Sole, sulla scuola familiare concordo perfettamente con te anche perche' io ho un trascorso di insegnante di scuola elementare e ho visto de visu quel che non andava nella scuola diversi anni fa ed oggi sembra che le cose vadano vieppiu' peggiorando...Mi informero' anch'io su una scuola familiare anche se concordo con quella persona che scrive che da bimba non voleva il suo papa' come maestro. I nostri figli hanno confidenza con noi, e' difficile farsi ascoltare per quanto riguarda l'ambito scolastico, intendo, e poiche', volenti e nolenti, alla fine immagino che questi bimbi delle scuole familiari dovranno sostenere esami statali ed essere, comunque, giudicati, forse e' bene si applichino con persone che siano altro da se' rispetto a papa' e mamma. Purtroppo l'ideologia deve tener conto anche della realta' oggettiva, anche se mi spiace affermarlo
Per quanto riguarda, invece, la tua personale esperienza di vita vissuta, contrapposta alla mia, ti assicuro che io abitavo in aperta campagna con boschi dietro casa e animali ruspanti sparsi nelle aie di varie persone (oltre a quelle delle mie zie). Ci abitano ancora, con pieno godimento, i miei genitori. Ma tant'e', le fabbriche esistono la' come dove abiti tu, immagino, dato che stai a un quarto d'ora dalla citta', perche' anche in Liguria, immagino, vi sara' qualche azienda, o sbaglio?!?
Di contro io in citta' non uso quasi mai l'auto perche' ho i mezzi pubblici comodi, mentre tu, per scendere a far vita di societa' devi muoverti con l'auto, almeno nei mesi freddi, giusto? E se la citta' e' vicina ai tuoi paraggi avrai anche tu il tuo bel conquibus (come diceva Toto') di inquinamento da smog, come lo avevo io in campagna, del resto.
Come ce l'ho in montagna d'estate, quando porto la frugola a respirare "aria buona" e poi gli autoctoni ti passano sotto il naso anche e soprattutto sui sentieri poco praticabili dei boschi con quei puzzolenti gipponi che nulla hanno da invidiare alle auto cittadine da cui, per qualche tempo, rifuggo
E ancora, i contadini che abitano nei tuoi paraggi non utilizzano concimi chimici, nessuno di loro?!? Se no ti assicuro che sei una mosca bianca. Pensa che una mia amica trasferitasi in umbria perche' piena di allergie e acquistato un casolare da ristrutturare in aperta campagna, si e' trovata attorniata da contadini per nulla rispettosi delle colture perche' vige la legge del profitto, si sa. Cosi lei sta male piu' o meno come quando abitava in citta'...
Del resto non e' detto che chi abita in mezzo alla natura la rispetti sempre, purtroppo. Spesso, anzi, e' il contrario, specie chi, dalla stessa, ne trae il sostentamento e cosi si potrebbe dire di molti allevatori, pescatori eccetera.
E' una triste realta' ma occorre prenderne nota.
E io si, mi reco al supermarket, anzi, vado ANCHE al supermarket oltre che alla cascina del contadino a comprare riso e miele e frutta e verdura, cascina scelta fra diverse del circondario lombardo perche' mi sono accertata della bonta' dei loro prodotti e mi reco anche all'azienda di detersivi eco-bio certificati cosi' risparmio sulle spese di spedizione online e, ogni tanto, vado anche a trovare le mie zie in campagna a farmi spudoratamente regalare prodotti "ruspanti"
Di contro io mi scaldo con gas metano che inquina meno della legna e non ho dispersioni che mi costringono ad utilizzarne piu' del necessario (caldaia autonoma), perche' casa mia e' nuova e sono attiva sostenitrice del vecchio detto: "caldo di panno non fa danno".
E mia figlia non la porto ai giardinetti ma al bosco in citta', al parco di trenno, al monte stella, al parco nord, etc. Ettari di polmone verde che nulla hanno da invidiare ad altre fasce boschive di altre localita', seppure ancora ce ne sarebbe a Milano di cose da fare e da rivedere ma e' Milano, appunto, non una cittadina di provincia, fortunatamente non si vive di soli "giardinetti"
Anche se Londra, come parchi, e' messa ben meglio, debbo ammettere.
Cio' detto, tanto di cappello per le tue scelte rispettabilissime, come le mie del resto.
La mia voleva essere semplicemente una puntualizzazione sulla vita metropolitana che a me, e ribadisco, a me, offre piu' spunti, piu' "challenge", come direbbero gli anglofoni.
quegli spunti che nemmeno la cittadina di provincia ha mai saputo donarmi.
E, da quando son scappata dai boschi impostimi dai miei genitori, ora li rivedo piu' volentieri ben conscia che non li debbo abitare forzatamente ma solo visitare ed e' con goia, allora, che usufruisco della natura, che non me ne sento "prigioniera".
Ma questa sono io, fiera abitante della metropoli