Fabrizio, mi sembra che Runner abbia chiarito bene che la ricerca effettuata da The California Environmental Protection Agency’s Office of Environmental Health Hazard Assessment , fa riferimento al succo in toto di aloe vera e che non deve essere confuso con il gel d’aloe utilizzato dall’industria cosmetica .Fabrizio Zago ha scritto:Ma certo che sì, nessuno te lo può impedire. Allo stesso modo nessuno mi può impedire di fare due cose:
- Studiare per capire quali siano le sostanze pericolose capaci di dare dei problemi così grandi. (per il caffè o per le carni lo sappiamo benissimo quali sono le sostanze pericolose, per l'Aloe non ancora).
- Adottare il principio di precauzione e quindi sospendere l'uso di Aloe a qualsiasi livello ed eventualmente riprenderne l'uso una volta che avrò capito come stanno le cose.
Giusto?
Ciao
Fabrizio
Mi spiego meglio :
dell’aloe barbadensis si utilizzano due differenti parti della foglia secondo il fine che ci proponiamo :
1) Se voglio un succo che abbia proprietà lassative, devo operare sulla la foglia intera perché solo in questo modo sono sicuro di ottenere un prodotto ricco in antrachinoni che si trovano nei tubuli pericilici esterni posti al di sotto dell'epidermide fogliare
B) Se invece mi interessa il gel d’aloe , devo agire sulla parte parenchimatose centrali della foglia che sono assolutamente prive di Antrachinoni ma contengono principalmente, oltre all’acqua, Acemannani , enzimi, fattori di crescita , acidi organici ecc.
Qual è quindi la differenza tra i due tipi di estratti?
che quello ottenuto dalla foglia intera contiene l’antrachinone aloina che se assunta per via orale per lunghi periodi, può causare gravi disturbi all’apparato gastro-intestinale. Non solo è anche responsabile di una attività tossica in quanto col passare del tempo genera una sorta di pigmentazione della mucosa colica "MELANOSIS COLI" sulla quale si stanno sospettando effetti collaterali cancerogeni .
Quello ottenuto separando la buccia spessa della foglia è una gelatina dalle note proprietà rinfrescanti, lenitive, calmanti ecc. Ricordo che l’acemannano contenuto nel gel è un polimero zuccherino costituito da unità 3-O-acetil-β-D-mannopiranosio (acetil-mannosio) unite da legami glicosidici β-1→4, che ha dimostrato proprietà immunostimolanti , agisce sulla produzione di interferone, sul fattore di necrosi tumorale (TNF) ed interleuchine varie, una condizione che favorisce la prevenzione o addirittura l'eradicamento delle infezioni di origine virale.
Personalmente sono dell’idea che la sostanza incriminata dal The California Environmental Protection sia l’antrachinone aloina che non ha nulla a che vedere invece con l’acemannano contenuto nel gel .
Resta il fatto che quando dici
…. nessuno mi può impedire di fare due cose:
- Studiare per capire quali siano le sostanze pericolose capaci di dare dei problemi così grandi. (per il caffè o per le carni lo sappiamo benissimo quali sono le sostanze pericolose, per l'Aloe non ancora).
Non ancora? Ma Fabrizio , l’aloe è una pianta fra le più studiate in natura e se c’è una sostanza che può essere messa all’indice come potenziale cancerogena quella è senz’altro l’antrachinone aloina contenuta nel succo in toto della foglia
- Adottare il principio di precauzione e quindi sospendere l'uso di Aloe a qualsiasi livello ed eventualmente riprenderne l'uso una volta che avrò capito come stanno le cose.
Beh dall’alto della tua competenza ed autorevolezza in materia una simile affermazione così mi sembra avventata perché genera sconforto del tipo: ma come adesso anche l'aloe
…non esiste ancora un riscontro oggettivo in ambito scientifico , e tu dici non usiamola senza un minimo di indagine , è come dire “non usiamo più l’olio di ricino perché contiene la ricina che è un potente veleno quando sappiamo bene che nel processo di estrazione dell’olio di ricino la ricina resta nel pannello di estrazione e si non si nell’olio .
Ti potrei fare cento altri esempi a riguardo ma grazie al cielo esiste la tecnologia che ci permette di sapere cosa beviamo o applichiamo sulla pelle
Dal mio punto di vista sono d’accordo con il principio di precauzione ma in questo caso stiamo parlando di due cose tra loro ben diverse e mi dispiace che tra le righe non sia stata ben evidenziata che una cosa è parlare del succo in toto dell’aloe e un’altra del gel d’aloe
Una nota riguardo il “ California Environmental Protection Agency’s Office of Environmental Health Hazard Assessment (OEHHA)”
Qualche anno fa Public Interest Alliance, presentava un avviso di violazione della Prop 65 sui prodotti cosmetici per la cura della pelle, sostenendo che l'esposizione al biossido di titanio poteva avere complicazioni per la salute del consumatore .La Proposition 65 impone allo Stato della california di mantenere e aggiornare un elenco delle sostanze chimiche che possono causare il cancro o tossicità riproduttiva. Il biossido di titanio non è elencato di Prop 65, ma il biossido di titanio nano compare in questo elenco . Secondo La Public Interest Alliance il biossido di titanio utilizzato in cosmetica nei solari , nei prodotti decorativi , trucco ecc spesso rientra nella descrizione generale per "nanomateriali", per cui sosteneva la preoccupazione che potesse avere effetti negativi sulla salute per le sue ridotte dimensioni "
Ma test eseguiti da terzi a questo proposito, ha mostrato che il biossido di titanio utilizzato nei cosmetici in genere , anche se in forma nano si aggrega e si complessa con altri ingredienti presenti nella formula modificandone le dimensioni a tal punto che non risulta più dannoso per la salute.
Il Public Interest Alliance che aveva querelato l’industria cosmetica di utilizzare un ingrediente cancerogeno , si era scoperto poi che non aveva fatto alcun test a riguardo per sostenere questa tesi e il giudice aveva dato ragione al settore cosmetico che si dichiarava parte lesa da tali affermazioni .
Per cui stiamo attenti quando vengono fatte simili affermazioni prima di entrare nel panico
Chiunque poi è libero di farsi prendere dallo sconforto o di decidere che non userà qualsiasi cosmetico in cui è presente l’aloe vera. Sono scelte libere ma ricordiamoci solo di quello che è successo qualche decennio fa riguardo al sodium lauryl sulfate che per un errore di interpretazione o di traduzione ( non ricordo esattamente) di una segretaria, si era sparsa la voce sul web che fosse cancerogeno e ci sono voluti anni prima di far capire ai consumatori che non c’era niente di vero .
Saluti
Biopietro