insegnanti e burnout

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Kaky
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Kaky » lun feb 14, 2011 1:14 pm

@ ttt: è un po' che non abbiamo tue notizie, è segno che va tutto bene?
per quanto mi riguarda è tutto OK, sto facendo un part time e procede liscio...

vi volevo segnalare un altro testo che ho letto e che ho trovato utilissimo (ha un approccio molto pratico):
http://www.erickson.it/erickson/product.do?id=596
Immagine
Lorenzo Rampazzo , Mario Di Pietro, Lo stress dell'insegnante. Strategie di gestione attiva, Erickson
il succo - almeno per come l'ho interpretato - è che i problemi e lo stress in questo lavoro ci sono sempre (più o meno gravi), ciò che fa la differenza siamo noi e la nostra capacità di farvi fronte senza lasciarci travolgere. Nel libro ci sono una serie di esercizi e consigli...
ciao a tutti/e e a presto! :D

ttt
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da ttt » mer feb 23, 2011 3:58 pm

ciao kaky, combatto tra alti e bassi.

Kaky
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Kaky » gio feb 24, 2011 1:22 pm

ciao ttt! Allora ci sei ancora... :D
a me va molto meglio perchè sto facendo sostegno, niente classi da gestire... e il rapporto 1:1 è molto più proficuo anche se si tratta di ragazzi con difficoltà. però non mancano i momenti di stress perchè in questo periodo sto facendo anche altre cose che non c'entrano con la scuola...se ti va di fare due chiacchiere, per sostenerci a vicenda, io sono qui :wink:

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Astrifiammante
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Astrifiammante » ven feb 25, 2011 5:27 pm

Carissimi tutti,

mi sto ponendo ultimamente delle domande.
Perché dobbiamo entrare in classi dove regna la maleducazione e non si conosce neanche il più elementare briciolo di rispetto reciproco? Perché abbiamo portato gli alunni al livello degli insegnanti e ci si rivolgono come fossimo gli amichetti con cui escono o chattano?
A che cavolo sono serviti gli infiniti anni di università, specializzazioni, master e tutto il resto messo in atto per insegnare bene una materia se l'esigenza principe in una classe è quella di catturare l'attenzione per 30 secondi di fila e poi tornare nel chiacchericcio disinteressato generale?
I contenuti, le nozioni, il gusto del sapere, la soddisfazione di aver imparato è appannaggio di pochi spiriti indipendenti, il resto è un mormorio indistinto, svogliato e indisposto.
Certo, potreste dirmi, è colpa tua, le tue lezioni sono pallose, l'azione didattica è insufficiente, la metodologia fallace ma...mi sono veramente rotta.
Oggi l'insegnante deve fare la showgirl per "presentare" la materia in modo "ludico e divertente" usufruendo di tutti gli strepitosi materiali che la scuola italiana ci fornisce ed in caso contrario lo studente davanti ad una lezione frontale morirà di noia e sarà inghiottito dalla distrazione.
Ho visto in azione le insegnanti-virago, cattive e temute, dove non fiata una mosca, io le invidio ma, purtoppo, non sono così e non riuscirò mai ad esserlo.
Sono anche stanca della confusione, del lassismo dilagante, dell'accondiscendenza triste dei colleghi, della mancanza di umanità, della sostanziale tristezza della scuola che omologa, incupisce e succhia tutta la nostra linfa vitale.
Vedo negli occhi di alcune colleghe "anziane" ogni tanto il bagliore di quello che volevano essere da ragazze con la vita davanti; i capelli imbiancati tra i banchi in quella che in passato si chiamava una "missione".
Sono triste, perché lavoro nel campo delle arti ed è proprio lì che potrebbero convergere le energie vergini dei giovani; invece siamo sommersi dal frastuono e mi sto spegnendo.
Non fraintendetemi, io adoro insegnare, adoro quando vedo sprizzare quel guizzo tipico dei ragazzi che scoprono delle novità o si mettono in gioco, ma l'impalcatura che ruota attorno alla scuola mi sta sfinendo.
Vorrei solo una convivenza più semplice, un po' di educazione, un po' di silenzio.

Un caro saluto

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alFaris
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da alFaris » mer mar 02, 2011 11:30 pm

Essalamu Elikah!
Astrifiammante ha scritto:Carissimi tutti,

mi sto ponendo ultimamente delle domande.
bene - diamo un'occhiata a queste tue domande...
Astrifiammante ha scritto:Perché dobbiamo entrare in classi dove regna la maleducazione e non si conosce neanche il più elementare briciolo di rispetto reciproco? Perché abbiamo portato gli alunni al livello degli insegnanti e ci si rivolgono come fossimo gli amichetti con cui escono o chattano?
per una sola semplice (e tragica) motivazione... perché la mentalità di un popolo cambia al massimo entro una cinquina di secoli sicché questo paese ragiona ancora con il metodo delle scuole papaline - leggere scrivere e far di conto! tutto il resto è totalmente inutile... il risultato è che sulla metropolitana sui treni sugli autobus gli annunci in lingua inglese sono assenti o sbagliati (famoso fu il caso romano dell'avviso sugli autobus per la composizione del quale invece di chiedere almeno! a un docente di lingua l'azienda si rivolse al collega che 'sa l'inglese' con questo risultato "No getting on the bus without a ticket - Please buy it before" non si può mandare avanti l'autobus senza un biglietto - prego compratelo prima che... che cosa? ohmmioddio che cosa sarà mai?! :lol: con la ovvia conseguenza delle telefonate delle ambasciate inglesi statunitensi australiane et cetera con l'atteggiamento tra il contrariato e il divertito :mrgreen: )...

anch'io pur essendo solo (!) un assistente tecnico e usando la seconda persona singolare coi studenti mi faccio rispettare... da quando sono arrivato in questo laboratorio vige una regola ferrea ovverosia nessuno mangia - nessuno beve - nessuno fuma e questo vale anche per il tecnico... dopo sei anni d'insistenza il laboratorio è diventato uno spazio di lavoro (e ogni tanto anche di svago!) ma ci sono volute tanta pazienza e tanta perseveranza...
Astrifiammante ha scritto:A che cavolo sono serviti gli infiniti anni di università, specializzazioni, master e tutto il resto messo in atto per insegnare bene una materia se l'esigenza principe in una classe è quella di catturare l'attenzione per 30 secondi di fila e poi tornare nel chiacchericcio disinteressato generale?
perché la scuola da _sempre_ non serve a niente e quel che conta è solo il 'pezzo di carta'... quindi fare il men che sia possibile prendere il minimo voto indispensabile e poi via! a giocare o a far sesso o peggio...
Astrifiammante ha scritto:I contenuti, le nozioni, il gusto del sapere, la soddisfazione di aver imparato
seee! babbo natale topolino e pippo baudo...
Astrifiammante ha scritto:Certo, potreste dirmi, è colpa tua, le tue lezioni sono pallose, l'azione didattica è insufficiente, la metodologia fallace ma...
no n'ha' capito... a noi 'n ce ne frega ggnente! a noi ce piace - de magna' e beve - ma nun ce dite de lavora'...!
Astrifiammante ha scritto:Ho visto in azione le insegnanti-virago, cattive e temute, dove non fiata una mosca, io le invidio ma, purtoppo, non sono così e non riuscirò mai ad esserlo.
allora rassegnati - morirai di noia invece che di rabbia... perché anche le 'insegnanti virago' fanno una fatica tremenda a 'frustare' i ragazzi per mezz'ore di fila senza tregua...
Astrifiammante ha scritto:Sono anche stanca della confusione, del lassismo dilagante, dell'accondiscendenza triste dei colleghi, della mancanza di umanità, della sostanziale tristezza della scuola che omologa, incupisce e succhia tutta la nostra linfa vitale.
aha! vedi che ci sei arrivata? l'italia intera è stata spartita per anni tra i due partiti più finanziati - la diccì dagli stati uniti e il piccì dall'unione sovietica - con il bel risultato che anche la sindacalizzazione della scuola (e la relativa spartizione di posti) hanno subita questa suddivisione ovverosia la scuola materna ed elementare alla cisl e le scuole medie inferiore e superiore alla cgil... la conseguenza è stata l'assunzione di moltitudini d'imbecilli totalmente privi di qualsiasi voglia di fare quel lavoro ma poiché nulla sapeva fare - no non null'altro proprio nulla! - si è dovuta accontentare (george bernard shaw diceva "chi sa fare fa - chi non sa fare insegna")... il risultato è stato la trasformazione del più bel lavoro del mondo (la creazione del domani) nel più brutto noioso e fallimentare (poco mi paghi e niente faccio)...
Astrifiammante ha scritto:Sono triste, perché lavoro nel campo delle arti ed è proprio lì che potrebbero convergere le energie vergini dei giovani;
le energie potrebbero convergere _ovunque_... prova a pensare alla ricerca scientifica - all'analisi filosofica - allo studio del diritto - huh! ce ne sarebbero di spazî dove incanalare le energie vergini... qui e adesso invece l'unica speranza è farsi incanalare dal potente di turno!
Astrifiammante ha scritto:Non fraintendetemi, io adoro insegnare,
guarda che abbiamo tutti capito perfettamente... :)
Astrifiammante ha scritto:Vorrei solo una convivenza più semplice, un po' di educazione, un po' di silenzio.
eh ti pare poco? mia cara stai chiedendo la luna!
Astrifiammante ha scritto:Un caro saluto
torna ancora! vedi con quanta energia qui si discute (anche) di scuola... ci farà sempre piacere un altro punto di vista!



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Astrifiammante
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Astrifiammante » dom mar 06, 2011 10:12 am

Grazie per l'articolata ed esaustiva risposta.
Sì, hai ragione, i comportamenti che emergono nelle scuole sono frutto di una modalità di vita e di rapporti umani ormai incancrenita che non si può separare da un discorso più ampio di decadenza generale socio-cultural-umana.
Ora, come diceva un celebre testo "Che fare?"
Dato che, nonostante l'addormentamento delle nuove generazioni, credo ancora in qualche guizzo vitali dei ragazzi un po' fuori dal coro...
- proporre cose e argomenti che magari in vita loro non frequenteranno più ma in una parte della loro mente rimarrà "Ah, me lo ricordo l'ho fatto una volta a scuola"
- tentare con esperienze alternative di scuola (che so io faccio fare i lab multisensoriali - musica/arte/letteratura) pur tenendo conto che i ragazzini non "sentono" se stessi nel frastuono mediatico idiotico in cui vivono
- insistere sul feedback positivo quando producono qualcosa di interessante e la loro capacità intellettiva finalmente emerge

E poi...i colleghi? Mi sembra di entrare in contatto con universi lontani, ognuno perso nella propria piccola realtà, nella privata disperazione di chi è precario, con la paura che il collega che hai davanti abbia più punti di te e l'anno prossimo ti freghi, la fretta di finire i collegi ed altro...

L'umanità dov'è? Nessuno che magari parli di un film che ha visto, una misera conversazione su un libro, un fatto, niente...
Nessuno che conversa per il piacere di sentire un altro umano che esprime idee ed opinioni.

Che devo fare, per eviscerare qualche argomento interessante devo iscrivermi all'università di nuovo e parlare con i professori?? Mah..

Già frequentare questo forum mi sembra una buona alternativa :)

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da aurea » lun set 05, 2011 10:49 pm

Astrifiammante ha scritto:Grazie per l'articolata ed esaustiva risposta.
Sì, hai ragione, i comportamenti che emergono nelle scuole sono frutto di una modalità di vita e di rapporti umani ormai incancrenita che non si può separare da un discorso più ampio di decadenza generale socio-cultural-umana.
Ora, come diceva un celebre testo "Che fare?"
Certo, è proprio così.
Anch'io ho insegnato per alcuni anni ed ho constatato che effettivamente l'insegnamento è tutt'altro che gratificante. Per motivi familiari ho dovuto abbandonare la "mission impossible". Non mi è dispiaciuto affatto.

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aurea
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da aurea » mar set 06, 2011 8:27 pm

alFaris ha scritto:Essalamu Elikah!
Astrifiammante ha scritto:Carissimi tutti,

mi sto ponendo ultimamente delle domande.
bene - diamo un'occhiata a queste tue domande...
Astrifiammante ha scritto:Perché dobbiamo entrare in classi dove regna la maleducazione e non si conosce neanche il più elementare briciolo di rispetto reciproco? Perché abbiamo portato gli alunni al livello degli insegnanti e ci si rivolgono come fossimo gli amichetti con cui escono o chattano?
per una sola semplice (e tragica) motivazione... perché la mentalità di un popolo cambia al massimo entro una cinquina di secoli sicché questo paese ragiona ancora con il metodo delle scuole papaline - leggere scrivere e far di conto! tutto il resto è totalmente inutile...
Cosa c'entri "il metodo delle scuole papaline" poi,...sempre il solito anticlericalismo che non si cura di buttar via il bambino insieme all'acqua sporca. Il degrado della scuola non è che la conseguenza del disfacimento valoriale e morale che a poco a poco ha incancrenito tutta la società, e questo è imputabile in parte al materialismo eccessivo e senza regole, ed in parte allo smantellamento (da parte di uno sciocco laicismo sempre più imperante e pervasivo) di tutti quei valori che si pensava fossero solo frutto della religione e che poco o nulla avessero a che fare con le esigenze dell'animo umano. Così facendo abbiamo incentrato tutto sul benessere economico e tutto è orientato ad esso, sacrificando tutto, ma proprio tutto, rinnegando persino le nostre radici e la nostra identità. Invece forse, solo ora (e sottolineo "forse" perché il degrado aumenta sempre più) stiamo capendo che quei valori in fondo, se pur manifestati attraverso la religione, erano però anche frutto dell'intelligenza emotiva ed intuitiva che, insieme all'intelligenza razionale, forma la completa ed olistica realtà dell'uomo.

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da aurea » mer set 07, 2011 9:31 am

...volevo aggiungere inoltre che l'altro grande fattore che ha contribuito a snaturare la scuola è stato l'errato modello educativo che si è imposto negli ultimi 50 anni: il modello permissivo, secondo il quale il ragazzo deve essere del tutto libero da condizionamenti di qualsiasi sorta e libero di appagare ogni desiderio senza tanti ostacoli, e nel cosiddetto rapporto paritario tra ragazzi e adulti; ciò ha fatto sì che nella scuola praticamente a "comandare" sono i ragazzi ed i loro genitori, questi ultimi poi, invece di essere i primi educatori nel loro ruolo di genitori, diventano di fatto solo i loro difensori. Occorrerebbe, a mio avviso, rivedere e correggere questo modello "educativo", dato i pessimi risultati che ha prodotto.

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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da aurea » gio set 08, 2011 1:01 am

Chiedo scusa per gli errori che appaiono in quasi tutti i miei post, ciò è dovuto in gran parte al fatto che scrivo utilizzando lo smartphone, tasto T9 alternato alla scrittura normale passando poi alla tastiere querty e al copia/incolla... diventa un disastro! Inoltre non mi è possibile visualizzare completamente quello che scrivo, quindi solo dopo la pubblicazione dei miei messaggi sul forum mi accorgo degli errori. Bye bye...

NatSA
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da NatSA » gio set 22, 2011 11:09 am

Carissimi mi dispiace proprio sentire queste notizie dalle scuole io sono un genitore e
vorrei che i miei ragazzi imparassero molto da voi , dovete comunque essere un modello
anche se molti di voi non lo sono chi ha fatto il percorso per insegnare con passione
vi prego mantenetela , i ragazzi la società ha bisogno di voi della vostra creatività .

Vi mancano però alcune conoscenze , su voi stessi più vi conoscete più entrerete in sintonia con gli altri
dovreste perseguire il vostro scopo con entusiasmo creatività e fiducia e purtroppo
non sento questo
nessuno dice che il vostro compito è facile ma tutto è difficile se lo si vuole vedere coosì cerchiamo NUOVE STRATEGIE
cercate di lavorrare su voi stessi e verrà piuù semplice lavorare con gli altri

Consiglio di focalizzarvi sulle LIFE SKILLS
competenze che servono all'alunno tantoi che all'insegnante
Nuove Competenze per una Nuova Società
e tutto si parte dai GENITORI
Aiutateli acoltando i loro Problemi aiutateli a trovare nuove Soluzioni
fatevi ASCOLTATORI e CONSIGLIERI ( guardare oltre l'apparenza)
Diamoci una MANO a VICENDA
per il Bene delle Future Generazioni

Un Augurio a tutti per portare avanti
la vostra PASSIONE
NatSA
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

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alFaris
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da alFaris » dom set 25, 2011 6:48 pm

Essalamu Elikah!

I messaggî autopromozionali sono malvisti in questa conferenza. Se proprio vuoi fare pubblicità alla tua attività, sei gentilmente pregata di contattare la direzione del sito, ti basterà dare un'occhiata alla sezione Chi siamo o scrivere all'amministratore del sito Sauro Martella, ovviamente in privato, toccando su questo collegamento.



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lucacd75
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da lucacd75 » mar dic 06, 2011 7:20 pm

sono anch io un insegnante, oddio che parola grossa, diciamo uno pseudo maestro di scuola primaria, adesso si chiamano così. insegno da 13 anni e veramente non ne posso più. oltre ad avere una scuola sempre più sguarnita di tutto, si chiedono i soldi ai genitori per fare fotocopie, comprare carta e avere la adsl per internet. le maestre mi paiono tutte o molte provate dall insegnamento, deluse, frustrate, depresse, paranoiche. per esempio leggendo la storia di ttt in questo thread rimango sbalordito, mai visto un tale accanimento. eppure in tredici anni ne ho viste. l impressione che ne ho avuto è che ttt sia paranoica. malata, come tanti insegnanti, come me medesimo che soffro da anni di depressione con disturbi della personalità, e fare questo lavoro mi sta uccidendo ogni giorno di più, credo ormai senza via d 'uscita.
vi siete mai chiesti perchè il nord italia è pieno di insegnanti terroni?????????? semplicemente perchè al nord italia pensano a fare soldi o vanno all estero appena possono, mica perdono la testa a stare dietro alle scuole di oggi.
seeeeeeeeeeeeeeee fossero matti! noi terroni, affamati ,disoccupati, disperati siamo costretti a fare i lavori che i nordici scartano.
ho avuto notizia proprio ieri che un mio parente è stato chiamato a ferrara dalla puglia per insegnare. ma com'è a ferrara non ci sono aspiranti insegnanti, tecnici di laboratorio o come si chiamano?
e così a noi ci tocca fare il lavoro sporco, i nordici scappano , e rimaniamo noi in scuole fatiscienti coi bambini di oggi che chiamarli bambini proprio è impossibile: maleducati, ti rispondono male, strafottenti, violenti .

Kaky
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da Kaky » mer dic 07, 2011 2:59 pm

ciao Luca, benvenuto :D
lucacd75 ha scritto:le maestre mi paiono tutte o molte provate dall insegnamento, deluse, frustrate, depresse, paranoiche
.
è scientificamente provato, purtroppo, che la nostra è una tra le categorie professionali a più elevato rischio psichiatrico.
vi siete mai chiesti perchè il nord italia è pieno di insegnanti terroni?????????? semplicemente perchè al nord italia pensano a fare soldi o vanno all estero appena possono, mica perdono la testa a stare dietro alle scuole di oggi.
in parte hai ragione, ma io sono del nord e non saprei come vivere se non insegnassi...
e rimaniamo noi in scuole fatiscienti coi bambini di oggi che chiamarli bambini proprio è impossibile: maleducati, ti rispondono male, strafottenti, violenti .
all'inizio me la prendevo personalmente, poi ho capito che se voglio sopravvivere devo prenderla con più leggerezza...so che nei momenti di crisi è difficile, ma dovremmo cercare di non dare troppo peso a questi fatti...
soffro da anni di depressione con disturbi della personalità, e fare questo lavoro mi sta uccidendo ogni giorno di più, credo ormai senza via d 'uscita.
se è così, hai provato a sottoporti al collegio medico per la verifica dell'idoneità a quel tipo di lavoro?
(vedi http://www.burnout.blogscuola.it/)

altri suggerimenti più "soft":
- prova a rivolgerti, anche solo via e mail, a questo servizio per gli insegnanti: SPORTELLO 'IO TI ASCOLTO' al n. 02-45485517 [email protected]
- fare sostegno può essere un alleggerimento, perchè ti solleva dalla gestione della classe (per me è stato così, ma dipende tantissimo dal caso che ti capita!)
- fino a metà dicembre puoi inserirti nelle graduatorie ATA di III fascia
facci sapere come va, ok? :wink:

lucacd75
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Re: insegnanti e burnout

Messaggio da lucacd75 » ven dic 09, 2011 11:47 pm

sì, ma io non ho capito una cosa. se mi sottopongo alla visita del collegio medico, e questo collegio mi dichiara inidoneo. che fine faccio? mi mettono a fare un altro lavoro? bibliotecario? con 8 ore di lavoro al giorno? con un mese di vacanze all anno? e magari con lo stipendio diminuito?

ho provato a fare il sostegno per due anni, ma era talmente demotivante la cosa...dal sostegno scappano tutti appena possono. e non è un caso che sul sostegno ci finiscano tutti i supplenti e i precari.

cosa vuol dire graduatoria ata di terza fascia? cioè vado a fare il bidello? vado a pulire i cessi?...mah! mi licenzierebbero dopo una settimana per inadempienza . figuriamoci, non pulisco casa mia a causa della depressione e vado a pulire i cessi delle scuole? non mi sembra il caso...

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