La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

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franceschilla
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La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

Messaggio da franceschilla » dom ott 26, 2008 1:42 am

Tramite la sofferenza e non tramite il piacere della ricerca giungo a questa domanda.

La mia risposta è che l'Amore è scambio. Scambio e cambiamento. Ma soprattutto scambio.

Ma è la mia risposta di persona in difficoltà in questo momento.... e quindi non lo so.

Provenendo da una cultura occidentale (e cattolica) è facile condividere la visione che l'amore è Dare - Dare - Dare , senza mai nulla pretendere in cambio.
Capisco questa posizione perchè è vero che la persona che ama è fuori di ogni dubbio la persona più ricca al mondo. La pienezza dell'amare, cioè del dare amore, non ha confronti con altre situazioni o esperienze...........

Però. Mi viene un però. Un però con il quale mi sono scontrata frontalmente e brutalmente e che probabilmente non volevo vedere altrimenti mi sarei scontrata magari più dolcemente......

"si dice che"
si dice che se si ama senza aspettarsi nulla in cambio si è persone molto felici
si dice che se non si sono amate le persone in tal maniera è proprio l'aspettativa di "avere" qualcosa in cambio da loro che rende infelici e sofferenti.

Ne sono stata convinta e convintissima sostenitrice io stessa per anni.
Adesso non lo sono più.

Vorrei sapere se sono migliorata o peggiorata..... se mi sono evoluta o se mi sono involuta.


Quello che credo ora è che l'amore è scambio.
La vita è scambio, e anche l'amore è scambio. Senza scambio c'è la Morte. E se è vero che la morte non esiste, questo è invece il luogo e l'occasione dove la morte esiste. Solo qui può esistere: nel non-scambio.

La vita e l'amore -qualunque cosa essi siano- non ci sarebbero senza lo scambio.
Anche se gli altri non esistono ed esisto solo io, oppure non esisto neppure io ed esiste solo il Tutto, ed è un sogno oppure io che vengo sognata, lo stesso lo stesso!
Le parti del tutto si scambiano, si compenetrano, fluiscono, si muovono, creano equilibri diversi, si rinnovano, balzano e rimbalzano, fanno combattimenti e danze che è un piacere........ o è tutto fermo e immutabile? o c'è un flusso che va solo in una direzione? ....... no, penso di no.

Per questo ora penso che nella storia che mi sono creata, in quella che ho sognato come pure nella realtà degli individui-persone, ho sbagliato perchè NON mi sono aspettata nulla in cambio.
Invece di vedere un cerchio, ho voluto vedere una retta laddove non c'è, l'ho voluta disegnare questa retta che soppiantava il cerchio della Vita...... mentre la Morte mi guardava con il suo sogghigno freddo, ed è venuta molto vicina a me.

potrei metterla e raccontarla terra terra questa storia ma non serve a niente perchè i dettagli non contano, è l'essenza (e non è il caso che faccia scadere a racconti da telenovela questo bellissimo forum)

qualche anno fa ci fu un segnale però...... incontrai un ragazzo che mi disse "tu fai l'uomo"
"io faccio l'uomo ?? e che cosa vuol dire?? no no guardami, non ti sembro abbastanza donna?"

mi disse che mi comportavo come un uomo non perchè non avessi femminilità o eleganza ma perchè "davo e supportavo continuamente" , e non mi lasciavo sostenere e supportare...... insomma "facevo l'uomo".
e probabilmente questo strideva troppo, non andava d'accordo con il mio corpo e con la mia femminilità.... e soffrivo.
Gli dissi che ....... aveva ragione, non me ne ero mai accorta ma aveva ragione...... ma le persone che avevo incontrato fino ad allora, ad iniziare dalla mia famiglia, avevano bisogno di supporto e quindi.......

Ora ciò non vuole significare che le donne dovrebbero solo ricevere amore, no di certo. Ma forse significa che è ancora più stridente e doloroso che sia una donna a farlo cioè a dare e non aspettarsi la reciprocità.
Anche se si dice che la Donna è Madre e allora..............

Se paragono il rapporto, la relazione tra un uomo e una donna ad un combattimento delle vostre arti.....
che succederebbe se uno dei combattenti dicesse o facesse finta di voler combattere ma poi rimanesse là senza..... combattere, senza interagire ? Senza comunicare. Volevate combattere per imparare l'uno dall'altro.
Volevate scambiare e fluire e danzare con lui in questa realtà. Volevate apprendere. Questo è l'aspettarsi "qualcosa in cambio". E perchè non me lo dovrei aspettare, in questa realtà ? (ma anche nell'altra)

Scambio. Scambio.

O mi sto rovinosamente sbagliando? :?

(spero che sifu Lorenzo non mi dica di rivolgermi alla sezione cuori infranti & telenovele brasiliane)

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uno-didio
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Re: La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

Messaggio da uno-didio » dom ott 26, 2008 10:19 am

franc.

A perte l'amare da uomo o da donna, che è scorretto come pensiero, in quanto naturalmente l'amore personale non dipende dalla sessualità dell'individuo, quanto da qualcosa che è oltre.

Amore è dare senza aspettarsi in cambio, ma il fatto che ti sia trovata a scontrarti con te stessa a causa di questo concetto è che te ne manca una parte.
La regola che fa si che quel dare non sfugga al controllo.
Ex
Due combatttenti si fronteggiano... È amore che ognuno dia il suo meglio, è quello che chiedono in quella situazione.
Ma ci sono regole e moralità che non consentono di danneggiarsi oltre al limite del rispetto per l'individuo.
Così due persone che si amano dovranno mantenersi nelle regole.
Ti do tutto, ma stando dentro al limite del dare con rispetto per entrambi.

Il cuore... Il cuore è importante, non come concetto, ma come organo pulsante.

L'inesistenza del tutto è "utile" a far battere il cuore con costanza.
L'estraniarsi restando presente.
(per inciso non penso che nulla esista... Buddismo. Anzi che tutto ci sia e che Dio stesso sia un'energia materiale... Taoismo).
Non importa a cosa credi l'importante è il risultato che il tuo credo determina.

Tra i due combattenti quello che ha il cuore che pulsa con regolarità avrà il vantaggio della lucidità della coscienza della presenza, e questo gli consentirà di produrre azioni con un valore compiuto.

Un artista marziale che non sa controllare l'emozione nel momento del combattimento è un picchiatore... L'amante che non sa controllare il cuore verrà sfruttato senza che ci possa essere un ricambio... Quindi l'aspettarsi nulla diventa non poter ricevere nulla.
Puoi amare chi non riceve mai il tuo amore, (anche se solo perchè impegnato a darlo a te)?
È come combattere con una persona che per amore resta inerme...
Non ti sta dando ciò di cui davvero necessiti.

Controllo è la parola d'ordine dell'artista...
Ogni opera deve mediare col materiale che uso.
(sono cose che si imparano vivendo)
Spero hai compreso...

Non voglio dilungarmi, se ti interessa al limite chiederai approfondimento.
(questo è senso dell'amore).

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franceschilla
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Re: La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

Messaggio da franceschilla » dom ott 26, 2008 11:45 pm

uno-didio ha scritto:franc.

A perte l'amare da uomo o da donna, che è scorretto come pensiero, in quanto naturalmente l'amore personale non dipende dalla sessualità dell'individuo, quanto da qualcosa che è oltre.
e infatti mi sto troppo concentrando sul fatto facendo un bel errore come questo di uomo/donna.......
hai pienamente ragione, e mi dispiace anche farmelo dire da altri.... son proprio uscita di testa oltre che di cuore.......
in una parte del mio discorso parlavo della mia famiglia e io stessa parlavo non solo di uomo/donna.....

per il resto, ti ringrazio di avermi portato l'attenzione sul cuore (pulsante) : stranamente ho capito bene.... e sai perchè? perchè ho sofferto di attacchi di panico e in parte ho ancora dei sintomi......

e quanto di più lontano da un arte marziale c'è che l'attacco di panico ? (tachicardia......)
quanto di più lontano dal controllo?
eppure è l'iper-controllo (malinteso certo e mal applicato certo) che porta all'attacco di panico
è quasi un miracolo che ci parliamo , io e voi........ e che io capisca qualcosa

mi hai fatto riflettere su alcuni fatti, e le tue parole scattano delle foto perfette di alcune mie situazioni di vita

ora rileggo....

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franceschilla
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Re: La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

Messaggio da franceschilla » dom ott 26, 2008 11:51 pm

uno-didio ha scritto: Ti do tutto, ma stando dentro al limite del dare con rispetto per entrambi.
ecco, questo mi è molto chiaro ora , come mi è chiaro di non aver mai applicato questa regola

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franceschilla
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Re: La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

Messaggio da franceschilla » lun ott 27, 2008 12:24 am

uno-didio ha scritto:
Tra i due combattenti quello che ha il cuore che pulsa con regolarità avrà il vantaggio della lucidità della coscienza della presenza, e questo gli consentirà di produrre azioni con un valore compiuto.

Un artista marziale che non sa controllare l'emozione nel momento del combattimento è un picchiatore... L'amante che non sa controllare il cuore verrà sfruttato senza che ci possa essere un ricambio... Quindi l'aspettarsi nulla diventa non poter ricevere nulla.
Puoi amare chi non riceve mai il tuo amore, (anche se solo perchè impegnato a darlo a te)?
È come combattere con una persona che per amore resta inerme...
Non ti sta dando ciò di cui davvero necessiti.
sta tutto qua e ti ringrazio

non mi è più molto chiaro quale parte sono io.... ma forse è proprio così : posso essere stata l'una e l'altra e l'altra persona può essere l'una e l'altra.... d 'altra parte credo che sia nella natura delle cose che non posso incontrare una persona molto equilibrata se io stessa non lo sono

e quindi quelle due parti (o persone) che descrivi con queste frasi è probabile che nel mio caso siano o siano state in momenti diversi un pò io e un pò l'altra persona........
come risultato finale direi di essere la "sfruttata" proprio come hai descritto, perchè non controllo il mio cuore, non ancora.

Nelle frasi successive e cioè:
"Quindi l'aspettarsi nulla diventa non poter ricevere nulla.
Puoi amare chi non riceve mai il tuo amore, (anche se solo perchè impegnato a darlo a te)?
È come combattere con una persona che per amore resta inerme...
Non ti sta dando ciò di cui davvero necessiti."


vedi.... a me pare di "trasformarmi" in tutti i modi pur di trovare il modo in cui l'altra persona può ricevere, è per questo che non rimango nel rispetto di me...... ed è una cosa che tra l'altro mi viene "riconosciuta" da chi mi sta vicino, cioè si sente "benvoluto/a" ..... però così leggendo come hai messo giù il discorso sembro io che resto inerme ........ e quindi mi confondo.....

oscillo di continuo tentando di capire quale parte sono .... e di nuovo mi viene da dire che... sono tutte e due.....


il cuore..... so che quando il mio cuore è andato meglio (cioè le pulsazioni, con discipline ginniche, tecniche psico-fisiche, assenti sintomi di panico, mente lucida) i miglioramenti erano ....insignificanti direi, o meglio inesistenti con "quella" persona.......
.....allora mi confondo di nuovo.......

l'unica cosa che mi ricordo è che con il miglior controllo del mio cuore sono stati migliori molti rapporti con molte persone..... con la persona specifica a cui mi riferisco di più in questo topic invece no .......

mi devo essere sbagliata di brutto, proprio di brutto, e sono errori che pesano molto, ora.
Ultima modifica di franceschilla il lun ott 27, 2008 12:34 am, modificato 1 volta in totale.

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Re: La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

Messaggio da franceschilla » lun ott 27, 2008 12:31 am

uno-didio ha scritto:
Controllo è la parola d'ordine dell'artista...
Ogni opera deve mediare col materiale che uso.

(sono cose che si imparano vivendo)
Spero hai compreso...

Non voglio dilungarmi, se ti interessa al limite chiederai approfondimento.
(questo è senso dell'amore).

sì per favore, se puoi spiegami meglio le tue parole che ho messo in grassetto,
sopratutto Ogni opera deve mediare col materiale che uso

ti ringrazio

mi sento inoltre di dovermi scusare con tutti per aver portato della confusione in un forum così armonioso.......

sto cercando.... e forse nella ricerca bisognerebbe rimanere in silenzio....... o almeno porre dei quesiti più pertinenti e meno impulsivi (il cuore......)

fran

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Re: La spiritualità marzialista come considera l'Amore ?

Messaggio da uno-didio » lun ott 27, 2008 9:12 am

semplice...

Posso fare la stessa scultura col legno col ferro di pietra?

No... Evidentemente no.
Col ferro posso fare i capelli di meno di un millimetro, col legno degli incavi e scavarla attraverso, colla pietra la posso lisciare fino a che sia lucida...

Ogni materiale ha le sue caratteristiche.

Così restando in tema ogni avversario.
Non posso tenere lontano uno più alto di mè... Mi colpirà sempre.
Non posso infilaemi nella guardia di uno più piccolo.

Ogni avversario è materia a cui mi adatto per esprimere l'arte.

Così nell'amore non puoi pensare di amare nello stesso modo...
Ognuno necessita del suo amore.
A ognuno devo dare a seconda della sua materia... (o del suo non esserci).
Nulla che fa l'uomo senza, riconoscere ciò con cui ha a che fare, puo essere arte.

Non usi la pietra per descrivere un paesaggio... Usi la tela ed i colori.

Non ti alleni a fare capriole se vivi sul cemento... Cercherai di imparare a non cadere. E se gli ambienti sono stretti non userai calci ma gomiti.

Così l'amore che produce l'arte marziale dipende proprio dalla capacità di comprehdere, intuire l'altro.
Chi sa fare veramente male non colpirà più l'avversario.
Chi teme l'altro sarà scomposto nell'aggredire.

Il vero artista marziale ascolta l'intenzione dell'altro ed agisce un attimo prima.
Ma non è questo che si fa anche nell'amore?

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