acrylates/vinyl isodecanoate
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acrylates/vinyl isodecanoate
e crosspolymer che roba sono? lo chiedo per scrupolo, perché la crema che mi hanno regalato è un semaforo rosso fluido!
grazie!!!
peggy
grazie!!!
peggy
Salute PeggyGordon,
acrylates/vinyl isodecanoate crosspolymer... quella sostanza che, se non avessi voglia di rispettare i tempi e la filosofia del bio-eco, ti risolverebbe la vita cosmetologicamente parlando! E' un emulsionante/viscosizzantestabilizzante polimerico acrilico (hai presente l'acido acrilico con il quale si ottiene, polimerizzandolo cioè unendo tante molecole di acido insieme, il filato sintetico per confezionare maglioni e altro?) idrofilo modificato in senso idrofobo per aggiunta di catena alchilica (isodecanoato): la parte idrofila rigonfia in acqua, la lipofila (isodecanoato) è adsorbita alla superficie delle gocce d'olio; stabilizza il tutto con un meccanismo detto elettrosterico... un pò complicato, ad ogni modo sappi che funziona egregiamente anche a bassi dosaggi (0,25% abbinato a del carbomer per una crema, da solo per un'emulsione fluida) e senza dover scaldare niente per fare emulsioni, ovviamente usando tutte sostanze liquide a temperatura ambiente.
Peccato sia tutto sintetico...;-) Tra l'altro bisogna che approfondisca, chi possa, eventuali effetti allergizzanti di tale sostanza e affini.
Ciao.
acrylates/vinyl isodecanoate crosspolymer... quella sostanza che, se non avessi voglia di rispettare i tempi e la filosofia del bio-eco, ti risolverebbe la vita cosmetologicamente parlando! E' un emulsionante/viscosizzantestabilizzante polimerico acrilico (hai presente l'acido acrilico con il quale si ottiene, polimerizzandolo cioè unendo tante molecole di acido insieme, il filato sintetico per confezionare maglioni e altro?) idrofilo modificato in senso idrofobo per aggiunta di catena alchilica (isodecanoato): la parte idrofila rigonfia in acqua, la lipofila (isodecanoato) è adsorbita alla superficie delle gocce d'olio; stabilizza il tutto con un meccanismo detto elettrosterico... un pò complicato, ad ogni modo sappi che funziona egregiamente anche a bassi dosaggi (0,25% abbinato a del carbomer per una crema, da solo per un'emulsione fluida) e senza dover scaldare niente per fare emulsioni, ovviamente usando tutte sostanze liquide a temperatura ambiente.
Peccato sia tutto sintetico...;-) Tra l'altro bisogna che approfondisca, chi possa, eventuali effetti allergizzanti di tale sostanza e affini.
Ciao.
effetti allergizzanti acrilati
Peccato sia tutto sintetico...;-) Tra l'altro bisogna che approfondisca, chi possa, eventuali effetti allergizzanti di tale sostanza e affini.
Ciao.[/quote]
Teoricamente e "sulla carta", Vittorio, effetti allergizzanti non ce ne sono o ce ne sono pochi. Tanto che quasi tutte le creme e i cosmetici venduti in farmacia e formulati per allergie ne contengono in quantità (oltre a contenere siliconi, PEG- i quali PEG sono tuttavia, nella mia personale opinione, meno dannosi di altre molecole, assieme al glicole propilenico, ma ti dico solo una opinione personale e legata allaa pura reattività della pelle, non alla sintesi e alla biodegradabilità- e, continuando coi prodotti ipoallergenici venduti in farmacia, conengono di tutto, ma nulla che dia una sensibilizzazione cianea ai test classici. Per cui, prodotti "sicuri", o considerati tali, dal punto di vista della reattività e della tollerabilità cutanea.
Ho tuttavia notato che acrilati e carbomer favoriscono strane reazioni non proprio allergiche, ma, chiamiamole di "intolleranza cutanea": ho iniziato a notarlo coi gel e i prodotti contorno occhi: una aumentata incidenza di dermatiti periorbitali in chi improvvisamente si era messo a usare gel e cosmetici vari per il contorno occhi. Ora, la dermatite periorale-periorbitale è una strana entità in netto aumento oggi, cugina della rosacea - alla quale non si riesce a dare una causa specifica di partenza. Alterata reattività cutanea, alterazioni della microbiologia cutanea (ecco, secondo me tutti sti sintetici di M.... alterano proprio, indispettiscono e poi fanno rivoluzione tra i pacifici e mansueti abitanti della pelle), alterazioni vascolari - su un terreno costituzionale predisposto, fanno compaarire papuline-brufoletti arrossati attorno a occhi e bocca. Spesso si legano a intolleranze alimentari. Spesso a trattamenti cosmetici sbagliati. Quasi costantemente a situazioni di disagio dell'organismo psico-fisico in toto (gastrite, colite - con conseguente malassorbimento intestinale e alterazione della flora intestinale), stress (e dove non lo ficchiamo, lo stress.....in realtà, non è lo stress in sè e per sè - secondo me lo stress è positivo, propulsivo e inevitabile: è la impossibilità o incapacità di tamponarlo, lo stress, che ci fa male, e cioà è la nostra cattiva gestione di una reazione perfettamente fisiologica in certe contingenze).
Torniamo a bomba: come stanno crescendo le intolleranze alimentari, che non sono vere e proprie allergie (le intolleranze infatti non danno allergie IgE mediate, come l'orticaria....), così stanno crescendo le intolleranze cutanee, che non sono mai vere e proprie reazioni allergiche immediate, non si manifestano quasi mai in tempi brevi o brevissimi, ma esistono sotto forma di strane reattività cutanee (che stanno riempiendo gli studi medici, e non solo dermatologici), come pruriti, rossori, incapacità dfi tollerare cosmetici (e ti credo povera pelle, dice la sua come può!!), eruzioni papulo-pustolose varie, inoltre slatentizzano dermatiti infiammatorie come rosacea e dermatite seborroica. Le dermatiti seborroiche "cosmetogene" e da intolleranze ai lieviti sono oggi la maggior parte.
Ora mi sa che sto diventando logorroica e sto forse confonfendo le idee a troppe persone: ma una idea io l'ho, ed è ben chiara: oggi molte situazioni cutanee di "disagio" che non sono nè DAC (dermatite allergica da contatto), nè DIC (Dermatite irritativa da contatto), sono "intolleranze cutanee" anche ai cosmetici: E a ingredienti come acrilati, carbomer, silicono (i quali siliconi dsa un lato sono anche solventi, dall'altro lato sono filmogeni che intrappolano nel corneo tutti gli altri ingredienti, sia quelli buoni - q qua va bene - ma anche gli schifosi, e qua le nostre sentinelle epidermiche iniziano a incazzarsi di brutto.
Che dici, sono stata chiara?
La soluzione: riuscire a formulare CON RICERCA DI BASE e NON CON SOGNI E IDEE DI BOSCHI E FIORELLINI E BASTA prodotti cosmetici assolutamente buoecocompatibili, ma non allergizzanti, efficaci nelle loro funzioni, reologicamente gradevoli, totalmente rispettosi del lato sensoriale-edonistico che il trattamento cosmetico ha e deve avere, microbiologicamente puri e ineccepibili, in grado di sfruttare appieno la parte deria della fitoterapia e della fitocosmesi.
Solo????
Quando si pensa a cambiare, si pensa sempre a cambiare in meglio....anche se per ora dobbiamo accontentarci del meno peggio!
Ciao a te e a tutti!
Riky
Ciao.[/quote]
Teoricamente e "sulla carta", Vittorio, effetti allergizzanti non ce ne sono o ce ne sono pochi. Tanto che quasi tutte le creme e i cosmetici venduti in farmacia e formulati per allergie ne contengono in quantità (oltre a contenere siliconi, PEG- i quali PEG sono tuttavia, nella mia personale opinione, meno dannosi di altre molecole, assieme al glicole propilenico, ma ti dico solo una opinione personale e legata allaa pura reattività della pelle, non alla sintesi e alla biodegradabilità- e, continuando coi prodotti ipoallergenici venduti in farmacia, conengono di tutto, ma nulla che dia una sensibilizzazione cianea ai test classici. Per cui, prodotti "sicuri", o considerati tali, dal punto di vista della reattività e della tollerabilità cutanea.
Ho tuttavia notato che acrilati e carbomer favoriscono strane reazioni non proprio allergiche, ma, chiamiamole di "intolleranza cutanea": ho iniziato a notarlo coi gel e i prodotti contorno occhi: una aumentata incidenza di dermatiti periorbitali in chi improvvisamente si era messo a usare gel e cosmetici vari per il contorno occhi. Ora, la dermatite periorale-periorbitale è una strana entità in netto aumento oggi, cugina della rosacea - alla quale non si riesce a dare una causa specifica di partenza. Alterata reattività cutanea, alterazioni della microbiologia cutanea (ecco, secondo me tutti sti sintetici di M.... alterano proprio, indispettiscono e poi fanno rivoluzione tra i pacifici e mansueti abitanti della pelle), alterazioni vascolari - su un terreno costituzionale predisposto, fanno compaarire papuline-brufoletti arrossati attorno a occhi e bocca. Spesso si legano a intolleranze alimentari. Spesso a trattamenti cosmetici sbagliati. Quasi costantemente a situazioni di disagio dell'organismo psico-fisico in toto (gastrite, colite - con conseguente malassorbimento intestinale e alterazione della flora intestinale), stress (e dove non lo ficchiamo, lo stress.....in realtà, non è lo stress in sè e per sè - secondo me lo stress è positivo, propulsivo e inevitabile: è la impossibilità o incapacità di tamponarlo, lo stress, che ci fa male, e cioà è la nostra cattiva gestione di una reazione perfettamente fisiologica in certe contingenze).
Torniamo a bomba: come stanno crescendo le intolleranze alimentari, che non sono vere e proprie allergie (le intolleranze infatti non danno allergie IgE mediate, come l'orticaria....), così stanno crescendo le intolleranze cutanee, che non sono mai vere e proprie reazioni allergiche immediate, non si manifestano quasi mai in tempi brevi o brevissimi, ma esistono sotto forma di strane reattività cutanee (che stanno riempiendo gli studi medici, e non solo dermatologici), come pruriti, rossori, incapacità dfi tollerare cosmetici (e ti credo povera pelle, dice la sua come può!!), eruzioni papulo-pustolose varie, inoltre slatentizzano dermatiti infiammatorie come rosacea e dermatite seborroica. Le dermatiti seborroiche "cosmetogene" e da intolleranze ai lieviti sono oggi la maggior parte.
Ora mi sa che sto diventando logorroica e sto forse confonfendo le idee a troppe persone: ma una idea io l'ho, ed è ben chiara: oggi molte situazioni cutanee di "disagio" che non sono nè DAC (dermatite allergica da contatto), nè DIC (Dermatite irritativa da contatto), sono "intolleranze cutanee" anche ai cosmetici: E a ingredienti come acrilati, carbomer, silicono (i quali siliconi dsa un lato sono anche solventi, dall'altro lato sono filmogeni che intrappolano nel corneo tutti gli altri ingredienti, sia quelli buoni - q qua va bene - ma anche gli schifosi, e qua le nostre sentinelle epidermiche iniziano a incazzarsi di brutto.
Che dici, sono stata chiara?
La soluzione: riuscire a formulare CON RICERCA DI BASE e NON CON SOGNI E IDEE DI BOSCHI E FIORELLINI E BASTA prodotti cosmetici assolutamente buoecocompatibili, ma non allergizzanti, efficaci nelle loro funzioni, reologicamente gradevoli, totalmente rispettosi del lato sensoriale-edonistico che il trattamento cosmetico ha e deve avere, microbiologicamente puri e ineccepibili, in grado di sfruttare appieno la parte deria della fitoterapia e della fitocosmesi.
Solo????
Quando si pensa a cambiare, si pensa sempre a cambiare in meglio....anche se per ora dobbiamo accontentarci del meno peggio!
Ciao a te e a tutti!
Riky
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grazie e precisazione
siete stati davvero esaurienti! Riky non ti preoccupare, non faccio sogni di boschi e fiorellini...non so se ti riferivi al mio post "aprire un negozio bio"...in ogni caso quella sarebbe un'attività alla quale mi preparerei degnamente (sono una di quelle che la sera a letto legge il dizionario di tedesco , pignola e rompiscatole all'infinito:P). se avrò tempo e soldi in futuro che me lo permettano, mi prendo una laurea che mi piaccia (farmacia) , oltre a questa chesono vicina a prendere e non mi entusiasma. nulla mi vieta però di leggere e informarmi anche adesso...intanto dò un'occhiata alla sezione libri!
ancora grazie !
peggy
ancora grazie !
peggy
Re: grazie e precisazione
Ma no Peggy, non mi riferivo a te!PeggyGordon ha scritto:siete stati davvero esaurienti! Riky non ti preoccupare, non faccio sogni di boschi e fiorellini...non so se ti riferivi al mio post "aprire un negozio bio"...in ogni caso quella sarebbe un'attività alla quale mi preparerei degnamente (sono una di quelle che la sera a letto legge il dizionario di tedesco , pignola e rompiscatole all'infinito:P). se avrò tempo e soldi in futuro che me lo permettano, mi prendo una laurea che mi piaccia (farmacia) , oltre a questa chesono vicina a prendere e non mi entusiasma. nulla mi vieta però di leggere e informarmi anche adesso...intanto dò un'occhiata alla sezione libri!
ancora grazie !
peggy
Mi riferivo al marketing ecofurbo che gioca solo coi fiorellini, e ai piccoli produttori pur seri ma naif che sono pieni di buona volontà, ma non vedono più in là del loro orticello! E investono zero in ricerca, sostenendo di non avere soldi....
Riky
Storiella. Ieri sono andata in erboristeria a prendere dell'argilla bianca, e le ho chiesto se aveva del fango di rassoul. Ha detto che poteva ordinarlo, le ho detto che era della Logona. "Logona...fammi fare mente locale, cosa fa?". Le ho ricordato il babyshampoo alla calendula -ah sì!- e poi le ho detto che faceva un meraviglioso shampoo doccia per pelli sensibili senza estratti vegetali.
L'erborista, presa da sacro zelo, mi mostra uno shampoo "Guarda, questo non contiene nessun ingredienti sintetico!". Vero, caspita, tanto di cappello, uno shampoo verdissimo! E in erboristeria (un mezzo miracolo). Ma pienopienopieno di estratti vegetali. Mi è quasi dispiaciuto spegnerle l'entusiasmo.
Ripensandoci, ho pensato che forse la cosmesi "verde" italiana e quella tedesca partono da presupposti totalmente diversi. Gli italiani vorrebbero usare l'ingrediente erboristico costi quel che costi, pensiamo alla Derbe tutta orgogliosa di aver reso solubile l'olio di ricino con solvente petrolifero...
L'erborista, presa da sacro zelo, mi mostra uno shampoo "Guarda, questo non contiene nessun ingredienti sintetico!". Vero, caspita, tanto di cappello, uno shampoo verdissimo! E in erboristeria (un mezzo miracolo). Ma pienopienopieno di estratti vegetali. Mi è quasi dispiaciuto spegnerle l'entusiasmo.
Ripensandoci, ho pensato che forse la cosmesi "verde" italiana e quella tedesca partono da presupposti totalmente diversi. Gli italiani vorrebbero usare l'ingrediente erboristico costi quel che costi, pensiamo alla Derbe tutta orgogliosa di aver reso solubile l'olio di ricino con solvente petrolifero...
Salute Riky,
certo che ti sei messa d'impegno, l'argomento ti tocca e ti appassiona, dunque ti ringrazio della tua risposta... però mi rendo conto che è ancora tutto abbastanza nebuloso... questa probabilmente non è la sede giusta per discuterne, non vorrei neanche abusare della tua pazienza, ma mi sfugge il nesso tra i disagi cutanei nè dac nè dic e i cosmetici... e di qui alle singole sostanze sia pure artificiali quali acrilati o siliconi et cetera... vorrei sapere tante cose, a cominciare da uno studio, se mai ci sia stato, di storiografia clinica sulle intolleranze cutanee ad esempio, magari rapportandola all'incidenza dello smog nel tempo, alla presenza di sostanze 'nuove' presenti nelle nostre città quali l'ozono, allo stile di vita e al diverso stress che ne comporta, al fatto che i bambini vengano svezzati a merendine e latte in polvere... al fatto, in sostanza, che viviamo in un mondo che muta troppo velocemente per quanto i nostri corpi riescano a sopportare, e magari, cassate tutte le schifezze artificiali che ci spalmiamo addosso, cominceranno a venire da te persone, sempre più giovani, che lamentano intolleranze verso sostanze... da doppio semaforino verde!, Dio non voglia.
Perdona l'aprossimazione, son solo un profano che vuole capire, ciao.
certo che ti sei messa d'impegno, l'argomento ti tocca e ti appassiona, dunque ti ringrazio della tua risposta... però mi rendo conto che è ancora tutto abbastanza nebuloso... questa probabilmente non è la sede giusta per discuterne, non vorrei neanche abusare della tua pazienza, ma mi sfugge il nesso tra i disagi cutanei nè dac nè dic e i cosmetici... e di qui alle singole sostanze sia pure artificiali quali acrilati o siliconi et cetera... vorrei sapere tante cose, a cominciare da uno studio, se mai ci sia stato, di storiografia clinica sulle intolleranze cutanee ad esempio, magari rapportandola all'incidenza dello smog nel tempo, alla presenza di sostanze 'nuove' presenti nelle nostre città quali l'ozono, allo stile di vita e al diverso stress che ne comporta, al fatto che i bambini vengano svezzati a merendine e latte in polvere... al fatto, in sostanza, che viviamo in un mondo che muta troppo velocemente per quanto i nostri corpi riescano a sopportare, e magari, cassate tutte le schifezze artificiali che ci spalmiamo addosso, cominceranno a venire da te persone, sempre più giovani, che lamentano intolleranze verso sostanze... da doppio semaforino verde!, Dio non voglia.
Perdona l'aprossimazione, son solo un profano che vuole capire, ciao.
Vittorio, posso? Come ho detto spesso, mia nonna, mia madre, mia zia, bambine in tempi non sospetti, e in quel di Matzaccara, posto dimenticato da Dio e dagli uomini, sono spesso state tormentate da quello che prima si chiamava eczema costituzionale (def. indovinata...) nell'infanzia e adolescenza. Nè nonna nè mamma nè zia mai state denutrite. Mai lavorato troppo in vita loro.
Non riesco ad essere troppo "paranoica", dunque, riguardo i presunti guasti della vita moderna.
Non riesco ad essere troppo "paranoica", dunque, riguardo i presunti guasti della vita moderna.
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domanda
da dummie: cosa hanno che non va gli estratti vegetali?
grazie!
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Salute Valeria,
ma certo, volevo dare spunti nuovi, intendevo una storiografia su grandi numeri.
Non sarà che ci concentriamo solo sulle sostanze senza considerare che ci possono essere anche fattori diversi, l'ambiente che ci indebolisce? Per carità, niente in contrario, soltanto che si sentono intolleranze sempre più numerose riguardo al lattosio per dirne una. Vero che l'armamentario diagnostico è molto evoluto e molte più persone vengono 'saggiate', però credo sia un dato di fatto che le intolleranze alimentari aumentino.
Ad ogni modo parli con un tipo che accetta ben volentieri il sintetico quando questo risolve, come dato sufficientemente accertato, i problemi per il quale è stato studiato senza crearne di troppi, ma come tutti in fin dei conti, altrimenti se così non fosse sarebbe un mondo di perenni paraoici, sguardi spiritati e mani nei capelli... non mi sembra di vederne..:-), ma chissà nell'intimo della quattro mura...
Ciao.
ma certo, volevo dare spunti nuovi, intendevo una storiografia su grandi numeri.
Non sarà che ci concentriamo solo sulle sostanze senza considerare che ci possono essere anche fattori diversi, l'ambiente che ci indebolisce? Per carità, niente in contrario, soltanto che si sentono intolleranze sempre più numerose riguardo al lattosio per dirne una. Vero che l'armamentario diagnostico è molto evoluto e molte più persone vengono 'saggiate', però credo sia un dato di fatto che le intolleranze alimentari aumentino.
Ad ogni modo parli con un tipo che accetta ben volentieri il sintetico quando questo risolve, come dato sufficientemente accertato, i problemi per il quale è stato studiato senza crearne di troppi, ma come tutti in fin dei conti, altrimenti se così non fosse sarebbe un mondo di perenni paraoici, sguardi spiritati e mani nei capelli... non mi sembra di vederne..:-), ma chissà nell'intimo della quattro mura...
Ciao.
ci avete azzeccato entrambi!
Avete ragione tutti e due, sia valeria, sia Vittorio. Quindi quello che serve è fare chiarezza, e una certa chiarezza la fa solo la scienza.... O comunque l'affrontare in modo scientifico, analitico, gli argomenti, e non dare solo impressioni di "pancia".
avevo proposto a un mio collaboratore, che fa il ricercatore universitario a milano, di occuparsi, seriamente, di "Ecologia cutanea" - intendo con questo tutto ciò che riguarda cute,m cosmetici, ingredienti cosmetici, ambiente, etc - secondo me è una branca del futuro, e in questo momento nessun centro di ricerca se ne occupa seriamente, non che io sappia. Chi iniziasse a occuparsene, sarebbe un pioniere dell'argomento.
Ha nicchiato - il problema è che la ricerca si fa coi fondi,m e i fondi da chi arrivano?
Indovinate un po'....
Certaamente ha ragione Vittorio quando dice che vanno considerati anche fattori estranei ai cosmetici che usiamo (leggi cibi, acqua, aria che respiriamo, sostanze con cui veniamo in contatto - profumi detergenti disinfettanti coloranti ....- inquinamento, atmosferico).
Nello stesso tempo, va anche detto cyhe Milano, una delle città più inquinate del mondo, ha una delle più alte percentuali di vecchietti nel mondo.... e ha ragione valeria, benessere e progresso non vanno sempre demonizzati...
le allergie sono sempre esistite, e chi ha asma per le graminacee, soffre in campagna, mica in città....
le intolleranze cutanee non sono state studiate semplicemente perchè....ufficialmente sono nate oggi, in questo forum!
Prova a dire a un dermatologo "ho la pelle intollerante al carbomer": questo ti guarda come minimo come una pazza fanatica amante in modo malato del "naturale"...
Allora - studiare, studiare, studiare...
E finchè il mondo "verde" non avrà davvero convinto (quindi non avrà superato certi stupidi fanatismi da chiusura mentale, che però chiudono anche le possibilità di fondi che paghino ricercatori e ricerche), secondo me non si potrà fare molto.
Finchè c'è gente che pensa che le bestie sono i medici, che prescrivono veleni al posto di shampoo o creme, e non si rendono conto che i medici prescrivono quello che c'è, e sono le aziende a dover produrre in modo etico, e le aziende dovrebbero essere supportate da governi e gente al potere etica....
Quando anche il rispetto del pianeta e delle risorse diventerà un comandamento, allora....noi saremo già lì, pronti...
per quanto riguarda le singole molecole, Vittorio, un giorno verrai a una jam session di quelle che faccio coi chimici ogni tanto....Ci divertiamo - e ci deprimiamo - come matti, e ne vengono sempre fuori di nuove...
fabrizio lo sa, ma in questo periodo è il nonilfenolo che non mi va proprio giù....
Riky
avevo proposto a un mio collaboratore, che fa il ricercatore universitario a milano, di occuparsi, seriamente, di "Ecologia cutanea" - intendo con questo tutto ciò che riguarda cute,m cosmetici, ingredienti cosmetici, ambiente, etc - secondo me è una branca del futuro, e in questo momento nessun centro di ricerca se ne occupa seriamente, non che io sappia. Chi iniziasse a occuparsene, sarebbe un pioniere dell'argomento.
Ha nicchiato - il problema è che la ricerca si fa coi fondi,m e i fondi da chi arrivano?
Indovinate un po'....
Certaamente ha ragione Vittorio quando dice che vanno considerati anche fattori estranei ai cosmetici che usiamo (leggi cibi, acqua, aria che respiriamo, sostanze con cui veniamo in contatto - profumi detergenti disinfettanti coloranti ....- inquinamento, atmosferico).
Nello stesso tempo, va anche detto cyhe Milano, una delle città più inquinate del mondo, ha una delle più alte percentuali di vecchietti nel mondo.... e ha ragione valeria, benessere e progresso non vanno sempre demonizzati...
le allergie sono sempre esistite, e chi ha asma per le graminacee, soffre in campagna, mica in città....
le intolleranze cutanee non sono state studiate semplicemente perchè....ufficialmente sono nate oggi, in questo forum!
Prova a dire a un dermatologo "ho la pelle intollerante al carbomer": questo ti guarda come minimo come una pazza fanatica amante in modo malato del "naturale"...
Allora - studiare, studiare, studiare...
E finchè il mondo "verde" non avrà davvero convinto (quindi non avrà superato certi stupidi fanatismi da chiusura mentale, che però chiudono anche le possibilità di fondi che paghino ricercatori e ricerche), secondo me non si potrà fare molto.
Finchè c'è gente che pensa che le bestie sono i medici, che prescrivono veleni al posto di shampoo o creme, e non si rendono conto che i medici prescrivono quello che c'è, e sono le aziende a dover produrre in modo etico, e le aziende dovrebbero essere supportate da governi e gente al potere etica....
Quando anche il rispetto del pianeta e delle risorse diventerà un comandamento, allora....noi saremo già lì, pronti...
per quanto riguarda le singole molecole, Vittorio, un giorno verrai a una jam session di quelle che faccio coi chimici ogni tanto....Ci divertiamo - e ci deprimiamo - come matti, e ne vengono sempre fuori di nuove...
fabrizio lo sa, ma in questo periodo è il nonilfenolo che non mi va proprio giù....
Riky
Re: domanda
Cerca su Google "plant contact dermatitis"PeggyGordon ha scritto:da dummie: cosa hanno che non va gli estratti vegetali?
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cercato e visto che
moltissime piante provocano dermatiti da contatto(anche se credevo di saperlo).ora mi chiedo (e se vi sembra una domanda stupida pazienza):qual è a questo punto il giusto mezzo? è chiaro che anche sostanze totalmente naturali possono dare allergie, ma quante sostanze non naturali sono compatibili con l'ambiente? esistono processi che riescano a togliere l'eventuale sostanza sensibilizzante dalla pianta senza essere dannosi per l'ambiente? insomma esiste un modo per far sì che la toppa non sia peggio del buco?
vi prego non mi dite che sono ignorante...lo so già!
peggy confusa
vi prego non mi dite che sono ignorante...lo so già!
peggy confusa
Salute Riky,
quanto mi piace il tuo approccio! Ce ne fossero come te, mi verrebbe da dire, se non fosse così banale. Però in quanto alle allergie che ci son sempre state... anche alcune ossa di dinosauro dimostravano che soffrivano di cancro... le intolleranze cutanee non saranno iniziate oggi, ma chi oggi ha una pelle perfettamente sana? L'unica cosa che mi vien da domandarti con ua parvenza di scienza, è: ti accorgi di un certo cambiamento nei pazienti che ricevi rispetto a tutti gli anni passati di carriera da drmatologa?
Ciao.
quanto mi piace il tuo approccio! Ce ne fossero come te, mi verrebbe da dire, se non fosse così banale. Però in quanto alle allergie che ci son sempre state... anche alcune ossa di dinosauro dimostravano che soffrivano di cancro... le intolleranze cutanee non saranno iniziate oggi, ma chi oggi ha una pelle perfettamente sana? L'unica cosa che mi vien da domandarti con ua parvenza di scienza, è: ti accorgi di un certo cambiamento nei pazienti che ricevi rispetto a tutti gli anni passati di carriera da drmatologa?
Ciao.
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Eccomi qua!
Mi sono goduto questo post come non mi capitava da tempo. Succede quando Riky è in forma e si lancia a dire delle verità che spesso "abbiamo dentro" ma ci dimentichiamo di esprimere.
Io voglio solo dire una cosa semplice semplice e cioè che se alle volte io e altri sembriamo molto più Talencosmeticari di quello che vorremmo è, forse, solo perché mentre dalla parte della cosmesi, diciamo ufficiale, sono in molti che gridano e gridano forte (perché hanno la TV, i giornali, le riviste) e quidni dobbiamo essere molto rigidi su alcuni paletti altrimenti, se abbassiamo la guardia, veniamo travolti dai compromessi a cui la vita ci confronta quotidianamente.
Insomma io DEVO con convinzione sostenere che siliconi PEG e via dicendo sono delle schifezze. Quando la cosmesi Biocompatibile sarà una realtà consolidata ci potremmo permettere il dubbio di dibattere sulla "covivialità cosmetica" del glicole propilenico. Prima di allora no! Altrimenti non ce la faremo mai e ci troveremo invasi, ancora più di oggi, da ecofurbi sul sentiero di guerra.
Ciao
Fabrizio
Mi sono goduto questo post come non mi capitava da tempo. Succede quando Riky è in forma e si lancia a dire delle verità che spesso "abbiamo dentro" ma ci dimentichiamo di esprimere.
Io voglio solo dire una cosa semplice semplice e cioè che se alle volte io e altri sembriamo molto più Talencosmeticari di quello che vorremmo è, forse, solo perché mentre dalla parte della cosmesi, diciamo ufficiale, sono in molti che gridano e gridano forte (perché hanno la TV, i giornali, le riviste) e quidni dobbiamo essere molto rigidi su alcuni paletti altrimenti, se abbassiamo la guardia, veniamo travolti dai compromessi a cui la vita ci confronta quotidianamente.
Insomma io DEVO con convinzione sostenere che siliconi PEG e via dicendo sono delle schifezze. Quando la cosmesi Biocompatibile sarà una realtà consolidata ci potremmo permettere il dubbio di dibattere sulla "covivialità cosmetica" del glicole propilenico. Prima di allora no! Altrimenti non ce la faremo mai e ci troveremo invasi, ancora più di oggi, da ecofurbi sul sentiero di guerra.
Ciao
Fabrizio