GQL - Manifesto del buon costruire in legno

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hm52
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GQL - Manifesto del buon costruire in legno

Messaggio da hm52 » ven gen 20, 2017 1:15 pm

MANIFESTO
del buon costruire col legno


Sono ormai troppe le aspettative suscitate da un’enfasi del costruire col legno che, alla prova dei fatti, si stanno dimostrando effimere, fragili ed illusorie.
Il millennio si era aperto con interessanti prospettive di sviluppo della cultura materiale, tecnologica e di base, finalizzata alle costruzioni di legno. Sembrava infatti maturo un nuovo modello, o una nuova visione, a sostegno dell’impiego costruttivo della filiera legno, in competizione ad altri materiali.
A partire dall’ultimo quarto del secolo scorso, il legno strutturale si è riproposto nel nostro Paese, anche grazie alle nuove tecnologie produttive di ricomposizione del legno, come il lamellare, xlam, bi e trilama, parallam, microlam, OSB, ecc., oltre a nuove tipologie del massiccio.
Per merito di pochi imprenditori, professionisti e studiosi, i quali si sono prodigati per il rilancio della risorsa legno, si è accresciuta nei suoi confronti la fiducia, sia tecnico-strutturale, sia di mercato. Si sono così realizzate opere lignee spettacolari e decisamente avanzate, in virtù delle quali era lecito aspettarsi un consolidamento delle specifiche basi scientifiche, tecniche e soprattutto culturali.
Un segnale di corrispondenza, per quanto unico e per quanto passibile di revisioni e miglioramenti, si è manifestato con l’emanazione delle NTC del DM 14 gennaio 2008 che finalmente hanno legittimato il legno massiccio e ricomposto come materiale strutturale.
Sicuri dell’automatico progredire ed affermarsi del legno come alternativa costruttiva, spesso confondendo moda con cultura, si sono sottovalutate affermazioni di vago e generico ecologismo, precipitando così in un travisamento delle condivise virtù del legno, peraltro sostenute da un crescente consumo. Il tranquillo sonno che si è venuto ad ingenerare ha offuscato i segnali negativi, relegando così gli insuccessi ad episodi di fisiologica e insignificante statistica.
Pertanto, ad una attenta analisi dello stato dell’arte del costruire col legno, si evidenziano nel presente fraintendimenti e discrepanze, annuncianti un epocale fallimento.
La cultura del legno, sempre più evocata, ma sempre meno praticata, a cominciare, quale primo e chiaro segnale, dall’irresponsabile mancanza di insegnamento diffuso. Ed anche laddove si esercitano gli specialismi, se ne intravvedono i segni di un languido deperimento.
Il tema principe - la durabilità delle costruzioni di legno - il cui materiale è organico e perciò fisiologicamente vulnerabile e degradabile, è molto sottovalutato, pur essendo essa la causa prima di insuccessi, anche disastrosi. Una casa non si costruisce con scarse aspettative di vita utile, specie in un Paese come il nostro, dove essa rappresenta un bene di carattere primario, identificativo e da trasmettere ai figli dei figli.
La mancanza di cultura tecnica si rivela pure nella scarsa attenzione al fuoco e al vento, seppure con meno drammaticità rispetto alla durabilità. Sullo stesso piano, le preoccupazioni per la sicurezza antisismica sono per lo più soddisfatte con risibili e generici slogan, travisando di fatto la pur giusta ragione che il legno rappresenti un eccellente materiale per progettare e costruire in zone sismiche.
Così come la corsa ai record, in particolare in altezza e numero di piani, va ottemperata con continuo riferimento alla qualità, di progetto ed esecutiva, che non ha come unità di misura la meraviglia o l’inusitato.
Non basta, ci sono altri aspetti che si possono considerare. Sul versante produttivo, non di rado si registrano comportamenti a dir poco discutibili. Ci sono casi in cui il principio di valore viene fatto discendere più da forzose commercializzazioni, piuttosto che dalle qualità e dalle garanzie del bene venduto. In tale quadro, il legno è inteso per lo più come mero e acritico materiale d’uso, spogliato di quell’aura storica derivante dal lento accumulo di sempre sperimentati magisteri e codici, senza i quali non avrebbe forato la coltre dell’oblio dei secoli, acquisendo così tanta importanza nel panorama costruttivo. Non si fa un favore al legno se, nei vari modi e strumenti mediante i quali mediocremente lo si propaganda, si dimentica quella sua natura - divina e sacrale - per essere stato essere vivente, prima di offrirsi come materiale. Tutto ciò con la accondiscendenza delle Associazioni di categoria, spesso sorvolanti sulla missione di temperata e illuminata assistenza agli Associati.
Chi non è disposto ad assecondare tanta deriva è stato assalito da una profonda inquietudine: da ciò la forza motrice per giungere alla costituzione del “Gruppo Qualità Legno” (GQL). Il Gruppo si è liberamente formato per contribuire alla promozione di una diversa visione dell’impiego del legno strutturale e intesa ad arginare la deriva di una preoccupante avventura che tutt’oggi lo investe, peraltro in un momento di grave difficoltà, anche a causa della perdurante crisi economica.
In seno al Gruppo ha preso avvio uno studio per elaborare idonei strumenti e attivare opportune iniziative. Il punto iniziale di interesse si ispira ai principi che sinteticamente il Manifesto adombra. Al tempo stesso è viva l’intenzione di mettere a servizio l’esperienza e la professionalità di ciascun aderente. Ciò nella convinzione che si possano attivare azioni significative ed incisive al fine di perseguire l’assunto che, senza cultura, scientifica ed umanistica, anche per il legno è precluso il futuro.

Per esplicitare ed incanalare in un processo virtuoso ed incisivo le forze e le intenzioni di radicale cambiamento nei confronti dell’attuale impiego del legno ad uso strutturale, viene convocata una assemblea dei Soci fondatori, aperta agli interessati, sabato 11 febbraio 2017 nell’ambito di Legno & Edilizia a Verona.


GRUPPO QUALITA' LEGNO
Marco Arata, Anna Bruzzone, Vincenzo Cirifino, Fabrizio Duglio, Davide Maria Giachino, Matteo Goggia, Franco Laner, Paolo Lanfranconi, Gianfranco Magri, Attilio Marchetti Rossi, Alex Merotto, Antonio Pantuso, Franco Piva, Felice Ragazzo, Almerico Ribera, Pietro Spampatti, Fabio Spera, Gerolamo Stagno, Mario Viassolo, Andrea Zenari.

http://www.qualitalegno.it
Ultima modifica di hm52 il ven gen 20, 2017 1:20 pm, modificato 2 volte in totale.

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Re: GQL - Manifesto del buon costruire in legno

Messaggio da hm52 » ven gen 20, 2017 1:18 pm

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Re: GQL - Manifesto del buon costruire in legno

Messaggio da tmx64 » dom gen 22, 2017 11:16 am

...che spatafiata...
Mi lasciano un po' perplesso passaggi tipo
hm52 ha scritto:...il legno è inteso per lo più come mero e acritico materiale d’uso, spogliato di quell’aura storica derivante dal lento accumulo di sempre sperimentati magisteri e codici, senza i quali non avrebbe forato la coltre dell’oblio dei secoli, acquisendo così tanta importanza nel panorama costruttivo. Non si fa un favore al legno se, nei vari modi e strumenti mediante i quali mediocremente lo si propaganda, si dimentica quella sua natura - divina e sacrale - per essere stato essere vivente, prima di offrirsi come materiale....
mi sembra di trovarmi davanti al Sapere Arcano dei Sette Saggi della Torre Perduta!!!

ciao
tmx
p.s. non vorrei sembrarvi arrogante ma leggendo qualche nome in calce al manifesto, faccio un po' fatica a metterlo in relazione a quanto affermato dallo stesso....mah...

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Re: GQL - Manifesto del buon costruire in legno

Messaggio da franco mori » dom gen 22, 2017 1:22 pm

amen :lol: :lol: :lol:

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Re: GQL - Manifesto del buon costruire in legno

Messaggio da franco mori » dom gen 22, 2017 1:27 pm

me lo vedo Hm vestito da sacerdote che prega gli alberi!!! :lol: :lol: :lol: ( dai hm si scherza,,,,)

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