Da quello che hai scritto (Franco Mori) si può capire che non hai "avuto tempo" di leggere una sola riga della documentazione apportata ... diciamo così. Forse è anche per questo che le tue affermazioni mancano di senso logico.
Prima di accusarmi di cose che sono invece scritte da chissà chi nel 2008 cap. 11.1 punto C del D.M. e sparare date a caso, ti consiglio di:
- Leggere le NTC precedenti al 2008 per comprendere il motivo del punto C scritto in seguito.
- Se vuoi fare un discorso costruttivo, degnarti di leggere l'attuale NTC, il regolamento, i suoi allegati, l'ETAG ecc. ecc.
- Informarti che in Germania ci sono stato e ti ringrazio per l'interessamento.
- Informarti meglio sulla storia delle costruzioni in legno poichè ho notato delle lacune:
Dal neolitico all'età del bronzo, palafitte. tipologia strutturale a travi e pilastri
I più vecchi reperti sul blockhaus risalgono all'anno 100 d.c. , ma non è detto che si usasse già da prima.
Dal 1100/1200 fino al 1700 si sviluppo il Fachwerk oltre che Clombage, Box frame, Grid e Bay system. I travi hanno una gerarchia ben definita assente nei telai spaziali (platform frame), mancava il concetto di standardizzazione, modularità del sistema a telaio oggi conosciuto come tale.
Il sistema platform frame come lo conosciamo, risale al 1833 grazie anche anche all'invenzione del wire nails avvenuta pochi anni prima e la prima reale prefabbricazione dopo gli anni '50 del secolo scorso.
Se vuoi poso andare avanti per un ore a disquisire sulla differenza tra le differenze tra le tipologie costruttive in legno, peculiarità, tipologie di legni utilizzati, motivazioni socio culturali, meccanizzazione, processi produttivi, organizzazione aziendale, layout aziendale, linee di produzione di questo o quel sistema e ricordarti che non occorre andare in Germania per reperire dati storici sulle strutture intelaiate visto che in Italia l'opus craticium o il sistema "baraccato" era già presente nel nostro territorio, per non parlare della "gaiola" portoghese o le altre che per una questione di tempo e voglia non stò qua a nominarti.
Perciò, evita di fare ironia spicciola o insegnare il mestiere ad altri comincia a informarti che non è mai tardi per farlo.
barloren ha scritto:Le case in legno sono una tipologia costruttiva di diffusione abbastanza recente in Italia.
Le prime case erano di importazione americana o finlandese.
Benvenuto barloren. Mi spiace accoglierla con un "non sono d'accordo" ma spero non si offenda. In Italia come ho scritto poche righe qui sopra di case in legno se ne facevano e ci sono parecchi testi più o meno datati che ne testimoniano la presenza. Le prime case se si parla del sistema "all'americana" si videro comparire con il ritorno dall'Australia, America e Canada degli immigrati italiani, eravamo intorno agli anni '70, poi a causa delle vicessitudine dovute alle normative sviluppate nel dopoguerra costruire in legno nel nostro paese era divenuto un'impresa.
barloren ha scritto:Nelle NTC italiane non ci sono sanzioni per chi non applica le ETA. Sono obbligatorie, ma per chi non le rispetta non succede niente.
Sulla prima parte sono d'accordo. le ETA sono a carattere volontario, anche se, in alternativa all'ETA c'è il CIT e comunque uno o l'altro se si vuol vendere in Italia bisogna farlo (sempre che non ci sia già una hEN)
Le sanzioni sono una diretta conseguenza dell'immissione di prodotti privi di "autorizzazione" da parte di un organo competente al loro commercio, quindi niente ETA quando serve significa automaticamente essere passibili di sanzioni.
tmx64 ha scritto:entrare così in una discussione [...] a mio modesto avviso (e con tutto il rispetto) non è che sia il massimo!
A parte che nemmeno io so di cosa ti occupi tu o gli altri che hanno risposto e spesso il giudizio sulla professionalità dell'uno o dell'altro ho notato varia a seconda della tesi che sostiene, mi permetto di avvisarla Barloren, ha scelto l'argomento peggiore per entrare in questo forum, gli anmi sull'ETA e CE sono molto accesi.
Devi spiegarmi TMX perchè le sue argomentazioni dato che non sono a vostro favore "non sono il massimo", mentre ribadire che una cosa non si può fare perchè non la trovo su Goole, o perchè troppo difficile, o perchè visto che non so come si possa fare automaticamente non è possibile farla, questa diviene una verità assoluta e inviolabile.
Sarebbe ora dar spazio a al beneficio del dubbio e cominciare a dialogare invece che caricare come tori davanti al drappo rosso, magari iniziando con: La norma a pag. xx nella riga xx non mi convince perchè ...
franco mori ha scritto:le case vengono montate in cantiere [...] e quindi non sono controllabili nel loro processo produttivo da nessun ente certificatore.
Il processo produttivo è sempre controllabile, a questo punto non sò se ti riferisci all'FPC, che rimane fattibile in entrambi i casi da te citati, o fai riferimento al controllo da parte dell'NB o quello interno o ad altro.
franco mori ha scritto:Ora perdonami , ma , se tu lavori come certificatore, e normale che tu propenda per dire che ci voglia a tutti i costi, ti aumenta il lavoro, ma cio non significa che sia obbligatoria, ne mi interessa sapere quante ditte la hanno e quante non la hanno, anche se la avessero tutte , questo non vuol dire che sia obbligatoria. Non c e bisogno di riempirmi il video del pc con post kilometrici che sembrano una tesi di laurea. Basta una semplice norma. Che, sembra e dico sembra, che non ci sia.
1) Non sono un certificatore ma come al solito vedo che ciò che dico o non dico non viene preso in considerazione. Al massimo offro assistenza tecnica alle aziende che si occupano di legno ed edilizia direttamente o previo collaborazioni.
2) La certificazione non aumenta il mio lavoro perchè ciò che faccio lo farei anche se non servisse la certificazione. L'unico mia paura è che le aziende si suicidino in massa mostrando il fianco a privati e/o avvocati senza scrupoli come è già avvenuto in alcune parti d'Italia, oppure sotto i colpi bassi di chi costruisce x-lam per esempio, o schiacciate da circolari interne di un genio civile zelante o escluse da appalti pubblici perchè prive di requisiti. Se non ci sono più aziende produttrici in Italia io rimango senza lavoro, e se rimango senza lavoro io mi inc....zzo!
3) Secondo il tuo sistema a pensar male ci si azzecca sempre quindi proverò a cimentarmi anch'io in questa disciplina. Mi domando se la voglia di negare ciò che è scritto in un regolamento europeo, nei suoi allegati, nelle norme tecniche per le costruzionni, nelle linee guida europee, nelle linee guida nazionali, un decreto legislativo non sia tanto per sete di informazioni ma perchè la tesi negazionista fà comodo... ma voglio sperare di no, visto che le informazioni non sono ne buone ne cattive ma è chi le usa a fare la differenza.
4) Non ti dò una ma due semplici norme: CPR 305/11 + NTC cap 11.1 = CE su kit costruttivo
Ora se non vuoi crederci sei libero di farlo o altrimenti le leggi e mi dici dove non c'è scritto che la CE è obbligatoria per i prodotti da costruzione, dove non è scritto che un prodotti privi di Normative armonizzate (vedi platform frame, l'X-lam ecc.) è esentato dall'ottenere un'autorizzazione al commercio nel nostro paese, e dove c'è scritto che si può certificare il singolo elemento e non il kit costruttivo. Quando li trovi allora possiamo intavolare una discussione, con logiche sommarie e deduzioni personali possiamo andare avanti cent'anni, sono argomenti da bar sport e smetto di scrivere perchè è uno spreco di tempo e risorse parlare a chi non vuol sentire.