unamas ha scritto:Ringrazio Giulla:nei forum, in genere, quando si confrontano opinioni non conformi finisce a pesci in faccia.Non hai idea di che senso di armonia mi diano i tuoi interventi.
Concordo! E' bellissimo potersi confrontare con così tanta armonia
GRAZIE a tutte, ragazze
giu*giu ha scritto:la scuola pubblica in realtà è un "disegno" politico e culturale..è l'economia che decide come devono essere istruite le persone..
noi da bambini siamo stati tutti uniformati a un sistema che ci avrebe catapultato nel mondo del lavoro..
Anch'io sono d'accordo con Giu-Giu. Oramai siamo talmente permeati da questo sistema che non riusciamo a immaginarci un vivere senza, crediamo che sia necessario che quella istituzione esista, perché, anche se possiamo immaginarci di riuscire a farne a meno NOI, non riusciamo proprio a figurarcela una società così trasformata da vivere SENZA SCUOLA
unamas ha scritto:Per cui non si tratta del fatto che non siamo pronti ma del fatto che non è un'opzione economicamente o politicamente vantaggiosa per il sistema.
unamas ha scritto:La scelta diventa d'elite perchè non c'è effettiva scelta.Anche partorire in casa è una scelta d'elitè perchè non tutte hanno 1000 euro per pagare una ostetrica.
Questo è VERISSIMO: non c'è scelta, a meno che non raggiriamo l'ostacolo e cominciamo a creare una rete di autosupporto, per cui le cose diventano realizzabili, senza aspettare che siano lo Stato o altri organismi a renderle possibili.
Nel caso del parto in casa, ad es, è vero che un'ostetrica a domicilio costa anche 2000 euro, ma è anche vero che se IO personalmente non la voglio (mia scelta, mia responsabilità) posso anche decidere di partorire da sola col mio compagno, o con un'amica esperta, OPPURE con un'ostetrica esperta che si metta a disposizione non per denaro, ma perchè crede alla causa (in questo senso parlavo di rete: un giro di persone al di fuori del sistema, un po' anarchiche, che mettono a disposizione la loro esperienze e le loro competenze NON per soldi, MA PERCHE' CI CREDONO, e non per questo sono meno qualificate).
Stessa cosa per quanto riguarda la formazione dei miei figli: posso decidere di delegarla a altri (precettore privato o istituzione) o posso farmene carico io personalmente, meglio ancora se in comunità con altri genitori, mossi dalla stessa filosofia. Che so, mi immagino: le mie bambine, insieme a altri 4-5 bambini che seguono il mio compagno nell'orto e lo aiutano a zappare e seminare....questo non vorrebbe dire che i genitori degli altri bambini stanno delegando la formazione dei loro figli al mio compagno, semplicemente stanno approfittando di una sua competenza. In altro momento, potrebbero essere le mie figlie che insieme con altri bambini fanno il pane sotto la guida di un altro genitore o si avvicinano alla musica, cercando di accompagnare con vari strumenti musicali o con le mani e la voce un papà o una mamma che suona il pianoforte. E' un po' questo quello che intendo io per scuola familiare collettiva. E non ci vedo niente di élitario, in fondo: per "incapace" che uno possa essere, qualche abilità pure deve avercela, fosse anche solo che riesce a coinvolgere i bimbi mentre lava i piatti o fa le pulizie
In una rete, ognuno dà il suo piccolo grande contributo, in base alle proprie capacità e disponibilità anche di tempo.Nessuno starà lì a misurare i minuti secondi: se io posso passare 15 ore al giorno coi bimbi e un altro un'ora sola andrà bene comunque: l'altro probabilmente contribuirà alla comunità in maniera diversa. magari portando il cibo, o offrendosi di riparare quello che c'è da riparare. o anche dando un contributo economico (se non tutti lavorano, ci sarà chi metterà a disposizione tempo e bilità e chi metterà a disposizione i soldi).
pulcinafiamminga ha scritto: non credo MAI che si debba limitare, frenare, ostacolare il fiorire di un essere umano. E mandare le tue bimbe a scuola per il ragionamento che fai sopra, Sole, sarebbe questo, visto come tu vedi e vivi le cose. Livellare in basso: non è mai un bene. Per me, l'elitarismo non è un peccato --- mettetemi in croce se volete! Aiutare un essere umano a diventare il più 'alto' possibile, aiutare un essere umano a realizzare la versione più 'alta' di sè, è un bene per tutti, per quell'essere umano, per chi lo aiuta, E per la società alla quale lui/lei darà il suo contributo che sarà anch'esso più 'alto'.
Uso la parola 'alto' per dire tante cose che sono difficili da esprimere con le parole, spero e credo mi capiate.
Grazie, pulcina,per queste tue parole:per me sono davvero preziose. Credo di capire cosa intendi con "alto" e hai ragione, non è giusto sacrificare le potenzialità di un individuo: aiutare un essere umano a realizzare la versione più alta di sé (come dici tu) è un bene non soloper lui, ma anche per la società nella quale vivrà e alla quale darà il suo contributo.
Ti ringrazio davvero tanto per avermelo ricordato e per avermi detto di NON sentirmi in colpa per la mia scelta.
pulcinafiamminga ha scritto:Pensate bene. Chi è davvero disposto ad avere i piccoli sempre con sè, sempre occuparsi delle loro esigenze e bisogni, della loro voglia e diritto di imparare, tutto il giorno? Questo è homeschooling, è un impegno grandissimo,
Questo è il problema centrale: l'homeschooling è davvero molto impegnativo. Io me ne sto rendendoconto: le mie bimbe sono piccole (3 e 2 anni) e davvero vivere costantemente insieme a loro dal mattino alla sera e notte compresa (stiamo tutti dentro un lettone) è un continuo salasso di energie e, aessere sincera, non di rado mi capita di pensare: ce la farò? Oppure mi viene da pensare. non è che sevivessi con loro MENO momenti, avrei più energie per far sì che quei momenti fossero VERAMENTE ricchi di esperienza?
Ma, in realtà, non credoallastoriadel"tempo di qualità", che èun po' l'alibi che si sono creati i genitori che stanno tutto il giorno fuori casa e si consolano con la storia che non conta QUANTO tempo passi con tuo figlio ma COME lo passi. Io,invece, credo che conti tanto proprio la quantità di tempo che si condivide e credo anche che sia importante e onesto che tuo figlio ti veda e impari a conoscerti anche nei momenti di stanchezza e di défaillance.
Devo essere sincera, certe volte per me è veramente dura e mi sentoallo stremo delle forze. Certe volte non mi sento adeguate,vorrei avere più energie. Mi rendo conto che non posso fare tutto: o mi occupo delle bimbe o pulisco e cucino....e così spesso finosco per vivere in una bolgia...e la mattina quando guardo lo sporco e il casino che ho intorno, mi prende una tale desolazione e depressione
Insomma, davvero non è facile. a volte ci sono momenti in cui si ha voglia di raccogliersi un po', di starsene per i fatti propri, con un libro o al computer....e io quei momenti me li prendo...ma sento sempre un vago senso di colpa. Come ora,mentre scrivo al computer,le mie bimbe stanno giocandoper i fatti loro....io sono presente e con un occhio vedo cosa combinano,le seguo, mi interrompo spesso, per interagire con loro...e comunque so che stanno facendo un gran macello:hanno rovesciato l'acqua per terra, hanno impiastricciato tutta la cucina, nel tentativo di prepararsi da sé delle gallette con la marmellata. Io le lascio molto fare, è vero, è proprio una mia scelta, mi piace vedere come cercano di aggiustarsi, è il loro modo di diventare autonome. Certo, ha il suo bel prezzo, perché se le tenessi incatenate, avrei certamnte la casa più in ordine e più pulita
certe volte mi sento di non fare abbastanza: mi chiedo se dovrei sempre proporre attività edificanti o se va bene che io mi prenda le mie pause,lascuiando che loro si autogestiscono.
C'è anche da dire che le mie cucciole (nonostante l'età) sono ancora delle accanite ciucciatrici e alternano il gioco e le scoperte con la tetta TUTTO il giorno (e la piccola mi ciuccia 2 o 3 volte pure la notte!!!)
Forse le cose saranno più semplici quando saranno un po' più grandi....
dico questo anche per fare un confronto tra quella che è la teoria e quella che è la pratica. Secondo me, resta il fatto che in una comunità certe scelte sono più facilmente attuabili. Fare tutto da soli è più pesante e più duro....e davvero, io certe volte mi sento stanca e sola.
Pulcina, tu che dici che saresti disposta a trasferirti, VIENI IN MIO SOCCORSO!!!!!!!
unamas ha scritto:Quando avete voglia o bisogno, però, di immergervi e immergere i vostri pargoli nell'atmosfera del mito ricordatevi che c'è un nodo della rete nei campi flegrei...vi accompagno dalla Sibilla e alle porte degli Inferi.D'altronde viaggiare è una delle migliori scuole...
Micòl, io verrò a Nola da mia nonna a fine giugno (in concomitanza con la festa dei gigli: devo assolutamente farla vedere a Michele e alle piccole). Ci potremo vedere?????
Baci a tutte
Sole