scuola familiare

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pulcinafiamminga
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Re: scuola familiare

Messaggio da pulcinafiamminga » gio feb 26, 2009 6:14 am

Del resto, in alcuni posti, ad es a Modena, sono nate delle situazioni di scuola familiare collettiva: immagino che, in questi casi, più genitori si mettano insieme, in modo da ovviare ai vari inconvenienti. Ad es, se in una famiglia entrambi i genitori lavorano al mattino, il figlio potrà essere seguito da altri genitori, che a loro volta potranno far conto sulla sua famiglia, al pomeriggio o nel weekend. In questo modo, anche le competenze verrebbero condivise, e i bambini potrebbero beneficiare delle attenzioni, del supporto, delle abilità, del tempo di più adulti.

Insomma, il modello di scuola familiare collettiva, secondo me potrebbe allargare l'idea della NON-SCUOLA anche a quelle famiglie che ora come ora penserebbero che sia del tutto impensabile non mandare i figli a scuola (se non altro perché non saprebbero dove metterseli, o prchè non si sentirebbero in grado di fornir loro tutto quello di cui hanno bisogno).

penso anche alle famiglie extracomunitarie: pensate che bello un modello allargato in cui partecipino famiglie di diversa origine e cultura, un modello che potrebbe permettere questa scelta anche alle famiglie di stanieri, che, altrimenti difficilmente potrebbero attuarla, non fosse altro che per il fatto che non avrebbero i mezzi sufficienti per insegnare ai loro figli la lingua del paese nel quale vivono. In questo modo, invece, da una parte sarebbero aiutati, dall'altra valorizzati: insegnando la loro cultura, la loro lingua, le loro tradizioni, la loro musica, la loro storia algi altri bambini del gruppo.

E così la scuola familiare non sarebbe una realtà per pochi eletti, ma una scelta aperta a tutti.

Ricordate che non avevo ancora letto tutto? Belle queste parole, Sole. Anch'io credo dovrebbe essere possibile creare queste 'scuole familiari collettivi'. E che non abitiamo così vicine, altrimenti, chissà potremmo iniziare da subito?? :wink: :)
Detto questo, io sarei capace pure di spostarmi per poter creare un'iniziativa del genere! Visto che per il mio lavoro non importa dove abito!
Veramente, l'idea di poter offrire a mio figlio (11 mesi ora) un'educazione simile, mi fa sognare e ci metterei l'anima.

Piccola parentesi sui figli degli extracomunitari: in genere e quelli che ho conosciuti io (mio compagno e padre del mio bimbo è curdo) parlano BENISSIMO l'italiano!!! compreso ritmo e accento specifico. I bimbi sono svegli, imparano dal mondo. Sono i genitori a non parlare bene ed avere difficoltà (in?)sormontabili. Anche mio compagno parla un italiano non perfetto, cosa che mi duole assai e non mi ci abituo, io che amo generalmente le lingue la grammatica, e particolarmente la lingua italiana e l'ho imparata molto bene, senza falsa modestia :wink:


pulcinafiamminga

pulcinafiamminga
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Re: scuola familiare

Messaggio da pulcinafiamminga » ven feb 27, 2009 1:38 am

“La scuola è quell’esilio in cui l’adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dare fastidio”.


Lo ha detto... Maria Montessori!


trovato or ora questa citazione su internet


poteva anche dire la società -- che altro non è che l'insieme degli adulti...


pulcinafiamminga

sole75
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Re: scuola familiare

Messaggio da sole75 » ven feb 27, 2009 10:39 am

unamas ha scritto:Ringrazio Giulla:nei forum, in genere, quando si confrontano opinioni non conformi finisce a pesci in faccia.Non hai idea di che senso di armonia mi diano i tuoi interventi.
Concordo! E' bellissimo potersi confrontare con così tanta armonia :P GRAZIE a tutte, ragazze :D
giu*giu ha scritto:la scuola pubblica in realtà è un "disegno" politico e culturale..è l'economia che decide come devono essere istruite le persone..
noi da bambini siamo stati tutti uniformati a un sistema che ci avrebe catapultato nel mondo del lavoro..
Anch'io sono d'accordo con Giu-Giu. Oramai siamo talmente permeati da questo sistema che non riusciamo a immaginarci un vivere senza, crediamo che sia necessario che quella istituzione esista, perché, anche se possiamo immaginarci di riuscire a farne a meno NOI, non riusciamo proprio a figurarcela una società così trasformata da vivere SENZA SCUOLA :wink:
unamas ha scritto:Per cui non si tratta del fatto che non siamo pronti ma del fatto che non è un'opzione economicamente o politicamente vantaggiosa per il sistema.
unamas ha scritto:La scelta diventa d'elite perchè non c'è effettiva scelta.Anche partorire in casa è una scelta d'elitè perchè non tutte hanno 1000 euro per pagare una ostetrica.
Questo è VERISSIMO: non c'è scelta, a meno che non raggiriamo l'ostacolo e cominciamo a creare una rete di autosupporto, per cui le cose diventano realizzabili, senza aspettare che siano lo Stato o altri organismi a renderle possibili.
Nel caso del parto in casa, ad es, è vero che un'ostetrica a domicilio costa anche 2000 euro, ma è anche vero che se IO personalmente non la voglio (mia scelta, mia responsabilità) posso anche decidere di partorire da sola col mio compagno, o con un'amica esperta, OPPURE con un'ostetrica esperta che si metta a disposizione non per denaro, ma perchè crede alla causa (in questo senso parlavo di rete: un giro di persone al di fuori del sistema, un po' anarchiche, che mettono a disposizione la loro esperienze e le loro competenze NON per soldi, MA PERCHE' CI CREDONO, e non per questo sono meno qualificate).
Stessa cosa per quanto riguarda la formazione dei miei figli: posso decidere di delegarla a altri (precettore privato o istituzione) o posso farmene carico io personalmente, meglio ancora se in comunità con altri genitori, mossi dalla stessa filosofia. Che so, mi immagino: le mie bambine, insieme a altri 4-5 bambini che seguono il mio compagno nell'orto e lo aiutano a zappare e seminare....questo non vorrebbe dire che i genitori degli altri bambini stanno delegando la formazione dei loro figli al mio compagno, semplicemente stanno approfittando di una sua competenza. In altro momento, potrebbero essere le mie figlie che insieme con altri bambini fanno il pane sotto la guida di un altro genitore o si avvicinano alla musica, cercando di accompagnare con vari strumenti musicali o con le mani e la voce un papà o una mamma che suona il pianoforte. E' un po' questo quello che intendo io per scuola familiare collettiva. E non ci vedo niente di élitario, in fondo: per "incapace" che uno possa essere, qualche abilità pure deve avercela, fosse anche solo che riesce a coinvolgere i bimbi mentre lava i piatti o fa le pulizie :wink:
In una rete, ognuno dà il suo piccolo grande contributo, in base alle proprie capacità e disponibilità anche di tempo.Nessuno starà lì a misurare i minuti secondi: se io posso passare 15 ore al giorno coi bimbi e un altro un'ora sola andrà bene comunque: l'altro probabilmente contribuirà alla comunità in maniera diversa. magari portando il cibo, o offrendosi di riparare quello che c'è da riparare. o anche dando un contributo economico (se non tutti lavorano, ci sarà chi metterà a disposizione tempo e bilità e chi metterà a disposizione i soldi).
pulcinafiamminga ha scritto: non credo MAI che si debba limitare, frenare, ostacolare il fiorire di un essere umano. E mandare le tue bimbe a scuola per il ragionamento che fai sopra, Sole, sarebbe questo, visto come tu vedi e vivi le cose. Livellare in basso: non è mai un bene. Per me, l'elitarismo non è un peccato --- mettetemi in croce se volete! Aiutare un essere umano a diventare il più 'alto' possibile, aiutare un essere umano a realizzare la versione più 'alta' di sè, è un bene per tutti, per quell'essere umano, per chi lo aiuta, E per la società alla quale lui/lei darà il suo contributo che sarà anch'esso più 'alto'.
Uso la parola 'alto' per dire tante cose che sono difficili da esprimere con le parole, spero e credo mi capiate.
Grazie, pulcina,per queste tue parole:per me sono davvero preziose. Credo di capire cosa intendi con "alto" e hai ragione, non è giusto sacrificare le potenzialità di un individuo: aiutare un essere umano a realizzare la versione più alta di sé (come dici tu) è un bene non soloper lui, ma anche per la società nella quale vivrà e alla quale darà il suo contributo.
Ti ringrazio davvero tanto per avermelo ricordato e per avermi detto di NON sentirmi in colpa per la mia scelta.
pulcinafiamminga ha scritto:Pensate bene. Chi è davvero disposto ad avere i piccoli sempre con sè, sempre occuparsi delle loro esigenze e bisogni, della loro voglia e diritto di imparare, tutto il giorno? Questo è homeschooling, è un impegno grandissimo,
Questo è il problema centrale: l'homeschooling è davvero molto impegnativo. Io me ne sto rendendoconto: le mie bimbe sono piccole (3 e 2 anni) e davvero vivere costantemente insieme a loro dal mattino alla sera e notte compresa (stiamo tutti dentro un lettone) è un continuo salasso di energie e, aessere sincera, non di rado mi capita di pensare: ce la farò? Oppure mi viene da pensare. non è che sevivessi con loro MENO momenti, avrei più energie per far sì che quei momenti fossero VERAMENTE ricchi di esperienza?
Ma, in realtà, non credoallastoriadel"tempo di qualità", che èun po' l'alibi che si sono creati i genitori che stanno tutto il giorno fuori casa e si consolano con la storia che non conta QUANTO tempo passi con tuo figlio ma COME lo passi. Io,invece, credo che conti tanto proprio la quantità di tempo che si condivide e credo anche che sia importante e onesto che tuo figlio ti veda e impari a conoscerti anche nei momenti di stanchezza e di défaillance.
Devo essere sincera, certe volte per me è veramente dura e mi sentoallo stremo delle forze. Certe volte non mi sento adeguate,vorrei avere più energie. Mi rendo conto che non posso fare tutto: o mi occupo delle bimbe o pulisco e cucino....e così spesso finosco per vivere in una bolgia...e la mattina quando guardo lo sporco e il casino che ho intorno, mi prende una tale desolazione e depressione :(
Insomma, davvero non è facile. a volte ci sono momenti in cui si ha voglia di raccogliersi un po', di starsene per i fatti propri, con un libro o al computer....e io quei momenti me li prendo...ma sento sempre un vago senso di colpa. Come ora,mentre scrivo al computer,le mie bimbe stanno giocandoper i fatti loro....io sono presente e con un occhio vedo cosa combinano,le seguo, mi interrompo spesso, per interagire con loro...e comunque so che stanno facendo un gran macello:hanno rovesciato l'acqua per terra, hanno impiastricciato tutta la cucina, nel tentativo di prepararsi da sé delle gallette con la marmellata. Io le lascio molto fare, è vero, è proprio una mia scelta, mi piace vedere come cercano di aggiustarsi, è il loro modo di diventare autonome. Certo, ha il suo bel prezzo, perché se le tenessi incatenate, avrei certamnte la casa più in ordine e più pulita :twisted:
certe volte mi sento di non fare abbastanza: mi chiedo se dovrei sempre proporre attività edificanti o se va bene che io mi prenda le mie pause,lascuiando che loro si autogestiscono.
C'è anche da dire che le mie cucciole (nonostante l'età) sono ancora delle accanite ciucciatrici e alternano il gioco e le scoperte con la tetta TUTTO il giorno (e la piccola mi ciuccia 2 o 3 volte pure la notte!!!)
Forse le cose saranno più semplici quando saranno un po' più grandi....

dico questo anche per fare un confronto tra quella che è la teoria e quella che è la pratica. Secondo me, resta il fatto che in una comunità certe scelte sono più facilmente attuabili. Fare tutto da soli è più pesante e più duro....e davvero, io certe volte mi sento stanca e sola.

Pulcina, tu che dici che saresti disposta a trasferirti, VIENI IN MIO SOCCORSO!!!!!!! :wink:
unamas ha scritto:Quando avete voglia o bisogno, però, di immergervi e immergere i vostri pargoli nell'atmosfera del mito ricordatevi che c'è un nodo della rete nei campi flegrei...vi accompagno dalla Sibilla e alle porte degli Inferi.D'altronde viaggiare è una delle migliori scuole...
Micòl, io verrò a Nola da mia nonna a fine giugno (in concomitanza con la festa dei gigli: devo assolutamente farla vedere a Michele e alle piccole). Ci potremo vedere?????

Baci a tutte
Sole

semisinasce
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Re: scuola familiare

Messaggio da semisinasce » ven feb 27, 2009 12:06 pm

Ecco sole, quello che hai scritto è proprio quello che sento anche io ogni tanto...
La voglia di fare attività edificanti e la difficoltà di metterle in pratica.
A volte mi trovo che i bambini giocano liberamente tutto il giorno e dal loro stesso gioco nascono idee divertenti e costruttive da fare insieme, ma altre volte la grande la vedo annoiata sul divano e il piccolo magari che chiede la mia presenza fisica costante (o in braccio o in fascia), ma magari ho messo a mezzo qualche lavoro e non riesco a coinvolgerli, e neanche a fare il lavoro, mi sento così inadeguata e senza risorse...

Ecco, in quei momenti, credo sia meglio che mi fermi, e nel ritmo lento lento sembra che non cambi niente, ma invece riesco a entrare meglio nei nostri stati d'animo, e a sintonizzarmi meglio con le nostre esigenze e a metterle insieme...

Questa mattina è proprio successo così...ho fermato tutto, mi sono seduta sul divano vicino alla mia bimba con il piccolo addosso, siamo stati lì a guardarci l'un l'altro per un pò, in silenzio ognuno coi propri pensieri, ma attaccati l'uno all' altro...
Ero pensierosa, dicevo cosa impareranno mai da me?...poi li ho guardati di nuovo un attimo, si erano piano piano addormentati...forse questo sì che lo potranno imparare, a prendersi il loro tempo!

Grazie ragazze, mi sembra di conoscervi da una vita!
denise

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Re: scuola familiare

Messaggio da unamas » dom mar 01, 2009 8:22 pm

ok...facciamo il punto: pulcinafiamminga è disposta a trasferirsi, io sono in cerca di casa (e di comunità) ...SOLEEEEE!quanto costano le case vicino a te?ci trovi una sistemazione? :lol: non è che scherzo poi troppo....
La rete sono due anni che provo a metterla su qui intorno a e, ho messo a disposizione la casa per degli 'incontri di donne' a tema oppure libero-festaioli; ho proprosto un mercatino di baratto; ho dato la mia disponibilità per accompagnare donne in gravidanza e con difficoltà nell'allattare al seno (nella mia ingenuità ho cercato anche di coinvolgere il consultorio di zona :o ) e altre cose più o meno passeggere.Ho trovato in due anni tre anime più vicine a me su alcuni temi tipo parto, allattamento, alimentazione naturale, ma sul rapporto con i bimbi trovo tutti molto ancorati a modi di fare molto diversi dai miei.Non solo riguardo alla scuola.Anche nel modo di rivolgersi con più o meno rispetto e con più o meno autorità.Ho rilevato che anche molte persone 'alternative' considerano (senza forse averci mai riflettuto)i bambini come degli esseri da essere plasmati, da trattare in modo che obbediscano e che non diano fastidio.E ciò mi intristisce molto...
non so dove sarò a fine giugno poichè il mio compagno sarà impegnato con gli esami di maturità come membro esterno e se la sede non è troppo angosciante cercherò di seguirlo ma se posso venire a vedere la festa dei gigli...ci sarò.
Comunque Sole la tua descrizione delle attività tue e delle tue figlie, soprattutto i momenti di 'libertà creativa' mentre scrivi al computer, mi suonano molto familiari....sento silenzio e tranquillità e SO per certo che ci sarà molto da pulire, ma non rinuncio ...
Denise, è molto bello ciò che hai scritto sul prendersi i propri tempi.Anche io in questi giorni mi sono soffermata a pensare se fosse diffuso o meno questa rilassatezza, questa capacità di 'stare' nei bimbi piccoli..io li vedo sempre tutti stessati.Invece da quando sono incinta ho cominciato a indulgere di più sul divano o a letto prima di alzarmi e con mia somma sorpresa Aruro non ha mostrato segni di insofferenza ma si è crogiolato con me e ormai il risveglio è il nostro momento di lentezza di coccole e di silenzio...

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Re: scuola familiare

Messaggio da pulcinafiamminga » lun mar 02, 2009 12:28 am

Devo essere sincera, certe volte per me è veramente dura e mi sentoallo stremo delle forze. Certe volte non mi sento adeguate,vorrei avere più energie. Mi rendo conto che non posso fare tutto: o mi occupo delle bimbe o pulisco e cucino....e così spesso finosco per vivere in una bolgia...e la mattina quando guardo lo sporco e il casino che ho intorno, mi prende una tale desolazione e depressione
Riconosco. E io ho ancora solo un bimbo... certi lavori li faccio proprio di notte, quando è partito bene nel sonno (e comunque al primo gnè sto da lui); ma è anche di notte spesso che seguo la mail su questo forum e liste yahoo, e per me è importante perché imparo tanto -- e così spesso non li faccio neanche di notte 'sti lavoretti....
Lo sporco in casa può essere fastidioso, ma spesso riesco anche a prenderlo alla leggera. Non sono fanatica! Però si arriva ad un punto dove dà veramente fastidio, è vero.
Certe volte penso di far venire una donna dele pulizie alcune ore una volta a settimana, potrebbe essere una soluzione. Ma poi mi scordo e la situazione rimane tale. Ma tu Sole, con due bimbe da seguire, non credi che sarebbe il caso prendere un piccolo aiuto in questo senso? che ti toglie la sensazione di desolazione e depressione!?
Ecco sole, quello che hai scritto è proprio quello che sento anche io ogni tanto...
La voglia di fare attività edificanti e la difficoltà di metterle in pratica.
fa parte del gioco, temo.....
ok...facciamo il punto: pulcinafiamminga è disposta a trasferirsi, io sono in cerca di casa (e di comunità) ...SOLEEEEE!quanto costano le case vicino a te?ci trovi una sistemazione? non è che scherzo poi troppo....
SOLEEEE! ma dove abiti, che non mi ricordo? giusto che unamas ed io ci facciamo un pensierino?? :!: :?:

La rete sono due anni che provo a metterla su qui intorno a e, ho messo a disposizione la casa per degli 'incontri di donne' a tema oppure libero-festaioli; ho proprosto un mercatino di baratto; ho dato la mia disponibilità per accompagnare donne in gravidanza e con difficoltà nell'allattare al seno (nella mia ingenuità ho cercato anche di coinvolgere il consultorio di zona ) e altre cose più o meno passeggere.Ho trovato in due anni tre anime più vicine a me su alcuni temi tipo parto, allattamento, alimentazione naturale, ma sul rapporto con i bimbi trovo tutti molto ancorati a modi di fare molto diversi dai miei.Non solo riguardo alla scuola.Anche nel modo di rivolgersi con più o meno rispetto e con più o meno autorità.Ho rilevato che anche molte persone 'alternative' considerano (senza forse averci mai riflettuto)i bambini come degli esseri da essere plasmati, da trattare in modo che obbediscano e che non diano fastidio.E ciò mi intristisce molto...
Cavolo, in due anni così poche anime vicine... :( :oops:
Comunque brava per tutto quello che hai fatto!!! al di là delle delusioni, avrai imparato tanto.


pulcinafiamminga notturna che ha già dormito un bel paio d'ore in compagnia di varun e ora si legge la mail

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Re: scuola familiare

Messaggio da sole75 » lun mar 02, 2009 2:21 pm

unamas ha scritto:SOLEEEEE!quanto costano le case vicino a te?ci trovi una sistemazione? non è che scherzo poi troppo....
pulcinafiamminga ha scritto:SOLEEEE! ma dove abiti, che non mi ricordo? giusto che unamas ed io ci facciamo un pensierino??
Io sono in Liguria, nella parte montana, però, sopra Magliolo... Le case in Liguria non costano poco, ma nell'entroterra di sicuro i prezzi sono più abbordabili rispetto alla riviera.
Comunque ci hanno parlato di una cascina abbandonata qui vicino (zona melogno) in mezzo ai boschi....giusto per fantasticare e sognare un po'....

baci a tutte

Sole

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Re: scuola familiare

Messaggio da unamas » gio mar 12, 2009 5:04 pm

ho trovato un blog di una mamma che fa scuola familiare che mi sembra carino.tra l'altro cita e traduce esperienze di altre mamme e anche di una ragazza ormai adulta cresciuta con la scuola familiare.www.lacasanellaprateria.com.Devo dire l'ho trovato molto rasserenante rispetto a tutti i nostri dubbi...
un saluto

pulcinafiamminga
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Re: scuola familiare

Messaggio da pulcinafiamminga » gio mar 12, 2009 6:25 pm

ho saputo che è in uscita un libro a quanto pare molto bello che parla anche di home/unschooling

jan hunt, genitori con il cuore, i bambini si comportano così come vengono trattati, ed. il leone verde

si può leggere l'indice e il secondo capitolo, che parla dei bimbi piccoli a partire da qui:
http://www.bambinonaturale.it/scheda.asp?IDV=1462

credo ne valga la pena, Jan Hunt avendo scritto anche (insieme ad altri) The Unschooling Unmanual :wink:

pulcinafiamminga

Lacasanellaprateria
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Re: scuola familiare

Messaggio da Lacasanellaprateria » lun mar 16, 2009 9:59 am

Buongiorno a tutte, sono stata gentilmente invitata qui da una di voi, che pero' credo abbia un nickname diverso qui da quello di blogger. Ma suppongo sia unamas, visto che mi cita qui sopra.

Sono una mamma come voi, ho tre bambini e ho deciso di lasciare Torino per una vita più a contatto con la natura. Mi sono trasferita in Francia (mio marito è francese) vicino alla bellissima Annecy.

Poco convinta dal sistema scolastico tradizionale, ho scelto una scuola Waldorf. Quando l'ho visitata mi sembrava il paradiso. Per portarci i miei bambini (dalle 8,30 alle 12, tre giorni a settimana) mi facevo come minimo 50 km al giorno. La scuola era a Ginevra, a 25 km da casa. Spesso e volentieri rimanevo li' cercando di dare una mano, o andavo a gironzolare per Ginevra. Se per caso decidevo di tornare a casa, arrivavo a fare 100 km (2 andate e 2 ritorni). Potevo stare a casa un'ora e poi dovevo ripartire. Una bella sfacchinata, ma ne valeva la pena perché era in gioco l'educazione dei miei figli.

Peccato che mia figlia, che pure aveva tre anni, non fosse affatto pronta per la scuola. Non interagiva con gli altri e stava sempre attaccata alla maestra, che pero' ovviamente non poteva darle tutta l'attenzione che lei richiedeva. Mio figlio, 4 anni, ancora peggio. E' stato preso di mira da alcuni bulletti e ogni giorno lo trovavo in lacrime.

Vista la situazione, non valeva più la pena di fare tutti quei viaggi. Cosi' li ho ritirati dalla scuola e abbiamo fatto homeschooling. Sono stati mesi meravigliosi, stavamo bene insieme e loro erano dolci e amorevoli. Ma la consideravo una scelta temporanea. Ho iniziato a cercare una scuola per l'anno successivo (cioè quest'anno). Tra l'altro ero incinta e avevo paura di non farcela con i bimbi a casa più il bebé.

Ho trovato una scuola Montessori da mille euro al mese (per tutti e due) che non potevo permettermi. Poi parlando con mio marito ci siamo detti che la scuola del paese probabilmente andava benissimo, viviamo in un piccolo centro e sicuramente le condizioni sarebbero state molto umane. Cosi' li abbiamo iscritti li'.

Primo giorno di scuola: le due maestre sembravano due generali. Quella dei piccoli era la peggiore: dai, vieni (prendendo mia figlia per mano), tanto non hai scelta! Come? Sto per affidare mia figlia per otto ore ad una persona che non le fa neanche un sorriso e che inizia la giornata trasmettendole come primo insegnamento che "non ha scelta"? Secondo giorno di scuola. Con mio marito abbiamo indugiato un po' nel corridoio. I genitori facevano la fila per lasciare i propri figli. Partito uno, la maestra commentava con quello dopo: "ah, questo è un viziato, sono sicura che i suoi glie le danno tutte vinte"; "E dai, vieni... non so come faro' con questo qui, è talmente grasso, mi rovinerà la schiena..." e cosi' via.

Abbiamo resistito una settimana, dicendo che eravamo esagerati, troppo protettivi. Intanto le maestre si complimentavano perché i nostri figli erano "molto indipendenti" (notare che erano stati sempre con me per i primi tre-quattro anni della loro vita, il che non li ha resi dei mammoni come molti minacciavano quando criticavano le mie scelte).

Passata una settimana, siccome nella vita c'è sempre una scelta, abbiamo cambiato scuola. Si tratta di una scuola privata poco lontano da casa. Qui i bambini stanno abbastanza bene. Abbastanza. Nel frattempo io ho avuto una minaccia di parto prematuro e mio marito si è rotto una gamba, rimanendo immobilizzato per due mesi. In quel periodo non avremmo potuto tenerli con noi, non ne saremmo stati capaci, e non avendo parenti né amici stretti da queste parti ci siamo pazientemente rassegnati a quell"abbastanza" dicendo ancora che eravamo troppo protettivi e che piano piano ci saremmo tutti abituati.

Qualche settimana fa vengo a sapere per caso che mia figlia in mensa non mangia NIENTE dall'inizio dell'anno. E nessuno si è preso la briga di informarmi. Inoltre lei ha due maestre (lavorano part time due giorni per una, e il mercoledi' qui non c'è scuola). Con una va tuto bene, con l'altra non molto. Si abituerà. Non facciamo sempre i difficili...

E invece, discutendo con altre mamme, abbiamo scoperto che sono molti i bambini ad essere addirittura impauriti da quella maestra, che in effetti ha un modo di parlare abbastanza secco. Allora non è mia figlia che è una lagna, né sono io ad essere pazza. Ovviamente le altre mamme, impregnate dalla cultura francese (qui la scuola somiglia a un campo militare, parole d'ordine: disciplina, indipendenza, risultato) pur essendo preoccupate ritengono che sia una "prova" che i nostri figli debbano superare.

Vengo spesso accusata di voler proteggere i miei figli da tutto e da tutti, il che non è falso. Li voglio proteggere finché sono piccoli. Non credo che mandandoli a lavorare in miniera a cinque anni insegnero' loro che nella vita ci sono delle avversità mettendoli in condizione di affrontarle meglio da adulti. Sono convinta che un bambino protetto, coccolato e rassicurato da piccolo sarà più equilibrato e sicuro di sé da grande. Ovviamente ci sono le piccole frustrazioni di ogni giorno, ma non credo che lo scontro con un adulto ostile (come è apparentemente questa maestra) sia una prova che un bambino di tre-quattro anni possa sostenere. Puo' scontrarsi con i suoi coetanei, ma non ha i mezzi per far fronte allo scontro con un adulto che ha tra l'altro l'autorità assoluta su di lui.

Non credo che quella maestra sia una persona cattiva (come invece lo penso per quella dell'altra scuola). Ma ha un modo di fare che mette a disagio alcuni bambini, e io voglio che mia figlia (i miei figli) sia felice. Non ce la faccio a mandarla otto ore al giorno, seppur due volte a settimana "tra le grinfie" di quella che secondo lei è la strega. E questo non vuol dire cedere ai suoi capricci. Lei non è felice e io, che ho avuto un'infanzia particolarmente infelice per altri motivi, ritengo che un bambino abbia il diritto di essere felice, e un genitore il dovere di fare di tuto perché questo accada.

Non voglio fare discorsi generici sulla scuola tradizionale e sulla scuola familiare, ma per quanto riguarda noi e la nostra (forse sfortunata) esperienza, getto la spugna. O provo tutte le scuole della regione, o me li tengo a casa, almeno fino ad un certo punto (cioé finché siamo tutti felici e contenti di questa scelta).

Per quest'anno, siccome ho la piccina di due mesi e un marito ancora convalescente, continuero' a mandarli quei due giorni in cui c'è la maestra "simpatica", e l'anno prossimo... tutti insieme appassionatamente.

Per chi volesse leggere le mie considerazioni alle quali si riferiva unamas, potete trovarle qui:

http://www.lacasanellaprateria.com/2009 ... oling.html
http://www.lacasanellaprateria.com/2009 ... sioni.html

sole75
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Re: scuola familiare

Messaggio da sole75 » lun mar 16, 2009 10:43 am

Ciao!!!!
Proprio ieri ho visitato il tuo blog e mi sono piaciute molto le cose che hai scritto sullo homeschooling, come pure le esperienze, i laboratori, gli esperimenti che fai con i tuoi bimbi....mi sono ripromesa di prendere esempio da te...vedremo se ce la farò....sono così pigra ultimamente :(

Riguardo la tua esperienza di unschooling, mi sembra di aver capito, da quello che scrivi qui, che ci sei arrivata soprattutto per un'esigenza, legata la fatto che le scuole che avete provato sostanzialmente non vi hanno soddisfatto. giusto?

Da parte mia, invece, credo di partire da un'angolazione diversa: indipendentemente dalla competenza e dalla gentilezza e empatia delle insegnanti, per me una scuola rimane una scuola, strutturata con determinati ritmi (più o meno vicini a quelli dei bambini), ma pur sempre imposti. Anche la scuola steineriana, per quanto magari più vicina alla nostra filosofia, rimane una scuola. Il fatto di voler fare unschooling per me è proprio il desiderio di andare al di là degli schemi imposti dalla scuola e dal sistema scolastico.
Devo dire, per onestà, che non lontano da dove vivo io esiste un'ottima scuola pubblica con maestre che conosco e che stimo, con le quali ho lavorato all'interno di alcuni progetti e che hanno un approccio e un rispetto verso il bambino davvero encomiabile. E' una scuola, unica in italia, che ha avviato, nel ciclo scuola dell'infanzia, una sorta di sperimentazione steineriana. Non è una scuola steineriana, ovvio, ma è l'unica scuola pubblica (quindi non a pagamento) nella quale comunque la pedagogia steineriana è stata accolta in alcuni suoi aspetti e in cui vengono proposte anche attività steineriane (vedi acquerello, euritmia, ecc).
E' una scuola che conosco benissimo, visto tra l'altro che il dirigente è mia madre....eppure sempre scuola è e scuola rimane.
E io non credo che vi manderò le mie figlie, perché sto cercando di crescerle in maniera diversa, al di fuori di questo sistema. Se proprio dovessi mandarle a scuola, ovvio che le manderei lì, e credo che sarei pure fortunata, perché scuole così se ne trovano veramente poche su tutto il territorio italiano (pubbliche o private che siano).

La questione di fondo, infatti, secondo me non è tanto trovare una buona scuola, ma capire se è proprio la SCUOLA che vogliamo, l'istituto ne quale rinchiudere i nostri figli finchè non abbiano imparato a stare nel mondo degli adulti senza dare fastidio, come diceva la Montessori, o se vogliamo accompagnarli nel loro sviluppo, nella loro crecita, nella loro formazione, nella loro acquisizione di competenze, attraverso un cammino totalmente differente da quello offerto dal sistema scolastico.

Ciao ciao
Sole

Lacasanellaprateria
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Re: scuola familiare

Messaggio da Lacasanellaprateria » lun mar 16, 2009 9:08 pm

In effetti per rendermi conto di quel che dici tu (e la frase della Montessori è ormai diventata il mio motto) ho dovuto passare per queste esperienze negative.

Non me la sento di fare un discorso generale ma posso dire che per i miei figli la scuola è un freno. Un freno alla loro felicità ma anche alla loro creatività, alla loro unicità, alla loro libertà.

pulcinafiamminga
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Re: scuola familiare

Messaggio da pulcinafiamminga » lun mar 16, 2009 9:51 pm

Non me la sento di fare un discorso generale ma posso dire che per i miei figli la scuola è un freno. Un freno alla loro felicità ma anche alla loro creatività, alla loro unicità, alla loro libertà.
ciao lacasanellaprateria,

capisco!! credo che lo sia stato anche per me personalmente.

Ma dite che valga davvero per tutte le scuole? oggi ho aperto un nuovo topic sulle cosidette scuole democratiche, tipo la Summerhill o Sudbury. Mi pare di capire/intuire che lì la situazione sia davvero diversa. Unschooling a scuola!! e democrazia diretta, assenza di gerarchia degli adulti potenti versus bimbi ch devono ubbedire, assenza di voti esami e simili... Insomma non so se sono 'scuole', manca totalmente il sistema scolare come lo conosciamo!
Mi è sembrato che valesse la pena aprire un topic apposta per parlarne.

Non so se l'iniziativa a Modena di cui si parlava un pò di messaggi fa possa assomigliare a queste iniziative; forse l'aspetto della democrazia diretta non sarà così coscientemente presente --- devo dire che proprio quest'aspetto mi attira nei Sudbury/Summerhill
(non so se esistono iniziative simili in Italia -- chissà se sarà il caso di crearle??? intanto leggo, leggo... su homeschooling ma anche su queste scuole democratiche)

Mio figlio ha appena ieri compiuto un anno :wink: dunque il tempo di riflettere ancora ce l'abbiamo, ma non mandarlo a scuola mi attira come feeling.

pulcinafiamminga

giu*giu
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Re: scuola familiare

Messaggio da giu*giu » lun mar 16, 2009 10:10 pm

La mia bimba ha 3 anni appena compiuti, non ho intenzione di iscriverla alla materna e nonostante mi consola x il momento pensare che sarà più grande a 6 anni e più forte..... il solo pensiero di inserirla in una scuola pubblica mi fa stare malissimo!! il mio compagno è già abbastanza turbato nel sapere che non la metterò a 3 anni alla materna..figuriamoci no alla scuola elementare!!! :shock:
vi seguo interessatissma!!!
mia figlia cucina, lava i piatti con me..la seguo ovunque..
sono circndata da persone che non hanno la bench'è minima voglia di seguire gli interessi di un bambino e accompagnarla con pazienza(anno la testa altrove..senza interessi)..mi rendo sempre più conto che i bambini che giulia incontrerà nelle scuole saranno bambini "deviati, ribelli, annoiati" e questo mi fa abbastanza preoccupare, xrchè la situazione culturale che mi circonda è così! a parte comprendere i bisogni che si fanno vivi da certe situazioni come posso far vivere in armonia giulia in un'ambiente così?
non ci possiamo isolare e comunque dovrà davvero affrontare situazioni che dovrà assolutamente comprendere x favorirsi e continuare a crescere..
se ci sono bambini che si approfittano di altri bambini, bambini che si sentono inferiori ..o che seguono il branco... e insegnanti che si siedono davanti a quei bambini e giocano a iscennare finte lezioni senza un minimo di rapporto e passione?
alla tv locale di reggio emilia già tramano complotti alla nuova riforma gelmini..
praticamente hanno fatto il lavaggio del cervello ai genitori sull'importanza di votare "il tempo pieno" e il "no" al maestro unico, mentre mostravano che le scuole in deperimento(ristrutturate male ) e colabrodi con la pioggia!
importante è solo un principio che non sta in piedi!!!!
asenza nemmeno contare che gli operai sotto cassa integrazione chiedono al comune i soldi x poter metterei figli alla materna!! :shock:
danno proprio fastidio questi bambini a casa! :shock:
non oso immaginareil risultato di tanta sana educazione!!! ci vogliono insegnanti abbastanza equilibrate x gestire le situazioni che stanno x crearsi oggi nella nostra societa!!

non so dalle vostre parti, ma io non faccio che vedere adolescenti decisamente strani! tutti uguali con acconciature finte, atteggiamenti rigidi, tutti uguali e impersonali, antisociali..
sono ormai molti gli esperti che allarmizzano questa situazione e cercano di parlare di passione e voglia d'istruirsi..
ormai se ne sentono di tuti i colori e di tutte le soluzioni!
in giro sento già le voci che parlano di ritorno all'educazione "autoritaria"..di troppo permissimismo moderno!! ci risiamo sempre ai soliti discorsi su principi che non stanno in piedi e non centrano nulla!!

questa situazione mi preoccupa..come si fa scuola e come si comprende il bambino ancora non ne parla nessuno..
si dice che dopo essere cadti in basso si comincia a rialzarsi..speriamo di aver già toccato il fondo!!!


mi è piaciuta molto la frase che lessi in un sito qui citato:
la maturità nasce dalla libertà!

secondo me c'è davvero bisogno di ritornare alla base..di capire come avviene l'apprendimento naturale del bambino e il rispetto x tutti gli individui..

vi ammiro molto x le vostre scelte e per i valori che mettete al "primo posto"..

buon lavoro.

Marzia

Miky
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Iscritto il: sab mar 21, 2009 10:58 am

Re: scuola familiare

Messaggio da Miky » sab mar 21, 2009 11:36 am

Ciao a tutte! Sono di fretta, ma vorrei rispolverare questa bellissima discussione.
Partirà a settembre 2009 a Bassano del Grappa, un nuovo progetto di scuola familiare collettiva chiamato "la scuola del buonsenso" troverete tutte le informazioni del caso nel sito http://lapappadolce.com
Oltre al piano dell'offerta formativa ci sono i riferimenti legislativi più recenti compresa la circolare ministeriale 32 del 19/3/2009.
Buona giornata.

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