Vorrei davvero capire dove sta l'inghippo
Avevo trovato in rete un brevetto di un dedorante che associava urea e EDTA (che ovviamente non trovo più)
Che l'urea avesse proprietà deodoranti lo sapevo e che i chelanti avessero una valenza antbatterica anche ma la dose di urea indicata era molto bassa e la cosa mi ha incuriosito
così ho fatto tre prove
una solo urea, chelante e lattico
una solo acqua e 10% alcol
e la terza (quella che alla fine pare funzionare ancor meglio della prima e assolutamente meglio della seconda) così composta
In ordine di inserimento:
Acqua di fiori d'arancio qb a 100
10% alcol buongusto
5% glicerolo
1% Turpinal 4NL (= tetrasodium editronate soluzione al 30%)
Acido lattico fino a ph 5 (il Turpinal è molto basico)
1% urea (carbamide)
Test ph
0.5 Preservative 12 (Phenoxyethanol, Ethylhexylglycerin)
1gc oe limone
Test ph dopo qualche ora
PH finale 5
Quello che mi lascia perplesso è che cercando con Google non trovo commerciali fatti allo stesso modo quindi qualche inghippo c'è di sicuro.
Degradazione in situ dell'urea con rilascio di ammoniaca non più stabilizzata dal lattico ? Scarsa stabilità del preparato nel tempo? Chelante al limite del consentito? Possibili irritazioni?
Non ne vengo a capo quindi chiedo aiuto ...
Deodorante non convenzionale
Moderatore: Erica Congiu
Re: Deodorante non convenzionale
Dimenticavo ... non ho testato solo urea all'1% o solo chelante perchè già l'autore diceva che l'associazione dei 2 dava un risultato deodorante "unexpected" ...