prodotti non testati su animali

[adriano]

govegan prova a chiedere quanto costa applicare l'immagine del coniglietto sulle confezioni ....non parlo della certificazione ma solo dell'uso dell'immagine ...io so che supera i 5000 euro anno...vedi un po tu se non è a fini di lucro

[govegan87]

govegan prova a chiedere quanto costa applicare l'immagine del coniglietto sulle confezioni ....non parlo della certificazione ma solo dell'uso dell'immagine ...io so che supera i 5000 euro anno...vedi un po tu se non è a fini di lucro

solo pochissime usano l'immagine del coniglio con 2stelle ufficiale...quindi tutto questo lucro non lo vedo...piuttosto mi piacerebbe scoprire quanto costa il marchio veganok sulle confezioni...cmq bisogna essere obbiettivi:cose 100 per cento etiche non ce ne sono..tra l'altro io so che c'è l'autocertificazione che è gratuita e non prevde il coniglio(tipo l'officinae naturae aderisce così)..cmq scusa ma tu non 6 di forumetici???

[barbara3]

Trovo veramente avvilente che dopo anni e anni (12 per la precisione) in ogni singola discussione sul cruelty free si finisca sempre nello stesso modo, cioè ad accusare le persone che hanno dei dubbi a riguardo di chissà quali oscuri interessi economici, come se la "parte avversa" di interessi economici fosse priva.
E trovo avvilente constatare come a prova provata si faccia finta di non aver letto. E' vero che ciascuno crede a ciò che vuole credere, non importa quanti dati si possano mettere a disposizione.

[Laura12]

...gli stili di vita etici sono un business e che quindi molti ci fanno dei soldi, molte certificazioni nascono e crescono solo per questo,..

Un'esempio pratico della fallacità della certificazione Icea/Lav o cruelty free in generale, è che molte delle aziende in lista come certificate usano tranquillamente nei loro prodotti, certificati, disodium e tetrasodium edta dannosi per la fauna acquatica in quanto la costringono ad ingerire i metalli pesanti smobilizzati da tali sostanze, o ancora usano filtri solari specie chimici che notoriamente finiscono in acqua quando usati e sono disturbatori endocrini sempre la fauna acquatica, nonchè un grosso problema e danno per le barriere coralline ed il loro ecosistema . Eppure molti prodotti con questi ingredienti presi ad esempio ( e ce ne sono molti altri dannosi), sono consigliati nelle liste Icea/Lav comprate tranquilli che gli animali non soffrono. Delle due l'una, o c'è approssimazione mista a superficialità nell'approcciarsi alla materia ostica della salvaguardia animale, oppure c'è un atteggiamento opportunistico nel cavalcare certe onde e sventolare solo una parte della questione, quella che più muove a raccapriccio e commozione, ma in entrambi casi gli animali non sono davvero tutelati.

[selene190]

...gli stili di vita etici sono un business e che quindi molti ci fanno dei soldi, molte certificazioni nascono e crescono solo per questo,..

Un'esempio pratico della fallacità della certificazione Icea/Lav o cruelty free in generale, è che molte delle aziende in lista come certificate usano tranquillamente nei loro prodotti, certificati, disodium e tetrasodium edta dannosi per la fauna acquatica in quanto la costringono ad ingerire i metalli pesanti smobilizzati da tali sostanze, o ancora usano filtri solari specie chimici che notoriamente finiscono in acqua quando usati e sono disturbatori endocrini sempre la fauna acquatica, nonchè un grosso problema e danno per le barriere coralline ed il loro ecosistema . Eppure molti prodotti con questi ingredienti presi ad esempio ( e ce ne sono molti altri dannosi), sono consigliati nelle liste Icea/Lav comprate tranquilli che gli animali non soffrono. Delle due l'una, o c'è approssimazione mista a superficialità nell'approcciarsi alla materia ostica della salvaguardia animale, oppure c'è un atteggiamento opportunistico nel cavalcare certe onde e sventolare solo una parte della questione, quella che più muove a raccapriccio e commozione, ma in entrambi casi gli animali non sono davvero tutelati.

e dai basta...questa discussione su chi è pro o contro la certificazione cruelty free si sta prolungando troppo...laura,non è che se tu o qualcuno continua a sputtanare la certificazione lav icea io o altri cambiamo idea sul fatto che è una garanzia per i test sugli animali(perchè di sperimentazione animale si parla,non di impatto ambientale o di ingredienti ok..quelli che ti piaccia o no PRESCINDONO DALLA CERTIFICAZIONE CRUELTY FREE PURTROPPO,non si può pretendere che oltre cruelty free coniughi tutto)...io direi che possiamo finirla qui che siamo tutti stanchi di discutere su..
sono stufa di ripetermi:io cerco di coniugare la cosmesi eco bio (quindi ingredienti buoni,non ittiosici e dermoaffini)con il cruelty free..esempio:ci sono tante marche vegan,bio e cruelty free(vedi sante naturkosmetik o bjobj)..per il resto le tue sono provocazioni:dire che la certificazione cruelty free(ti ricordo che lav è solo per quelle italiane..hai dato un'occhiata alle altre e a quante aziende buone ci sono?lo sai che lav è solo un delegato italianoe il cruelty free PARTE DAL COMItato DEGLI STATI UNITI E DELLA BUAV E DELLA ECEAE ovvero european coalition end animal experiments IN EUROPA ..ottime associazioni)non tutela per nulla gli animali,che è superficiale quando invece la tua sintesi lo è...no che è fallace è una tua opinione non corretta..io potrei dire lo stesso di veganok che come certificazione tutela l'impatto ambientale e la nostra pelle(ho visionato gli inci sono davvero invidiabili,niente sles,siliconi,niente condizionanti come quaternium ecc)ma non trattando cruelty free non tutela veramente gli animali(tra l'altro non tutto ciò che è veganok è sempre vegan)...anzi è neutrale sull'argomento sperimentazione(e cut off date)..poi ripeto argital,verdesativa ..sono marchi veganok che sono certificati...quindi guardiamo i compromessi buoni e non puntiamoci sul marcio.la lav non è la verità assoluta e manco ciò che si dice qua..io continuerò a diffondere altrove l'importanza dell'inci ma anche del cruelty free nessuno mi vienta di tenerci a entrambi...CREDIA SIA MALACCIO 'STA SOLUZIONE ?O è UN BUON COMPROMESSO?
scusa ma sono esausta..continua a parlare pure da sola..

[Laura12]

Tranquilla selene che non parlavo con te so capire quando un'interlocutrice non è all'altezza dell'argomento.

[selene190]

Tranquilla selene che non parlavo con te so capire quando un'interlocutrice non è all'altezza dell'argomento.

OK ,pace !

[Fabrizio Zago]

E' assolutamente straordinario come govegan87 non risponda a nessuna domanda gli venga posta. Straordinario!
Siccome però ha detto che se ne sarebbe andato ed un grandissimo bene per tutti, spero che non repplichi perché se lo fa vuol dire che sa leggere l'italiano e se lo sa leggere dovrebbe anche rispondere alle domande che gli vengono poste.
Fabrizio

[Bene]

. Si tratta cioè di ditte che nei loro prodotti impiegano ingredienti testati in passato su animali ma s'impegnano a non introdurre nuovi ingredienti vegetali o di sintesi che implichino test su animali. L'unico problema è che, secondo quel documento, le etichette (con tanto di denominazioni non testato su animali ad esempio) non ci permettono di capire quale prodotto è effittivamente cruelty free.

il punto è proprio questo ,come se ne è già parlato su questo forum(in proposito ti allego il pdf di promiseland http://www.promiseland.it/images/news/2 ... tyfree.pdf), un'azienda per potere essere davvero cruelty free deve aderire allo standard senza crudeltà tramite certificazione icea in accordo con lav(tante volte si trova la scritta"controllato da icea lav n x con il simbolo del coniglio che salta con 2 stelle CHE è l'unico ufficiale e valido a differenza delle varie scritte ingannevoli come ti è stato detto anche se non compare in ogni etichetta).In pratica la lav è il delegato italiano della certificazione cruelty free.In Europa se ne occupa la BUAV .
Questo non vuol dire che gli ingredienti che compongono il prodotto finito non sono mai stati testati,ma si sceglie un compromesso sicuro:vuol dire che da un anno detto CUT OFF DATE si sceglie di non usare (e comprare da fornitori) più materie prime nuove da testare .Spero di essere stata d'aiuto.
La lav sul suo sito dà una lista delle aziende italiane,ma per le aziende straniere quindi lista internazionale devi andare su http://www.gocrueltyfree.org ,x gli stati uniti c'è il comitato leapingbunny.org.
Scusate se ho citato altrisiti era solo per dare info,vi prego di non bannarmi anche qui per avere citato altro .
I test vietati dal 2009 dalla Ue sono tutti tranne tossicità riproduttiva,ripetuta,tossicocinetica ma purtroppo ci sono ancora aree non coperte dai test alternativi(tipo mutagenesi e ciò che ti ho citato).
Altro link utile per il comitato cosmetica è L'ECEAE(http://www.eceae.org/)

Ciao Valentina, ti ringrazio molto per il tuo intervento Certo che mi sei stata di aiuto, ti ringrazio
Desidero inoltre ringraziare tutte le altre persone che sono intervenute nella discussione dandomi molte informazioni utili per approfondire l'argomento.
Grazie a tutti voi e buona serata

[danimilla]

Dal basso della mia totale ed enorme ignoranza vi chiedo se ciò che ho capito è corretto o meno(e mi esprimo in termini alquanto"popolari").
Tutti i cosmetici finiti x legge non sono testati su animali, quindi l'attestazione di "non testato"sta a dire nient'altro che il prodotto è "legale".
I singoli componenti e principi invece x essere immessi sul mercato vanno invece x legge testati.
Riassunto di tutto:la materia è regolata da legge, i produttori si devono conformare ad essa, e quando acquisto un cosmetico posso fare a meno di cercare "coniglietti" e via dicendo perchè tanto "la legge è uguale per tutti" e un azienda che lavora conformemente alle norme non ha nulla di diverso da una che inoltre pubblicizza la propria "eticità".
Mi dite se sono riuscita a capirci qualcosa?????

[Fabrizio Zago]

Hai capito perfettamente tutto. Sono altre persone che si ostinano, ciecamente, a non voler capire.
Ciao
Fabrizio

[selene190]

o
I singoli componenti e principi invece x essere immessi sul mercato vanno invece x legge testati.
Riassunto di tutto:la materia è regolata da legge, i produttori si devono conformare ad essa, e quando acquisto un cosmetico posso fare a meno di cercare "coniglietti" e via dicendo perchè tanto "la legge è uguale per tutti" e un azienda che lavora conformemente alle norme non ha nulla di diverso da una che inoltre pubblicizza la propria "eticità".
Mi dite se sono riuscita a capirci qualcosa?????

ciao nn hai letto tutte le info allora ,iltuo riassunto è giusto per quanto riguarda la legge ma è parziale e quindi in parte inesatto perchè appunto se un azienda cruelty free si impegna a non incrementare la vivisezione usando solo ingredienti vecchi quindi già testati prima di una data è un po' diversa da una P&G che sperimenta a gogò e di etico non ha nulla,sul discorso pubblicità sarà anche in parte vero(la buav stessa ha un ban sul suo sito di pubblicità per far conoscere le aziende della sua lista..e si forse pagano però è anche vero che la buav come associazione è seria e io la contattai e mi rispose pure spiegandomi il perchè eliminò una azienda dalla sua lista) come tutto in questa società(in un modo o onell'altro il messaggio cruelty free si deve divulgare,)ma cmq le aziende non si sponsorizzano sempreì,molte manco hanno il coniglio: se lo dicono semplicemente è xkè sottopendosi a controlli rigidi e non gratuiti(come ogni certificazione ricordiamocelo) devono far sapere che sono controllate dall'ente certificatore (anche se usasserò ciò come vanto non è così grave..almeno do i soldi a aziende che sono meglio di altre)... ...rispiego brevemente ciò che ho scritto:non stavo parlando di scritte ingannevoli "non testati" o coniglietti così generiche....il coniglietto valido e ufficiale è quello che salta con 2 stelle e un arco ed è il logo appunto di questo standard mondiale cruelty free che ha vari rappresentanti(in italia icea lav)e parte dagli stati uniti e in Europa dalla buav(http://www.gocrueltyfree.org) e dall'ECEAE.però siccome questo discorso già l'abbiamo affrontato e non so più in che salse spiegarlo direi che ognuno si fa le sue conclusioni e io rispetto la posizione di tutti anche perchè credetemi sto rispondendo solo perchè trovo che ci sia stata una lettura parziale ma per me il discorso era già chiuso anzi con serenità e non per venire a dire che il cruelty free è un principio animalista etico perchè è inutile insistere...se qualcun'altra continuerà a esporre dubbi,io non risponderò più perch+ ho già chiarito..scusa fabrizio se ho risposto di nuovo,credimi potete anche ignorare la mia risposta a questo punto....non mi va di essere accusata di ostinatezza(o forse ti riferisci all'altro utente + scatenato diciamo) perchè io non stavo proprio scrivendo più ma non posso fingere dicendo che sono d'accordo con le cose dette qua !!!
Ciao Valentina

[Riky]

Come mai credere a Fabrizio Zago, classe 1953, chimico, chimico della biodegradibilità, che si occupa di sostenibilità da sempre, in contatto con tutti coloro che studiano test alternativi, esperto in materia a Bruxelles e presso associazioni scientifiche, punto di riferimento della chimica verde in Europa,moderatore di questo Forum e autore del Biodizionario, quanto c'è Valentina, nick Selene190, - non si sa bene qualificata come - che sa tutto?

[selene190]

Come mai credere a Fabrizio Zago, classe 1953, chimico, chimico della biodegradibilità, che si occupa di sostenibilità da sempre, in contatto con tutti coloro che studiano test alternativi, esperto in materia a Bruxelles e presso associazioni scientifiche, punto di riferimento della chimica verde in Europa,moderatore di questo Forum e autore del Biodizionario, quanto c'è Valentina, nick Selene190, - non si sa bene qualificata come - che sa tutto?

sinceramente potete anche non credermi io ho semplicemente detto ciò che so io sulla base delle associazioni animaliste e lo standard che non ho inventato solo per aggiungere una informazione sul cruelty free che è stata trascurata.punto .non capisco questa squallida provocazione..io in primis ho detto potere anche ignorare questo messaggio non ho voglia di discutere e stimo fabrzio..mi sono posta in maniera così gentile e me ne sto sentendo dire di ogni,,non ho avuto l'arroganza di dire credete a me non a lui io o di paragonarmi a lui come laurea studi che c'entra??..si io non sono qualificata come pensi tu vabene dai manco ho voglia di rispondere più..se uno vuole litigare a partito preso solo per avere esposto gentilmente altre info di mia cultura personale e essere etichettata così""una non qualificata non si sa come ..col nick selene no vabbè.".battuta poco carina.poi..."che sa tutto""...io non so tutto so quello che interessa sapere a me come animalista e non ho avuto la presunzione proprio di dire che so tutto
dai non conto niente come dici te..però cmq sono fiera di me perchè anche se non sono laureata a 21 anni(e mi sembra assurdo discutere così cn una persona che potrebbe essere mia mamma o mia zia o mia nonna)una mia cultura personale su alvari argomenti(e su latino e greco visto ke lo studiavo all'università) me la sono fatta per il resto ovvio fabrizio è più bravo esperto ma che c'entra con ciò che ho detto io??io ho messo in dubbio fabrizio?fabrizio è esperto ma se la pensiamo diversamente sul cruelty free perchè devo dire che ha ragione e inchinarmi perchè non ho una qualifica e non conto nulla(grazie di avermelo fatto capire)come nessuno qua deve dare ragione a me.ma dov'è che ho offeso o ho detto che fabrizio non conta?vabbè...basta davvero...fabrizio si occupa bene nella sua posizione ambientalista ma non è nel comitato cruelty free quindi esprime un suo giudizio della cosa che secondo me è SUO..ma non è un'offesa è un dato di fatto...
io la chiudo qua perchè è ovvio che un pensiero diverso dà fastidio e mi sento fuori posto.ciao

[Fabrizio Zago]

Cara selene190,
scrivi regolarmente dei papiri ma non rispondi ad una domanda semplice semplice: secondo te sapendo che TUTTE le materie prime sono state testate sugli animali, che senso ha una certificazione che garantisce l'assenza di tali test?
E che senso ha sapere se una sostanza è stata testata ieri o dieci anni fa? Sempre una sciocchezza è, o no?
Rispondi a queste semplic domande invece che riempire il forum con considerazioni personali, che, devo dire la verità, interessano probabilmente solo a te.
Così come volgio fare qualche cosa affinché le persone riescano a scegliere con la loro testa le sostanze più o meno buone mi interessa, per lo stesso principio, che non vengano prese in giro dai coniglietti, con o senza stelle.
Ciao
Fabrizio

P.S. per favore niente papiri bastano dei si o dei no. Grazie