Come scegliere dentifricio da comperare? Perchè?
Moderatore: Erica Congiu
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dentifricio ECO-BIO
Più che altro dovresti vedere l'etichetta. Molti dentifrici contengono sostanze che non fanno molto bene. A parte la diatriba sul fluoruro di sodio o monofluorofosfato (alcune riviste alternative dicono faccia malissimo, ai denti e al cervello), si deve stare attenti ai PEG vari che ci possono essere, alla saccarina (sodium saccharin), quasi onnipresente (e non ce ne sarebbe la necessità, perchè la saccarina ha solo un potere dolcificante, che può benissimo essere sostituito dal sorbitolo o dallo xylitolo che ci mettono di già nel dentifricio, o anche dal glicizirrinato d'ammonio, derivato dalla liquirizia) e fortemente sospettata cancerogena (come anche pericolosi sono aspartame, acesulfame K e ciclammati).
Ci sono dentifrico in giro (specialmente di marca tedesca) che sono molto buoni, costano un pò (LAVERA e LOGONA sono meno costose della WELEDA) che esplicano un buon potere igienizzante e lavante senza sostanze dannose.
Ci sono dentifrico in giro (specialmente di marca tedesca) che sono molto buoni, costano un pò (LAVERA e LOGONA sono meno costose della WELEDA) che esplicano un buon potere igienizzante e lavante senza sostanze dannose.
I dentifrici eco-bio che ti ha citato Gianluca non hanno imballo ulteriore, solo il tubetto.ghisirds ha scritto:Intanto grazie, ma che mi dici dell'aspetto ecologico per via dell'imballaggio/confezionamento?
Se ti lavi i denti più volte al giorno tieni presente che non sei obbligata ad usare sempre il dentifricio, puoi limitarti ad usarlo una sola volta e le altre fare solo lo spazzolamento che è quello che davvero pulisce i denti.
http://www.farmacovigilanza.org/cosmetovigilanza/corso/0710-
Recentemente è stato pubblicato sulla rivista “Journal of Contemporary Dental Practice”, il caso di tre pazienti, rispettivamente di 26, 27 e 36 anni, che hanno manifestato un’infiammazione gengivale acuta in seguito all’utilizzo di un dentifricio a base di prodotti naturali (Anil S. Plasma Cell Gingivitis Among Herbal Toothpaste Users: A Report of Three Cases. J Contemp Dent Pract. 2007; 4: 060-066). Come riportato dallo stesso Autore, per tutti e tre i pazienti è stata diagnosticata una PCG, ovvero una rara condizione patologica caratterizzata da una diffusa e massiccia infiltrazione cellulare nel tessuto gengivale (1-3), che clinicamente si manifesta con arrossamento e tumefazione delle gengive con una netta demarcazione lungo il bordo mucogengivale (4). Tale condizione è nota anche con il nome di gengivostomatite atipica (5,6), gengivostomatite idiopatica (7) e gengivostomatite allergica (8).
Il primo caso descritto dall'Autore si riferisce ad una paziente di 27 anni affetta da gengivite eritematosa ed edematosa estesa fino alla giunzione mucogengivale, accompagnata da sanguinamento ed accumulo di placca intorno ai denti. Sulla base dei risultati degli esami del sangue e della biopsia del tessuto gengivale, ed in seguito ad esame microscopico delle gengive, è stato appunto possibile diagnosticare una PCG.
Per quanto riguarda il secondo caso, inerente ad un ragazzo di 26 anni, l’Autore descrive sintomi simili al caso precedente ed, in seguito ai risultati dei vari esami clinici, anche per questo paziente è stata diagnosticata una PCG.
Il terzo caso, invece, riguarda una donna di 36 anni, affetta da un’infiammazione persistente delle gengive, accompagnata da sanguinamento che, come riportato dall’Autore, non ha subito miglioramenti nemmeno in seguito ad una terapia con amoxicillina 500 mg/die per una settimana. Anche in questo caso i risultati degli esami clinici hanno rivelato una grave infiammazione del tessuto gengivale ed è stata, inoltre, riscontrata un’allergia della paziente alla penicillina.
Nei tre casi sopra citati, l’Autore sottolinea il fatto che l’insorgenza della PCG è associata all’utilizzo di un dentifricio a base di ingredienti naturali, tra cui la cannella (Cinnamonum zeylanicum) e che la sospensione dell’utilizzo di tale prodotto è coincisa con un notevole miglioramento e con la remissione dell’affezione gengivale.
Dalle ricerche effettuate dall’Autore stesso è emerso che negli anni ’40 e ’50 le reazioni di ipersensibilità e le cheiliti correlate all’uso di chewing-gum erano molto comuni (9), come riportato da Kerr et al. (7) che hanno descritto un caso di PCG indotta da uno degli ingredienti dei chewing-gum. Infatti, agenti aromatizzanti come cannella e cinnamonaldeide, che sono comunemente inclusi nella formulazione di chewing-gum e dentifrici al fine di mascherare il gusto sgradevole dei pirofosfati, sono riconosciuti come agenti eziologici nelle sviluppo di PCG (10-12). A tal riguardo, l’Autore cita il lavoro di Macleod ed Ellis (1) in cui è descritto un caso di PCG indotta dall’utilizzo di un dentifricio a base di erbe e quello di Miller et al. (12) in cui vengono riportati 14 casi di stomatiti e cheiliti indotte dall’uso di prodotti contenenti cannella come agente aromatizzante. Altre spezie ed erbe, quali chili, pepe e cardamomo, possono essere considerate causa frequente di PCG (9,13).
Nel presente articolo, l’Autore sottolinea il fatto che l’utilizzo di prodotti naturali, sebbene stia acquisendo una crescente popolarità, può essere associato all’insorgenza di effetti avversi, come la PCG. Inoltre, enfatizza il fatto che i sintomi della PCG sono simili a quelli di patologie più gravi, quali ad esempio, leucemia, mieloma, AIDS, lichen planus, lupus eritematoso e pemfigo (4,10,13), per cui è importante effettuare una diagnosi differenziale mediante esami ematologici ed istopatologici per poter distinguere una PCG che è, comunque, una condizione benigna per la cui remissione è sufficiente evitare l’esposizione all’agente eziologico (1).
Il primo caso descritto dall'Autore si riferisce ad una paziente di 27 anni affetta da gengivite eritematosa ed edematosa estesa fino alla giunzione mucogengivale, accompagnata da sanguinamento ed accumulo di placca intorno ai denti. Sulla base dei risultati degli esami del sangue e della biopsia del tessuto gengivale, ed in seguito ad esame microscopico delle gengive, è stato appunto possibile diagnosticare una PCG.
Per quanto riguarda il secondo caso, inerente ad un ragazzo di 26 anni, l’Autore descrive sintomi simili al caso precedente ed, in seguito ai risultati dei vari esami clinici, anche per questo paziente è stata diagnosticata una PCG.
Il terzo caso, invece, riguarda una donna di 36 anni, affetta da un’infiammazione persistente delle gengive, accompagnata da sanguinamento che, come riportato dall’Autore, non ha subito miglioramenti nemmeno in seguito ad una terapia con amoxicillina 500 mg/die per una settimana. Anche in questo caso i risultati degli esami clinici hanno rivelato una grave infiammazione del tessuto gengivale ed è stata, inoltre, riscontrata un’allergia della paziente alla penicillina.
Nei tre casi sopra citati, l’Autore sottolinea il fatto che l’insorgenza della PCG è associata all’utilizzo di un dentifricio a base di ingredienti naturali, tra cui la cannella (Cinnamonum zeylanicum) e che la sospensione dell’utilizzo di tale prodotto è coincisa con un notevole miglioramento e con la remissione dell’affezione gengivale.
Dalle ricerche effettuate dall’Autore stesso è emerso che negli anni ’40 e ’50 le reazioni di ipersensibilità e le cheiliti correlate all’uso di chewing-gum erano molto comuni (9), come riportato da Kerr et al. (7) che hanno descritto un caso di PCG indotta da uno degli ingredienti dei chewing-gum. Infatti, agenti aromatizzanti come cannella e cinnamonaldeide, che sono comunemente inclusi nella formulazione di chewing-gum e dentifrici al fine di mascherare il gusto sgradevole dei pirofosfati, sono riconosciuti come agenti eziologici nelle sviluppo di PCG (10-12). A tal riguardo, l’Autore cita il lavoro di Macleod ed Ellis (1) in cui è descritto un caso di PCG indotta dall’utilizzo di un dentifricio a base di erbe e quello di Miller et al. (12) in cui vengono riportati 14 casi di stomatiti e cheiliti indotte dall’uso di prodotti contenenti cannella come agente aromatizzante. Altre spezie ed erbe, quali chili, pepe e cardamomo, possono essere considerate causa frequente di PCG (9,13).
Nel presente articolo, l’Autore sottolinea il fatto che l’utilizzo di prodotti naturali, sebbene stia acquisendo una crescente popolarità, può essere associato all’insorgenza di effetti avversi, come la PCG. Inoltre, enfatizza il fatto che i sintomi della PCG sono simili a quelli di patologie più gravi, quali ad esempio, leucemia, mieloma, AIDS, lichen planus, lupus eritematoso e pemfigo (4,10,13), per cui è importante effettuare una diagnosi differenziale mediante esami ematologici ed istopatologici per poter distinguere una PCG che è, comunque, una condizione benigna per la cui remissione è sufficiente evitare l’esposizione all’agente eziologico (1).
Ciao Selvi, che la cannella (cinnamonum) possa essere un irritante su questo forum è stato segnalato spessissimo, come più volte si è ribadito che tutto ciò che è naturale non è innocuo.
La risposta è personale, se si sa di essere sensibili o allergici agli estratti vegetali meglio evitare; in particolare il dentifricio si può evitarlo del tutto, ripeto che bastano un buon spazzolino e tecnica di spazzolamento ;-).
La risposta è personale, se si sa di essere sensibili o allergici agli estratti vegetali meglio evitare; in particolare il dentifricio si può evitarlo del tutto, ripeto che bastano un buon spazzolino e tecnica di spazzolamento ;-).
In questo studio si parla di dentifrici a base di prodotti naturali, in particolare aromatizzati con cannella.
Questo non vuole affatto dire che il problema non è che i dentifrici sono naturali (cosa che non è nemmeno scritta), ma che tutti i dentifrici (e i chewing gum), naturali e non, che abbiano come aromatizzante la cannella naturale possono creare problemi a chi è sensibile a questo ingrediente.
Come ha detto Laura, che la cannella possa essere irritante è piuttosto noto. Di questo articolo è interessante la descrizione dei sintomi, visto che magari non sono subito riconoscibili come dati da un'allergia.
Questo non vuole affatto dire che il problema non è che i dentifrici sono naturali (cosa che non è nemmeno scritta), ma che tutti i dentifrici (e i chewing gum), naturali e non, che abbiano come aromatizzante la cannella naturale possono creare problemi a chi è sensibile a questo ingrediente.
Come ha detto Laura, che la cannella possa essere irritante è piuttosto noto. Di questo articolo è interessante la descrizione dei sintomi, visto che magari non sono subito riconoscibili come dati da un'allergia.
mi inserisco nella discussione per raccontare la mia esperienza personale.
Per ca 5 anni sono stata affetta da una noiosissima gengivite che mi costringeva (su consiglio del dentista) a pulizie dei denti frequenti e dolorosissime. La tortura è miracolosamente finita quando ho cominciato ad usare, anziché un dentifricio qualsiasi scelto a caso, quello omeopatico della weleda!!
adesso uso l'omeodentifricio di fitocose perché costa moolto meno di quello weleda ma il risultato non è altrettanto soddisfacente, anche se sempre 1000 volte meglio di quelli tradizionali.
Grazie per la dritta su Logona e Lavera, li cercherò!
Ciao
Per ca 5 anni sono stata affetta da una noiosissima gengivite che mi costringeva (su consiglio del dentista) a pulizie dei denti frequenti e dolorosissime. La tortura è miracolosamente finita quando ho cominciato ad usare, anziché un dentifricio qualsiasi scelto a caso, quello omeopatico della weleda!!
adesso uso l'omeodentifricio di fitocose perché costa moolto meno di quello weleda ma il risultato non è altrettanto soddisfacente, anche se sempre 1000 volte meglio di quelli tradizionali.
Grazie per la dritta su Logona e Lavera, li cercherò!
Ciao
Salve a tutti.
Volevo segnalarvi un nuovo dentifricio dell'Istituto Erboristico L'Angelica garantito AIAB e certificato ICEA che ho trovato al supermercato.
L'Inci è questo:
Glycerin
Sorbitol
Aqua
Calcium Carbonate
Hydrated Silica
Silica
Potassium Nitrate
Titanium Dioxide
Aroma
Coco Glucoside
Xanthan Gum
Zinc Citrate
Thymus Vulgaris Extract*
Mentha Piperita Extract*
Rosmarinus Officinalis Extract*
Juniperus Communis Extract*
Salvia Officinalis Extract*
Melaleuca Alternifolia Oil
Ammonium Glycyrrhizate
Sodium Cocoyl Isethionate
Potassium Sorbate
Limonene
*Derivato da Agricoltura Biologica
Si chiama "PROTEZIONE TOTALE". Costo 2,20 Euro
Che ne pensate?
Volevo segnalarvi un nuovo dentifricio dell'Istituto Erboristico L'Angelica garantito AIAB e certificato ICEA che ho trovato al supermercato.
L'Inci è questo:
Glycerin
Sorbitol
Aqua
Calcium Carbonate
Hydrated Silica
Silica
Potassium Nitrate
Titanium Dioxide
Aroma
Coco Glucoside
Xanthan Gum
Zinc Citrate
Thymus Vulgaris Extract*
Mentha Piperita Extract*
Rosmarinus Officinalis Extract*
Juniperus Communis Extract*
Salvia Officinalis Extract*
Melaleuca Alternifolia Oil
Ammonium Glycyrrhizate
Sodium Cocoyl Isethionate
Potassium Sorbate
Limonene
*Derivato da Agricoltura Biologica
Si chiama "PROTEZIONE TOTALE". Costo 2,20 Euro
Che ne pensate?
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- Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:38 pm
- Controllo antispam: diciotto
Ciao Fabrizio,Fabrizio Zago ha scritto:Molto strano che AIAB abbia validato un prodotto con Potassium Nitrate
e con Sodium Cocoyl Isethionate. Mi rileggerò il disciplinare ma lo trovo proprio strano.
posso chiederti il perchè della tua "diffidenza" verso i due ingredienti? Solo per sapere, visto che li ho comprati e vorrei capire se sono "verdi" o meno:)