BioDizionario alimentare

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » gio lug 17, 2014 9:37 am

Ho messo rosso ad etanolo. Devo dire che volevo farlo di mio, ma un sito da cui sto attingendo informazioni, mi ha stuzzicato. :lol:
Terrorist level 1 acquired :twisted:

Yaga, sono sicuro che le tue scelte sono accurate e condivisibili, contestualmente alle tue possibilità.
L'importante è sapere che esistono delle alternative migliori. È questo il senso dei gialli.

Perla
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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da Perla » gio lug 17, 2014 9:46 am

mmmh ho dato per scontato che la dicitura extra vergine di oliva dovrebbe presupporre una spremitura a freddo! sbaglio? in ogni caso sì la discriminante è la spremitura a freddo ...e il bio.

Yaga...hai ragione!!!!! dobbiamo trovare qualcosa di verdissimo!!!!!!!!!!!!!!

Impresa ardua nel campo dell'alimentare dove c'è di tutto e il contrario di tutto !!!! giusto per farvi un esempio relativo alle farine o meglio ai "grani": ho da poco "scoperto" che la maggior parte ( diciamo il 99%) del grano duro coltivato è grano varietà "creso" che è stata ottenuta tra gli anni 60 e 70 con delle irradiazioni di raggi Y , per nanizzarlo ( maggiore facilità di coltivazione ) e renderlo più produttivo. Peccato che si sia modificato anche il tipo di glutine e sembra che le allergie/intolleranze in continuo aumento siano legate, a quanto riportano studi pilota ancora in fase di sperimentazione, anche a questo fatto......
Quindi è ripresa la coltivazione da parte di alcuni agricoltori delle varietà "antiche" tipo "Senatore Cappelli" o "Timilia" che non hanno subito modifiche......( non parliamo dei prezzi di qs farine...ovviamente stratosferici!)
Ecco questo è solo un esempio del gran caos del mondo sotterraneo alimentare.....
quindi ....buona ricerca dell'ingrediente sano a tutti!!!!

Perla

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » gio lug 17, 2014 10:03 am

Ritorniamo al mio discorso sull'agiatezza farlocca.
Non capisco perché E1525 su wikipedia è Azoto, altrove Idrossietilcellulosa...
Azoto ha (anche) un altro numero...
Ad ogni modo, sebbene i siti che parlano di additivi la considerino innocua, per l'Idrossietilcellulosa io ho messo giallo per restare in linea col biodizionario.

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » gio lug 17, 2014 10:14 am

Riguardo l'evo, per essere extra, l'olio deve avere una acidità massima dello 0,8%. L'acidità che io sappia dipende dalle olive, non dalla spremitura... Io lo faccio l'olio d'oliva, dovrei capirne qualcosa Immagine

Bene, ho completato con le valutazioni anche il foglio degli additivi da E1000 in poi...

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da Perla » gio lug 17, 2014 10:29 am

Ecco si impara sempre qualcosa....!

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » gio lug 17, 2014 10:38 am

Potrebbe essere una castroneria, eh!
Io mi limito a raccogliere le olive e portarle al frantoio.
Finora non mi sono interessato alla questione... Ma per quel poco che so, l'acidità dipende dalla materia prima...

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » gio lug 17, 2014 3:54 pm

Il discorso dei cibi biologici (organici) andrebbe forse trattato con più attenzione.
Anche il quel caso il consumatore deve essere spinto alla prudenza, perché può essere vittima di informazione parziale o fedifraga; anche in quel caso le aziende possono guadagnare in maniera disonesta facendo leva sulla buona fede e suoi buoni propositi del consumatore, ingannandolo. Biologico =/= Bene Assoluto. Come rendere questo principio in un dizionario, per ora, non ho idea.

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da Perla » ven lug 18, 2014 10:23 am

son d'accordo se parliamo soprattutto di prodotti confezionati.
Sicuramente il consumatore dovrebbe sempre valutare gli ingredienti in etichetta...... anche perchè molti scrivono "bio" sul prodotto ma poi se guardi bene l'etichetta o c' è un solo elemento bio o oltre agli ingredienti bio ci sono tutta una serie di conservanti e, coloranti e olietti vegetali vari nascosti che rendono pessimo il prodotto! ( questa situazione è quella che trovo più spesso)
per gli alimenti base, invece starei più tranquilla...in genere se son dichiarati bio non ci dovrebbero essere grossi problemi.

Come rendere questo concetto in un biodizionario è questione spinosa..... magari ribadendo che la lettura e lo studio delle etichette è il primo e fondamentale passo verso la consapevolezza.... e che non bisogna fermarsi alla dicitura "bio" o fidarsi ciecamente della famosa marca bio che produce quel prodotto.

Ciao!
Perla

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » ven lug 18, 2014 12:47 pm

Ecco un articoletto di un nutrizionista che stimo http://musolino.jimdo.com/neverpressed/ ... biologico/

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » dom lug 20, 2014 10:46 pm

Altro articolo su alimenti biologici: http://www.tantasalute.it/articolo/alim ... ene/40259/

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » sab lug 26, 2014 4:10 pm

Ho messo 1 rosso al malto.
Viene spacciato come alternativa sana ai comuni dolcificanti, ma proprio questo consiglio è secondo me fonte di pericolo - costituisce quel margine di ambiguità che di solito, in ogni campo, anche cosmetico, i disonesti sfruttano a svantaggio del consumatore, per spillargli soldi e peggiorare la sua condizione.
Voglio dire che il rosso non è dovuto alla maggiore nocività ma alla maggiore necessità di attenzione che esige questo ingrediente.
Si ottiene dai cereali e in seguito alla lavorazione a cui vengono sottoposti, il principale carboidrato presente è il maltosio, che è un disaccaride, ovvero un glucide formato da due molecole di glucosio. Anche in funzione della maggior presenza di acqua, il potere dolcificante del malto è inferiore allo zucchero (saccarosio). Ciò implica che si potrebbe essere portati ad usarne di più; da qui ad abusarne, il passo è breve. È innegabile che rispetto ai dolcificanti "puri" ha proprietà nutrizionali migliori, vantando la presenza di vitamine e sali minerali; ma bisogna tener conto che l'apporto all'organismo di questi nutrienti da parte del malto è minima, se si considera la quantità media di malto che si consuma. Invece, l'apporto importante per l'organismo fornito dal malto è quello di glucosio. E sebbene non sia di per sé un male, se inserito in un quadro di un spropositata, di solito inconsapevole, iperassunzione quotidiana di glucosio, ecco che il malto appare come un altro ingrediente da tenere d'occhio con attenzione; e, eventualmente, da evitare.
Ma non è tutto. Là dove quando leggiamo una etichetta, incappare nell'ingrediente "zucchero" fa scattare in noi alcuni campanelli d'allarme, leggere "malto" potrebbe non suscitare la stessa reazione, nonostante il consistente apporto di glucosio che la sua presenza implica e l'elevato indice glicemico che lo caratterizza. Come se non bastasse, è probabile che i produttori meno onesti usino questa ambiguità per ficcare surrettiziamente zucchero in alimenti che sull'etichetta vengono dichiarati "senza zucchero".
Tutto questo scenario dovrebbe spiegare il rosso.

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da Fabrizio Zago » sab lug 26, 2014 9:30 pm

Lo spiega benissimo!!! Questo è esattamente lo spirito del biodizionario in cui il Sodium Coceth Sulfate dovrebbe avere non uno ma due pallini rossi perché è ingannevole per il consumatore. Molto meglio essere onesti e dichiarare la presenza di Sodium Laureth Sulfate (che non ha mai ucciso nessuno).
Ciao
Fabrizio

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » dom lug 27, 2014 11:07 pm

Grazie per il feedback, dottore!
Approfitto di questo post per precisare che insieme a Perla abbiamo deciso di inserire una nuova colonna "fonti" (che ovviamente diverrà un nuovo equivalente campo nel futuro database). La mia idea al riguardo è "wikipedica": dal momento questo biodizionario sta venendo fuori da esimi sconosciuti senza uno stralcio di qualifica, saranno le fonti a parlare per noi, sorreggendo le valutazioni e le note. Per quanto riguarda tali fonti, sto privilegiando siti dotati di fondatezza scientifica e privi il più possibile di connotazioni etiche di qualunque tipo: vorrei che il biodizionario fosse utilizzabile dal numero più vasto di utenti possibile, a prescindere dalle scelte di vita di ciascuno, che sia vegano, vegetariano, fruttariano, fruttasolosecadutariano, macdonaldsriano, coprof... ehm, no quello no. :lol:

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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da exitplanetdust » dom lug 27, 2014 11:28 pm

Ho messo 1 rosso a Latte.
Terrorist paranoiac level 2 acquired :evil: .
Secondo alcuni studi, c'è una correlazione tra consumo di latte e incidenza di cancro a prostata/ovaie. Per il principio cautelativo probabilmente basterebbe questa considerazione a giustificare il rosso. Con l'aspartame è stato facile adottare tale principio, ma nel caso del latte la questione non mi sembra così semplice. L'aspartame è facilmente sostituibile con dolcificanti di origine naturale, secondo me anche molto più buoni, come la stevia. Ma il latte si sostituisce con altrettanta facilità? Al contraddittorio scientifico relativo alla possibile correlazione tra consumo di latte e cancro, qui si aggiunge un contraddittorio scientifico circa la validità/sostituibilità del latte dal punto di vista nutrizionale. Se già un contraddittorio è più grande di me, figuriamoci uno doppio!
Dunque. Abbracciando l'ipotesi che il latte non sia sostituibile con assolutezza, ero tentato di mettere 1 giallo anziché 1 rosso. Ma la questione del lato oscuro della produzione intensiva non potevo ignorarla. Mucche in batteria, strappate ai cuccioli, prive di spazio vitale, infezioni mammarie, foraggi OGM. :shock:
Insomma, nonostante l'approccio il più possibile oggettivo che sto cercando di mantenere, su certe cose non riesco a soprassedere. Immagine

yaga
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Re: BioDizionario alimentare

Messaggio da yaga » lun lug 28, 2014 8:02 am

Di sicuro benissimo non fa.
Sono vegetariana da 19 anni, cominciai per scelta etica, nel 1995. Ovviamente ho integrato con molti latticini, che mi sono sempre piaciuti. Risultato : sono diventata intollerante al lattosio.
Adesso sto bevendo latte di avena, dopo avere provato i vari di soia, e riso, che non mi piacciono per niente. La soia non mi piace neppure disidratata, i germogli, li apprezzo di più.
Mangio latticini delattosati, che adesso sono in commercio, ma sinceramente sono plastificati...........ed evito il più possibile. Eppure ho sempre cercato formaggi fatti con caglio vegetale.....ma si vede che era proprio il latte a darmi noia.
Per cui, sono d'accordo con il bollino rosso.
Anche per i coprof...........metterei un doppio bollino rosso......mangiano schifezze! :lol:

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