Spero, nella mia ignoranza, di riuscire a farmi capire ma sono sicuro di rappresentare l'utente medio e disinformato appartenente alla massa di persone che pensano che le leggi vengano fatte a tutela del cittadino consumatore.
Quello che non mi torna sono queste posizioni contraddittorie che le normative europee assumono di volta in volta.
Come cittadino consumatore dovrei essere ben felice che si facciano normative che tutelino la salute dei consumatori e dell'ambiente ma re4sto un po spiazzato quando leggo articoli di questo tipo:
http://www.rovigooggi.it/articolo/2014- ... on-tutela/
Scusate ma qualche sospetto mi viene legittimo.
Vorrei condividere con voi un intervento dal forum saicosatispalmi a mio parere molto azzeccato per me "popolo bue"
http://forum.saicosatispalmi.org/viewto ... &start=105
>> copio/incollo
Messaggioda rosessenza » venerdì 18 settembre, 2009 23:26
premetto, prima di essere in un qualunque modo fraintesa, che per mia natura rifuggo polemiche e battibecchi, e che quindi ciò che sto per postare, non lo scrivo certamente per mettermi in contrapposizione con landre82, che anzi ringrazio per avermi fornito informazioni che non conoscevo,
ma semplicemente per esprimere una mia personale opinione.
molti degli elementi indicati da landre compaiono già nelle etichette dei produttori più seri e ritengo anche che sarebbe quanto mai utile, oltre che sinonimo di professionalità, se le aziende pubblicassero sulle proprie pagine web i risultati delle analisi gascromatografiche eseguite da laboratori certificati sincert, esterni ed indipendenti.
ciò che invece non ritengo utile, quando non controproducente, sono il pao e il simbolo di tossicità.
il pao, per un prodotto come l'olio essenziale puro è una cosa priva di qualunque senso logico, ma già da diversi anni il legislatore sembra impegnato a difendere interessi che non sono quelli del consumatore, e tenere il conto dele assurdità fatte passare in nome della tutela della salute pubblica, è oramai diventato esercizio proibitivo.
vado un attimo ot... ma vorrei sapere... sono l'unica che da qualche tempo trova la data di scadenza sul sale?
la prima volta che l'ho vista ho pensato fosse stato un errore del produttore... gli era chiaramente sfuggita un'etichetta sul prodotto sbagliato... e invece no... è proprio così
...ora il sale, da sempre utilizzato per conservare gli altri alimenti, scade... si depaupera... non funziona più, insomma.
per le essenze evidentemente vale lo stesso discorso... non funzionano più nemmeno loro.
credo che di nessun'altra classe di molecole sia stata dimostrata la capacità di conservare e conservarsi, al pari delle essenze... o almeno a me non risulta che la formalina o qualsivoglia altra sostanza sia mai stata la protagonista di "sperimentazioni" della durata di qualche migliaio di anni... se le mummie egizie e sudamericane sono giunte quasi intatte ai giorni nostri, è solo perchè già allora si era capito che queste sostanze hanno la capacità di conservarsi inalterate come nient'altro in natura è in grado di fare... e noi oggi scopriamo che non è vero niente? ahahahahah... ok, dopo questa ditemi che altro mi devo bere!
garantito che le essenze mutano nel tempo, ma non più di quanto possa mutare la qualità di un olio essenziale da un lotto di produzione ad un altro, ottenuto da piante raccolte in epoche o luoghi diversi... assolutamente nulla che possa neanche lontanamente assomigliare ad un qualcosa di "andato a male".
non oso poi pensare, visto che parliamo di prodotti altamente inquinanti, dove andranno a finire tutte quelle essenze "scadute"... bisognerà istituire una raccolta apposita o quanto meno smaltirle insieme ai rifiuti tossico nocivi... non sarebbe neanche male, anche se non credo che le nostre amministrazioni tollererebbero che dagli inceneritori possa uscire qualcosa che non sia pesantemente maleodorante.
per quanto riguarda il simbolo della tossicità non posso che pensare all'ennesima manovra di discredito del naturale.
certo, le essenze sono molecole dagli effetti fisiologici potenti, ma ciò che appare all'occhio del consumatore medio, di fronte al citato simbolino, è che non siano molto diverse da un detersivo, piuttosto che dall'acido muriatico.
non bastava un'indicazione tipo "non eccedere il dosaggio consigliato"?
se vogliamo etichettare come pericoloso tutto ciò che oltre una soglia minima è in grado di dare effetti tossici, spargiamo pure crocette a piene mani... da dove partiamo? non so, che dite della noce moscata? può uccidere se se ne abusa... o i vari ibridi di capsicum chinense.
e ovviamente cerchiamo di non scordarci della quasi totalità dei farmaci, o della cosmesi di sintesi.
sinceramente penso che per l'ennesima volta si sia passato il limite oltre il quale l'intelleto umano rischia seriamente di perdere la propia dignità... per quanto mi riguarda, continuerò ad utilizzare i miei oli essenziali, anche quando abbondantemente "scaduti" ed anzi, come da qualche anno ho preso l'abitudine di fare, proseguirò le mie "ricerche" tra le fragranze debitamente invecchiate in cantina.