detersivi Biocare
Moderatore: Erica Congiu
Emmaarn hai fatto moltissimo e sei stata veramente brava invece, altro che ignoranza :-).
Un'ultima cosa puoi farla per completare l'informazione, la prossima volta nel negozio dal quale acquisti i detergenti ti fai mostrare la lista completa degli INCI, considerato che anche Infanti ti ha assicurato che l'hanno.
Attenzione, devono essere uguali nelle diciture a quelli che trovi sui cosmetici, niente decrizioni come quelle che ti ha messo nella mail ma il nome esatto in "chimichese" degli ingredienti.
Facci sapere che bramiamo acquistare detersivi all'estratto di riso che riparano i capi, ;-) una vera figata altro che "più bianco non si può".
Un'ultima cosa puoi farla per completare l'informazione, la prossima volta nel negozio dal quale acquisti i detergenti ti fai mostrare la lista completa degli INCI, considerato che anche Infanti ti ha assicurato che l'hanno.
Attenzione, devono essere uguali nelle diciture a quelli che trovi sui cosmetici, niente decrizioni come quelle che ti ha messo nella mail ma il nome esatto in "chimichese" degli ingredienti.
Facci sapere che bramiamo acquistare detersivi all'estratto di riso che riparano i capi, ;-) una vera figata altro che "più bianco non si può".
Ciao Laura, ti ringrazio per l'incoraggiamento...lo farò, sperando che Infanti sia stato sincero...io ho studiato chimica alle superiori, ho una piccola infarinatura, ma adesso lavoro come "scenografa d'opera lirica" e dico questo solo per darti un'idea di quanto sia lontana dalle formule chimiche al momento...per diletto e per salvaguardare la mia salute preferisco da sempre le arternative eco-bio in tutte le sue varianti...poi, vivendo circondata da parchi nazionali, immersa nel verde sento come una specie di "vocazione" nel rispettare l'ambiente...ho vissuto per lavoro tanti anni a Milano(una città favolosa dal punto di vista artistico e culturale) dove purtroppo la natura devi andartela a "cercare" il fine settimana con gite fuori porta e code di traffico...solo adesso che sono tornata alle mie origini mi rendo conto di come siamo fortunati ad avere la natura a portata di mano e come sia bello difenderla...prima di usare questi prodotti della Biocare, i detergenti me li facevo da sola con aceto, bicarbonato, olii essenziali, ecc.,...solo che a volte per comodità...
quindi sono ben disposta a trasformarmi in investigatore privato...ma spero che nei miei limiti io riesca ad estrapolare le info utili...ciao Emma
quindi sono ben disposta a trasformarmi in investigatore privato...ma spero che nei miei limiti io riesca ad estrapolare le info utili...ciao Emma
Che bello il tuo lavoro Emma! (e hai anche un bel nome...)
Tornando ai Biocare, anche a me questi prodotti piacciono, ma vorrei essere sicura di quello che ci mettono dentro.
Io credo che siano davvero eco, ma mi dà fastidio questo modo così "carbonaro" di trattare l'utilizzatore, tenendolo all'oscuro perché la ricetta è segreta (tanto garantiamo noi) e poi tanto non ci capireste nulla.
Per non parlare del fatto che non testano sugli animali: ci mancherebbe, è illegale!
Insomma: marketing un po' spinto (non si manda mai un potenziale cliente a quel paese Emma ;-)) che però potrebbe indicare solo una voglia (legittima) di far soldi sul senso ecologico della gente ma senza ingannarla con prodotti finto-eco... almeno spero!
Magari se qualcuno con una solida competenza in materia scrivesse una mail al caro Giorgino facendogli capire cosa vogliamo (e abbiamo il diritto di) sapere... :-)
Tornando ai Biocare, anche a me questi prodotti piacciono, ma vorrei essere sicura di quello che ci mettono dentro.
Io credo che siano davvero eco, ma mi dà fastidio questo modo così "carbonaro" di trattare l'utilizzatore, tenendolo all'oscuro perché la ricetta è segreta (tanto garantiamo noi) e poi tanto non ci capireste nulla.
Per non parlare del fatto che non testano sugli animali: ci mancherebbe, è illegale!
Insomma: marketing un po' spinto (non si manda mai un potenziale cliente a quel paese Emma ;-)) che però potrebbe indicare solo una voglia (legittima) di far soldi sul senso ecologico della gente ma senza ingannarla con prodotti finto-eco... almeno spero!
Magari se qualcuno con una solida competenza in materia scrivesse una mail al caro Giorgino facendogli capire cosa vogliamo (e abbiamo il diritto di) sapere... :-)
Ciao Emma!
Mi complimento anche io con te per l'impegno!
Vorrei dare un piccolo contributo sul tema della chiarezza: sono una soddisfattissima utilizzatrice di prodotti di Officina Naturae, giusto per tua info, prova a fare un giro nel loro sito internet e dai un'occhiata all'INCI dei loro prodotti. Dire che sono trasparenti è dire poco!
Vedi che, come dice Laura12, non è necessario fare del marketing spinto intorno ai prodotti per farli apparire quasi magici!
Penso che essere chiari sia la migliore garanzia che un serio produttore possa dare al proprio cliente!
Ciao!
Mi complimento anche io con te per l'impegno!
Vorrei dare un piccolo contributo sul tema della chiarezza: sono una soddisfattissima utilizzatrice di prodotti di Officina Naturae, giusto per tua info, prova a fare un giro nel loro sito internet e dai un'occhiata all'INCI dei loro prodotti. Dire che sono trasparenti è dire poco!
Vedi che, come dice Laura12, non è necessario fare del marketing spinto intorno ai prodotti per farli apparire quasi magici!
Penso che essere chiari sia la migliore garanzia che un serio produttore possa dare al proprio cliente!
Ciao!
Ragazzi, avete ragione voi! Ho chiesto ad un esperto, questo il dialogo:
IO:
Se una ditta produce detersivi e li definisce eco-bio (a basso impatto ambientale) e crea un sito web... è tenuto secondo te per legge a dichiarare sul sito tutti gli ingredienti che usa nei prodotti?
Esperto:
Si ma non sul sito. solo sull'etichetta del prodotto.
IO:
Il produttore mi ha detto che non ci entrano tutti gli INCI sull'etichetta e poi che c'è un discorso di marketing...e che potrebbero rubare la formula...però altre ditte invece lo fanno, cioè sul sito scrivono tutto! Mi hanno detto (gli amici del forum) che è obbligatorio per legge...
Esperto:
Quelli che dicono di scrivere tutto! Elencare gli ingredienti non vuol dire rubare la formula. Dico cosa c'è non dico in che percentuale.
Le formule poi, si possono brevettare. Così chi copia il prodotto derivante da una formula brevettata può essere denunciato.
IO:
Quindi se si rifiutano di elencare gli ingredienti della scheda tossicologica vuol dire che non sono in buona fede?
Esperto:
Direi di si.
Che stai lavorando per REPORT ?
IO:
Magari...!
Il consumatore come può ottenere le informazioni richieste, che gli sono state negate e farsi valere?
Esperto:
Può segnalare eventuali irregolarità alle associazioni dei consumatori (abusdef, adiconsum, ecc...) oppure fare denuncia ai carabinieri o alla Guardia di finanza. In quest'ultimo caso però, sei obbligata a rilasciare i tuoi dati e potresti essere costretta a partecipare ad un processo.
RAGAZZI CHE NE DITE?
IO:
Se una ditta produce detersivi e li definisce eco-bio (a basso impatto ambientale) e crea un sito web... è tenuto secondo te per legge a dichiarare sul sito tutti gli ingredienti che usa nei prodotti?
Esperto:
Si ma non sul sito. solo sull'etichetta del prodotto.
IO:
Il produttore mi ha detto che non ci entrano tutti gli INCI sull'etichetta e poi che c'è un discorso di marketing...e che potrebbero rubare la formula...però altre ditte invece lo fanno, cioè sul sito scrivono tutto! Mi hanno detto (gli amici del forum) che è obbligatorio per legge...
Esperto:
Quelli che dicono di scrivere tutto! Elencare gli ingredienti non vuol dire rubare la formula. Dico cosa c'è non dico in che percentuale.
Le formule poi, si possono brevettare. Così chi copia il prodotto derivante da una formula brevettata può essere denunciato.
IO:
Quindi se si rifiutano di elencare gli ingredienti della scheda tossicologica vuol dire che non sono in buona fede?
Esperto:
Direi di si.
Che stai lavorando per REPORT ?
IO:
Magari...!
Il consumatore come può ottenere le informazioni richieste, che gli sono state negate e farsi valere?
Esperto:
Può segnalare eventuali irregolarità alle associazioni dei consumatori (abusdef, adiconsum, ecc...) oppure fare denuncia ai carabinieri o alla Guardia di finanza. In quest'ultimo caso però, sei obbligata a rilasciare i tuoi dati e potresti essere costretta a partecipare ad un processo.
RAGAZZI CHE NE DITE?
Dico che non è male l'idea di scrivere alla Gabanelli... in fondo quelli di Report sono gli unici che non hanno paura delle multinazionali.
Se riuscissero a fare una bella inchiesta questa cosa degli inci dei detersivi arriverebbe davvero a un sacco di gente, e le aziende si deciderebbero ad essere più chiare.
Comunque ha ragione il tuo esperto, la composizione è brevettabile (sarebbero davvero dei gran stupidi se non l'avessero fatto), e chi sfrutta un brevetto non suo è perseguibile penalmente. Allora, di cosa possono avere paura questi signori? Perchè si nascondono dietro un dito?
Se riuscissero a fare una bella inchiesta questa cosa degli inci dei detersivi arriverebbe davvero a un sacco di gente, e le aziende si deciderebbero ad essere più chiare.
Comunque ha ragione il tuo esperto, la composizione è brevettabile (sarebbero davvero dei gran stupidi se non l'avessero fatto), e chi sfrutta un brevetto non suo è perseguibile penalmente. Allora, di cosa possono avere paura questi signori? Perchè si nascondono dietro un dito?
Ai produttori reticenti si dovrebbe far notare che da ottobre 2005 è stato recepito il regolamento (CE) N. 648/2004 del Parlamento Europeo relativo ai detergenti che modifica la normativa sull’ etichettatura.
A seguito di questa normativa i produttori di detergenti "sarebbero" obbligati, per ogni prodotto, a rendere pubblici tutti gli ingredienti sul sito web aziendale.
Gli ingredienti dovrebbero essere elencati in ordine decrescente di peso, utilizzando la denominazione chimica comune oppure la denominazione IUPAC, il numero CAS, e, se disponibile, la denominazione INCI , nonché la denominazione della farmacopea europea. "Sarebbero" perchè in Italia, a differenza degli altri paesi europei, non sono state definite le sanzioni per chi non si attiene al regolamento e quindi molti produttori di detergenti italiani hanno potuto non pubblicare l’elenco completo di tutti gli ingredienti o addirittura non attivare un sito web aziendale.
E’ quindi possibile trovare definizioni generiche tipo:tensioattivi nonionici, tensioattivi anionici, tensioattivi cationici, sapone sodico vegetale, amidi vegetali, enzimi, polacrilati, ecc. oppure elenchi di ingredienti facenti riferimento a normative differenti dalla 648/2004 che quindi non forniscono la completa e trasparente composizione dei prodotti.
Nel resto d'Europa invece, nei siti dei rispettivi produttori (Henkel, Bolton Manitoba,ecc), è possibile trovare tutte le composizioni espressamente dichiarate dal Dash allo Svelto, ecc ecc.
Sempre a seguito della normativa anche l’etichetta può ora riportare le definizioni generiche sopra indicate, definizioni poi utilizzate anche nelle schede tecniche. Da notare che un prodotto che in etichetta riporta 5/6 componenti, in realtà può essere composto da almeno il doppio degli ingredienti!
Il discorso della brevettabilità è relativo, prendo la formula originaria, cambio profumo, modifico dello 0,01 % qualche ingrediente o inserisco qualche componente che non ne modifica la funzionalità ed ecco che ho risolto il problema. E' un'altra scusa per non essere trasparenti.
Luca
A seguito di questa normativa i produttori di detergenti "sarebbero" obbligati, per ogni prodotto, a rendere pubblici tutti gli ingredienti sul sito web aziendale.
Gli ingredienti dovrebbero essere elencati in ordine decrescente di peso, utilizzando la denominazione chimica comune oppure la denominazione IUPAC, il numero CAS, e, se disponibile, la denominazione INCI , nonché la denominazione della farmacopea europea. "Sarebbero" perchè in Italia, a differenza degli altri paesi europei, non sono state definite le sanzioni per chi non si attiene al regolamento e quindi molti produttori di detergenti italiani hanno potuto non pubblicare l’elenco completo di tutti gli ingredienti o addirittura non attivare un sito web aziendale.
E’ quindi possibile trovare definizioni generiche tipo:tensioattivi nonionici, tensioattivi anionici, tensioattivi cationici, sapone sodico vegetale, amidi vegetali, enzimi, polacrilati, ecc. oppure elenchi di ingredienti facenti riferimento a normative differenti dalla 648/2004 che quindi non forniscono la completa e trasparente composizione dei prodotti.
Nel resto d'Europa invece, nei siti dei rispettivi produttori (Henkel, Bolton Manitoba,ecc), è possibile trovare tutte le composizioni espressamente dichiarate dal Dash allo Svelto, ecc ecc.
Sempre a seguito della normativa anche l’etichetta può ora riportare le definizioni generiche sopra indicate, definizioni poi utilizzate anche nelle schede tecniche. Da notare che un prodotto che in etichetta riporta 5/6 componenti, in realtà può essere composto da almeno il doppio degli ingredienti!
Il discorso della brevettabilità è relativo, prendo la formula originaria, cambio profumo, modifico dello 0,01 % qualche ingrediente o inserisco qualche componente che non ne modifica la funzionalità ed ecco che ho risolto il problema. E' un'altra scusa per non essere trasparenti.
Luca