Smoker's face

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Porto Pietro
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Smoker's face

Messaggio da Porto Pietro » gio ott 07, 2004 9:35 am

In un periodo in cui dedichiamo molta attenzione alle cure estetiche per mantenerci giovani è strano che nessuno abbia ancora preso in considerazione su questo sito i danni provocati dal fumo ( Riky ?) . Le donne ormai rappresentano ormai la maggioranza tra i fumatori e sono
anche le più accanite. Quello che è emerso recentemente da uno studio è che l’entità del danno è risultata proprorzionale all’età di acquisizione del vizio e al numero di sigarette . Si è calcolato che mentre l’abitudine alla fotoesposizione ( 50.000 ore nel corso di una vita )
triplica la probabilità di acquisire una vistosa rugosità ,il consumo di almeno un pacchetto di sigarette alla settimana la moltiplica per 5. E la combinazione di entrambi i fattori di rischio la eleva addirittura di 12 volte! . Quando si prende in considerazione il proprio aspetto come la
presenza di rughe sul viso, si va a toccare un tasto delicattissimo per tutto l’universo femminile e sono convinto che questi dati faranno meditare maggiormente chi fuma rispetto ad altre tematiche più importanti come il rischio di tumore al polmone.
E visto che sono in vena anche grazie al nuovo sito , per chi non è ancora del tutto convinto dei danni provocati dalla sigaretta, propongo la lettura seguente che è stata frutto di una mia ricerca di qualche anno fa.
Saluti

“Faccia da fumo”
Narra il frate Bartolomè de las Casas nella sua Historia de las Indias come due “Cristianos” al seguito di Colombo si imbattessero a Cuba nel lontano 1492 in uomini che tenevano in mano una sorta di tizzone acceso a una estremità, fatta di erbe secche avvolte in una foglia più
grande. Fu questo il primo incontro di europei con Nicotiana tabacum, una solanacea destinata a essere importata nel vecchio continente al pari di altre piante affini come la patata ed il pomodoro. Da quella data il tabacco non ha mai cessato di influire nella storia del costume suscitando molto presto entusiasmo ed accanita avversione.

La pianta del Tabacco
Il tabacco è una pianta della famiglia delle solanacee, la stessa famiglia a cui appartiene la patata, il pomodoro, il peperone, la melanzana e come queste riginaria del Sud america e importata in Europa dalle prime spedizioni spagnole nel nuovo Mondo. Le sue larghe foglie , una volta essicate, vengono trattate con diversi additivi aromatici per migliorarne il sapore.

Il fumo
Il fumo che origina dalla combustione incompleta di questo tabacco e dalla carta che lo avvolge contiene circa 5000 sostanze diverse gassose e particellari che ricadono almeno in 15 classi chimiche: i nome di alcune di esse sono: ossido di carbonio, acido cianidrico, ammoniaca, benzene, formaldeide, benzoantracene, benzopirene, cloruro di vinile ecc. Si
tratta di un coktail di rara nocività che comprende composti classificati come tossici , citotossici , cancerogene e promotori di tumori. Il loro ingresso negli alveoli polmonari danneggia infatti le mucose di rivestimento dei bronchi, in particolare il sistema di pulizia
formato da cellule provviste di ciglia che hanno la funzione di opporsi all’entrata di nei polmoni di sostanze estranee come le polveri,i germi e sostanze tossiche.

Catrame: è il costituente più importante della parte corpuscolata. Sotto questo nome vengono comprese diverse sostanze le più pericolose delle quali sono il Benzopirene e gli idrocarburi aromatici . Il catrame contribuisce ad irritare le vie respiratorie, all’ingiallimento dei denti, all’alito cattivo e alla sensazione di amaro in bocca.
Ossido di carbonio: si lega all’emoglobina causando un deficit di ossigenazione del sangue con riduzione della capacità di trasporto dell’ossigeno ai tessuti. Quando l’emoglobina è bloccata dall’ossido di carbonio, si viene a creare uno stato di sofferenza sia per la pelle e
capelli che per l’apparato vascolare con effetti tutt’altro che trascurabili sul muscolo cardiaco.
Nicotina
E’ un alcaloide altamente tossico la cui ingestione in dose unica di 40-60mg ha effetti letali sull’uomo. Tramite il fumo di sigaretta, viene assorbita prontamente dagli alveoli polmonari e una volta in circolo manifesta subito le sue proprietà gratificanti per il fumatore come un
miglioramento del tono dell’umore, un aumento della resa lavorativa ed una diminuzione dell’ansia
Ma la nicotina nella sua complessità d’azione utlizza anche meccanismi biochimici che possono trasformare un individuo in uno schiavo; essendo analoga all’acetilcolina, il principale neurotramettitore cerebrale, è in grado di raggiungere i recettori cerebrali in pochi secondi e provocare delle modificazioni in un’area specifica del cervello che si chiama nucleo
accumbens dove avviene l’elaborazione delle emozioni. La nicotina in questa particolare zona libera un neuromediatore chiamato Dopamina, una molecola che i neuroni utilizzano per parlare tra di loro . Quando si aspira una boccata di fumo i neuroni iniziano a trasmettere
informazioni . In condizioni normali la dopamina si libera quando sorge una situazione che viene classificata dal cervello come stato di necessità. Ciò avviene quando si sente la necessità
urgente d bere, mangiare o fare l’amore. Nel nostro caso la cosa necessaria diventa la nicotina Un cibo mangiato oggi e a lungo desiderato o comunque ricercato per fame, fa produrre
dopamina. Mangiato di nuovo il giorno dopo non ha più lo stesso effetto. La nicotina invece ,come droga, continua a far produrre questo mediatore neurochimico anche se il gesto di accendere una sigaretta rimane ripetitivo. Insomma la nicotina non tiene conto dell’abitudine che rende meno appettibile ogni cosa: è per questo che non diventiamo dipendenti dai cibi. In certi individui più fortunati la dopamina, con l’assunzione di dopamina, viene prodotta in minore quantità e non riesce quindi ad innescare la dipendenza. Il problema della nicotina è legato all’assuefazione ed alla dipendenza ; se da una parte da
l’impressione di un potenziamento fisico e mentale, dall’altra dopo l’effetto eccitante provoca un effetto deprimente contrario al primo che spinge ad accendere di nuovo una sigaretta e spesso ad aumentare le dosi per mantenere costanti i livelli di nicotina nell’organismo e le sensazioni di piacere. La nicotina è il vero gancio capace di tenere appeso il fumatore al di là dei buoni propositi di riscatto .

Fumo e pelle
La pelle come tutti gli altri tessuti invecchia naturalmente secondo ritmi che sono scanditi dal nostro orologio biologico, ma parecchie ricerche hanno provato che esistono rischi ambientali come la luce solare, l’aria inquinata delle città e non ultimo il fumo di sigaretta ecc. che
accellerano la decadenza cutanea. Una delle più accreditate teorie sull’invecchiamento considera i radicali liberi come la principale causa dell’invecchiamento cutaneo e resonsabili della presenza all’interno del corpo umano di proteine alterate che producono segni evidenti di
degenerazione in vari tessuti. Quando si fuma vengono prodotti radicali liberi che reagiscono e si legano alle strutture organiche ( proteine e grassi) sia per azione diretta del fumo sull’apparato respiratorio che
per contatto sulla pelle causando danni ai vari organi. Una boccata di fumo di sigaretta inalata a livello polmonare contiene circa 1x10 17 radicali
liberi equivalenti 10mila trilioni di radicali liberi , molto di più di tutte le cellule umane messe insieme. L’invecchiamento quindi deriva almeno in parte, dall’accumulo di danni indotti da queste molecole poichè i meccanismi di detossificazione con l’avanzare dell’età, non sono
più efficienti al 100%.

Faccia da fumo
Il fumo non è solo causa di gravi malattie ma determina anche modificazioni della cute e delle mucose che rendono i fumatori poco gradevoli e invecchiati precocemente : in sintesi le modificazioni tipiche dei fumatori incalliti sono la presenza di linee o rughe del viso disposte
caratteristicamente in forma radiale intorno alla bocca e agli angoli degli occhi , rughe lineari superficiali o profonde sulle guance e sotto gli zigomi , pallore e tonalità grigiastra della cute
con epidermide sottile e atrofica . Ecco l’aspetto definito “faccia da fumo”
A livello cutaneo, per effetto della vasocostrizione la nicotina produce una diminuzione del calibro delle arteriole restringendo i piccoli vasi sanguigni specialmente quelli situati intorno agli occhi e alle labbra favorendo il formarsi di rughe e provocandone una riduzione della tonicità e dell’elasticità. Le rughe attorno alle labbra sarebbero 3-5 volte superiore alla norma nei fumatori.
Già ragazzi di 16-17anni mostrano questi segni appena dopo sei mesi da che hanno iniziato a fumare.

I lavori scientifici recentemente apparsi che dimostrano inconfutabilmente l’entità dei danni provocati a livello cutaneo dall’azione lesiva del fumo sono numerosi. Eccone alcuni fra i più significativi

H. Daniel ha compiuto una ricerca comparata su 1104 soggetti confrontando la presenza delle rughe attorno agli occhi ( zampedi gallina) di fumatori e non. L’associazione tra sigarette fumate e rughe risultava impressionante ed era in relazione con la durata ed l’intensità delle sigarette fumate per entrambi i sessi. Fumatori di età compresa tra
i 40-49 anni mostravano segni di degenerazione cutanea al pari di non fumatori maggiori di 20 anni di età. Inoltre la pelle dei fumatori di sigarette differiva da quella dei non fumatori oltre che per le rughe , anche per l’aspetto pallido anche per una tendenza ad un colore
giallo-grigio.

Uno studio su 299 soggetti non fumatori, 551 non più fumatori e 266 fumatori correnti di età compresa tra i 30 e 69 anni dava i seguenti risultati : L’effetto del fumo sulle rughe facciali diventa evidente con l’età dopo i 40 anni. infatti le rughe del viso sono rare tra fumatori e non compresi tra i 30 e 39 anni . Le donne possono essere più sensibili agli effetti negativi del fumo sulle rughe facciali rispetto
agli uomini .Tra fumatori correnti , il relativo rischio di rughe era più alto nelle donne che negli uomini e il rischio appariva aumentare dopo 10pacchetti /anno di sigarette fumate nelle
donne paragonato con i 20 pacchetti /anno degli uomini. Il numero di pacchetti di sigarette fumate all’anno è stato positivamente associato con le rughe facciali tra donne di età compresa tra i 40 e 69 anni e tra uomini tra i 40 e 59 anni. In entrambi i gruppi il rischio di aumento di rughe facciali era equivalente a circa 1,4 anni di invecchiamento precoce.
Con l’età , con una esposizione solare media e peso corporeo controllato , il rischio stimato di avere rughe moderate o gravi tra i fumatori correnti paragonato a quello dei non fumatori è di 2,3 volte maggiore tra gli uomini e di 3,1 volte in più tra le donne .

La questione della responsabilità relativa del fumo o dell’esposizione della pelle nell’indurre la comparsa prematura delle rughe facciali , fu parzialmente risolta nel 1991 quando
Kadunce dimostrò che la maggior parte di rughe facciali premature tra 132 donne di razza bianca era associata alla quantità di sigarette fumate in un anno indipendentemente dall’esposizione eccessiva alla luce solare. L’associazione di questi due fattori conduceva ad un effetto cumulativo . Il lavoro scientifico dimostrava anche che il numero e lo spessore
delle fibre elastiche del derma reticolare di persone con pelle chiara non esposta ai raggi solari di fumatori accaniti era significativamente maggiore rispetto alle persone della stessa età non fumatrici.


La qualità della barriera epidermica, il raggrinzimento della cute e la secchezza cutanea sono stati presi in considerazione da Muizzudin e altri e confrontati tra gruppi di fumatori attivi, fumatori passivi e non-fumatori. La qualità della barriera epidermica è stata valutata attraverso
la perdita d’acqua transepidermica ( TEWL). La secchezza cutanea è stata misurata con l’analisi d’immagine digitale di corneociti che sono stati rimossi dalla cute con “tape-strippimg” ed il grado di raggrinzimento cutaneo è stato valutato con l’analisi d’immagine computerizzata di repliche siliconiche dell’area periorbitale.
I dato ottenuti da questo tipo particolare di popopazione hanno indicato che i fumatori attivi presentano una cute più rugosa e più secca dei non fumatori, con proprietà di barriera ridotte. I fumatori passivi presentano lo stesso grado di danno alla barriera cutanea e di secchezza
cutanea dei fumatori attivi.L’esposizione solare sembra giocare un ruolo più importante nel favorire il danno cutaneo rispetto ai fattori di invecchiamento cronologico , specialmente in combinazione con l’esposizione cronica al fumo di sigaretta. L’esposizione cronica al fumo di
sigaretta sembra contribuire allo stesso modo o anche più dell’esposizione solare al deterioramento della qualità di barriera e al grado di raggrinzimento

Patogenesi:
Il meccanismo responsabile che mette in relazione le sigarette fumate con le rughe facciali può essere dovuto a diversi fattori.
L’azione topica può essere dovuta ad un’azione di tipo irritativo delle sigarette sulla pelle. Tale azione può essere anche sistemica . Molti componenti del fumo di sigaretta vengono assorbiti sistemicamente e potrebbero essere la causa di danni al tessuto connettivo e di tipo
vascolare . Le sigarette hanno dimostrato di diminuire il flusso arteriolare e capillare nella pelle causando ischemia cronica del derma. Per esempio nei polmoni , il fumo di sigaretta danneggia il collagene e l’elastina, gli elementi del tessuto connettivo che sono importanti per
mantenere l’integrità della pelle. E’ stato ipotizzato che il fumo diminuisce i livelli di vitamina A che da protezione contro i radicali dell’ossigeno che danneggiano il DNA e il tessuto connettivo. La patogenesi dei cambiamenti della pelle dei fumatori è poco conosciuta. Il fumo molto
probabilmente esercita il suo deleterio effetto sulla pelle attraverso meccanismi interattivi di cui solo alcuni sono stati studiati.
Una predisposizione genetica al fumo di sigaretta è molto probabile. Infatti alcuni soggetti sono fortemente inclini a sviluppare le rughe , mentre altri membri della stessa famiglia pur essendo grandi fumatori sono meno inclini a sviluppare rughe . Solo il 27% di 25 soggetti
con storia di fumo con più di 50 pacchetti/anno esaminati da Kadunce mostravano rughe importanti.
Come nell’elastosi attinica , gli ioni superossido potrebbero essere coinvolti nell’inizio dell’elastosi da fumo.
Quando i componenti del tabacco stimolano i neutrifili, vengono prodotti ioni superossido che vengono in parte distrutti da enzimi intracellulari e antiradicali liberi come la vitamina C.
Questi radicali liberi possono indurre alterazioni a macromolecole del tessuto connettivo . La distribuzione di questi radicali liberi via flusso sanguineo può spiegare parzialmente la localizzazione dell’elastosi da fumo nella metà e derma reticolare mentre le papille dermiche
restano inattacate. In contrasto l’irradiazione solare agisce direttamente sull’epidermide. Vari effetti sul metabolismo del tessuto elastico sono stati descritti per il fumo da sigaretta:aumento del rilascio di elastasi da parte dei neutrifili circolanti, inattivazione dell’inibitore dell’alfa-1
proteinasi e inibizione della lisil ossidasi. Il risultato della degradazione dell’elastina è probabilmente associato ad un eccessivo aumento nella sintesi biochimica di tessuto elastico anomalo come dimostrato prima nei polmoni. Le conseguenze vascolari del fumo conducono
ad un ridotto apporto di flusso sanguineo alla pelle che porta inevitabilmente ad un processo di invecchiamento prematuro . Infatti la nicotina aumenta i livelli sanguinei di vasopressina che è un vasocostrittore. La perfusione delle pelle e la temperatura diminuiscono subito dopo pochi minuti dopo l’inalazione di fumo specialmente dopo un periodo in cui non si è fumato. E’ ben conoscuito che fumatori con livelli di carbosiemoglobina cronici sopra il 5% hanno un rischio 20 volte superiore di sviluppare arteriosclerosi se paragonato a quelli con livelli al di
sotto del 3%. L’aumento dell’idrossilazione dell’estradiolo indotto dal fumo di sigaretta conduce ad un relativo ipoestrogenismo che potrebbe essere associato nella donna alla secchezza della pelle e atrofia simili a quelle descritte dopo la menopausa.


C’e anche il fumo passivo
Bastano 30 minuti trascorsi in un ambiente fumoso per perdere gran parte delle riserve di sostanze antiossidanti del sangue compresa la vitamina C , l’arma di difesa che il nostro
organismo ci mette a disposizione per combattere gli effetti nocivi dei radicali liberi , le molecole presenti in abbondanza nel fumo di sigaretta. Anche gli idrocarburi aromatici sono presenti in elevata concentrazione non solo nel fumo di tabacco inalato ma anche in quello
espirato per cui il rischio di tumore esiste anche in chi è vittima del fumo altrui. All’interno dell’organismo i radicali liberi stimolano la produzione di colesterolo ossidato , una sostanza che si attacca alle pareti interne dei vasi sanguinei costituendo le cosidette placche aterosclerotiche che possono bloccare il normale flusso o scatenare la formazione di
coaguli , i fattori responsabili di infarto o ictus.La quantità di sostanze antiossidanti nel sangue di 10 individui non fumatori in buono stato di salute dopo che erano stati esposti per 30 minuti al fumo passivo. Si è visto che qust’ultimo è in grado di indurre un calo di oltre il 30% delle
difese antiossidanti di questi individui. Non solo: i non fumatori sembrano essere più suscettibili al fumo di sigaretta rispetto ai fumatori stessi.



Ruolo della vitamina C
Alla base dell’azione preventiva dei vegetali sui tumori , il contenuto di vitamina C occupa un ruolo importante: sembra infatti ridurre la conversione di nitriti e nitrati alimentari in nitrosamine cancerogene.
E’ ormai noto che i fumatori bruciano più vitamina C . Nel loro organismo il consumo di questo agente antiossidante subisce un aumento del 40% che deve essere integrato con un fabbisogno doppio nella dieta rispetto a chi non fuma. L’azione riducente della vitamina C contro i radicali liberi si esplica soprattutto attraverso la rigenerazione della vitamina E
Mentre la vitamina E è in grado di bloccare le razioni a catena di tipo ossidativo che vengono innescate dai radicali liberi ai danni degli acidi grassi poliinsaturi delle membrane cellulari, la vitamina C coadiuva in questo la vitamina E rigenerandone la forma attiva secondo una
reazione di ossido-riduzione che avviene nel seguente modo:
La vitamina E quando incontra un radicale libero cede un idrogeno e di conseguenza si ossida.
La vitamina C riduce la vitamina E in forma attiva donando l’idrogeno perso dalla vitamina E e trasformandosi in deidroascorbato.

Vitamina E-OH + .OH---------------Vitamina E + O + H2O
( vitamina E naturale) (Radicale libero) (vit. E ossidata a chinone)

Vitamina E + O + Vitamina C---------------Vitamina E-OH + Vitamina C ossidata
(vit. E ossidata a chinone) (Deidroascorbato)

La protezione svolta da parte della vit.C nei confronti della vitamina E è forse la reazione che il nostro organismo usa maggiormente per neutralizzare le specie radicaliche. Anche la pelle quando entra a contatto con sostanze ossidanti usa gli steso meccanismi ed è
quindi importante usare prodotti cosmetici antiossidanti che contengono molecole come la vitamina C ed E ad azione antiradicalica.
La vitamina C viene considerata la vitamina per eccellenza della pelle matura in quanto risulta efficace nel contrastare le principali cause che stanno alla base del processo di invecchiamento cutaneo
La proprietà che le vengono maggiormente riconosciute oltre a quella antiradicalica è la promozione della sintesi di collagene ed elastina attraveso la sintesi dell’idrossiprolina, un aminoacido presente nel collagene per il 10% del totale degli aminoacidi . La vitamina C è
essenziale all’enzima prolil idrossilasi per la formazione dell’idrossiprolina partendo dalla prolina
Senza idrossilprolina non si forma la tripla elica caratteristica del collagene e le catene alfa che lo compongono si degradono.
Conclusioni
Il fumatore può star sicuro che a 40anni avrà un buon numero di rughe in più dei coetanei astemi dal vizio: segni attorno alla bocca e agli occhi e linee superficiali o profonde sulle guance. per di più il suo viso presenta spesso un pallore grigiastro e la sua pelle diventa sottile, più fragile del normale. Senza il fumo si godono di più sapori e profumi, si respira meglio. Mgliora l’aspetto estetico: la pelle è più elastica e colorita e rallenta la formazion di rughe. Spariscono le occhiaie e le
macchie gialle sulle dita e i capelli acquistano in vitalità e lucentezza. Chi smette ha di fronte a sè una vita decisamente migliore.
Il fumo è un mezzo per complicarsi l’esistenza e dimostrare più anni di quelli che si hanno .
Ma ne vale la pena?

Bibliografia:
L.Bazzoli, L.Ripamonti: “Stop al fumo” - Corriere Salute- 5.99
G.Ferrieri-Corriere salute 7 ott.1997
C.Francès: Smoking and the Skin - Int.journal of Dermatology vol 31 n°11 - Nov.1992
Virginia L. Emster, PhD, Deborah Grady,MD ecc.: Facial Wrinkling in Men and Women by Smoking Status. America Journal of Public
Health- January 1995, vol 85 n°1.
A.Sparvoli: Le tracce del danno - Corriere salute16 giugno 1998
Yung Hian Leow,Howard Maibach: Smokers Face: Smoking,Skin and Tissue oxygenCosmetics & Toiletries n°11 November 1997
N.Muizzudin,K.Marenus,D.Maes: Effetti del fumo di sigaretta sulla cute -J.Soc.Cosmet.Chem., 48-1997
Daniela Gavazzi: Bellezza in fumo -Corriere Salute del 22 Sett.97

barbara3
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Messaggio da barbara3 » gio ott 07, 2004 11:32 am

Mi sa che Riki sia una fumatrice ^____^
Quanto a me, noto una differenza abissale tra la pelle delle mie amiche che fumano e quelle che non fumano, me compresa che mai ho fumato e mai fumerò.

donaflor
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Messaggio da donaflor » gio ott 07, 2004 12:06 pm

io iniziato a fumare a sedici anni, malboro, ne ho fumate 30 - dico trenta - al giorno, per 23 anni consecutivi. Ce l'ho fatta a smettere, ormai non fumo da tre anni, ho frequentato un corso organizzato dalla lega italiana antitumore, anche se poi, e ho smesso in un secondo momento facendo fondo a tutta la mia forza di volontà. E' stata durissima, credetemi, a livello psicologico e fisico (ho rpeso diversi chiletti)(ma in tre anni li ho già smaltiti). E' un vero e proprio cambiamento di vita. Quando fumi, vivi per fumare. Comunque in questi tre anni, non so se in conseguenza alla libertà acqusita dalla nicotina ho iniziato a fare un sacco di cose: volontariato nel commercio equo e solidale, yoga, thai chi .....e a leggere tutti gli inci dei cosmetici e a frequentare questo forum!
Ho inizato a prendermi cura di me in maniera più intelligente (eh sì, fumare è proprio una cosa stupida) e nonostante la mia faccia abbia sicuramente qualche rughetta in più, la mia pelle, ora sta molto molto meglio di prima.

Laura12
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Messaggio da Laura12 » gio ott 07, 2004 12:30 pm

Cara Donaflor, bravissima e complimenti!

adriano
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Iscritto il: mar ott 05, 2004 9:13 am

pietro

Messaggio da adriano » gio ott 07, 2004 1:14 pm

Non solo quello che citi è giusto ma altri inquinanti ambientali sono dannosi ,presenti anche nella combustione della sigaretta, e sono le aldeidi ,in modo particolare le aldeidi alfa e beta insature ...queste portano alla morte cellulare in poco tempo con danni irreversibili.
La ricerca in questo momento si sta spostando oltre sulla riduzione (spegnimento) dei radicali liberi anche cercando di introdurre sostanze in grado di ridurre le aldeidi citotossiche

adriano

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Messaggio da Riky » ven ott 08, 2004 7:30 am

Complimenti Pietro gran bel lavoro - quasi quasi smetto di fumare!
Ma come hai giustamente scritto, il "nodo" di tutto sta in quel "nucleo accumbens" nel cervello...
E nella bibliografia non hai messo un articolo che avevo scritto sul corriere tanti anni fa, sugli effetti "immediati" del fumo di sigaretta sulla pelle - quello sì che è impressionante, il sapere che cosa succede subito, apena aspiri...
Purtroppo faccio anche parte di una categoria lavorativa che annovera tanti di quei fumatori...che hanno tutto da imparare da persone come donaflor!
Visto che hai ripreso i tuoi bei interventi, perchè non ce ne fai qualcuno sul razionale d'uso dei fitocosmetici? Ricordo che avevi scritto qualcosa di molto bello sulla rosa mosqueta...
Buona giornata, Riky

Lola
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Messaggio da Lola » ven ott 08, 2004 8:28 am

Riky, stai cercando di farlo cambiare argomento??? ;-)))

Ma tanto credo che il 99% dei frequentatori del forum (escluse noi due) non sia fumatore... o no?

Lola

giusi
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fumo passivo

Messaggio da giusi » ven ott 08, 2004 12:40 pm

concordo con quello che dici, pero' nel caso in cui sei "costretto" ad inalare fumo passivo che si fa?

A proposito non c'e' qualche prodotto miracoloso o candele ecc. che almeno evitano in parte gli effetti negativi del fumo

grazie
ciao
Giusy

donaflor
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Messaggio da donaflor » ven ott 08, 2004 12:47 pm

sono una ex fumatrice pentita (di avere smesso, dico sempre per battuta), però non arriviamo agli eccessi eh! un po' di fumo passivo e dico solo un po' non credo sia da demonizzare. Certo se lavori con un fumatore che ti fa respirare 30 sigarette in un giorno, non va bene, ma a volte i non fumatori esagerano, ho visto divieti anche all'aperto, ei mica siamo in america eh!
Coraggio Riky, se ho smesso di fumare io, c'è speranza per tutti e la pelle ringiovanisce davvero e visibilmente nell'arco di poche settimane.

vanilla
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Iscritto il: mer ott 06, 2004 6:35 pm

Messaggio da vanilla » ven ott 08, 2004 1:38 pm

[quote="donaflor"]
però non arriviamo agli eccessi eh! un po' di fumo passivo e dico solo un po' non credo sia da demonizzare. [/quote]

purtroppo se in un posto non è vietato fumare il fumo passivo non è mai un po'... A me piace andare a ballare nei locali latini... sono balli molto aerobici, si suda e si fa molto movimento... d'estate (locali all'aperto) tornavo a casa stanca e felice, adesso (locali chiusi) torno a casa che puzzo di fumo fino alle ossa e con l'aparato respiratorio irritato :-(...
Naturalmente io non ho mai fumato in vita mia e detesto il fumo.

BenStraordinarioCalibro
Messaggi: 4
Iscritto il: ven ott 08, 2004 1:22 pm

Scusate

Messaggio da BenStraordinarioCalibro » sab ott 09, 2004 3:19 pm

Miseria, mi avete fatto venire una voglia di fumare...

valeria
Messaggi: 880
Iscritto il: mar ott 05, 2004 9:21 pm

Messaggio da valeria » sab ott 09, 2004 5:13 pm

Certo, vai, c'è il balcone. Ah, mi dispiace, qui posacenere non ne ho! Ti acconenti di un piattino di quelli da caffè? :-)))

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