eczema strategia generale

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Marco Valussi
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eczema strategia generale

Messaggio da Marco Valussi » mer nov 08, 2006 12:59 pm

Come per la maggior parte dei problemi dermatologici, la fitoterapia offre due strategie principali, una a livello topico, intesa a ridurre l’infiammazione, le lesioni cutanee, il prurito e le eventuali infezioni, l’altra di tipo sistemico, intesa a modificare le condizioni dell’organismo per facilitarne la guarigione, e anche a trattare direttamente i vari fattori causativi della malattia.

Trattamento a livello topico
È chiaro che anche per la fitoterapia la riduzione della flogosi rimane un obbiettivo importante, e non è un caso che le piante sulle quali abbiamo più dati clinici sull’efficacia nell’eczema siano proprio piante antinfiammatorie. La riduzione dell’infiammazione e delle manifestazioni associate (prurito) non ha solo un significato palliativo. Essa infatti contribuisce a spezzare il circolo vizioso che dall’infiammazione passa al prurito, allo sfregamento, alle conseguenti lesioni e quindi a ulteriore infiammazione o addirittura infezione secondaria. È chiaro anche che, in un ottica fitoterapica, la soppressione dell’infiammazione è accettabile solo se in associazione a una terapia sistemica tesa ad affrontare i fattori causativi. Infatti una delle convinzioni più radicate nella tradizione e nella pratica fitoterapica è che la soppressione costante rischi di cronicizzare ulteriormente la condizione, di spostarla ad altri settori dell’organismo, di contribuire alla disregolazione immunitaria che è parte fondamentale della condizione. Quindi la terapia antinfiammatoria è importante, ma deve parte di una strategia più ampia, tesa a diminuire l’impatto antigenico e a regolare le difese immunitarie.
Le azioni terapeutiche che le piante possono svolgere a livello topico sono:

A) Antinfiammatoria
Le piante più indicate per il trattamento topico sono degli antinfiammatori con diversi meccanismi di azione:

Hamamelis virginiana: astringente (tannini) ed antinfiammatoria (inibitore della 5-LOX e della produzione di PAF).
Matricaria recutita: antinfiammatoria (inibizione di 5-LOX e COX e azione antiossidativa) e vulneraria. È necessario utilizzare preparazioni da pianta fresca che contengano sia la porzione idrofilica (apigenina) sia quella lipofilica (α-bisabololo). Meglio ancora se viene aggiunta una quantità di olio essenziale distillato in corrente di vapore, contenente camazulene (il suo precursore nella pianta, la matricina, non sembra essere attiva).
Glycyrrhiza glabra: antinfiammatoria. Probabilmente attraverso un’azione antinfiammatoria della glicirrizina.
Silybum marianum. La silimarina produce una inibizione dell’accumulo di leucociti nell’essudato infiammatorio.
Curcuma longa. Inibisce sia la 5-LOX che la COX, inibisce la funzionalità dei neutrofili e a livello topico agisce con meccanismo cortisono-simile. Meglio utilizzare applicazioni contenenti la pianta in polvere, dato che sia la frazione lipofilica sia quella idrofila mostrano attività antinfiammatoria.

Per il prurito, a parte gli antinfiammatori, alcune preparazioni si sono dimostrate utili:
• Gel di Aloe vera ( antinfiammatoria e demulcente) associato a olio essenziale di Mentha piperita (0.1%) e argilla verde.
• Preparazioni di Stellaria media e di Symphytum officinalis folia.
• Succhi di piantaggine, calendula e avena.


B) Astringente
Quando siano presenti lesioni e/o sia necessario controllare gli essudati, per dare sollievo ma anche per aumentare l’integrità della cute e ridurre la sepsi
Quercus robur
Hamamelis virginiana
Grindelia ssp (soprattutto in caso di eczema vescicolare cronico)


C) Demulcente
Per ridurre la xerosi, la flogosi e il prurito
Aloe vera gel
Malva officinalis flores
Althaea officinalis radix
Symphytum officinalis folia
Avena sativa

D) Antisettica
In caso di infezioni secondarie
Oli essenziali di:
Melaleuca alternifolia
Bergamotto FCF (privo di furanocumarine)
Lavandula officinalis


Trattamento sistemico
Meno generalizzabile è il trattamento sistemico, che dipenderà molto dal tipo di paziente e dalle priorità nel trattamento: acuzie o cronicità oppure situazione subclinica.

Piante:
Alterativi specifici per eczema.
Ad azione più blanda: Fumaria officinalis, Trifolium pratense, Viola tricolor, Galium aparine, Urtica dioica.
Ad azione più drastica: Scrophularia nodosa, Mahonia aquifolia e Solanum dulcamara (in particolare per le forme secche), Arctium lappa, Hydrastis canadensis, Rumex crispus (in caso di associazione a foruncolosi).


Situazione subclinica
Nel caso ci si trovi di fronte a una situazione che non abbia ancora raggiunto lo stadio di malattia conclamata ma che mostri tutti i segni di una “tendenza” (situazione detta anche “subclinica”) si dovranno esaminare i legami tra i vari apparati, e in particolare tra fegato e pelle.

Il concetto tradizionale che pelle e fegato siano legati e in qualche modo si rispecchino, trova supporto anche nella moderna fisiologia. Il fegato è un organo che svolge funzioni così importanti per l’organismo intero, e così numerose, che non sorprende che una disfunzione epatica, anche funzionale, possa risultare in disfunzioni di altri organi o comparti corporei; se prendiamo due funzioni fondamentali come la transaminazione e il metabolismo dell’azoto, vedremo che esse non sono funzioni riservate al fegato, ma sono svolte, seppur in maniera molto ridotta, dalla sub-mucosa dell’intestino, dal pancreas, dalla milza, dal midollo spinale e dalle zone più attive dell’epidermide. Così, in una situazione di ridotta attività epatica, sempre di tipo funzionale, stimolare la sua attività causerà delle eco in quei comparti che utilizzano lo stesso meccanismo metabolico.
Così i segni di un fegato poco attivo comprendono anche pelle e mucose secche con terreno atopico, problemi di sinusite e bronchiali, oltre che una cattiva digestione dei grassi e delle proteine con tendenza alla glicemia instabile, e una tendenza alla costipazione. In questo caso l’intervento non si concentrerà esclusivamente sulla pelle, anzi, il fegato e il tono generale dell’intestino e degli organi emuntori sarà al centro della strategia.
L’idea è quella di utilizzare dei rimedi alterativi specifici, stimolare il fegato in maniera diretta (stimolanti biliari) e in maniera indiretta, aumentando il flusso sanguigno nel compartimento (stimolanti circolatori), e di facilitargli il lavoro riducendo il carico a livello portale (stimolanti della circolazione portale).


Stimolanti biliari: Berberis vulgaris, Chelone glabra, Menyanthes trifoliata.

Stimolanti della circolazione portale: Rumex crispus

Stimolanti circolatori generali: Capsicum spp, Zanthoxylum clava-herculis, Zingiber officinalis


Situazione clinica
Nel caso ci si trovi invece di fronte a una condizione clinicamente definibile come DA, si dovrà prestare attenzione anche ad altri sistemi corporei, e in particolare, vista la natura immunologica della malattia, e la sua frequente associazione ad allergeni ambientali e alimentari, dovremo prestare attenzione agli eventi a carico della mucosa intestinale che, non dimentichiamolo, è l’organo di screening immunologico più vasto del corpo umano.

Strategia
• Le piante ad azione alterativa rimangono fondamentali nella terapia.

• Altrettanto fondamentale assicurare la funzionalità e integrità della mucosa intestinale con piante antinfiammatorie, astringenti, demulcenti, vulnerarie.

Calendula officinalis (tintura al 90%): antinfiammatoria, antisettica, astringente.
Ulmus fulva (polvere con abbondante acqua): semplice demulcente e nutritivo, utile in aggiunta al trattamento di fermenti lattici.
Dioscorea villosa: antinfiammatoria a probabile azione ormonale indiretta.
Aloe vera gel: demulcente, antinfiammatoria, forse immunostimolante.
Filipendula ulmaria: astringente, demulcente, leggero antiinfiammatorio, stomachico.
Hamamelis virginiana: astringente, antinfiammatoria.
Matricaria recutita: digestiva, carminativa, antinfiammatoria, calmante.
Malva officinalis flores (infuso): antinfiammatoria, demulcente.
Althaea officinalis radix (macerato a freddo): antinfiammatoria, demulcente.
Propoli: astringente, antibatterica, antiossidante, antinfiammatoria.

Se l’anamnesi e l’esame oggettivo dovessero mostrare una ridotta funzionalità dell’eliminazione (costipazione, ridotta diuresi, ecc.) questo problema dovrà essere affrontato con piante “eliminative” (diuretici, epatici, aperienti, leggeri lassativi) che spesso coincideranno con i rimedi alterativi.


Il Taraxacum officinalis radix et folia rimane la pianta elettiva sia per facilità di reperimento sia per sicurezza di utilizzo sia per gamma di azioni (diuretica, epatica, amara, leggera lassativa).

• Lo screening per gli allergeni può essere migliorato operando a tre livelli:
Immunitario
Echinacea angustifolia o purpurea: immunomodulante, alterativa (in particolare quando vi sia pus)
Astragalus membranaceus: immunomodulante, adattogeno, diuretico, epatoprotettivo
Berberis spp.: Antibatterico, tonico delle mucose, proteolitico, stimolante delle secrezioni gastrointestinali
Propolis
Hypericum perforatum: tonico nervino, antidepressivo, antivirale
Allium sativum

Epatico
Piante con azione protettiva e stimolante sul fegato, per aumentare la funzionalità epatica e/o contribuire alla gestione di un carico virale o tossico in eccesso
Schisandra chinensis
Bupleurum falcatum
Silybum marianum

Digestivo
1. Migliorare la funzione proteolitica gastrica e quindi diminuire l’impatto allergenico, utilizzando piante amare (Gentiana, Erythrea) e piante con azione specifica sugli enzimi proteolitici (Hydrastis, Berberis, Coleus; Melitotus)
Coleus forskohlii
Melilotus officinalis
Gentiana lutea
Hydrastis canadensis
Berberis vulgaris

Controllare o eliminare la disbiosi intestinale con l’utilizzo di piante immunostimolanti e/o antisettiche, alternate a piante mucillaginose come Ulmus o Plantago psyllium che migliorano il substrato per la flora intestinale; usare fermenti lattici vivi (Lactobacillus acidophilus e Bifidobacteria, possibilmente da ceppo umano), mantenere una dieta ricca in fibre e povera in carboidrati semplici.


Vista l’importanza degli stressori fisici e psicologici e dell’equilibrio emotivo è fondamentale prevedere un supporto psicologico, anche usufruendo della collaborazione di altri professionisti. Dal punto di vista della fitoterapia ciò che si può fare è lavorare sulla reattività generale e preparare il terreno per interventi più mirati.


Adattogeni
Withania somnifera: particolarmente indicata in caso di ansia, nervosismo, insonnia
Panax ginseng: di utilizzo più limitato, da usarsi solo in caso di forte deperimento, può causare effetti collaterali se usato in soggetti non adatti
Eleutherococcus senticosus: meno “caldo” del Panax, possiede anche una ottima azione a livello immunitario
Astragalus membranaceous: meno “caldo” di Panax e Eleutherococcus, tipicamente usato in casi di affaticamento cronico post-virale

Agenti surrenali
Rhemania glutinosa
Glycyrrhiza glabra.


Strategie non fitoterapiche
Dieta
Limitare il sale, gli zuccheri e amminoacidi semplici, i grassi animali e l’alcol.
Aumentare il consumo di fibre e di acidi grassi omega 3 e 6 (olio di borragine, olio di enotera, olio di pesce azzurro)
Se necessario eliminare fonti di glutine.
Una percentuale di pazienti ha trovato giovamento nel passare a una dieta vegetariana.
Sono indicati i succhi freschi di verdura, in particolare la combinazione di carote, sedano, cetriolo, prezzemolo, rape rosse, tutte piante con azione eliminativa e nutritiva.
Bere molta acqua e cercare di mantenere una dieta di qualità, evitando cibi in scatola, cibi molto grassi o fritti, bevande eccitanti (contenenti caffeina (teina)), cioccolata.
Se necessario pensare alla supplementazione di vitamine (A e C) e di minerali (rame, ferro, selenio e zinco).
Analizzare la possibilità di intolleranze alimentari e ipocloridria.

Altri fattori
• Cercare di passare almeno un’ora al giorno al sole, evitando però scottature e prevenendo la secchezza della pelle.

• Fare esercizio aerobico 30 minuti al giorno per 3-4 giorni alla settimana.

• Se necessario, utilizzare tecniche di riduzione dello stress, come training autogeno, yoga, bio-feedback, ipnosi.


Alcune ricette tipiche

Eczema generale
1. Tinture
Galium aparine
Urtica dioica
Trifolium pratense anaparti

2. Tisana: Urtica + Galium

Eczema persistente
Tinture
Galium aparine
Arctium lappa
Scrophularia nodosa anaparti


Eczema secco
1. Tinture
Achillea millefolium
Taraxacum officinalis radix
Calendula officinalis
Echinacea angustifolia anaparti


2. Unguento
Stellaria media
Menta piperita oe
Centella asiatica polvere

3. Impacchi con catrami (pino, grindelia, faggio, betulla, ginepro)


Eczema umido
1. Tinture
Berberis vulgaris 1
Trifolium pratense 2
Echinacea angustifolia 2

2. Hamamelis lozione o crema

3. Matricaria infuso o bagno

4. Avena crema

Weiss suggerisce degli impacchi umidi di Quercus, Malva e Matricaria


Eczema nei bambini

Estratti fluidi
Viola tricolor
Urtica dioica
Trifolium pratense
Matricaria recutita (tintura) anaparti

Posologia
0-12 mesi 2.5-5 ml 2xgiorno
12-36 mesi 2.5-5 ml 3xgiorno
3+ anni 5 ml 2-4xgiorno

NB: Berberis e Hydrastis sono troppo amari per bimbi; preferire liquirizia, calendula ed echinacea.

In caso di ipersensibilità allergica e iperattività: Centella, Viscum, Astragalus
Ultima modifica di Marco Valussi il sab nov 11, 2006 1:09 pm, modificato 2 volte in totale.

7xpensie
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Messaggio da 7xpensie » sab nov 11, 2006 11:43 am

Grazie Marco per l'esauriente quadro terapeutico, sei stato troppo gentile


Volevo chiederti perchè consigli di eliminare il glutine a prescindere dalla presenza del morbo celiaco, ci sono evidenze empiriche?

Marco Valussi
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Messaggio da Marco Valussi » sab nov 11, 2006 1:20 pm

7xpensie ha scritto:Grazie Marco per l'esauriente quadro terapeutico, sei stato troppo gentile


Volevo chiederti perchè consigli di eliminare il glutine a prescindere dalla presenza del morbo celiaco, ci sono evidenze empiriche?
Ciao
se leggi bene ho scritto di eliminare il glutine "se necessario". Mi rendo conto di essere stato un pò criptico, ma intendevo per l'appunto dire "in caso di celiaca" :-)
Comunque rimane vera una cosa, che la nostra dieta spesso monotematica dal punto di vista dei cereali potrebbe essere un fattore tra gli altri nell'insorgenza di allergie ed intioleranze,nel senso che un organismo molto adattato alla diversità dei nutrienti com eè il nostro si trova ad essere soggetto a monostimolazioni, e questo può portare a squilibri nella "elaborazione" dei dati immunologici. Quindi, anche in assenza di celiachia, una maggior diversità di ìcereali nella dietam, con specie meno ricche in glutine, potrebbe essere utile.
Ciao
Marco

raga
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Messaggio da raga » mar nov 21, 2006 1:26 pm

Buongiorno Marco, è la prima volta che ti scrivo.
Io soffro da molti anni di una dermatite nei condotti uditivi delle orecchie.
La sintomatologia è la desquamazione (sembra che abbia sempre le orecchie sporche).
Ho visitato più otorini ma tutti mi hanno detto più o meno la stessa cosa ovvero "te le devi tenere così", dandomi dei prodotti da usare saltuariamente per attenuare i sintomi.
Tu cosa mi consiglieresti?
Grazie

Six
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Messaggio da Six » mar gen 02, 2007 11:54 am

Buongiorno Marco!
Vorrei chiedere..i rimedi per l'eczema possono essere usati anche in caso di dermatite atopica?

Grazie!

Marco Valussi
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Messaggio da Marco Valussi » mar gen 02, 2007 12:27 pm

Six ha scritto:Buongiorno Marco!
Vorrei chiedere..i rimedi per l'eczema possono essere usati anche in caso di dermatite atopica?

Grazie!
Ciao e buon anno.
Si, possono essere usati, anche perchè eczema e dermatite atopica tendono ad essere sinonimi :-)

ciao
marco

Six
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Messaggio da Six » mar gen 02, 2007 3:27 pm

Grazie mille!!! e buon anno anche a te!

Six
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Messaggio da Six » mer gen 03, 2007 11:27 am

Eccomi di nuovo! Avrei un' altra domanda...

Ho la dermatite atopica diffusa su tutto il viso e in particolar modo attorno agli occhi...che da qualche giorno si sono gonfiati e li sento come quando si piange tanto..
c'è qualcosa che si possa fare per dimunuirne il gonfiore?

grazie infinite!

creatus
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Iscritto il: dom feb 06, 2005 11:21 am

Messaggio da creatus » ven gen 19, 2007 12:47 pm

ciao
volevo solo far notare che infatti la celiachia in adulti non é facile da diagnosticare e ce n'é di piu di quanto si crede (sempre comunque pochi casi...). se un'adulto ha un'eczema persistente puó fare la prova di eliminare il gluten per quanche settimana e poi re-introdurlo. attenti peró perché eliminare il gluten é abbastanza faticoso proprio per la questione del monotematismo di cui parla marco!!
mónica

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Lunachiara
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Re: eczema strategia generale

Messaggio da Lunachiara » dom feb 24, 2008 1:01 pm

Vorrei apportare la mia esperienza. Da anni soffro di dermatite seborroica, ereditata da mio padre. Arriva, fa la sua eruzione e scompare. Aldilà della familiarità e del fatto che nessuno me la toglierà mai, a mio avviso è anche molto importante la componente psicologica. Quest'estate infatti, periodo in cui non dovrebbe comparire, a causa di un fort stress emotivo dovuto ad un trasferimento forzato, l'ho avuta tutta l'estate, inuna forma talmente aggressiva, mai sofferta prima. Sono sempre più certa, che la nostra pelle, sia il veicolo principale atrravero il quale, la nostra mente ci invia i suoi messaggi di disagio. Lo dico, perchè inoltre in passato, quando gli stress emotivi erano al limite della sopportazione, mi comparivano in facia dei veri e propri eczemi. IN faccio e se non erro sulle braccia. Poi, pur non applicando niente(mi rifiutavo di usare cortisonici anche blandi), dopo un pò che mi tranquillizzavi, regredivano fino a scomparire.
Che cosa siamo! :roll:

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stellalunare
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Re: eczema strategia generale

Messaggio da stellalunare » sab ott 18, 2008 7:25 pm

volevo avere chiarimenti sui rimedi per i bambini: gli estrati fluidi son da usre tutti o alcuni in particolare?
quali più indicati?
grazie

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