggior superficie coltivabile (coltivando anche le sponde)
maggior possibilità di sviluppo dell'apparato radicale
miglior ambiente per un corretto sviluppo di microflora e microfauna
miglior drenaggio
maggior biodiversità (attraverso la creazione di una molteplicità di microclimi)
.... e una serie di altri...
Anche tu usassi delle assi per le sponde non arrecheresti danni all'humus anzi, in molti casi l'utilizzo di vecchi legni nell'orto (io uso delle vecchie assi nei passaggi) può migliorare di molto la qualità del terreno. I lombrichi, alcuni tipi di funghi (fondamentali per lo sviluppo delle piante), numerosi artropodi benefici e miriadi di batteri adorano la cellulosa e la lignina contenuta nelle assi che diventano, conseguentemente, un albergo-ristorante per la vita del suolo...
Ammazza quanto parlo...
In ogni caso... fai attenzione al letame.
Saluti!
Nicola