connettivina...

Forum di supporto al nuovo Biodizionario.it
per approfondimenti sui giudizi espressi del BioDizionario sugli ingredienti Cosmetici e Alimentari

Moderatore: Erica Congiu

paracelso
Messaggi: 399
Iscritto il: mer giu 08, 2005 10:24 am

Messaggio da paracelso » lun feb 20, 2006 9:36 pm

ciao Riky

ovviamente dalla mela :-)

l'esperto è gaton,
ma per quanto ne so, come tutti i precursori delle serotonine in molte piante si trovano triptofano e triptamine da cui non dovrebbe essere difficile produrre melatonina.
Estratta pura non mi risulta, più facile che ci sia una cultura batterica col dna modificato che fermenta e Spock !*z^?* escono fuori già blisterate le pillole di melatonina.

pirimpa
Messaggi: 6
Iscritto il: lun feb 20, 2006 1:47 pm

ma allora...

Messaggio da pirimpa » mar feb 21, 2006 1:53 pm

Lola scrive:
Se io dovessi scegliere... sodio ialuronato tutta la vita, mi piacciono le soluzioni tecnologiche!

Lola[/quote]

...

Allora Lolina, visto che siamo d'accordo sull'acido Jaluronico (è la stessa cosa o no del Sodio ialuronato?!, scusa l'ignoranza...) e penso seguirò il tuo consiglio sullo Jalus (ero già tentata da Fitocose infatti) che altra cremina mi consiglieresti contenente lo Jaluronico???

Grassssie, ciao!!! Pirimpa
:-)

red
Messaggi: 381
Iscritto il: mer ott 27, 2004 11:05 pm
Località: palermo

Messaggio da red » mar feb 21, 2006 10:18 pm

c'è modo di spignattare (in modo semplice) con lo jaluronico (o chi per lui) e il gel d'aloe?
perdonatemi se è una cavolata, è che io sono ingnorante in materia di spignattamenti...

Avatar utente
Gaton
Messaggi: 146
Iscritto il: mar set 06, 2005 7:12 am
Località: S. Rocco al Porto (LO)

Messaggio da Gaton » mer feb 22, 2006 5:59 pm

paracelso ha scritto:ciao Riky

ovviamente dalla mela :-)

l'esperto è gaton,
ma per quanto ne so, come tutti i precursori delle serotonine in molte piante si trovano triptofano e triptamine da cui non dovrebbe essere difficile produrre melatonina.
Estratta pura non mi risulta, più facile che ci sia una cultura batterica col dna modificato che fermenta e Spock !*z^?* escono fuori già blisterate le pillole di melatonina.

Lascia stare l’esperto io sono come dice Lola e Vittorio un pò meticoloso un po’ pignolo e un pò rompimaroni (ma fa parte del mio lavoro purtroppo), però quella della mela è buona.
E allora come andiamo ragassuoli, dato che Paracelso ha chiamato vi posto quello che dice la documentazione della Fitomelatonina che ha scritto la dr.ssa FRANCESCA FERRI lascio a voi le considerazioni poi se ne discute

DI FRANCESCA FERRI
Effegilab,Martignano (TN)
AB.1 -FOTOCHEMILUMINESCENZA
L ’interesse sulla melatonina e sulle sue funzioni fisiologiche si è esteso dagli animali alle piante,con la dimostrazione della sua presenza anche in specie vege-tali di interesse alimentare e medicinale.
Parallelamente,è cresciuto l ’interesse per alcune peculiari proprietà cosmetiche e dermatologiche della melatonina:studi hanno dimostrato che la melatonina ini-bisce lo sviluppo dell ’eritema solare in seguito all ’esposizione a radiazioni UVB; importanti risultati si sono avuti nel trattamento dermico della psoriasi e di eczemi topici;prodotti a base di melatoni-na sono utilizzati nel regolare la crescita dei capelli;infine, dermatologicamente assume importanza l ’effetto protettivo che la melatonina svolge sugli stress ossidativi che sono causa dell ’invecchiamento e del degrado cutaneo.
Fitomelatonina,un estratto oleoso standardizzato Da piante alpine selezionate (Avena sativa,Achillea millefo-lium,Salvia officinalis )è stato ottenuto un estratto oleoso particolarmente ricco in melatonina.Si tratta della frazionelipofila di queste piante,ottenuta attraverso un particolare procedimento estrattivo,che permette di standardizzare il titolo quantitativo in melatonina.In essa sono presenti anche tocoferoli,fitosteroli,acdi grassi oliinsaturi,insaponificabi-li,squaleni.Questo estratto per la sua attività antiossidante, idratante e protettiva UVA e UVB,è indicato per migliorare la resistenza,ritardare gli effetti dell ’invecchiamento e proteggere la pelle dagli
attacchi dell ’ambiente esterno.Queste proprietà sono state verificate con una serie di test sperimentali,che riportiamo qui di seguito.
Attività antiossidante della Fitomelatonina
L ’attività antiossidante è stata testata presso l ’Università di Ferrara,mediante l ’applicazione di due diverse metodiche. Fotochemiluminescenza -Permette sia di quantificare la capacità ossidante di sostanze pure,sia di discriminare l ’attività della fase lipidica dalla fase acquosa.Nella sperimentazione si è determinata
l ’attività sia degli antiossidanti idrosolubili sia degli antios-sidanti liposolubili.Si è operato sulla frazione oleosa limpida ottenuta per centrifugazione.Test ORAC -Si tratta di determinare l ’effettiva capacità,del prodotto in esame,nel catturare i radicali liberi.Si opera attraverso la valutazione dell ’entità della protezione esercitata nei confronti della beta-ficoeritrina soggetta a degradazione radicalica,con depaupe-ramento della sua attiva fluorescente.Entrambe le metodologie utilizzate permettono di affermare )che la fitomelatonina presenta una attività antiossidante (sia nei confronti della componente idrofila sia lipofila)comparabile all ’attività antiossidante dei migliori oli vegetali vecchiamento e proteggere la pelle dagli attacchi dell ’ambiente esterno.Queste
proprietà sono state verificate con una serie di test sperimentali,che riportiamo qui di seguito.
Attività idratante della Fitomelatonina
Presso il Centro di Cosmetologia dell ’Università di Ferrara è stata eseguita la valutazione dell ’attività idratante della Fitomelatonina,mediante la rilevazione del grado di idratazione cutanea short-term attraverso misurazioni prima del trattamento (t 0 )ed ai minuti 5,15,30,60,90,120 e 150 dall ’applicazione.Viene calcolato il valore medio per ogni misura e i dati così ottenuti sono elaborati statisticamente,con un livello di significatività dato da p ¡Ü0,05.I dati relativi al prodotto vengono raffrontati con quelli ottenuti nell ’area non trattata.La Fitomelatonina è risultata efficace l ’idratazione cutanea,alle condizioni sperimentali adottate.In particolare l ’idratazione cutanea aumenta in modo significativo (+10,04%)nell ’area trattata con il prodotto già a 15 minuti dall ’applicazione.L ’incremento dello stato di idratazione cutanea permane significativo per tutti i rimanenti tempi sperimentali,fino a 150 minuti dalla applicazione (+8,73%).

Attività protettiva UV della Fitomelatonina
La fitomelatonina presenta una capacità protettiva nei confronti delle radiazioni solari.
Questa capacità è stata valutata attraverso la determinazione del fattore di protezione solare in vitro effettuata spettrofotometricamente secondo il metodo internazionale di Diffey e Robson,utilizzando uno spettrofotometro a doppio raggio UV-VIS. I dati spettrali acquisiti tra i 400 e i 290 nm (Tab.3) dimostrano le capacità protettive del prodotto,identificandolo come ottimo coadiuvante nell ’ottenimento di cosmetici solari.





A B
fattore protezione UVA 1,1 1,4
rapporto UVA/UVB 1,01 1,08
UVB TOTALI (MEDIA 290-320 nm)
%radiazioni trasmesse 72,83 65,57
%radiazioni schermate 27,17 34,43
UVA TOTALI (MEDIA 320-400 nm)
%radiazioni UVA non trattenute 87,71 71,90
%radiazioni UVA schermate 12,29 28,10
UVA CORTI (MEDIA 320-360 nm)
%radiazioni UVA non trattenute 84,29 70,74
%radiazioni UVA schermate 15,71 29,26

A =Fitomelatonina B =Fitomelatonina frazione cerosa





CONCLUSIONI
La Fitomelatonina presenta delle ottime proprietà cosmetiche che la rendono sostanza particolarmente indicata nella preparazione di emulsioni (creme e latti)dedicati al trattamento sia della pelle matura sia della pelle giovane.Grazie alla sua attività antiossidande permette un efficace contrasto dei radicali liberi,responsabili del degrado cutaneo.
E ’ opportuno aggiungere anche che la fitomelatonina sottoposta a test di irritazione cutanea (Patch test),presso il Centro di Cosmetologia dell ’Università di Ferrara e ha dimostrato una elevata dermocompatibilità (valori di 0,15 al termine di Patch test secondo le indicazioni COLIPA).


Sembra proprio che risolva un bel po’ di problemi
forse
ciao a tutti Gaton

Avatar utente
Gaton
Messaggi: 146
Iscritto il: mar set 06, 2005 7:12 am
Località: S. Rocco al Porto (LO)

Messaggio da Gaton » mer feb 22, 2006 6:00 pm

ri-ciao a tutti
parliamo di acido jaluronico,
l’acido jaluronico è un polisaccaride ad alto peso molecolare e alterna nella sua struttura le molecole dell’acido glucoronico e dell’N-acetyl glucosamina, il suo peso molecolare varia al variare della lunghezza della catena, che puo essere controllato durante la produzione per via enzimatica. Attualmente non è più prodotto da creste di gallo (poveri galletti) ma viene ottenuto per fermentazione da ceppi di streptococcus sp.
Il sodio jaluronato è il sale sodico dell’acido jaluronico tanto che hanno diversi nomi Inci e diversi numeri di CAS N°. Nel mondo cosmetico quello che viene utilizzato normalmente è il sodio jaluronato anche se poi viene pubblicizzato come acido jaluronico.
Con il sodio jaluronato si puo ottenere un bellissimo gel (anche se costoso) ma per gli spignattori e spignatttatrici faranno veramente un prodotto che è una ficata utilizzandolo in percentuali che vanno dal 1.5 al 3 % a seconda della viscosità che si vuol dare al gel.
Naturalmente se si vuole aggiungere altri principi attivi (che siano idrosolubili) occorre solubilizzarli prima di aggiungereil sodio jaluronato. Per facilitare la soubilizzazione del prodotto è consigliabile riscaldare a 40/45°C.
Occorre utilizzare un sodio jaluronato che abbia un peso molecolare di almeno 15 milioni di dalton.
-per red il modo più semplice di spignattare con il sodio jaluronato e il gel di aloe è quello di addensare l’aloe con il sodio jaluronato.
Da tenere in considerazione il pH del succo di aloe in quanto potrebbe capitare che ………….

Gaton

clara
Messaggi: 1031
Iscritto il: ven nov 19, 2004 9:38 am

Messaggio da clara » mer feb 22, 2006 6:43 pm

Lo voglio !! (l'estratto oleoso)
La normale melatonina in compresse no vero?

paracelso
Messaggi: 399
Iscritto il: mer giu 08, 2005 10:24 am

Messaggio da paracelso » gio feb 23, 2006 11:43 am

ma che bello, c'è sempre da imparare, esiste la fitomelatonina :-))))).
Sulla melatonina di estrazione vegetale, ci sono molti dati contradittori.
Fino al 2000 si pensava che fosse solo un ormone animale, poi sull'onda del successo nutrizionale del triptofano e delle supplementazioni alimentari serotoninergiche, hanno cominciato a cercarla e trovarla anche nelle piante.
Normalmente la si considera presente ( ma non ho analisi qualiquantitative valide ) in molte piante con effetto psicotropo.
In sostanza sull'onda delle vecchie ricerche sulle triptamine e allucinogeni vegetali ( lisergico pejote ecc. ecc.. ) c'era una classe di piante in cui , sempre senza dati quantitativi significativi veniva riconosciuta la presenza anche della melatonina.
Non a caso, il tanto decantato effetto proxac simile dell'iperico, veniva in parte imputato anche alla presenza di melatonina.
Anche qui però, nonostante l'iperico sia stato ultra-stra-super analizzato , la quantitativa della melatonina non è così facile trovarla.
Inoltre il riscontro di aumento della melatonina dopo la somministrazione dell'iperico erano imputati prevalentemente al blocco del reuptake serotoninergico delle iperforine ( a memoria ) ed alla successiva metilazione della serotonina.
Analoghi risultati e dubbi per il Tanacetum parthenium .
Dal 2004 la ricerca di melatonina nelle piante ha prodotto molti più dati, personalmente ho trovato solo analisi dove se veniva individuata era con percentuali dell'ordine di 0,01 ppm .
Al contrario le triptamine riconosciute in alcune piante o semi : cacao, solanacee ecc. possono superare i 10 ppm.
Pochissime piante hanno rilevato una presenza di melatonina superiore a 1 ppm e tra queste non ho trovato nè avena, nè achillea, nè salvia.
L'avena , come il riso e molti semi alimentari rientra nelle famiglia di piante testate, ma non è tra quelle analizzate nella ricerca più controversa, pubblicata da life science nel 2000 che rintracciava livelli straordinariamente alti di melatonina in alcuni semi guarda caso di piante riconosciute storicamente per l'alta percentuale di triptofano. ( per me questi poi hanno confuso i mg con i ug ).

Visto che la melatonina, la produciamo normalmente noi nel nostro corpo il problema della somministrazione topica diventa sostanzialmente quantitativo come in fondo si chiedeva Riky.
Ovvero quanti mg di melatonina si trovano in un grammo di FITOMELATONINA ( che è un nome commerciale di qualcosa che all'apparenza sembra un oleolito di avena, achillea e salvia, con l'olio non dichiarato in inci :-((......) ?

Verrebbe la voglia di fare ulteriori controlli....

Avatar utente
Riky
Messaggi: 1273
Iscritto il: mar ott 05, 2004 6:36 pm
Controllo antispam: cinque

Messaggio da Riky » gio feb 23, 2006 8:07 pm

Ho ben il lavoro di cui parla Gaton,
ma qualcosa mi sfugge...
Ovvero - non mi convince-
magari sbaglio io e sono sempre troppo scettica, sett prox ne saprò qualcosa in più
ciao
Riky

paracelso
Messaggi: 399
Iscritto il: mer giu 08, 2005 10:24 am

Messaggio da paracelso » gio feb 23, 2006 10:00 pm

ciao Riky

anch'io diffido decisamente.

1-FITOMELATONINA è un nome commerciale, ma quanta melatonina c'è dentro io non l'ho visto scritto da nessuna parte. 0,0001% 0,01% 1%, certamente non è il 100% visto che dichiarano una lista dei componenti che fa pensare ad un oleolito.
La descrizione del prodotto poi è: olio vegetale, quindi Acido oleico, linoleico ecc.. La melatonina non è un olio vegetale.
2-Se fosse un oleolito dovrebbe essere in chiaro nell'inci l'olio base di macerazione.
3- non hanno presentato le tecniche estrattive della melatonina vegetale, cosa non proprio banale se fino a pochi anni fa i migliori laboratori e ricercatori mondiali neanche se ne erano accorti a livello analitico che c'era la melatonina nelle piante.
Ricordo che il triptofano ( molecola "affine" alla melatonina ) pur essendo presente in misura rilevante in molte piante, quando si è cercato di estrarlo per metterlo sul mercato si è dovuta utilizzare l'ingegneria genetica con batteri dal DNA modificato ecc. ecc..
4- hanno utilizzato piante che per quanto ne so ( qui sicuramente Valussi può saperne di più ) non sono tra le più ricche di melatonina...

povera melatonina, pare quasi che sia lei a cercarsele....

Avatar utente
Gaton
Messaggi: 146
Iscritto il: mar set 06, 2005 7:12 am
Località: S. Rocco al Porto (LO)

Messaggio da Gaton » ven feb 24, 2006 5:33 pm

ciao Riky, ciao Paracelso (prima le donne)

Non avevo dubbi che a paracelso non sarebbero sfuggite quelle dimenticanze (chiamiamole cosi) che accompagnano la presentazione della Fitomelatonina. Ricapitolando
1-Quale è il titolo di meltonina presente in questo estratto
2-Il nome inci del del solvente di estrazione
3-Il metodo di estrazione
4- Diamo per buono il tipo di pianta, anche se nutro dei dubbi

Ma aggiungerei anche questo:

5-come attività antiradicalica esistono molecole con un attività anche migliore della melatonina (Vit. C, Ac. A-lipoico, Coenzima Q10, VIt. E ecc-ecc) e poi quanto ne contiene sta fitomelatonina di principio attivo??????
6-I risultati del test di idratazione che vengono riportati nella presentazione si possono ottenere uguali se non migliori (anzi quasi sicuramente) con un crema contente un buon NMF con del Betaglucano oppure con del Succo di Aloe e cerche no con del Sodio Jaluronato (mi sembra giusto parlarne dato che il topic si chiama connettivina) oppure con oli vegetali tipo jojoba, macadamia ecc-ecc.
7-Si vanta un attività protettiva UV quando dai dati che hanno scritto si legge che a 320-400 nm 87.1% di radiazioni UV non sono trattenute e a 320-360 nm 84.24% non sono trattenute chiamarla attività protettiva UV mi sembra un pelino esagerata.
Se vogliamo dare un azione protettiva UV al formulato allora preferisco inserire 1% di Tinosorb M (ok non sarà verde, ma è fotostabile) che a 320-400 nm ho ca. un 30% di UV non trattenuti, e a 320-360 nm ca. il 28 %.
Però va detto che hanno trovato il nome giusto, accattivante e tanto più è verde, volete mettere vedere un prodotto con scritto contiene melatonina oppure contiene fitomelatonina anti-aging naturale
Fa tutto un altro effetto

Buona serata a tutti
Gaton

Avatar utente
Riky
Messaggi: 1273
Iscritto il: mar ott 05, 2004 6:36 pm
Controllo antispam: cinque

Messaggio da Riky » ven feb 24, 2006 6:34 pm

Gaton e Paracelso, sono d'accordo con voi al 100%, e avete espresso gli stessi dubbi che nutro io.
Magari questo "estratto standardizzato" innovativo etc di fitomelatonina è davvero fenomenale, ma anche secondo me è stato chimato così solo per cavalcare il fito e la melatonina, figurati assieme...
Dal lavoro non si capisce un'acca delle concentrazioni.
Le piante - avena sativa, achillea e salvia ....non c'è assolutamente scritto come è dimostrata la presenza di questa sostanza...
Adesso io prendo una rosa bulgara, scopro che contiene un qualche amminoacido, e dico che contiene polipeptidi vegetali con "fitoprolinato rosarbustus..."

Mah

Il guaio è che mi sono trovata coivolta in un lavoro che questa fitomelanina la avvalla...
Mai fare favori alla gente...gli dai un dito....

vittorio urbani

Messaggio da vittorio urbani » sab feb 25, 2006 9:56 am

Salute a te gaton,

tinosorb: sai che la penso come te? Fotostabile che è una bellezza lessi mesi addietro, postai qui per avere dettagli, naturalmente ferma restando la non proprio integrità bioeco..., ma insomma qualche uovo per far frittate va pure rotto!

Se tu avessi qualche dato sull'andamento della curva di assorbimento del tinosorb M, visto che dovrà arrivarmi spero a breve, prometto di non tirare più la coda a nessun gattino che potrei incontrare per strada!:-)

Buona giornata e dimmi a chi mandare qualche fiore (alla dottoressa vero?!) per la questione dei brevetti!

Avatar utente
Gaton
Messaggi: 146
Iscritto il: mar set 06, 2005 7:12 am
Località: S. Rocco al Porto (LO)

Messaggio da Gaton » sab feb 25, 2006 10:08 am

vittorio urbani ha scritto:Salute a te gaton,

tinosorb: sai che la penso come te? Fotostabile che è una bellezza lessi mesi addietro, postai qui per avere dettagli, naturalmente ferma restando la non proprio integrità bioeco..., ma insomma qualche uovo per far frittate va pure rotto!

Se tu avessi qualche dato sull'andamento della curva di assorbimento del tinosorb M, visto che dovrà arrivarmi spero a breve, prometto di non tirare più la coda a nessun gattino che potrei incontrare per strada!:-)

Buona giornata e dimmi a chi mandare qualche fiore (alla dottoressa vero?!) per la questione dei brevetti!
Per la questine dei brevetti ho inoltrato la tua richiesta ma se non è un prodotto di loro interesse dubito di avere una risposta in ogni modo terro monitorata la situazione.
Per il Tinosorb M non ci sono probblemi ti invio tutta la documentazione che vuoi o meglio ancora se ti va l'idea te la faccio spedire da acef, ti interssa anche il Tinosrb S questo è un filtro ad ampio spetro UVA/UVB liposolubile.

giao
Gaton

vittorio urbani

Messaggio da vittorio urbani » sab feb 25, 2006 10:29 am

G...gr...gra...gra...gra...grazzz... vabbè, non mi viene, spero si capisca lo stesso!:-)

Buona giornata aspetto con impazienza.

Rispondi