STANDARD “STOP AI TEST SU ANIMALI”
PERCHE’ CONTINUAREA PREFERIRE LE AZIENDE CERTIFICATE
Anche dopo l’11 marzo 2013 con l’entrata in vigore del divieto di testare e importare materie cosmetiche sperimentate su animali, lo standard internazionale “stop ai test su animali” continua
a essere garanzia di eticità per i consumatori che vogliono essere sicuri di acquistare solo aziende cruelty-free.
Ecco perché continuare a scegliere il coniglietto dello Humane Cosmetic Standard:
le aziende non potranno testare su animali gli ingredienti in tutto il
territorio comunitario, ma potranno farlo all’estero vendendo tali prodotti in Paesi extraUE;
il disciplinare internazionale invece garantisce l’eticità di tutti i prodotti commercializzati e non sono ammesse ditte che esportano o importano in Paesi non comunitari
dove sono richiesti dalla legislazione locale, test su animali.
La Direttiva 2003/15CE
lascia scoperte varie aree di applicazione visto che alcune materie
non vengono realizzate unicamente per l’ambito cosmetico ma possono sovrapporsi a quello chimico e quello farmaceutico; l’80% degli ingredienti cosmetici ha applicazioni per
più usi e in Europa vigono numerose norme che prevedono il passaggio su animali vivi.
Le marche che hanno aderito prima del 2009
(data in cui è entrato in vigore il secondo stop
ai test per gli ingredienti, rimanevano, però, praticabili ancora cinque sperimentazioni fortemente invasive, quali: tossicità per uso ripetuto, tossicità riproduttiva, cancerogenesi, sensibilizzazione cutanea e tossicocinetica)
hanno dimostrato il loro forte interesse versola causa animalista e una politica aziendale etica, facendo scelte difficili in un contesto
legislativo completamente differente da quello attuale.
Anche se il bando entrerà in vigore
l’11 marzo, non sarà possibile verificare se le aziende non aderenti allo standard potranno/saranno in regola esattamente da quella data.
Per tali considerazioni è importante informare il
pubblico come per un acquisto sicuro ci si debba rivolgere alle aziende aderenti allo standard “stop ai test su animali”
che continua a essere l’unica dicitura totalmente affidabile in quanto garantisce il controllo dell’intera filiera di produzione, dai
fornitori ai singoli ingredienti e rigide verifiche da parte di enti indipendenti, non basandosi su sole autocertificazioni.
Fonte:
http://www.lav.it/uploads/95/47941_APPR ... D_2013.pdf