Buon giorno e buon anno a tutti!
Grazie ancora per i vostri preziosissimi consigli, se solo sapeste che cambiamento in consapevolezza mi avete aiutato a fare!!!!GRAZIE!
Ehm, dunque....qualcuno ha mai sentito parlare o usato prodotti con tale sostanza?Ho letto un articolo su una rivista che ne decantava la spiccata capacità di ridurre le smagliature, ma al di là di quello non ne ho mai sentito parlare.
Ciao!
Daniela
Acido boswelico
Moderatore: Erica Congiu
http://www.saluteeuropa.it/news/2004/04/0423004.htm
Buona serata.
PS 20 remissioni su 500, e sarà stata la crema?
Buona serata.
PS 20 remissioni su 500, e sarà stata la crema?
alcune info...
le ricerche cliniche sull'acido boswellico sono state fatte seriamente, purtroppo dietro c'è sempre qualche grande industria, per cui i dati vanno presi con le pinze , ma alcuni trial sembrano veramente ben fatti.
L'effetto fondamentale è antiinfiammatorio, quindi se ne comprende la applicazione contro le strie rubre.
L'acido boswellico si presenta in varie forme ( triterpeni policiclici, diciamo che ci sono almeno una 15na di varianti possibili ): di queste il b-boswellico ed l' 11 keto b boswellico ( quest'ultimo molto più efficace sia acetil che semplice ) inibiscono certamente il solito enzima 5 lipoxigenasi ( quello che attacca l'acido arachidonico ...ecc. ecc. ne parlammo a lungo nel forum sul metabolismo dei PUFA ).
Un'altro effetto secondario ma interessante per la pelle è l'inibizione della leucociti elastase, che al di là dell'effetto infiammatorio fa pensare ad un visibile aumento della elasticità della pelle ( questo si meccanismo abbastanza interessante per combattere le smagliature e l'pinvecchiamento della pelle).
In farmacologia l'effetto antiinfiammatorio è stato riconosciuto in alcuni antireumatici, in cosmesi sospetto che nonostante fior di ricerche e brevetti alla fine i dosaggi topici di cui si parla nei prodotti in commercio garantiscano risultati analoghi all'acqua fresca.
Comunque , alcune case ( l'oreal ) hanno introdotto la materia prima nelle creme anti rughe ecc. ecc..
Spignattabile ?si ma decisamente non facile.
1: l'oleo resina di boswellia in commercio ( dall'olio essenziale starei alla larga) praticamente è sempre Incenso da boswellia carteri con uno 0,4% di acetil b boswellico 0,2% di acetil a boswellico e solo uno 0,03 di 11 keto b boswellico.
La specie glabra al contrario contiene un buon 2,3% di 11 keto b boswellico ( acetil e non ).
Quindi oleoresina si , ma di boswellia glabra e non carteri ( andiamo sul difficile , sic ! )
2: per le strie rubre, se non ricordo male , anche Riky aveva confermato che oggi si ottengono buoni risultati senza scomodare i re magi e le loro resine. Per le strie bianche al contrario sembra ci sia ancora molta strada da fare e comunque sembra essere una strada che passa per il peeling.
le ricerche cliniche sull'acido boswellico sono state fatte seriamente, purtroppo dietro c'è sempre qualche grande industria, per cui i dati vanno presi con le pinze , ma alcuni trial sembrano veramente ben fatti.
L'effetto fondamentale è antiinfiammatorio, quindi se ne comprende la applicazione contro le strie rubre.
L'acido boswellico si presenta in varie forme ( triterpeni policiclici, diciamo che ci sono almeno una 15na di varianti possibili ): di queste il b-boswellico ed l' 11 keto b boswellico ( quest'ultimo molto più efficace sia acetil che semplice ) inibiscono certamente il solito enzima 5 lipoxigenasi ( quello che attacca l'acido arachidonico ...ecc. ecc. ne parlammo a lungo nel forum sul metabolismo dei PUFA ).
Un'altro effetto secondario ma interessante per la pelle è l'inibizione della leucociti elastase, che al di là dell'effetto infiammatorio fa pensare ad un visibile aumento della elasticità della pelle ( questo si meccanismo abbastanza interessante per combattere le smagliature e l'pinvecchiamento della pelle).
In farmacologia l'effetto antiinfiammatorio è stato riconosciuto in alcuni antireumatici, in cosmesi sospetto che nonostante fior di ricerche e brevetti alla fine i dosaggi topici di cui si parla nei prodotti in commercio garantiscano risultati analoghi all'acqua fresca.
Comunque , alcune case ( l'oreal ) hanno introdotto la materia prima nelle creme anti rughe ecc. ecc..
Spignattabile ?si ma decisamente non facile.
1: l'oleo resina di boswellia in commercio ( dall'olio essenziale starei alla larga) praticamente è sempre Incenso da boswellia carteri con uno 0,4% di acetil b boswellico 0,2% di acetil a boswellico e solo uno 0,03 di 11 keto b boswellico.
La specie glabra al contrario contiene un buon 2,3% di 11 keto b boswellico ( acetil e non ).
Quindi oleoresina si , ma di boswellia glabra e non carteri ( andiamo sul difficile , sic ! )
2: per le strie rubre, se non ricordo male , anche Riky aveva confermato che oggi si ottengono buoni risultati senza scomodare i re magi e le loro resine. Per le strie bianche al contrario sembra ci sia ancora molta strada da fare e comunque sembra essere una strada che passa per il peeling.
2 parole sulla Boswelia o Acido Boswelico
La Boswellia serrata è un albero deciduo dalla corteccia facilmente sfaldabile, di color cenere, che cresce nelle regioni collinari dell’India e della Cina. Produce grandi foglie composte ovate-lanceolate più o meno pubescenti, fiori bianchi e profumati raggruppati in racemi. Il frutto è una drupa contenente tre semi a forma di cuore. La gommoresina fresca, ottenuta per incisione della corteccia, indurisce lentamente e mantiene la sua trasparenza ed il suo odore aromatico, simile a quello dell’incenso (Boswellia carterii). La resina della Boswellia serrata contiene circa il 23% di frazione gommosa, costituita fondamentalmente da polisaccaridi, e il 55% di frazione resinosa, rappresentata principalmente da acidi triterpenici pentaciclici. Tra gli acidi triterpenici pentaciclici ricordiamo: gli acidi boswellici (costituiti principalmente da acido b-boswellico e suoi derivati come l’acido 3-acetil-b-boswellico, acido 3-acetil-11-cheto-b-boswellico, acido 11-cheto-b-boswellico; piccole quantità di acido a-boswellico e del suo derivato acido 3-acetil-b-boswellico nonché di ac.g-boswellico). Tra gli acidi triterpenici tetraciclici ricordiamo invece gli acidi tirucallenici. Gli zuccheri sono rappresentati da D-galattosio, D-arabinosio, D-mannosio e D-xilosio; le essenze da a-pinene, a-fellandrene, alcoli sesquiterpenici, aldeide anisica e fenoli; ed i fitosteroli da betasitosterolo.
La potente attività antinfiammatoria della Boswellia è stata clinicamente dimostrata, in particolare nell'’artrite reumatoide, e si esplica fondamentalmente attraverso due meccanismi d'azione:
Inibizione della 5-lipossigenasi (5-LO): gli acidi boswellici inibiscono selettivamente la 5-LO bloccando così la sintesi dei leucotrieni, mediatori chimici del processo flogistico in diverse patologie infiammatorie: leucotriene B4 (LTB4) per l’infiammazione acuta e LTC4, LTD4, LTE4 per quella cronica. Non agendo sulla sintesi delle prostaglandine, catalizzata dalle ciclossigenasi, non presentano gli effetti collaterali gastrolesivi tipici dei salicilati. Il risultato consiste nella riduzione del gonfiore e del dolore, nel miglioramento, soprattutto al mattino, delle capacità motorie compromesse.
Inibizione della migrazione leucocitaria e dell’elastasi: gli acidi boswellici si sono dimostrati capaci di bloccare la migrazione dei leucociti polimorfonucleati, grazie all’inibizione del rilascio o della produzione di alcuni fattori chemotattici in grado di richiamarli verso il luogo dell’infiammazione. I polimorfonucleati agiscono localmente liberando elastasi, enzima proteolitico responsabile della distruzione del collagene e quindi dei tessuti coinvolti nel processo infiammatorio: anche l’attività stessa dell’elastasi e di altre idroglicolasi (ad esempio b-glucuronidasi e b-N-acetilglucosoaminidasi, responsabili della distruzione dei glucosaminoglicani) risultano inibite dagli acidi boswellici, prevenendo così la degenerazione articolare.
Come spesso accade, l’azione dell’estratto secco (fitocomplesso) risulta più efficace della somministrazione dei singoli principi attivi. L‘effetto dell’estratto di Boswellia è paragonabile a quello dei sali d’oro, di cui non possiede gli effetti collaterali. A differenza degli antinfiammatori classici (FANS) e dei corticosteroidei, non induce segni di intolleranza gastrica e manifesta anzi un’attività protettiva nei confronti dell’ulcera da alcol e da farmaci gastrolesivi.
ciao a tutti
Gaton
La Boswellia serrata è un albero deciduo dalla corteccia facilmente sfaldabile, di color cenere, che cresce nelle regioni collinari dell’India e della Cina. Produce grandi foglie composte ovate-lanceolate più o meno pubescenti, fiori bianchi e profumati raggruppati in racemi. Il frutto è una drupa contenente tre semi a forma di cuore. La gommoresina fresca, ottenuta per incisione della corteccia, indurisce lentamente e mantiene la sua trasparenza ed il suo odore aromatico, simile a quello dell’incenso (Boswellia carterii). La resina della Boswellia serrata contiene circa il 23% di frazione gommosa, costituita fondamentalmente da polisaccaridi, e il 55% di frazione resinosa, rappresentata principalmente da acidi triterpenici pentaciclici. Tra gli acidi triterpenici pentaciclici ricordiamo: gli acidi boswellici (costituiti principalmente da acido b-boswellico e suoi derivati come l’acido 3-acetil-b-boswellico, acido 3-acetil-11-cheto-b-boswellico, acido 11-cheto-b-boswellico; piccole quantità di acido a-boswellico e del suo derivato acido 3-acetil-b-boswellico nonché di ac.g-boswellico). Tra gli acidi triterpenici tetraciclici ricordiamo invece gli acidi tirucallenici. Gli zuccheri sono rappresentati da D-galattosio, D-arabinosio, D-mannosio e D-xilosio; le essenze da a-pinene, a-fellandrene, alcoli sesquiterpenici, aldeide anisica e fenoli; ed i fitosteroli da betasitosterolo.
La potente attività antinfiammatoria della Boswellia è stata clinicamente dimostrata, in particolare nell'’artrite reumatoide, e si esplica fondamentalmente attraverso due meccanismi d'azione:
Inibizione della 5-lipossigenasi (5-LO): gli acidi boswellici inibiscono selettivamente la 5-LO bloccando così la sintesi dei leucotrieni, mediatori chimici del processo flogistico in diverse patologie infiammatorie: leucotriene B4 (LTB4) per l’infiammazione acuta e LTC4, LTD4, LTE4 per quella cronica. Non agendo sulla sintesi delle prostaglandine, catalizzata dalle ciclossigenasi, non presentano gli effetti collaterali gastrolesivi tipici dei salicilati. Il risultato consiste nella riduzione del gonfiore e del dolore, nel miglioramento, soprattutto al mattino, delle capacità motorie compromesse.
Inibizione della migrazione leucocitaria e dell’elastasi: gli acidi boswellici si sono dimostrati capaci di bloccare la migrazione dei leucociti polimorfonucleati, grazie all’inibizione del rilascio o della produzione di alcuni fattori chemotattici in grado di richiamarli verso il luogo dell’infiammazione. I polimorfonucleati agiscono localmente liberando elastasi, enzima proteolitico responsabile della distruzione del collagene e quindi dei tessuti coinvolti nel processo infiammatorio: anche l’attività stessa dell’elastasi e di altre idroglicolasi (ad esempio b-glucuronidasi e b-N-acetilglucosoaminidasi, responsabili della distruzione dei glucosaminoglicani) risultano inibite dagli acidi boswellici, prevenendo così la degenerazione articolare.
Come spesso accade, l’azione dell’estratto secco (fitocomplesso) risulta più efficace della somministrazione dei singoli principi attivi. L‘effetto dell’estratto di Boswellia è paragonabile a quello dei sali d’oro, di cui non possiede gli effetti collaterali. A differenza degli antinfiammatori classici (FANS) e dei corticosteroidei, non induce segni di intolleranza gastrica e manifesta anzi un’attività protettiva nei confronti dell’ulcera da alcol e da farmaci gastrolesivi.
ciao a tutti
Gaton
Re:
Perchè??paracelso ha scritto:
Spignattabile ?si ma decisamente non facile.
1: l'oleo resina di boswellia in commercio ( dall'olio essenziale starei alla larga) praticamente è sempre Incenso da boswellia carteri con uno 0,4% di acetil b boswellico 0,2% di acetil a boswellico e solo uno 0,03 di 11 keto b boswellico.
La specie glabra al contrario contiene un buon 2,3% di 11 keto b boswellico ( acetil e non ).
Quindi oleoresina si , ma di boswellia glabra e non carteri ( andiamo sul difficile , sic ! )
2: per le strie rubre, se non ricordo male , anche Riky aveva confermato che oggi si ottengono buoni risultati senza scomodare i re magi e le loro resine. Per le strie bianche al contrario sembra ci sia ancora molta strada da fare e comunque sembra essere una strada che passa per il peeling.
Cos'ha che non va?
Re: Acido boswelico
A me hanno prescritto compresse a base di boswellia e uncaria per infiammazione (sinusite cronica). Devo ancora cominciare la terapia....magari mi spariscono anche le smagliature?!?!