Fabriziooooooo sei FANTASTICO!!!!!!!
Ho messo in pratica le tue indicazioni.
Non ancora sulla stufa-cucina, ma il mio compagno ha recuperato una stufetta di quelle totalmente in ghisa...nota marca norvegese....poco usata, perfettamente integra ma abbandonata un anno alla pioggia dunque totalmente arrugginita. Non aveva un millimetro che non fosse ruggine.
Lui voleva seguire le indicazioni di "uno del mestiere": grattare la ruggine con una spazzola di ferro (e poi rivernicialrla con sua vernice apposta....immagino tossica

). Io invece me la sono messa sotto e sono andata di acido citrico
MERAVIGLIOSO! La ruggine si scioglieva in un attimo, non dovevo neanche fare forza. Ho grattato un po' solo negli angoli con uno spazzolino da denti.
Ora mi è venuto un dubbio...anzi due:
- come mi avevi spiegato, dopo il trattamento col citrico, ho passato una soluzione di acqua e soda (carbonato di sodio)....però non avevo idea della concentrazione: ne ho messo 2 cucchiai in un litro d'acqua. Troppo?
- Mi aspettavo che sotto la ruggine comparisse la ghisa priva di verniciatura....credevo che in qualche modo la ruggine se la mangiasse. Mi sono meravigliata molto a scoprire che tolta la ruggine compariva la vernice originale bella pulita e non intaccata.
Eventualmente, dopo la soluzione di soda, va ancora passato uno straccio imbevuto di sola acqua?
Io mi sono limitata ad asciugare.
Per completare l'opera posso passare una mano di olio di semi di lino o conviene aspettare questa primavera. Meglio lino o mandorle o altro olio?
GRAZIE FABRIZIO
Sono così felice dei risultati di questo lavoro
baci
sole