"estratti dell'acacia del Senegal"
Fabrizio, ma intendi la gomma arabica?
botulino
Moderatore: Erica Congiu
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Re: botulino
Ti ringrazio Fabrizio, temevo di aver esagerato nella mia richiesta approfittando della vostra disponibilità; mi hai tolto un "groppone" perché temevo anche di aver urtato la vostra sensibilità.
Concordo in pieno con quanto dici; il tempo passerà comunque e trovo davvero innaturale volerlo per forza fermare. Ogni età credo abbia una bellezza intrinseca, ma purtroppo la nostra società ha imposto un modello estetico che corrisponde solo ai manichini con un conseguente aumento di psicanalisti!. Credo però, che sia una tendenza che fortunatamente sta per finire. L'altro giorno per strada ho incrociato una signora oltre oltre-anta che emanava una grazia a dir poco ammaliante: un corpicino leggero, vestito di abiti semplici ma non sciatti e la sua pelle, pur essendo lo specchio dei suoi anni, era talmente in sintonia con il suo essere che emanava un non so che di poetico. E per di più, i suoi capelli erano al naturale: bianchi, bianchissimi, raccolti in un raffinato chignon! Oddio no, non datemi del "debosciato", è che di quella donna mi ha colpito quel qualcosa che non ha niente a che vedere con la plasticità di quei corpi cui la maggior parte delle donne aspira.
Comunque, perdonate la mia prolissità, ma volevo condividere con voi questa mia "esperienza".
Tornando a noi, io non sono molto pratico di prodotti antiage, ce ne sono talmente tanti in giro che se prima non sapevo dove metter mano per l'acquisto di una semplice crema idratante per la mia bimba, ora per la mia compagna la cosa è diventata a dir poco ardua!!
Ora, tu Fabrizio parli di estratti dell'acacia del senegal (??),ma quindi in INCI cosa dovrei tovare?
In alcune etichette da me consultate ho trovato in due creme distinte questi ingredienti:
acetyl hexapeptide20 e palmitoil tripeptide5, ovviamente "spacciati" come GLI ingredienti.
Di cosa si tratta? Sono, come dire, le solite markettate?
Mille mille grazie.
Concordo in pieno con quanto dici; il tempo passerà comunque e trovo davvero innaturale volerlo per forza fermare. Ogni età credo abbia una bellezza intrinseca, ma purtroppo la nostra società ha imposto un modello estetico che corrisponde solo ai manichini con un conseguente aumento di psicanalisti!. Credo però, che sia una tendenza che fortunatamente sta per finire. L'altro giorno per strada ho incrociato una signora oltre oltre-anta che emanava una grazia a dir poco ammaliante: un corpicino leggero, vestito di abiti semplici ma non sciatti e la sua pelle, pur essendo lo specchio dei suoi anni, era talmente in sintonia con il suo essere che emanava un non so che di poetico. E per di più, i suoi capelli erano al naturale: bianchi, bianchissimi, raccolti in un raffinato chignon! Oddio no, non datemi del "debosciato", è che di quella donna mi ha colpito quel qualcosa che non ha niente a che vedere con la plasticità di quei corpi cui la maggior parte delle donne aspira.
Comunque, perdonate la mia prolissità, ma volevo condividere con voi questa mia "esperienza".
Tornando a noi, io non sono molto pratico di prodotti antiage, ce ne sono talmente tanti in giro che se prima non sapevo dove metter mano per l'acquisto di una semplice crema idratante per la mia bimba, ora per la mia compagna la cosa è diventata a dir poco ardua!!
Ora, tu Fabrizio parli di estratti dell'acacia del senegal (??),ma quindi in INCI cosa dovrei tovare?
In alcune etichette da me consultate ho trovato in due creme distinte questi ingredienti:
acetyl hexapeptide20 e palmitoil tripeptide5, ovviamente "spacciati" come GLI ingredienti.
Di cosa si tratta? Sono, come dire, le solite markettate?
Mille mille grazie.
Re: botulino
Standing ovation per donquijote!!donquijote ha scritto:L'altro giorno per strada ho incrociato una signora oltre oltre-anta che emanava una grazia a dir poco ammaliante: un corpicino leggero, vestito di abiti semplici ma non sciatti e la sua pelle, pur essendo lo specchio dei suoi anni, era talmente in sintonia con il suo essere che emanava un non so che di poetico. E per di più, i suoi capelli erano al naturale: bianchi, bianchissimi, raccolti in un raffinato chignon! Oddio no, non datemi del "debosciato", è che di quella donna mi ha colpito quel qualcosa che non ha niente a che vedere con la plasticità di quei corpi cui la maggior parte delle donne aspira.
Altro che debosciato, spero la tua visione della realtà sia contagiosa (sia tra gli uomini che tra le donne)!
Un saluto,
Francesca
Re: botulino
Penso che il discorso sia molto, ma molto più complicato e complesso e articolato.
Dico subito che i trattamenti dermocosmetici li faccio - non il botulino, non mi piace, non mi piace il risultato, non mi piace l'idea di usare un farmaco così potente e utile per gravissime patologie e con effetti collaterali, per trattare le rughe. Ma c'è modo e modo. Tutti parlano degli orrori grotteschi e dai risultati come minimo inquietanti, per non dire francamente brutti, che si vedono in giro. In tutta onestà, se un trattamento è ben fatto, deve esser naturalissimo, rispettare l'armonia, non di deve vedere proprio. E questa è la prima cosa. In giro, c'è molto, ma proprio molto, cattivo gusto. La bellezza salverà il mondo, e questo è un dato di fatto. La bellezza quella vera, quella che è dentro, quella che emana luce. Quella che parte dall'anima e dai neuroni, e ti fa godere del bello che ti circonda, e che i aiuta anche a vedere il bello ovunque. Ma se quel bello lo vedi anche sulla tua faccia, meglio, no? Se, imparando ad amrti, a piacerti e a volerti bene, sei felice così come sei, a qualsiasi età, meglio per te. Ma ci sono persone che sanno di poter migliorare, persone che vogliono ammorbidire i tratti, persone che magari non vogliono ringiovanire in maniera ridicola e grottesca, ma solo stare meglio nella propria pelle. Vedersi più carine/i, aiuta a migliorare la qualità di vita. E mi viene da sorridere quando sento le ragazze giovani parlare della bellezza delle rughe....
Sì, sono belle, e occorre oggi ridare non solo dignità ma anche proprio bellezza ai valori dell'età matura. Ma credetemi, a 56 anni, togliere in modo sano qualche segnetto antipatico, aiuta, eccome se aiuta. Ne riparlemo, quando io sarò sui 90, e voi sui 50 e passa....
Dico subito che i trattamenti dermocosmetici li faccio - non il botulino, non mi piace, non mi piace il risultato, non mi piace l'idea di usare un farmaco così potente e utile per gravissime patologie e con effetti collaterali, per trattare le rughe. Ma c'è modo e modo. Tutti parlano degli orrori grotteschi e dai risultati come minimo inquietanti, per non dire francamente brutti, che si vedono in giro. In tutta onestà, se un trattamento è ben fatto, deve esser naturalissimo, rispettare l'armonia, non di deve vedere proprio. E questa è la prima cosa. In giro, c'è molto, ma proprio molto, cattivo gusto. La bellezza salverà il mondo, e questo è un dato di fatto. La bellezza quella vera, quella che è dentro, quella che emana luce. Quella che parte dall'anima e dai neuroni, e ti fa godere del bello che ti circonda, e che i aiuta anche a vedere il bello ovunque. Ma se quel bello lo vedi anche sulla tua faccia, meglio, no? Se, imparando ad amrti, a piacerti e a volerti bene, sei felice così come sei, a qualsiasi età, meglio per te. Ma ci sono persone che sanno di poter migliorare, persone che vogliono ammorbidire i tratti, persone che magari non vogliono ringiovanire in maniera ridicola e grottesca, ma solo stare meglio nella propria pelle. Vedersi più carine/i, aiuta a migliorare la qualità di vita. E mi viene da sorridere quando sento le ragazze giovani parlare della bellezza delle rughe....
Sì, sono belle, e occorre oggi ridare non solo dignità ma anche proprio bellezza ai valori dell'età matura. Ma credetemi, a 56 anni, togliere in modo sano qualche segnetto antipatico, aiuta, eccome se aiuta. Ne riparlemo, quando io sarò sui 90, e voi sui 50 e passa....
Re: botulino
Ciao Riky,
concordo sul fatto che il discorso sia ben più ampio e complesso, così come che labbroni a canotto, zigomi sformati e fronti lisce quanto quella di un lattante siano tanto sgradevolmente innaturali da gettare cattiva luce sui trattamenti "migliorativi".
Non sono idealisticamente innamorata delle rughe, credimi: anzi!
Trovo però non si possa neppure tacere che, oggi, se una donna decide di non fare nulla per nascondere la sua età biologica, ad esempio rinunciando a tingere i capelli bianchi (per citare la prima cosa che mi viene in mente), spesso viene giudicata trasandata , ed è quest'associazione di idee che rifiuto.
Proprio per questo ho trovato bello lo sguardo anticonformista di donquijote. Così come trovo bello che tu faccia il tuo lavoro cercando l'approccio giusto per ogni caso e senza promettere l'elisir d'eterna giovinezza.
Buon proseguimento
concordo sul fatto che il discorso sia ben più ampio e complesso, così come che labbroni a canotto, zigomi sformati e fronti lisce quanto quella di un lattante siano tanto sgradevolmente innaturali da gettare cattiva luce sui trattamenti "migliorativi".
Non sono idealisticamente innamorata delle rughe, credimi: anzi!
Trovo però non si possa neppure tacere che, oggi, se una donna decide di non fare nulla per nascondere la sua età biologica, ad esempio rinunciando a tingere i capelli bianchi (per citare la prima cosa che mi viene in mente), spesso viene giudicata trasandata , ed è quest'associazione di idee che rifiuto.
Proprio per questo ho trovato bello lo sguardo anticonformista di donquijote. Così come trovo bello che tu faccia il tuo lavoro cercando l'approccio giusto per ogni caso e senza promettere l'elisir d'eterna giovinezza.
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Re: botulino
Mi ha colpito molto il tuo intervento, Riki. Vedi, nelle epoche che si sono seguite fino alla nostra, c'è sempre stata la cultura del bello, inteso a seconda del periodo di riferimento. Per esempio, c'era quello in cui le donne belle erano quelle "in carne"; solo in poche potevano permettersi di ingrassare e quelle che ne avevano "l'opportunità" facevano parte dell'alta società. Il bello, quindi, era appannaggio di chi poteva permetterselo. E da secoli è così; basta osservare la bellezza rappresentata nei quadri delle diverse epoche. L'unico aspetto che non è mai mutato col passare degli anni è che la bellezza, intesa come modello culturale, è sempre stata imposta ed è stata sempre funzionale ad una sovrastruttura economica che ne ha raccolto i risultati.
La bellezza, a mio modesto parere, non può essere oggettiva per il semplice motivo che nel momento in cui lo diventa, la persona che aspira a possedere quel qualcosa di oggettivo, perde in automatico la sua essenza naturale. Hai ragione, Riky, nel dire che "vedersi più carine/i, aiuta a migliorare la qualità di vita"; ma chi è che decide che, per esempio, non sta bene mostrare il colore naturale dei propri capelli perché così si dà l'impressione di essere delle vecchie sciatte? Decidiamo di tingerci i capelli perché davvero piace a noi o perché sappiamo, magari inconsciamente, che coi capelli tinti, magari del colore che va più di moda, ci sentiamo socialmente accettati perché incarniamo il modello di bellezza imposto?
Prendersi cura del proprio involucro, questo sì, lo comprendo e condivido. Ma ritoccare i propri connotati per non sentirsi da meno rispetto alla bellezza del momento, questo francamente lo trovo da "deboli" (non fraintendetemi, è una mia personale idea, non ce l'ho con nessuno). Ovviamente non mi riferisco a chi ha problemi estetici rilevanti, e che danno problemi di salute (ustioni, malformazioni etc...)
Il fatto è che, a parte qualche rado esempio (tipo la Anna Magnani), non siamo proprio abituati a vederci ed amarci per quel che siamo noi, al naturale. Fate caso per esempio ai comportamenti delle donne (oddio vi prego, non maltrattatemi, siete tutte bellissime): vestiti, scarpe, calze, borse, trucchi. A parte il fatto che hanno di tutto e che ad ogni cambio di stagione dicono sempre che manca loro qualcosa (sempre grazie alla bellezza imposta che per definizione è irraggiungibile), quando poi escono con la scarpa all'ultimo grido, la loro attenzione è rivolta di più verso la donna che ce l'ha o non ce l'ha, piuttosto che verso l'uomo che dice di voler conquistare grazie alla ballerina appena acquistata: in realtà questa è la scusa che racconta a se stessa per poter giustificare l'acquisto del millesimo paio di ballerine (che poi, donne non vogliatemene, ma sono un maschio tonto che continua a non afferrare quale sia la differenza sostanziale tra i milioni di ballerine che si vedono in giro; mah che arcano!).
Mi sono sempre chiesto se le donne si curassero per noi maschietti, come dicono, o se fosse per difendersi dalla lingua viperina biforcuta delle loro simili A noi maschietti interessa di più toccare qualcosa, essere "corteggiati" con "certi" comportamenti; non capiamo la differenza tra un mascara e un ombretto figuriamoci se possiamo permetterci di dire che quella donna è più bella dell'altra perché l'una aveva l'ombretto dello scorso anno e l'altra aveva invece quello appena uscito!!
Un'altra affermazione di Riki mi ha colpito; quando dice: " Se, imparando ad amrti, a piacerti e a volerti bene, sei felice così come sei, a qualsiasi età, meglio per te". Bene, secondo me non è solo meglio per la persona che riesce a raggiungere questo tipo di consapevolezza, ma lo sarebbe per l'intera comunità. Non è un'esagerazione. Pensate a quante persone si sentirebbero più "leggere" e con meno ansie da prestazioni se non esistesse questa corsa esasperante verso l'incarnazione della bellezza del momento!!Pensate quante psicosi e depressioni ci sarebbero in meno! Pensate a quanta salute si guadagnerebbe se invece di spendere quei soldi in chirurgia, li si investisse magari per un abbonamento in palestra e per del cibo che sia DAVVERO cibo!!
Ognuno è libero di pensarla come vuole, per carità. Vedo il mondo che sta cambiando sotto i miei occhi, e comunque mi dispiacerà moltissimo vedere quelle donne che ora hanno visibilmente più plastica che pelle perché all'epoca del loro intervento, così andava di moda (zigomi super pronunciati, occhi super allungati etc...), disperarsi perché non hanno più i soldi per poter correggere il loro volto in maniera più naturale, quasi invisibile, ma in tendenza col periodo attuale, più, come dire "sobrio". O magari comunque quei soldi ci saranno e continueranno a servir loro per "sentirsi meglio con se stesse". Ma di quale "se stesso" si parla se lo specchio di riferimento non è la proprie e personale immagine, ma quella alla quale si vuole somigliare?
P.S. Perdonate il "papiello"
La bellezza, a mio modesto parere, non può essere oggettiva per il semplice motivo che nel momento in cui lo diventa, la persona che aspira a possedere quel qualcosa di oggettivo, perde in automatico la sua essenza naturale. Hai ragione, Riky, nel dire che "vedersi più carine/i, aiuta a migliorare la qualità di vita"; ma chi è che decide che, per esempio, non sta bene mostrare il colore naturale dei propri capelli perché così si dà l'impressione di essere delle vecchie sciatte? Decidiamo di tingerci i capelli perché davvero piace a noi o perché sappiamo, magari inconsciamente, che coi capelli tinti, magari del colore che va più di moda, ci sentiamo socialmente accettati perché incarniamo il modello di bellezza imposto?
Prendersi cura del proprio involucro, questo sì, lo comprendo e condivido. Ma ritoccare i propri connotati per non sentirsi da meno rispetto alla bellezza del momento, questo francamente lo trovo da "deboli" (non fraintendetemi, è una mia personale idea, non ce l'ho con nessuno). Ovviamente non mi riferisco a chi ha problemi estetici rilevanti, e che danno problemi di salute (ustioni, malformazioni etc...)
Il fatto è che, a parte qualche rado esempio (tipo la Anna Magnani), non siamo proprio abituati a vederci ed amarci per quel che siamo noi, al naturale. Fate caso per esempio ai comportamenti delle donne (oddio vi prego, non maltrattatemi, siete tutte bellissime): vestiti, scarpe, calze, borse, trucchi. A parte il fatto che hanno di tutto e che ad ogni cambio di stagione dicono sempre che manca loro qualcosa (sempre grazie alla bellezza imposta che per definizione è irraggiungibile), quando poi escono con la scarpa all'ultimo grido, la loro attenzione è rivolta di più verso la donna che ce l'ha o non ce l'ha, piuttosto che verso l'uomo che dice di voler conquistare grazie alla ballerina appena acquistata: in realtà questa è la scusa che racconta a se stessa per poter giustificare l'acquisto del millesimo paio di ballerine (che poi, donne non vogliatemene, ma sono un maschio tonto che continua a non afferrare quale sia la differenza sostanziale tra i milioni di ballerine che si vedono in giro; mah che arcano!).
Mi sono sempre chiesto se le donne si curassero per noi maschietti, come dicono, o se fosse per difendersi dalla lingua viperina biforcuta delle loro simili A noi maschietti interessa di più toccare qualcosa, essere "corteggiati" con "certi" comportamenti; non capiamo la differenza tra un mascara e un ombretto figuriamoci se possiamo permetterci di dire che quella donna è più bella dell'altra perché l'una aveva l'ombretto dello scorso anno e l'altra aveva invece quello appena uscito!!
Un'altra affermazione di Riki mi ha colpito; quando dice: " Se, imparando ad amrti, a piacerti e a volerti bene, sei felice così come sei, a qualsiasi età, meglio per te". Bene, secondo me non è solo meglio per la persona che riesce a raggiungere questo tipo di consapevolezza, ma lo sarebbe per l'intera comunità. Non è un'esagerazione. Pensate a quante persone si sentirebbero più "leggere" e con meno ansie da prestazioni se non esistesse questa corsa esasperante verso l'incarnazione della bellezza del momento!!Pensate quante psicosi e depressioni ci sarebbero in meno! Pensate a quanta salute si guadagnerebbe se invece di spendere quei soldi in chirurgia, li si investisse magari per un abbonamento in palestra e per del cibo che sia DAVVERO cibo!!
Ognuno è libero di pensarla come vuole, per carità. Vedo il mondo che sta cambiando sotto i miei occhi, e comunque mi dispiacerà moltissimo vedere quelle donne che ora hanno visibilmente più plastica che pelle perché all'epoca del loro intervento, così andava di moda (zigomi super pronunciati, occhi super allungati etc...), disperarsi perché non hanno più i soldi per poter correggere il loro volto in maniera più naturale, quasi invisibile, ma in tendenza col periodo attuale, più, come dire "sobrio". O magari comunque quei soldi ci saranno e continueranno a servir loro per "sentirsi meglio con se stesse". Ma di quale "se stesso" si parla se lo specchio di riferimento non è la proprie e personale immagine, ma quella alla quale si vuole somigliare?
P.S. Perdonate il "papiello"
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Re: botulino
Francesca, ti ringrazio per il tuo entusiasmo.
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Re: botulino
Ecco, interventi come questi meritano di essere pubblicati in un libro.
Ve lo dico io, ve lo dico!
Ciao
Fabrizio
Ve lo dico io, ve lo dico!
Ciao
Fabrizio
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Re: botulino
Ti ringrazio Fabrizio
Re: botulino
Sono entrata in questo topic per fare una domanda e sono rimasta incantata nel leggere tutto quello che è stato scritto
E' sempre un enorme piacere far parte di questo forum: mi sento a casa e la sensazione è proprio bella
Ora la domanda: dovendo scegliere un principio attivo per fare un siero viso "simil botox", meglio se mi oriento su un estratto idroalcolico di Acmella oleracea oppure su hexapeptide-19?
Grazie mille
E' sempre un enorme piacere far parte di questo forum: mi sento a casa e la sensazione è proprio bella
Ora la domanda: dovendo scegliere un principio attivo per fare un siero viso "simil botox", meglio se mi oriento su un estratto idroalcolico di Acmella oleracea oppure su hexapeptide-19?
Grazie mille