Cosmetici e calore

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Fabrizio Zago
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da Fabrizio Zago » gio ago 14, 2014 7:41 pm

Le normative oramai sono tutte europee. Ci sono casi in cui, data la grande presenza di derivati vegetali, si possono avere dei sedimenti o delle separazioni. In questi casi è vero che agitando si ritorna alla normalità ma sono cose che è meglio, oggi alla luce delle nuove disposizioni, non accadessero.
In fin dei conti di cammino ne è stato fatto molto ed ottenere un prodotto stabile non è più una chimera.
Ciao
Fabrizio

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Chocolat de la Mer
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da Chocolat de la Mer » lun lug 11, 2016 3:28 pm

Fabrizio Zago ha scritto:La nuova normativa vigente in campo cosmetico obbliga i produttori a sottoporre i propri prodotti a dei test di stabilità. Tra questi c'è anche la tenuta ad elevate temperature. Quindi se i prodotti sono stati fatti seguendo le leggi, non ci sarà nesssun problema. Se invece mostrano segni di alterazione allora vuol dire che sono stati fatti ad di fuori delle leggi e quindi io non li regalerei a nessuno non perché sono mollicci ma perché sono fuori legge.
Ciao
Fabrizio
Ciao, Fabrizio.

Mi chiedevo se la continua altalena riscaldamento-raffreddamento nel percorso dall'azienda produttrice al consumatore (il riscaldamento all'interno dei camioncini del corriere ed il raffreddamento in luoghi di stoccaggio, da ultimo il negozio al dettaglio) non produca alterazioni "invisibili": se il prodotto non presenta alterazioni nella consistenza o nell'odore, i principi attivi vegetali hanno conservato comunque la loro efficacia oppure sono stati fortemente depotenziati (e quindi rischiamo di usare un prodotto inefficace)?

Specialmente con questo caldo sorge più di un dubbio.

Merci :)

Fabrizio Zago
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da Fabrizio Zago » lun lug 11, 2016 5:22 pm

De rien.
In realtà c'è un test di stabilità (obbligatorio con il nuovo Regolamento) che prevede proprio un trattamento caldo-freddo che stressa le emulsioni al punto che se si devono scassare si scassano.
Quello che si può vedere quindi è una variazione reologica mentre per la stabilità dei principi attivi è tutta un'altra storia e credo che lo scassamento sia all'ordine del giorno. Ancora una volta andiamo a vedere cosa dice la Legge vigente e dice che i principi attivi, a cui viene fatto riferimento in termini di efficacia del prodotto, devono essere almeno il 60% della quantità iniziale dopo trenta mesi di stoccaggio. Se questo livello scende allora bisogna prendere nota della data e consigliare di usare la crema entro quella data.
Ciao
Fabrizio

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Akira
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da Akira » lun lug 11, 2016 7:11 pm

Non è meglio tenere tutti i cosmetici in frigo?

GemmaM
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da GemmaM » mar lug 12, 2016 8:31 am

Buongiorno a tutti,

Fabrizio, a questo proposito : come mai non ci sono ancora linee di "cosmetici freschi" che si possano comprare nel banco frigo come i preparati alimentari ? Non eliminerebbe i problemi di conservazione, efficacia degli attivi, etc. ? Io ne sarei proprio entusiasta!

Ciao,
Gemma

Fabrizio Zago
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da Fabrizio Zago » mar lug 12, 2016 7:23 pm

Anche in frigo i cosmetici si possono deteriorare. E poi si deve pensare ai trasporti, alla distribuzione e via dicendo.
A GemmaM invece voglio dire che la vendita di cosmetici freschi esiste già da anni ma l'azienda leader è talmente odiosa che non ci penso neppure a dare indicazioni pro questa azienda.
Ciao
Fabrizio

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Chocolat de la Mer
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Re: Cosmetici e calore (stabilità dei principi attivi)

Messaggio da Chocolat de la Mer » mer lug 13, 2016 1:24 pm

Fabrizio Zago ha scritto:]...]andiamo a vedere cosa dice la Legge vigente e dice che i principi attivi, a cui viene fatto riferimento in termini di efficacia del prodotto, devono essere almeno il 60% della quantità iniziale dopo trenta mesi di stoccaggio.
Grazie degli ulteriori chiarimenti.
I test sulla stabilità dei principi attivi vengono effettuati anche ad elevate temperature? I trenta mesi di stoccaggio citati nella Legge tengono conto anche del fattore calore? Quando ci si trova davanti ad un cosmetico che si sa esser stato esposto a fonti di calore, come si fa a conoscere la percentuale di principio attivo ancora "operativa" o comunque ad avere una minima garanzia che quel cosmetico sia ancora funzionale?

Grazie.
Un saluto

Fabrizio Zago
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da Fabrizio Zago » mer lug 13, 2016 1:29 pm

Ma certo che il test viene fatto ad alta temperatura. Mica aspettano 30 mesi, le varie aziende, per mettere in commercio un prodotto. Le linee guida sui test di stabilità suggeriscono 3 mesi a 40°C che corrisponderebbero, si dice, a 3 anni di esposizione in un negozio.
Alcune aziende particolarmente attente e con mercati arabi, ad esempio, vanno oltre e testano a 45°C.
Per sapere quanto principio attivo ho all'inizio è semplicissimo, il 100% di quello che ho messo. Dopo 3 mesi di stufa a 40°C si va in laboratorio e si dosa quanto principio attivo c'è ancora, deve essere almeno il 60% della quantità iniziale. In questo caso il cosmetico NON ha scadenza.
Ciao
Fabrizio

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Chocolat de la Mer
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Re: Cosmetici e calore

Messaggio da Chocolat de la Mer » mer lug 13, 2016 3:08 pm

:) Avevo capito che si ricorre ad una simulazione equivalente ai trenta mesi, ma mi premeva capire di più sulla questione della temperatura connessa alla quantità di principio attivo residua. Ora è tutto più chiaro. Grazie.

Un saluto

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