dentifricio

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anjela
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dentifricio

Messaggio da anjela » mar lug 07, 2009 1:00 pm

"E visto che ci sono perchè non smettere anche di ingurgitare tutto quel petrolio che mi resta sulla lingua e sui denti dopo essermeli lavati?". E' proprio questa la domanda che mi sono posta questa mattina dopo aver riposto lo spazzolino da denti.
Purtroppo ho un dente che in teoria ha il colletto scoperto (dico in teoria perchè quando sono andata dal dentista ha detto che potrebbe essere questo il motivo) e quando mangio cose dolci mi fa malissimo. Da quando ho iniziato ad usare il dentifricio apposito (elmex) le gengive hanno cominciato addirittura a sanguinare. Sono andata da un altro dentista e questo mi ha detto che non ho niente e non sa perchè mi fa male. :roll: Secondo voi se uso un dentifricio con meno schifezze chimiche all'interno, rischio di peggiorare il problema o è una cosa indifferente..?
E gentilmente mi potreste consigliare un dentifricio veramente buono..? Grazie

ps. prima di postare ho fatto una ricerca per vedere se c'erano altri post al riguardo ma non ne ho trovati. Nel caso in cui esistesse già un post con la risposta alla mia domanda gentilemente me lo potreste indicare e perdonarmi per la mia "inesperienza forumesca" :oops: ? grazie

andrea86
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Re: dentifricio

Messaggio da andrea86 » mar lug 07, 2009 1:48 pm

io uso da anni dentifrici bio e mi sembrano molto piu' delicati degli altri quindi non vedo problemi...
mi trovo benissimo con il lavera alla menta e con il logodent sempre alla menta. sono buoni e costano anche il giusto.

anjela
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Re: dentifricio

Messaggio da anjela » mar lug 07, 2009 2:36 pm

grazie mille! Sabato guarderò se ce li hanno!! :D

Giusi Pil
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Re: dentifricio

Messaggio da Giusi Pil » mer lug 08, 2009 9:54 pm

Ciao Anjela,
io sto usando da qualche mese il dentifricio Lavera basis sensitiv. Volevo un prodotto ecocompatibile. Per giunta le mie gengive hanno smesso di sanguinare!

anjela
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Re: dentifricio

Messaggio da anjela » gio lug 09, 2009 9:21 am

Uau sembra perfetto!! Spero proprio di trovarlo!! Grazie mille!!!! :D

anjela
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Re: dentifricio

Messaggio da anjela » lun lug 13, 2009 9:37 am

Giusi Pil ha scritto:Ciao Anjela,
io sto usando da qualche mese il dentifricio Lavera basis sensitiv. Volevo un prodotto ecocompatibile. Per giunta le mie gengive hanno smesso di sanguinare!
Sabato l'ho preso (quello ai sali minerali e non alla menta.. non sono un'appassionata del gusto menta..). Già la prima volta che l'ho usato le gengive non hanno sanguinato. :shock: :shock: :shock: Possibile..? :shock: :shock:

geomeo
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Re: dentifricio

Messaggio da geomeo » lun lug 13, 2009 3:32 pm

anjela ha scritto:"E visto che ci sono perchè non smettere anche di ingurgitare tutto quel petrolio che mi resta sulla lingua e sui denti dopo essermeli lavati?". E'
:shock: :shock: scusa "tutto quel petrolio nel dentifricio" dove lo vedi???.....la differenza tra un normale dentifricio (poi varia da marca a marca e tipo e tipo) e uno eco-bio -oltre al prezzo- è nell'assenza del fluoro nel dentifricio eco-bio...fluoro che però -come si sa- fa bene alla salute dei denti ...

anjela
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Re: dentifricio

Messaggio da anjela » lun lug 13, 2009 4:31 pm

con quella cosa del petrolio.. beh sì, potevo risparmiarmela.. non è propriamente petrolio, però nemmeno fiori freschi!
Però, correggimi se sbaglio, da quello che hai scritto sembra che il dentifricio chimico abbia come unica differenza da quello eco bio l'aggiunta del fluoro. Ho appena buttato un occhio in giro ed ho trovato l'INCI di un dentifricio che usavo tempo fa (prima dell'elmex..):
AQUA (solvente)
SORBITOL (umettante)
HYDRATED SILICA (abrasivo / assorbente / opacizzante / viscosizzante)
PEG-6 (umettante / solvente)
SODIUM LAURYL SULFATE (denaturante / emulsionante / tensioattivo)
TETRAPOTASSIUM PYROPHOSPHATE
DISODIUM PYROPHOSPHATE (agente tampone / sequestrante)
TETRASODIUM PYROPHOSPHATE (agente tampone / sequestrante)
AROMA
CELLULOSE GUM (legante / stabilizzante emulsioni / filmante / viscosizzante)
XANTHAN GUM (legante / stabilizzante emulsioni / viscosizzante)
SODIUM SACCHARIN (edulcorante sintetico)
SODIUM FLUORIDE (igiene orale)
CARBOMER (stabilizzante emulsioni / viscosizzante)
TRICLOSAN (conservante)

MENTHA VIRIDIS (vegetale)
GLYCERIN (denaturante / umettante / solvente)
MENTHA PIPERITA (vegetale)
LIMONENE (Allergene del profumo)
MICA (opacizzante)
CI 74260 (colorante cosmetico)
CI 77891 (colorante cosmetico)
Per carità, ci sarà anche il fluoro, ma è in 13esima posizione.. :roll:

anjela
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Re: dentifricio

Messaggio da anjela » lun lug 13, 2009 4:38 pm

Come non detto ho trovato l'INCI anche del dentifricio Elmex:
Aqua**
Sorbitol*
Polyethylene
Hydrated silica**
Hydroxyethylcellulose*
Olaflur
Silica dimethyl silylate
Aroma
Titanium Dioxide**
Saccharin*
Potassium hydroxyde**
Contiene fluoruro amminico (1400 ppm F-)

andrea86
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Re: dentifricio

Messaggio da andrea86 » lun lug 13, 2009 6:26 pm

geomeo ha scritto:
anjela ha scritto:"E visto che ci sono perchè non smettere anche di ingurgitare tutto quel petrolio che mi resta sulla lingua e sui denti dopo essermeli lavati?". E'
:shock: :shock: scusa "tutto quel petrolio nel dentifricio" dove lo vedi???.....la differenza tra un normale dentifricio (poi varia da marca a marca e tipo e tipo) e uno eco-bio -oltre al prezzo- è nell'assenza del fluoro nel dentifricio eco-bio...fluoro che però -come si sa- fa bene alla salute dei denti ...
a dire il vero quello lavera alla menta ha lo 0,14% di fluoro.

Habanero
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Re: dentifricio

Messaggio da Habanero » mer ago 26, 2009 12:19 pm

Io uso dentifrici senza fluoro, saccarina e coloranti.

Purtroppo la maggior parte di quelli che appartengono a questa categoria e vengono venduti nelle erboristerie hanno prezzi esorbitanti ed esagerati. Ma ne ho scovati due ottimi e a buon mercato:

http://www.ciao.it/Aloe_Fresh_Smile__Opinione_1138652 E' l'Aloe Fresh Smile prodotto dalla Esi, che in questo periodo si trova in offerta.

http://www.ciao.it/L_Angelica_Dentifric ... e__1109947 Questo invece è prodotto dall'Angelica, è ancora più a buon mercato e si trova anche nei supermercati, ma le garanzie sono le medesime.

Consigliati. :D

Habanero
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Re: dentifricio

Messaggio da Habanero » mer ago 26, 2009 2:12 pm

geomeo ha scritto:"fluoro che però -come si sa- fa bene alla salute dei denti ...
E chi l'ha detto che il fluoro fa bene alla salute dei denti :?: :?: Lo dicono le multinazionali dei dentifrici, le aziende che lo ricavano dagli scarti industriali e i dentisti e i pediatri prezzolati, ma ricerche scientifiche serie dimostrano l'opposto: non solo non fa bene allo smalto dei denti (non esiste alcuna prova), ma addirittura è nocivo per la salute. Lo sai che il fluoro veniva utilizzato fino ai primi del '900 per la derattizzazione e che i nazisti e gli yankee l'hanno sperimentato come arma di distruzione di massa? :evil: :evil: Mettereste mai in bocca un veleno per topi o un pezzo d'uranio ai vostri figli? Col fluoro dei dentifrici fate qualcosa di molto simile...

Leggete questo: http://www.dentisti-italia.it/dentista. ... 4&id-a=133 Ma sono decine i siti su cui si parla dei danni della fluorizzazione. Basta fare una ricerca su Google.

Fabrizio Zago
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Re: dentifricio

Messaggio da Fabrizio Zago » mer ago 26, 2009 9:57 pm

Ciao Habanero,
la questione che sollevi è già stata affrontata mille volte ed io sono arrivato alla conclusione che si tratti di una leggenda metropolitana. Tu dici che studi scientifici dimostrano che il fluoro non funziona. Dimmi qual'è questo studio, lo leggiamo assieme e vediamo se dice la verità o no.
Di studi sugli effetti del fluoro ne ho letti a decine ma non ne ho mai trovato uno che dicesse quello che sostieni tu quindi mi interessa se me lo fai avere.
Al contrario ho avuto modo di considerare decine di studi che dimostrano come il fluoro sia efficace come anti carie, studi pubblicati e mai smentiti.
Fare del terrorismo senza basi scientifiche VERE e SERIE non serve a nulla.

Habanero
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Re: dentifricio

Messaggio da Habanero » mer ago 26, 2009 10:55 pm

Intanto l'articolo che ho linkato sopra è stato preso da un sito di dentisti, e non da un forum di controinformazione o della "teoria del complotto". Studi scientifici sull'argomento fluoro in Italia ne sono stati fatti, ma sono un po' pochini e quelli più rigorosi risalgono agli anni '50, quando si tenne si tenne appunto "il Simposio del fluoro". Ma studi attendibili e recenti nel resto del mondo ce ne sono....e come! Specie negli Usa e in Canada, dove si è assistito alla fluorizzazione di massa, attraverso la sua immissione nell'acqua potabile. Studi tra i quali ve ne sono centinaia, argomentati, che dimostrano la nocività del fluoro e finanche la scarsa efficacia in termini di igiene dentale.
Non sono soltanto ambientalisti e no global a gridare al pericolo del fluoro. Perfino l'Unicef ha dichiarato: "per decenni abbiamo creduto che il fluoro in piccole dosi non avesse effetti collaterali sulla salute. Ma sempre più scienziati stanno seriamente mettendo in discussione i benefici del fluoro, anche in piccole quantità”, tanto da lanciare campagne contro la FLUOROSI, una malattia che colpisce e deforma le ossa, originata dall'eccessiva presenza di fluoro nelle falde acquifere. (Fonti: http://www.unicef.it/flex/cm/pages/Serv ... agina/1399 , oppure http://www.unicef.it/flex/cm/pages/Serv ... agina/5185 , http://www.nofluoride.com/ )

Copio e incollo un articolo ricchissimo di appendice bibliografica scientifica sull'argomento. Se riesci a reperire gli studi e tradurli dall'inglese, li possiamo visionare insieme :D

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Da: http://www.dottorperuginibilli.it/index ... Itemid=139

Non date integratori di fluoro ai vostri bambini
scritto da Dr Francesco Perugini Billi



Esistono pochissimi studi scientifici correttamente condotti sugli integratori di fluoro e tutti dimostrano che l’effetto di questi supplementi sulla prevenzione delle carie è molto blando se non nullo. Decisamente più numerosi sono invece gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute dell’uomo. Nonostante tutto, molti pediatri e dentisti consigliano ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi. L’integrazione di fluoro non è solo inutile, ma può essere addirittura dannosa. Vediamo perché.
dental07.jpg

Le industrie del farmaco sono notoriamente molto abili nel manipolare, se non nell’influenzare, gli studi scientifici. Inoltre, non c’è migliore guadagno di quello che si ricava da farmaci prescritti in modo sistematico ad intere fasce della popolazione…….vedi le vaccinazioni, le terapie ormonali per la menopausa, solo per citarne alcune.

Contrariamente a quello che si credeva un tempo, il fluoro è efficace solo se applicato localmente e non quando assunto internamente. Assorbito per bocca, il fluoro entra nel dente attraverso il sangue e altera la struttura del dente stesso. Questo può causare fluorosi dentale. Invece, applicato localmente sul dente si lega allo smalto dei denti e li protegge dalle carie. Soprattutto nei bambini piccoli, i rischi dell’assunzione di fluoro superano di gran lunga i benefici.

Le industrie del farmaco e quelle produttrici di dentifrici hanno a lungo sottaciuto e sottovalutato gli effetti tossici dei prodotti a base di fluoro.

La fluorosi dentaria è in aumento soprattutto tra la popolazione che fa uso sistematico di integratori a base di fluoro. Si presenta sotto forma di uno scolorimento intrinseco dello smalto dei denti: i denti appaiono screziati, macchiati, puntinati, decolorati e a volte anche bucherellati (immagini). Lo smalto saturato di fluoro è più vulnerabile all’attrito e all’erosione. I danni aumentano nel tempo.

Non esiste un dosaggio sicuro di fluoro. I danni da fluoro non si manifestano solo a livello dei denti, ma anche delle ossa e di altri tessuti umani. Il fluoro ha effetti negativi anche sul sistema nervoso centrale e determina alterazioni comportamentali e deficit cognitivi. Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggio considerati sicuri per la madre. Dopo la nascita, il bambino può manifestare un ridotto quoziente intellettivo e alterazioni comportamentali.

La Drssa Mullenix, dell’Harvard University nel 1994 ha condotto studi sui danni congeniti del fluoro nei topi. Dosi somministrate prima della nascita davano luogo a marcata iperattività della prole. La somministrazione dopo la nascita determinava dei topi infanti. Le analogie con la sindrome da deficit attentivo e da iperattività dei bambini moderni sono presto fatte. Per questi studi, la Drssa Mullenix fu licenziata dall’Istituto Forsyth, che subito dopo ricevette fondi per un quarto di milione di dollari dalla Golgate….coincidenza?

In America la pratica di aggiungere il fluoro alle acqua potabili (iniziata negli anni quaranta per prevenire la carie) si è dimostrata sostanzialmente inutile se non addirittura dannosa, aumentando il rischio di fluorosi dentale. L’addizione di fluoro nelle acque potabili è praticata da altri paesi, tra cui Australia ed alcune zone della Gran Bretagna. E’ invece proibita in Belgio, Danimarca, Olanda, Francia, mentre in Spagna e in Germania ogni decisione è rimessa alle autorità locali. In Italia, non esiste una normativa in materia.

Dopo anni di acque fluorate e integratori a base di fluoro in America l’incidenza della fluorosi dentale è aumentata dell’80% in alcune zone. Attualmente, sempre in America si spendono più soldi per trattare i danni ai denti causati dal fluoro di quelli che si sarebbero spesi nel curare le carie!

Recenti studi epidemiologici mostrano come la fluorizzazione delle acque è chiaramente correlata all’aumento delle fratture dell’anca in persone ultrasessantenni e alla diminuzione del tasso di fertilità negli esseri umani.

Alcuni recenti studi hanno mostrato che l’incidenza delle carie tra la popolazione di alcune cittadine era addirittura diminuita dopo che le amministrazioni comunali avevano smesso di aggiungere fluoro alle acque potabili.

Secondo gli esperti, una dose singola di fluoro giornaliera (quella che i bambini assumono sotto forma di una compressina da 0,25 mg o 1 mg al giorno per la profilassi delle carie) più facilmente può causare fluorosi dentale rispetto all’assunzione, più diluita durante la giornata, attraverso l’acqua fluorata.

I bambini stanno assumendo troppo fluoro! Oltre al fluoro contenuto negli integratori per la profilassi dentale, i bambini possono assumere altro fluoro quotidianamente attraverso altre forme: dentifrici (che per il buon sapore, spesso ingoiano), alimenti e bevande dell’industria alimentare, residui di pesticidi nel cibo, abuso di presidi dentistici, emissioni inquinanti nell’aria, farmaci, anestetici, ma anche tè e particolari acque minerali. I bambini possono realmente saturarsi di fluoro ed esporsi al rischio di fluorosi.

Ricercatori inglesi sull’autorevole rivista medica “British Medical Journal” mettono in guardia dall’uso del fluoro e dichiarano che i benefici derivati dalla supplementazione con il fluoro sono stati sovrastimati nel passato e che invece i bambini rischiano la fluorosi dentale.

Qualche anno fa l’associazione dei dentisti canadesi e il ministero della salute australiano hanno smesso di raccomandare l’uso del fluoro ai bambini. Il Dr H. Limeback, capo del dipartimento per la prevenzione dentale dell’Università di Toronto ed ex presidente dell’Associazione Canadese per la Ricerca Dentale, afferma: “I nuovi studi mostrano che l’assunzione di fluoro per bocca è di poco o nessun beneficio. Qui a Toronto, abbiamo bevuto acqua addizionata di fluoro per 36 anni. Tuttavia, a Vancouver, dove non è mai stato aggiunto il fluoro all’ acqua, l’incidenza delle carie è minore! (…). Metà del fluoro ingerito rimane nel sistema scheletrico e si accumula con gli anni. Abbiamo scoperto che il fluoro sta alterando la struttura base delle ossa del corpo umano” afferma ancora il Dr Limeback.

L’Associazione Dentisti Canadesi raccomanda di non somministrare il fluoro nei bambini prima dell’eruzione del primo dente permanente, cioè prima del 6°-7° anno. Da noi, si inizia la profilassi delle carie già dal 4° mese con 0,25 mg di fluoro e poi si passa ad 1 mg dal 3° anno. Questo modo indiscriminato di somministrare fluoro è potenzialmente pericoloso e non ha sufficienti basi scientifiche.

Studi sugli animali mostrano che il fluoro è cancerogeno, specialmente per i tessuti ossei e per il fegato. Non sono stati condotti, per il momento, studi decisivi sull’uomo.

Il fluoro ha la capacità di inibire o alterare numerosi enzimi necessari al normale funzionamento del nostro organismo: metabolismo, crescita e regolazione cellulare.

L’UNCEF ha recentemente dichiarato “per decenni abbiamo creduto che il fluoro in piccole dosi non avesse effetti collaterali sulla salute. Ma sempre più scienziati stanno seriamente mettendo in discussione i benefici del fluoro, anche in piccole quantità”


Riflessione
W. Price, dentista americano vissuto agli inizi dello scorso secolo, fece il giro del mondo alla ricerca delle ultime popolazioni che vivevano in modo tradizionale, in equilibrio con la natura circostante e che avevano mantenuto una alimentazione immutata da centinaia se non da migliaia di anni. Nonostante l’assoluta mancanza di dentifrici, spazzolini, fili interdentali, chewing gum al fluoro e soprattutto in mancanza (fortunati loro!) della fluoroprofilassi, che la moderna medicina propina ai nostri figli, queste popolazioni godevano tutte di una dentatura che rasentava la perfezione, praticamente quasi libera da carie. Studiando invece le popolazioni civilizzate e modernizzate, Price riscontrava immancabilmente un notevole deterioramento delle condizioni dei denti con una incidenza delle carie qualche decina di volte superiore. Il Dr Price, uomo di grande esperienza, era convinto che il modo di alimentarsi della gente influenzava grandemente la salute dei denti più di tutte le pratiche igieniche dentali. Le popolazioni che si alimentavano ancora in modo tradizionale e consumavano cibi così come li offriva Madre Natura, non devitalizzati o comunque poco modificati (carne, pesce, uova, ortaggi, latte, formaggi, burro, grassi animali, frutta e cereali integrali) godevano delle dentature migliori, le persone che invece mangiavano cibi preparati dall’industria alimentare (raffinati, dolci, devitalizzati, inscatolati, sgrassati, pastorizzati, etc.) avevano le dentature peggiori e più vulnerabili alle carie.

Conclusione
Non somministrate ai vostri figli i supplementi di fluoro consigliati per la profilassi della carie, potrebbero essere dannosi. Che la mamma in gravidanza curi bene la propria alimentazione, anzi che la curi molto prima di concepire. Nei cibi, quelli buoni, quelli più vicini a come la Natura li offre, non manipolati dall’industria alimentare, c’è tutto quello di cui l’uomo ha bisogno. Una buona alimentazione, la vita all’aperto, la luce del sole, l’attività fisica, il giusto riposo e la serenità mentale sono tutti fattori che concorrono al benessere del corpo e quindi anche dei denti. Una corretta, ma non ossessiva igiene dentale fa il resto.
Per quanto riguarda la profilassi nel caso di persone particolarmente soggette a carie (per tendenze costituzionali, per mal nutrizione, per concomitanti malattie croniche, ecc.), vi sono ottimi prodotti naturali, che funzionano bene e soprattutto non intossicano.


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Re: dentifricio

Messaggio da Habanero » mer ago 26, 2009 11:18 pm

Questo, invece, è un documento ufficiale dell'UNICEF , in lingua inglese, che riporta la posizione dell'organismo sulla fluorizzazione. Anche loro credono alle leggende metropolitane? :?: :?: :?:

In questa sede non voglio certo santificare l'UNICEF che in questi decenni, in specifici contesti, è stata complice o succube dello sfacelo, lo sfruttamento e il genocidio compiuti dalle multinazionali e dalle nazioni più ricche contro l'umanità, gli animali e l'ambiente. Parliamo di un organizzazione che utilizza il 75% del budget in stipendi, uffici, strutture amministrative e solo il 25% per aiutare i bambini delle popolazioni bisognose, con dubbi risultati e spesso incappando in scandali. Ma, tutto ciò premesso, non mi danno l'impressione di gente che crede alle "barzellette" di "quatto complottisti" e che, sulla base di queste, articola le proprie posizioni ufficiali...

Il documento è reperibile in formato Pdf presso questo link: http://www.unicef.org/wes/files/wf13e.pdf

***********************************************************
UNICEF's Position on Water Fluoridation

Fluoride in water: An overview

Throughout many parts of the world, high concentrations of fluoride occurring naturally in groundwater and coal have caused widespread fluorosis - a serious bone disease - among local populations. We purposely fluoridate a range of everyday products, notably toothpaste and drinking water, because for decades we have believed that fluoride in small doses has no adverse effects on health to offset its proven benefits in preventing dental decay. But more and more scientists are now seriously questioning the benefits of fluoride, even in small amounts. This paper gives a brief introduction to fluoride issues, particularly as they relate to the quality of drinking water.

Basic facts about fluoride
Fluoride exists fairly abundantly in the earth's crust and can enter groundwater by natural processes; the soil at the foot of mountains is particularly likely to be high in fluoride from the weathering and leaching of bedrock with a high fluoride content.

According to 1984 guidelines published by the World Health Organization (WHO)1, fluoride is an effective agent for preventing dental caries if taken in 'optimal' amounts. But a single 'optimal' level for daily intake cannot be agreed because the nutritional status of individuals, which varies greatly, influences the rate at which fluoride is absorbed by the body. A diet poor in calcium, for example, increases the body's retention of fluoride.

Water is a major source of fluoride intake. The 1984 WHO guidelines suggested that in areas with a warm climate, the optimal fluoride concentration in drinking water should remain below 1 mg/litre (1ppm or part per million), while in cooler climates it could go up to 1.2 mg/litre. The differentiation derives from the fact that we perspire more in hot weather and consequently drink more water. The guideline value (permissible upper limit) for fluoride in drinking water was set at 1.5 mg/litre, considered a threshold where the benefit of resistance to tooth decay did not yet shade into a significant risk of dental fluorosis. (The WHO guideline value for fluoride in water is not universal: India, for example, lowered its permissible upper limit from 1.5 ppm to 1.0 ppm in 1998)

In many countries, fluoride is purposely added to the water supply, toothpaste and sometimes other products to promote dental health. It should be noted that fluoride is also found in some foodstuffs and in the air (mostly from production of phosphate fertilizers or burning of fluoride-containing fuels), so the amount of fluoride people actually ingest may be higher than assumed.

It has long been known that excessive fluoride intake carries serious toxic effects. But scientists are now debating whether fluoride confers any benefit at all.

Fluoride: good or bad for health?

Fluoride was first used to fight dental cavities in the 1940s, its effectiveness defended on two grounds:

* Fluoride inhibits enzymes that breed acid-producing oral bacteria whose acid eats away tooth enamel. This observation is valid, but some scientists now believe that the harmful impact of fluoride on other useful enzymes far outweighs the beneficial effect on caries prevention.
* Fluoride ions bind with calcium ions, strengthening tooth enamel as it forms in children. Many researchers now consider this more of an assumption than fact, because of conflicting evidence from studies in India and several other countries over the past 10 to 15 years. Nevertheless, agreement is universal that excessive fluoride intake leads to loss of calcium from the tooth matrix, aggravating cavity formation throughout life rather than remedying it, and so causing dental fluorosis. Severe, chronic and cumulative overexposure can cause the incurable crippling of skeletal fluorosis.

Symptoms of fluorosis
Dental fluorosis, which is characterized by discoloured, blackened, mottled or chalky-white teeth, is a clear indication of overexposure to fluoride during childhood when the teeth were developing. These effects are not apparent if the teeth were already fully grown prior to the fluoride overexposure; therefore, the fact that an adult may show no signs of dental fluorosis does not necessarily mean that his or her fluoride intake is within the safety limit.

Chronic intake of excessive fluoride can lead to the severe and permanent bone and joint deformations of skeletal fluorosis. Early symptoms include sporadic pain and stiffness of joints: headache, stomach-ache and muscle weakness can also be warning signs. The next stage is osteosclerosis (hardening and calcifying of the bones), and finally the spine, major joints, muscles and nervous system are damaged.

Whether dental or skeletal, fluorosis is irreversible and no treatment exists. The only remedy is prevention, by keeping fluoride intake within safe limits.

Fluorosis worldwide

The latest information shows that fluorosis is endemic in at least 25 countries across the globe (see map). The total number of people affected is not known, but a conservative estimate would number in the tens of millions. In 1993, 15 of India's 32 states were identified as endemic for fluorosis2. In Mexico, 5 million people (about 6% of the population) are affected by fluoride in groundwater3. Fluorosis is prevalent in some parts of central and western China, and caused not only by drinking fluoride in groundwater but also by breathing airborne fluoride released from the burning of fluoride-laden coal4. Worldwide, such instances of industrial fluorosis are on the rise.

Some governments are not yet fully aware of the fluoride problem or convinced of its adverse impact on their populations. Efforts are therefore needed to support more research on the subject and promote systematic policy responses by governments.

Fluoride in water
Since some fluoride compounds in the earth's upper crust are soluble in water, fluoride is found in both surface waters and groundwater. In surface freshwater, however, fluoride concentrations are usually low - 0.01 ppm to 0.3 ppm.

In groundwater, the natural concentration of fluoride depends on the geological, chemical and physical characteristics of the aquifer, the porosity and acidity of the soil and rocks, the temperature, the action of other chemical elements, and the depth of wells. Because of the large number of variables, the fluoride concentrations in groundwater can range from well under 1 ppm to more than 35 ppm. In Kenya and South Africa, the levels can exceed 25 ppm5. In India, concentrations up to 38.5 ppm have been reported6.

Preventing fluoride poisoning

Fluoride poisoning can be prevented or minimized by using alternative water sources, by removing excessive fluoride from drinking water, and by improving the nutritional status of populations at risk.

Alternative water sources
These include surface water, rainwater, and low-fluoride groundwater.

Surface water. Particular caution is required when opting for surface water, since it is often heavily contaminated with biological and chemical pollutants. Surface water should not be used for drinking without treatment and disinfection. Many water treatment technologies are available, but the most effective are usually too expensive and complex for application in poor communities. Simple and low-cost technologies, such as sand filtration, ultraviolet water disinfection or chlorine water disinfection, are adequate in some but not all cases. Community capacity is an essential factor in ensuring successful utilization of these technologies. Water chlorination at household level is widely used only in emergencies.

Rainwater. Rainwater is usually a much cleaner water source and may provide a low-cost simple solution. The problem, however, is limited storage capacity in communities or households. Large storage reservoirs are needed because annual rainfall is extremely uneven in tropical and subtropical regions. Such reservoirs are expensive to build and require large amounts of space.

Low-fluoride groundwater. Fluoride content can vary greatly in wells in the same area, depending on the geological structure of the aquifer and the depth at which water is drawn. Deepening tubewells or sinking new wells in another site may solve the problem. The fact that fluoride is unevenly distributed in groundwater, both vertically and horizontally, means that every well has to be tested individually for fluoride in areas endemic for fluorosis: extrapolating sample tubewell tests to a larger area does not provide an accurate picture.

Defluoridation of water
There are basically two approaches for treating water supplies to remove fluoride: flocculation and adsorption.

* Flocculation. The Nalgonda technique (named after the village in India where the method was pioneered) employs this principle. Alum (hydrate aluminium salts) - a coagulant commonly used for water treatment - is used to flocculate fluoride ions in the water. Since the process is best carried out under alkaline conditions, lime is added; bleaching powder can also be added to disinfect the water. After a thorough stirring, the chemical elements coagulate into flocs that are heavier than water and settle to the bottom of the container. The operation can be carried out on a large or small scale, and the technique is suitable for both community or household use. One household version uses a pair of 20-litre buckets, with a settling time of one hour and not more than two hours: after coagulation and settling are complete, the treated water is withdrawn through a tap 5 cm above the bottom of the first bucket, safely above the sludge level, and stored for the day's drinking in the second bucket.
* Adsorption. The other approach is to filter water down through a column packed with a strong adsorbent, such as activated alumina (Al2O3), activated charcoal, or ion exchange resins. This method, too, is suitable for both community and household use. When the adsorbent becomes saturated with fluoride ions, the filter material has to be backwashed with a mild acid or alkali solution to clean and regenerate it. The effluent from backwashing is rich in accumulated fluoride and must therefore be disposed of carefully to avoid recontaminating nearby groundwater.

Both the community and household defluoridation systems have pros and cons. Defluoridation equipment connected to a community handpump is theoretically cheaper per capita than a household unit because of economies of scale; but ensuring proper maintenance of a commonly owned facility is often problematic, so good community organization is necessary. The household units are more convenient for filtering the small amounts of water intended for drinking only, and people usually take better care of them; but an extensive and efficient service system is required to ensure that the filters are replaced or regenerated at the right time. Technology is only part of the issue: local capacity building, including entrepreneurial capabilities, can be a far more critical and difficult task.

Better nutrition
Clinical data indicate that adequate calcium intake is clearly associated with a reduced risk of dental fluorosis. Vitamin C may also safeguard against the risk. In consequence, measures to improve the nutritional status of an affected population - particularly children - appear to be an effective supplement to the technical solutions discussed above.

Defluoridation and UNICEF

UNICEF has worked closely with the Government and other partners in defluoridation programmes in India, where excessive fluoride has been known for many years to exist in much of the nation's groundwater. In the 1980s, UNICEF supported the Government's Technology Mission in the effort to identify and address the fluoride problem: the Government subsequently launched a massive programme, still under way, to provide fluoride-safe water in all the areas affected.

Over the past five years, UNICEF's focus in the India programme has been on strengthening the systems for monitoring water quality, facilitating water treatment by households, and advocating alternative water supplies when necessary. Education - both of households and communities - is key to the strategy. A number of demonstration projects have been initiated in fluorosis-affected areas, with the emphasis currently on introducing household defluoridation. UNICEF has also sponsored research and development on the use of activated alumina for removal of fluoride from water.

Since fluoride must now be considered an issue of worldwide importance, the years of experience in India should help UNICEF and its partners provide four types of assistance towards an eventual solution:

* Promoting a better understanding of the problem and its impact on children;
* Raising the awareness of relevant governments and the public on the fluoride issue in particular and the importance in general of monitoring water quality;
* Demonstrating, through pilot projects, the efficacy of low-cost fluoride removal technologies;
* Strengthening community and government capacity for fluorosis prevention, including a credible system for risk assessment that comprises both water quality monitoring and health monitoring.

Notes:

1. 'Fluorine and fluorides', Environmental Health Criteria 36, IPCS International Programme on Chemical Safety, WHO, 1984. The WHO guideline values for fluoride in drinking water were reevaluated in 1996, without change, and the issue is currently under further review.
2. Prevention and control of fluorosis in India, Rajiv Gandhi National Drinking Water Mission, 1993.
3. 'Endemic fluorosis in Mexico', Fluoride, vol. 30, no. 4, 1997.
4. Data from a national research project under the eighth Five-Year Economic and Social Development Plan, 1995.
5. 'Fluorine and fluorides', see note 1 above.
6. Information supplied by UNICEF India.

http://www.unicef.org/wes/files/wf13e.pdf

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