Arrivano i biberon ecologici. Bimbi più sicuri senza bisfeno

[Micol*]

Buongiorno a tutte/i anche se non ho figli credo che sia doveroso informare chiunque su questa cosa, anche perchè questa sostanza da quello che ho capito la si può trovare in molti oggetti di uso quotidiano.
Che dire......non ci sono parole.....

Arrivano i biberon ecologici. Bimbi più sicuri senza bisfenolo
di Erika Tomasicchio
É ritenuto cancerogeno e nocivo per lo sviluppo cerebrale dei più piccoli. Alcuni paesi l’hanno messo del tutto al bando. Il composto chimico, contenuto nella plastica dei più comuni recipienti, ora è off limits anche in Italia, dove tante aziende hanno già scelto di farne a meno
Approfondimenti
TABELLA
Biberon e succhietti Bpa free

In Italia non sono ancora vietati per legge, come in America, Francia, Canada e Svezia, ma già diverse aziende hanno cominciato a produrre biberon senza bisfenolo A (Bpa), con buona pace delle mamme. I nuovi biberon ecologici riportano sulla confezione la scritta “Bpa free” (oppure Bpa 0%) e proteggono i bambini dai rischi per la salute, in attesa che la sostanza chimica, da anni sotto accusa per la sua pericolosità, venga messa del tutto al bando.

Una minaccia per la salute. Il bisfenolo A è un composto alla base di molte plastiche di uso alimentare, come il policarbonato, con cui si realizzano i più comuni contenitori, dai piatti alle tazze, fino alla laccatura interna delle lattine di alluminio e appunto, ai biberon per bambini. Possono essere di Bpa anche le otturazioni dentali e le tubature dell’acqua. Se la plastica si rompe o è portata ad alte temperature, la sostanza tossica si sprigiona nei cibi conservati nei recipienti, contaminandoli. L’Unione europea ha annunciato che vieterà l’impiego della sostanza per la produzione dei biberon a partire dalla metà del 2011, anche se finora il suo utilizzo è ancora consentito (direttiva 2002/72/CE). L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) negli ultimi anni s’è pronunciata più volte sul composto. Nel suo ultimo parere del 30 settembre 2010 l’Efsa ha confermato i rischi derivanti dall’uso di recipienti contenenti bisfenolo, stabilendo una dose tollerabile giornaliera di tale sostanza (pari a 0,05 mg per ogni kg di peso corporeo).

Le novità in commercio. Nei negozi italiani sono già disponibili 11 marche di biberon prive di bisfenolo, come rivela una ricerca del portale Babygreen (leggi la tabella). A cominciare da quelli in vetro protetto da una guaina in silicone della Life Factory, ad esempio, adatti all’uso nel forno a microonde e al lavaggio in lavastoviglie o nello sterilizzatore. La Avent (Philips) produce tettarelle, cucchiaini e bottiglie prive di Bpa già da febbraio di quest’anno, perciò sono facilmente reperibili nei negozi. Sono senza bisfenolo anche i biberon Chicco (linee Evolution, Natur glass e Benessere), Mister Baby (linea Mamma Nature), Sitar Happy bimbo (linea Mam) e Tommee Tippee (linea Closer to nature). L’azienda francese Bebé Confort ha rinunciato al bisfenolo nei prodotti della linea Evidence. Mentre la Mebby dispone di una gamma completa di biberon senza bisfenolo A: si può scegliere tra la linea Step 1+2, per i primi giorni e la linea Gentlefeed per il proseguimento. Tra le aziende che si sono convertite del tutto al Bpa free vanno menzionate Medela e Nuby, che ormai producono esclusivamente biberon senza bisfenolo. Infine sono ecologici alcuni biberon della Nuk, che sul suo proprio sito detta alcune precauzioni per scongiurare i rischi, come riscaldare in forno a microonde il latte con un contenitore di vetro o ceramica prima di travasarlo nel biberon; lavare con acqua e sapone le bottiglie di plastica e sostituirle in caso di graffi.

Nel mirino da anni. I primi sospetti sulla pericolosità del bisfenolo risalgono al 1936, quando fu ricollegato ad alcuni disturbi del sistema endocrino. Nel 2005 studiosi della Tufts University prima, e dell’University of Cincinnati poi, dimostrarono la sua capacità di indurre tumori a seno e prostata e problemi al tessuto cerebrale dei bambini. Ma fu solo nel 2008 che uno studio indipendente condotto oltreoceano rintracciò il rilascio della sostanza nel latte da parte dei biberon. Da allora le Agenzie per la sicurezza alimentari americane ed europee studiano il fenomeno, con esiti diversi. Mentre il Canada ha vietato l’impiego di Bpa negli oggetti per bambini e in tutti i recipienti alimentari, la Food and Drug Administration (Fda) e l’Agenzia per la sicurezza alimentare europea (Efsa) si sono limitate a fissare una dose giornaliera tollerabile della sostanza. Nel 2009 una ricerca di Consumer Reports, mensile dell’Unione consumatori statunitense, ha riacceso le polemiche, evidenziando che molti alimenti in scatola venduti in America, come zuppe, tonno, verdure e mais, contengano un livello di bisfenolo in alcuni casi superiore al limite di tollerabilità. Di recente la battaglia contro il Bpa s’è spostata in Francia, dove un gruppo di scienziati, noti come “Antidote Europe”, ha rivolto una petizione al Parlamento europeo per chiedere di fermarne l’utilizzo nei recipienti per alimenti.

[monicag]

Si può far di meglio: si può non usare proprio il biberon! L'ho letto nel libro di Giorgia Cozza, Bebé a costo zero.