dal parrucchiere

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sofia*
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dal parrucchiere

Messaggio da sofia* » dom gen 29, 2006 10:12 pm

ciao, io non vado spesso dal parrucchiere, una volta l'anno massimo due, non mi tingo i capelli, ma ora vorrei andare dal parrucchiere e oltre che tagliarlivolevo anche tingerli.
Esistono parruccheri che usano prodotti non testati sugli animali? quali sono questi prodotti venduti ai parrucchieri? Io conosco Paul Mitchell, ma non so come ricondurre la mia ricerca ad esso con un parrucchiere della mia zona.

kham
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Messaggio da kham » dom gen 29, 2006 11:08 pm

ehm, il cruelty free non esiste (amara disillusione mia)... se vai su http://www.saicosatispalmi.org c'è l'articolo di lola che spiega benissimo il perchè...

sofia*
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Messaggio da sofia* » dom gen 29, 2006 11:13 pm

beh questo poi dovremmo spiegarlo a tanti produttori allora che ci prendono per i fondellicome il tanto amato FITOCOSE

Non credo a quello che è stato scritto. Secondo me esistono eccome!

kham
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Messaggio da kham » dom gen 29, 2006 11:21 pm

beh, allora buona ricerca, e se li trovi fallo sapere :)

marylunaz
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Messaggio da marylunaz » dom gen 29, 2006 11:34 pm

scusa sofia ma non mi sembra che la nostra amata FITOCOSE come la chiami tu ci abbia mai preso per i fondelli...basta prendere una confezione e vedrai con i tuoi occhi che non c'è nessun coniglietto illusorio!nel loro sito è ben specificato che vi è
"assenza di materie prime di derivazione animale: eccezioni sono ammesse soltanto nel caso in cui non sia possibile trovare l'ingrediente certificato e comunque non possono essere utilizzate materie prime da animali quando l'acquisizione ne comporti la soppressione"
per i cosmetici non testati mi dispiace ma è un sogno...

Lola
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Messaggio da Lola » lun gen 30, 2006 9:40 am

Ti sconsiglio vivamente di cercare prodotti Paul Mitchell, sono altamente inquinanti (cioè uccidono i pesci)..

Ti posto qualche inci:

Straight works prodotto lisciante:

propylene glycol, aqua, cyclomethicone, Hexylene glycol, dimethicone, polyacrilamide, C13-14 isoparaffin, laureth-7, phenyltrimethicone, bisamino PEG/PPG-41/3 aminoethyl PG-propyl dimethicone, algae, aloe barbadensis, anthemis nobilis, lawsonia inermis, simmondsia chinensis, rosmarinus oficinalis, PEG-12 dimethicone, dimethiconol, methylparaben, propylparaben,parfum, diazolidinyl urea

Extra body daily shampoo:

aqua, sodium laureth sulfate, sodium chloride, cocamide MEA, cocamidopropyl betaine, Hydroxypropylmethylcellulose, bisamino PEG/PPG-41/3 aminoethyl PG-propyl dimethicone, algae, aloe barbadensis, anthemis nobilis, simmondsia chinensis, rosmarinus oficinalis, PEG-12 dimethicone, panthenol, bisamino PEG/PPG-41/3 aminoethyl PG-propyl dimethicone/hedichium coronarium/PEG 12 dimethicone, citric acid, tetrasodium EDTA, poliquaternium-44, DMDM hydantoin, iodopropynyl butylcarbamate, triticum vulgare germ oil, parfum, benzyl benzoate

quick slip styling cream:

aqua, cyclomethicone, polyquaternium-11, dimethicinol, isohexadecane, polyquaternium-37, propylene glycol dicaprylate/caprate, PPG-1 trideceth-6, dimethicone, quaternium-91, cetrimonium methosulfate, cetearyl alcohol, dimethicone PEG-8 meadowfoamate, cinnamidopropyltrimonium chloride, hydroxyethylcellulose, trimethylsiloxyamodimethicone, C11-15 pareth-7, C12-16 pareth-9, gliceryn, trideceth-12, DMDM hydantoin, iodopropynyl butylcarbamate, parfum, benzyl salicylate, citronellol, geraniol, hexyl cinnamal, hydroxycitronellal, linalool, butylphenylmethylpropional, limonene.

Purtroppo non ho trovato gli inci di tinte, ma non credo di sbagliare pensando che saranno dello stesso tenore. La tinta classica è sempre molto inquinante, conviene darsi all'hennè che non fa sofrire e morire gli animali dei mari e dei fiumi e si spera non venga più testato.

Lola
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Messaggio da Lola » lun gen 30, 2006 11:35 am

Ho trovato questo: sono 25 anni che Paul mitchell è cruelty free!

Allora mi spiegheranno come mai usano "bisamino PEG/PPG-41/3 aminoethyl PG-propyl dimethicone" le cui formule più vecchie che ho trovato risalgono al 2003...

http://www.animalsavingsclub.com/compan ... tchell.asp

<<<Featured Cruelty-Free Company: John Paul Mitchell Systems

John Paul Mitchell Systems Celebrates 25 Cruelty-Free Years

John Paul Mitchell Systems was launched in 1980 with the help of a $750 loan and great hope for the future. John Paul DeJoria and Paul Mitchell’s hair-care business grew as a result of their fair business practices and dedication to high-quality products and services, and in 2005, both the company and PETA celebrate 25 cruelty-free years.

John Paul Mitchell Systems has supported PETA’s efforts to end animal testing for many years. In 1989, it became the first hair-care company to publicly oppose animal testing when it signed on to PETA’s statement of assurance, pledging never to test its products on animals. In 1999, the company was a presenting sponsor and donor at PETA’s millennium gala. Other Earth-friendly efforts include harvesting botanical ingredients without harm to the ecosystem and using solar energy at its Awapuhi Farm in Hawaii.

Though some decisions were made for ethical reasons, others were made out of financial necessity: The company’s instantly recognizable black and white bottles were designed that way because in the early days, the duo couldn’t afford colored ink! These days, John Paul Mitchell Systems proves that luxurious hair care can have a conscience and that other companies have no excuse for continuing their cruel and pointless animal tests.

“Corporations can and should change the world for the better,” says DeJoria. “We have the perspective needed to leave the world a better place for our having been here.” >>>

Lola

luce
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Messaggio da luce » lun gen 30, 2006 1:12 pm

per la tinta.non ti so dire..perche' nonf ai come me che vado con il mio shampo e balsamo anziche' farmi mettere chissa' quali schifezze..e se ti portassi anche la tinta da casa?quella che tu ritieni piu' adatta..

Sophie
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Messaggio da Sophie » lun gen 30, 2006 1:43 pm

luce ha scritto:per la tinta.non ti so dire..perche' nonf ai come me che vado con il mio shampo e balsamo anziche' farmi mettere chissa' quali schifezze..e se ti portassi anche la tinta da casa?quella che tu ritieni piu' adatta..
E il parrucchiere come prende la cosa?
Avevo progettato anch'io di farlo, ma dubito di trovare chi accetta di usare i miei prodotti!

luce
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Messaggio da luce » lun gen 30, 2006 1:49 pm

la mia lo fa.e' capitato anche che me li lavassi a casa e poi andassi da lei..risparmiando 5 euro di shampo
chiedi..tentar non nuoce..

pata
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Messaggio da pata » lun gen 30, 2006 6:50 pm

Sophie ha scritto:
luce ha scritto:per la tinta.non ti so dire..perche' nonf ai come me che vado con il mio shampo e balsamo anziche' farmi mettere chissa' quali schifezze..e se ti portassi anche la tinta da casa?quella che tu ritieni piu' adatta..
E il parrucchiere come prende la cosa?
Avevo progettato anch'io di farlo, ma dubito di trovare chi accetta di usare i miei prodotti!
Anche il mio accetta tranquillamente, non vedo perchè non dovrebbe!
Ad ogni modo puoi sempre dire che sei allergica a determinate sostanze contenute nei prodotti commerciali e devi usare i tuoi ;-)

sofia*
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Messaggio da sofia* » lun gen 30, 2006 8:38 pm

ma allora vivo in un altro mondo ancora..... perchè vengono denominati cruelty free?

Credochela soluzione migliore siasicuramente portare il mio shampoo e il mio balsamo, rinuncerò alla tinta.

grazie a tutti

barbara3
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Messaggio da barbara3 » mar gen 31, 2006 9:43 am

sofia* ha scritto:ma allora vivo in un altro mondo ancora..... perchè vengono denominati cruelty free?
Hai già letto l'articoloo di Lola?

Qui l'articolo:

http://www.saicosatispalmi.org/index.ph ... &Itemid=30

Qui il riassunto per punti:

http://www.saicosatispalmi.org/index.ph ... &Itemid=30

rossi
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Messaggio da rossi » mar gen 31, 2006 10:02 am

marylunaz ha scritto:basta prendere una confezione e vedrai con i tuoi occhi che non c'è nessun coniglietto illusorio
E qui faccio una domanda che è da tanto tempo che vorrei fare: perchè Fitocose specifica, sul retro dei prodotti, 'Prodotto finito non testato su animali'? Posso capire una multinazionale americana non soggetta alle normative UE, ma Fitocose, italiano che più italiano non si può?

Lola
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Messaggio da Lola » mar gen 31, 2006 10:22 am

Perchè è vero! Il prodotto finito non è testato su animali, e se qualcuno basa i suoi acquisti su questo discriminante, si prende anche quel cliente. Chiaramente sappiamo benissimo che Fitocose è contrario alla sperimentazione, ma non dichiara cose che non può dichiarare (tipo che i suoi fornitori non testano).

Lola

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