Burro di Mowrah (Illipè indiano)
Moderatore: Erica Congiu
Burro di Mowrah (Illipè indiano)
MOWRAH o MAHUA (Madhuca Latifolia)
Pianta tradizionalmente utilizzata in India a scopo medicinale, alimentare e cosmetico
Sul burro estratto dai semi non si trova molto a parte una modestissima tabella che ne elenca i costituenti principali.
Palmitic acid C16:0 20 - 27
Stearic acid C18:0 14 - 30
Oleic acid C18:1 29- 42
Linoleic acid C18:2 12 - 18
Total Saturated 36 - 59
Total Monounsaturated 28 - 44
Total Polyunsaturated 11 - 20
Il burro è bianco, si scioglie a contatto con la pelle, ha un gradevole odore ma risulta un po' pesante.
Quando l'ho provato pensavo più che altro di usarlo come fattore di consistenza.
In rete nei siti che lo vendono o nella descrizione dei cosmetici che lo utilizzano troverete spesso questa frase
"It is known to reduce the degeneration of skin cells"
Esiste solo un complicato (almeno per me) studio indiano del 2004 che ha questo titolo. Il testo lo metterò in fondo x non annoiare.
"Madhucosides A and B, protobassic acid glycosides from Madhuca indica with inhibitory activity on free radical release from phagocytes"
Presumo che il tutto sia saltato fuori da questo studio (i madhucosidi sono stati isolati dal legno) che a mio avviso (ma posso sbagliare quindi nel caso correggetemi) non può da solo giustificare il claim pubblicitario ma se gli effetti pubblicizzati venissero confermati ....
Tornando al nostro burro ho comunque l'impressione che non sia così 'neutro' e privo di effetti, si sa infatti questo:
Parti di piante dello stesso genere vengono tradizionalmente utilizzate per l'emicrania, altre parti sono irritanti e dall'uso dei semi come foraggio per animali sono nate alcune perplessità che paiono confermate da uno studio ..... "...These results indicate temporary male sterility on feeding mahua oil to rats".
L'olio viene comunemente utilizzato in india nelle margarine x uso umano.
Questi pochi indizi anche in mancanza di dati certi paiono inidcare che in un futuro ci si possa aspettare qualche novità interessante.
Un burro 'da tenere d'occhio' direi.
-------------------
Madhucosides A and B, protobassic acid glycosides from Madhuca indica with inhibitory activity on free radical release from phagocytes.
Pawar RS, Bhutani KK.
Department of Natural Products, National Institute of Pharmaceutical Education and Research, Sector 67, SAS Nagar, Punjab 160062, India.
The structures of madhucosides A (1) and B (2), isolated from the bark of Madhuca indica, were established as 3-O-beta-D-apiofuranosyl(1-->2)-beta-D-glucopyranosyl-28-O-[beta-D-xylopyranosyl(1-->2)-[alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->4)]-beta-D-glucopyranosyl(1--> 3)-alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->2)-alpha-L-arabinopyranosyl]protobassic acid and 3-O-beta-D-apiofuranosyl(1-->2)-beta-D-glucopyranosyl-28-O-[beta-D-xylopyranosyl(1-->2)-[alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->4)]-beta-D-glucopyranosyl(1-->3)-alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->2)-alpha-L-arabinopyranosyl]protobassic acid, respectively. These two compounds showed significant inhibitory effects on both superoxide release from polymorphonuclear cells in a NBT reduction assay and hypochlorous acid generation from neutrophils assessed in a luminol-enhanced chemiluminescence assay.
PMID: 15104500 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Pianta tradizionalmente utilizzata in India a scopo medicinale, alimentare e cosmetico
Sul burro estratto dai semi non si trova molto a parte una modestissima tabella che ne elenca i costituenti principali.
Palmitic acid C16:0 20 - 27
Stearic acid C18:0 14 - 30
Oleic acid C18:1 29- 42
Linoleic acid C18:2 12 - 18
Total Saturated 36 - 59
Total Monounsaturated 28 - 44
Total Polyunsaturated 11 - 20
Il burro è bianco, si scioglie a contatto con la pelle, ha un gradevole odore ma risulta un po' pesante.
Quando l'ho provato pensavo più che altro di usarlo come fattore di consistenza.
In rete nei siti che lo vendono o nella descrizione dei cosmetici che lo utilizzano troverete spesso questa frase
"It is known to reduce the degeneration of skin cells"
Esiste solo un complicato (almeno per me) studio indiano del 2004 che ha questo titolo. Il testo lo metterò in fondo x non annoiare.
"Madhucosides A and B, protobassic acid glycosides from Madhuca indica with inhibitory activity on free radical release from phagocytes"
Presumo che il tutto sia saltato fuori da questo studio (i madhucosidi sono stati isolati dal legno) che a mio avviso (ma posso sbagliare quindi nel caso correggetemi) non può da solo giustificare il claim pubblicitario ma se gli effetti pubblicizzati venissero confermati ....
Tornando al nostro burro ho comunque l'impressione che non sia così 'neutro' e privo di effetti, si sa infatti questo:
Parti di piante dello stesso genere vengono tradizionalmente utilizzate per l'emicrania, altre parti sono irritanti e dall'uso dei semi come foraggio per animali sono nate alcune perplessità che paiono confermate da uno studio ..... "...These results indicate temporary male sterility on feeding mahua oil to rats".
L'olio viene comunemente utilizzato in india nelle margarine x uso umano.
Questi pochi indizi anche in mancanza di dati certi paiono inidcare che in un futuro ci si possa aspettare qualche novità interessante.
Un burro 'da tenere d'occhio' direi.
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Madhucosides A and B, protobassic acid glycosides from Madhuca indica with inhibitory activity on free radical release from phagocytes.
Pawar RS, Bhutani KK.
Department of Natural Products, National Institute of Pharmaceutical Education and Research, Sector 67, SAS Nagar, Punjab 160062, India.
The structures of madhucosides A (1) and B (2), isolated from the bark of Madhuca indica, were established as 3-O-beta-D-apiofuranosyl(1-->2)-beta-D-glucopyranosyl-28-O-[beta-D-xylopyranosyl(1-->2)-[alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->4)]-beta-D-glucopyranosyl(1--> 3)-alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->2)-alpha-L-arabinopyranosyl]protobassic acid and 3-O-beta-D-apiofuranosyl(1-->2)-beta-D-glucopyranosyl-28-O-[beta-D-xylopyranosyl(1-->2)-[alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->4)]-beta-D-glucopyranosyl(1-->3)-alpha-L-rhamnopyranosyl(1-->2)-alpha-L-arabinopyranosyl]protobassic acid, respectively. These two compounds showed significant inhibitory effects on both superoxide release from polymorphonuclear cells in a NBT reduction assay and hypochlorous acid generation from neutrophils assessed in a luminol-enhanced chemiluminescence assay.
PMID: 15104500 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Ultima modifica di clara il ven feb 17, 2006 6:32 pm, modificato 1 volta in totale.
L'illipè (Shorea Stenoptera) appartiene al genere Shorea della famiglia delle Dipterocarpaceae con circa 360 specie diffuse nel sud est asiatico.
Mentre il mowhrah appartiene al genere Madhuca della famiglia delle Sapotaceae con circa 800 specie tra cui la famosa argania spinosa.
Accidenti Paracelso mi hai fatto fare di nuovo la ricerca ;-))
All'inizio ero confusa anch'io perchè un produttore mi scriveva mowhra e tra parentesi illipè ma sono piante proprio diverse.
Se poi i burri sono simili non lo so perchè non ho mai provato l'illipè
Qui trovi la famiglia dell'illipè
http://en.wikipedia.org/wiki/Shorea
Qui quella del mowhrah
http://en.wikipedia.org/wiki/Sapotaceae
Mentre il mowhrah appartiene al genere Madhuca della famiglia delle Sapotaceae con circa 800 specie tra cui la famosa argania spinosa.
Accidenti Paracelso mi hai fatto fare di nuovo la ricerca ;-))
All'inizio ero confusa anch'io perchè un produttore mi scriveva mowhra e tra parentesi illipè ma sono piante proprio diverse.
Se poi i burri sono simili non lo so perchè non ho mai provato l'illipè
Qui trovi la famiglia dell'illipè
http://en.wikipedia.org/wiki/Shorea
Qui quella del mowhrah
http://en.wikipedia.org/wiki/Sapotaceae
ne parlai nel forum tempo fa, il vero illipe è quello indiano, mentre quello del borneo che tutti chiamano illipè è una "contaminazione " .
Valussi probabilmente sa spiegare la faccenda.
la tassonomia delle piante a volte è passata attraverso schermaglie nazional-coloniali dei diversi ricercatori che le studiavano... non vorrei sbagliare ma con l'illipè è successo qualcosa di simile....
se cerchi in rete INDIAN ILLIPE trovi valangate di dati.
Valussi probabilmente sa spiegare la faccenda.
la tassonomia delle piante a volte è passata attraverso schermaglie nazional-coloniali dei diversi ricercatori che le studiavano... non vorrei sbagliare ma con l'illipè è successo qualcosa di simile....
se cerchi in rete INDIAN ILLIPE trovi valangate di dati.
Quindi
Illipe del Borneo Shorea
Illipe indiano Madhuca
Io comunque questa valangata di dati non l'ho trovata neppure andandomi a spulciare i trattati botanici.
Tutti e due i burri venivano tradizionalmente utilizzati come idratanti\emollienti e la cosa che andrebbe verificata è la storia di impedire la degenerazione delle cellule.
Studi sui madhucosidi zero.
Si vede che gli studi non sono disponibili su internet.
Attendo che il tuo pupo non dorma x un compendio :-)
Nel frattempo ho modificato il titolo inserendo illipè indiano
Illipe del Borneo Shorea
Illipe indiano Madhuca
Io comunque questa valangata di dati non l'ho trovata neppure andandomi a spulciare i trattati botanici.
Tutti e due i burri venivano tradizionalmente utilizzati come idratanti\emollienti e la cosa che andrebbe verificata è la storia di impedire la degenerazione delle cellule.
Studi sui madhucosidi zero.
Si vede che gli studi non sono disponibili su internet.
Attendo che il tuo pupo non dorma x un compendio :-)
Nel frattempo ho modificato il titolo inserendo illipè indiano
x clara
La "gufata" sul sonno del pupo ha mancato il bersaglio, dorme che è un tesoro. (*.*)
da casa mi è difficile avere accesso a tutti i database che consulto per lavoro. Mi affido alla memoria sperando che Valussi confermi, visto
che il problema creato dalla confusione dei nomi è notevole.
L'illipè indiano è un burro relativamente povero, anche se la medicina ayurveda lo utilizza, con un nome che non ricordo..
Ricordo la tossicità delle polveri del legno come dei semi nonostante le molte ricerche nutrizionali che lo validano come una sorta di margarina naturale...lunedi dall'ufficio se trovo dati più interessanti li trasmetto
La "gufata" sul sonno del pupo ha mancato il bersaglio, dorme che è un tesoro. (*.*)
da casa mi è difficile avere accesso a tutti i database che consulto per lavoro. Mi affido alla memoria sperando che Valussi confermi, visto
che il problema creato dalla confusione dei nomi è notevole.
L'illipè indiano è un burro relativamente povero, anche se la medicina ayurveda lo utilizza, con un nome che non ricordo..
Ricordo la tossicità delle polveri del legno come dei semi nonostante le molte ricerche nutrizionali che lo validano come una sorta di margarina naturale...lunedi dall'ufficio se trovo dati più interessanti li trasmetto
Grazie Paracelso :-)
Su tutti questi prodotti per un consumo cosmetico come dire 'critico e consapevole' un po' più di informazione male non fa.
x Elena.
Può essere che in qualche bottega solidale si trovino.
Io li ho comprati tutti online
Il mowrah l'ho preso qui
http://www.akuawood.co.uk/
Ma lo vendono anche qui
http://www.codina.net
Su tutti questi prodotti per un consumo cosmetico come dire 'critico e consapevole' un po' più di informazione male non fa.
x Elena.
Può essere che in qualche bottega solidale si trovino.
Io li ho comprati tutti online
Il mowrah l'ho preso qui
http://www.akuawood.co.uk/
Ma lo vendono anche qui
http://www.codina.net
Madhuca
Maduca
Illipe
Bassia ( il nome botanico ufficiale in occidente lo ha dato un italiano :-))
Mahua
Mowrah
ho altri 7 o 8 nomi, difficile fare ricerche.
x Elena, quando ordini burro di illipe,prodotto abbastanza comune, esiste una buona probabilità che ti arrivi quello indiano.
Il fatto che i fornitori di materie prime per cosmetica non siano particolarmente precisi fa si che tu possa scoprirlo probabilemente solo quando ti è arrivato .
x clara
il problema della confuzione di nomi rende difficili le ricerche, al punto che molti risultati sono contradittori.
Il legno che ricordavo tossico alla lavorazione potrebbe non esserlo, ti incollo dal BODD ( dermatologia botanica):
The wood was reported to produce dermatitis in all woodworkers who were exposed, suggesting an irritant effect (Pflanz 1908, Matthes and Schreiber 1914).
According to Record (1925) the moah wood or edelteak which Matthes and Schreiber (1914) identified as Illipe longifolia (or I. latifolia) was actually Paratecoma peroba. All lists which include Bassia, Illipe and Madhuca as toxic woods appear to result from Matthes and Schreiber's error. Woods and Calnan (1976) suggest that the wood named moah (Pflanz 1908) may have been Flindersia. Schwartz et al. (1957) list the wood as irritant. The statements of irritation re Madhuca indica above and M. parkii below are possibly irrelevant by reason of the error noted in the report of Matthes and Schreiber (1914).
The thick sticky juice from the bark is irritant and workers with a meal derived from the plant can develop cellulitis of the hands and feet (Lewin 1962, Behl et al. 1966).
Thomson (1971) does not accept reports that the wood yields lapachol, a sensitiser of Tectona.
Sulla tossicità dei semi, una volta spremuti dall'olio ed utilizzati come mangime per animali, i dati sono certi.
Alcune vecchie ricerche , oltre quelle che tu hai trovato, sempre su topi danno un rischio riproduttivo anche per il burro. Ricerche più recenti sempre su topi , anni 90, non hanno confermato il rischio riproduttivo legato all'assunzione alimentare del burro ( ma qua sicuramente conta la raffinazione e purificazione del prodotto ).
Le saponine responsabili sono state isolate e studiate da diversi punti di vista.
Banerji, R. (2002). Madhuca butyracea - The Indian butter tree. Appl. Bot.
L'analisi che hai è la più diffusa, su una trentina di analisi che ho nel mio database, la più completa riconosce anche altri componenti :
10 :0 0.10
12 :0 0.40
14 :0 0.30
16 :0 27.60
16 :1 0.30
17 :0 0.10
18 :0 24.70
18 :1 35.20
18 :2 14.50
18 :3 0.30
20 :0 0.70
20 :1 0.10
Stigmasterolo 323 ppm
beta-Sitosterolo 3234 ppm
delta-5-Avenasterolo 227 ppm
delta-7-Stigmastenolo 46 ppm
ricordavo bene, è un burro sostanzialmente povero e analisi così accurate sono difficili da rintracciare
a parte la bibbia degli oli vegetali : Lipid Handbook etc etc.
Confrontato con l'olio del borneo dovrebbe risultare leggermente più morbido e anche se la lavorazione ne cambia leggermente le caratteristiche, con una cristallizzazione meno " polverosa" .
con i fiori , che tra l'altro hanno un buon profumo, che si dovrebbe riscontrare leggermente anche nel burro grezzo, viene prodotto un liquore tradizionale, sono anche utilizzati in ayurveda come rimedi erboristici, nonostante la tossicità abbastanza evidente ( sempre test su topi ).
Sull'origine e confusione del nome illipe, mia personale opinione, quello originale viene dalla lingua malaji, parlata nel kerala, molto simile al tamil, ceylon, dove il nome è illipua, illppa o qualcosa di simile.
Alle origini del commercio coloniale degli oli vegetali portoghesi e inglesi sfruttarono i nomi malaji delle piante o dei loro prodotti, come per la copra...solo successivamente francesi e olandesi trovarono una pianta con un burro "simile" nel borneo.
Maduca
Illipe
Bassia ( il nome botanico ufficiale in occidente lo ha dato un italiano :-))
Mahua
Mowrah
ho altri 7 o 8 nomi, difficile fare ricerche.
x Elena, quando ordini burro di illipe,prodotto abbastanza comune, esiste una buona probabilità che ti arrivi quello indiano.
Il fatto che i fornitori di materie prime per cosmetica non siano particolarmente precisi fa si che tu possa scoprirlo probabilemente solo quando ti è arrivato .
x clara
il problema della confuzione di nomi rende difficili le ricerche, al punto che molti risultati sono contradittori.
Il legno che ricordavo tossico alla lavorazione potrebbe non esserlo, ti incollo dal BODD ( dermatologia botanica):
The wood was reported to produce dermatitis in all woodworkers who were exposed, suggesting an irritant effect (Pflanz 1908, Matthes and Schreiber 1914).
According to Record (1925) the moah wood or edelteak which Matthes and Schreiber (1914) identified as Illipe longifolia (or I. latifolia) was actually Paratecoma peroba. All lists which include Bassia, Illipe and Madhuca as toxic woods appear to result from Matthes and Schreiber's error. Woods and Calnan (1976) suggest that the wood named moah (Pflanz 1908) may have been Flindersia. Schwartz et al. (1957) list the wood as irritant. The statements of irritation re Madhuca indica above and M. parkii below are possibly irrelevant by reason of the error noted in the report of Matthes and Schreiber (1914).
The thick sticky juice from the bark is irritant and workers with a meal derived from the plant can develop cellulitis of the hands and feet (Lewin 1962, Behl et al. 1966).
Thomson (1971) does not accept reports that the wood yields lapachol, a sensitiser of Tectona.
Sulla tossicità dei semi, una volta spremuti dall'olio ed utilizzati come mangime per animali, i dati sono certi.
Alcune vecchie ricerche , oltre quelle che tu hai trovato, sempre su topi danno un rischio riproduttivo anche per il burro. Ricerche più recenti sempre su topi , anni 90, non hanno confermato il rischio riproduttivo legato all'assunzione alimentare del burro ( ma qua sicuramente conta la raffinazione e purificazione del prodotto ).
Le saponine responsabili sono state isolate e studiate da diversi punti di vista.
Banerji, R. (2002). Madhuca butyracea - The Indian butter tree. Appl. Bot.
L'analisi che hai è la più diffusa, su una trentina di analisi che ho nel mio database, la più completa riconosce anche altri componenti :
10 :0 0.10
12 :0 0.40
14 :0 0.30
16 :0 27.60
16 :1 0.30
17 :0 0.10
18 :0 24.70
18 :1 35.20
18 :2 14.50
18 :3 0.30
20 :0 0.70
20 :1 0.10
Stigmasterolo 323 ppm
beta-Sitosterolo 3234 ppm
delta-5-Avenasterolo 227 ppm
delta-7-Stigmastenolo 46 ppm
ricordavo bene, è un burro sostanzialmente povero e analisi così accurate sono difficili da rintracciare
a parte la bibbia degli oli vegetali : Lipid Handbook etc etc.
Confrontato con l'olio del borneo dovrebbe risultare leggermente più morbido e anche se la lavorazione ne cambia leggermente le caratteristiche, con una cristallizzazione meno " polverosa" .
con i fiori , che tra l'altro hanno un buon profumo, che si dovrebbe riscontrare leggermente anche nel burro grezzo, viene prodotto un liquore tradizionale, sono anche utilizzati in ayurveda come rimedi erboristici, nonostante la tossicità abbastanza evidente ( sempre test su topi ).
Sull'origine e confusione del nome illipe, mia personale opinione, quello originale viene dalla lingua malaji, parlata nel kerala, molto simile al tamil, ceylon, dove il nome è illipua, illppa o qualcosa di simile.
Alle origini del commercio coloniale degli oli vegetali portoghesi e inglesi sfruttarono i nomi malaji delle piante o dei loro prodotti, come per la copra...solo successivamente francesi e olandesi trovarono una pianta con un burro "simile" nel borneo.
proprio lui, acc.!!!. malediz!!!..adesso lo vendono scontato :-)
comunque l'handbook CTFA degli ingredienti cosmetici, i 4 libroni neri , costa al pubblico quasi 800 dollari e lo rieditano spesso , così ogni tanto devi ricomprarlo per trovare i nuovi ingredienti :-))) un vero affare.
Fossi in Fabrizio , adesso che sta per pubblicare il biodizionario cartaceo, lo chiamerei Handbook Qualcosa e quintuplicherei il prezzo di copertina ...nel nostro settore si fa così.
comunque l'handbook CTFA degli ingredienti cosmetici, i 4 libroni neri , costa al pubblico quasi 800 dollari e lo rieditano spesso , così ogni tanto devi ricomprarlo per trovare i nuovi ingredienti :-))) un vero affare.
Fossi in Fabrizio , adesso che sta per pubblicare il biodizionario cartaceo, lo chiamerei Handbook Qualcosa e quintuplicherei il prezzo di copertina ...nel nostro settore si fa così.