Fieno Greco e diabete

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ulysse
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Fieno Greco e diabete

Messaggio da ulysse » sab mar 08, 2008 6:49 pm

Ciao sono Fabio. Scrivo per un quesito che riguarda mio padre 80enne diabetico non insulinodipendente. Vorrei fargli provare della polvere di fieno greco data per infusione. Ho letto che la quantità dovrebbe essere intorno a 1 g. per 3 volte al di. Volevo però sapere se come tutti gli ipoglicemizzanti deve essere somministrata immediatamente prima dei pasti e se data sotto forma di infuso è efficace. Grazie

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Meristemi
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Re: Fieno Greco e diabete

Messaggio da Meristemi » mer mar 12, 2008 1:49 am

Il meccanismo d'azione si basa sulla presenza di fibre che riducono l'assorbimento intestinale del glucosio. Viene quindi assunto durante i pasti o poco prima. I dosaggi per l'uso del fienogreco come alimento sono sui 10-15g mentre circa 1g è la quantità di estratto idroalcolico.

Spesso il gusto non è molto apprezzato, ma va a gusti.

ulysse
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Re: Fieno Greco e diabete

Messaggio da ulysse » mer mar 12, 2008 2:55 pm

In attesa di qualche risposta ho provato a dare a mia padre per 2 giorni 1 g. di polvere infusione a prima del pranzo ed 1 g. prima di cena, risultato dell'automisurazione: il diabete è aumentato di qualche unità sulla media. Chiaramente due giorni non fanno testo e sarà stata una casualità; però chissà...Per quanto riguarda la quantità, 15 gr. al dì, secondo me, sono una quantità quasi improponibile per un essere umano visto il gusto.

Ne approfitto per un altro dubbio. Mio padre prende anche la cadioaspirina per il cuore, quantità 160 mg. x 2 volte al giorno dopo i pasti. Forse dovrebbe sostiuirla in quanto negli utlmi tempi manifesta intolleranza al riguardo. Potrebbe trovare un valido sostituto nel Ginko Biloba? 125 mg. di polvere x 2 volte al di lontano dai pasti andrebbero bene? Grazie per la disponibiltà. Ciao.

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Meristemi
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Re: Fieno Greco e diabete

Messaggio da Meristemi » gio mar 13, 2008 1:21 am

In tutta sincerità, non sostituirei assolutamente la cardioaspirina con un derivato erboristico. Soprattutto non lo farei se non dietro preciso, costante e puntuale consiglio e controllo di un medico.

Per quanto riguarda il fieno greco: quel che si sa è che dipende da quando si misura la glicemia. Se controlli i dati riportati dell'abstract in questo trial clinico (che per vari motivi non è la Bibbia ma fornisce una traccia) vedi che: a) il controllo della glicemia a due ore non varia; b) il livello di glucosi a digiuno non varia; c) varia positicvamente la glicemia totale misurata in un arco lungo di tempo (AUC esprime l'area al di sotto della curva ottenuta graficando tempo vs glicemia). Ovvero non è detto che il tuo sistema di misurazione sia realmente in grado di descrivere la situazione reale.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/quer ... t=Abstract

Anche in questo caso, non mi limiterei ai consigli che possono arrivare da un forum che per quanto competenti e attenti difficilmente possono essere davvero esaustivi, ma cercherei consiglio diretto in un medico con competenze fitoterapiche.

Marco Valussi
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Re: Fieno Greco e diabete

Messaggio da Marco Valussi » gio mar 13, 2008 8:39 am

ulysse ha scritto:In attesa di qualche risposta ho provato a dare a mia padre per 2 giorni 1 g. di polvere infusione a prima del pranzo ed 1 g. prima di cena, risultato dell'automisurazione: il diabete è aumentato di qualche unità sulla media. Chiaramente due giorni non fanno testo e sarà stata una casualità; però chissà...Per quanto riguarda la quantità, 15 gr. al dì, secondo me, sono una quantità quasi improponibile per un essere umano visto il gusto.

Ne approfitto per un altro dubbio. Mio padre prende anche la cadioaspirina per il cuore, quantità 160 mg. x 2 volte al giorno dopo i pasti. Forse dovrebbe sostiuirla in quanto negli utlmi tempi manifesta intolleranza al riguardo. Potrebbe trovare un valido sostituto nel Ginko Biloba? 125 mg. di polvere x 2 volte al di lontano dai pasti andrebbero bene? Grazie per la disponibiltà. Ciao.
Nè il diabete ne la terapia farmacologica per patologie cardiovascolare possono essere affrontate a distanza, in un forum o altra forma di comunicazione telematica o informatica. Troppe sono le variabili in gioco per poter dare delle risposte sensate a disturbi complessi e che dipendono spesso dal controllo accurato dei valori ematici dei farmaci, e che se mal controllate possono avere esiti esiziali. Sicuramente non andrei a toccare la cardioaspirina, ma ne parlerei con il medico che sta seguendo tuo padre. Tieni presente che Ginkgo è una pianta senza tradizione, e che tutte le nostre conoscenze cliniche derivano non dall'utilizzo dell apianta in se ma di un estratto selettivo e standardizzato in maniera specifica, e che solo usando quello specifico estratto possiamo aspettarci effetti clinici (senza contare che estratti artigianali o polveri di pianta contengono ancora acidi ginkgoici a rischio allergia).
Soprattutto, per un paziente con diabete NID come tuo padre, le possibilità di azione tramite una terapia fitoterapica ragionata sono molto maggiori che il semplice utilizzo di una pianta ad azione sul glucosio ematico, e sicuramente se contatti un fitoterapeuta serio potrà indicarti altre vie molto interessanti che non il semplice e limitato controllo di una variabile finale come la glicemia.
ciao
marco

ulysse
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Re: Fieno Greco e diabete

Messaggio da ulysse » gio mar 13, 2008 10:06 pm

Ti ringrazio. Ciao.

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