Spiritualità delle Arti Marziali

Archivio delle discussioni sui forum non più presenti
Rispondi
sifu lorenzo
Messaggi: 113
Iscritto il: sab nov 03, 2007 10:50 pm
Località: Torino
Contatta:

Spiritualità delle Arti Marziali

Messaggio da sifu lorenzo » lun ago 18, 2008 3:32 pm

La pratica spirituale dell’Arte marziale


Così come l’applicazione reale di una tecnica marziale richiede un lavoro di preparazione e allenamento psicofisico molto lungo e impegnativo mediante, anche il lavoro di crescita interiore richiede molta pratica quotidiana, ma contrariamente a quanto possano pensare i profani, lavoro interiore e Arte marziale non necessariamente devono essere praticati in momenti differenti.

Diremo anzi che se è vero che si può accedere ad una pratica spirituale senza far ricorso ad un percorso di arti marziali, non è invece possibile praticare un’arte marziale evitando la pratica spirituale.

Come già scritto altrove, scorporare la tecnica spirituale dalla disciplina marziale ne altera la natura in modo profondo e toglie ogni possibilità di continuare ad utilizzare il termine “Arte”.

Se in sport da combattimento più o meno moderni quali il pugilato, la kick boxe, il full contact ecc. troviamo principalmente il concetto di attacco e difesa a livello puramente fisico, nel Kung fu troviamo che il combattimento è inteso tanto a livello esteriore e fisico quanto a livello interno e spirituale.

Il metodo principale di trasmissione spirituale utilizzato dai maestri e dalle organizzazioni esoteriche di tutti i tempi è quello dell’utilizzo del simbolo come mezzo sopraffino per il collegamento luminoso e diretto tra l’allievo che lo utilizza e l’effettivo piano spirituale al quale si riferisce il simbolo stesso.

Come abbiamo avuto occasione di sottolineare in altri articoli, il simbolo non è sempre e solo un oggetto o un disegno, ma spesso può essere un suono, una musica, un rito, un movimento o anche un luogo.

La figura stessa del guerriero è un simbolo molto antico che riconduce alle esperienze di colui che combatte per uscire dal mondo illusorio della materia ed entrare in quello reale dello spirito.

Ogni movimento del kung fu può essere il simbolo di un particolare stato interiore spirituale ed è quindi chiaro che esser coscienti del significato simbolico dei singoli movimenti è già di per sé un lavoro esoterico operativo.

Non vogliamo comunque incorrere nell’errore di presentare una lista dei significati peculiari di ogni più piccolo movimento, in quanto essendo il vero esoterismo intimo e personale, il massimo esplicativo prende una forma generale e tocca i simboli individuandoli in categorie di movimenti abbastanza ampie.

Per esempio possiamo individuare le energie yin e yang in ogni movimento, ma essendo che le tecniche del kung fu possono rivelare molteplici simbologie contemporaneamente, diremo in modo semplificato che ogni tecnica di “deviazione dell’energia dell’avversario” richiama la polarità yin mentre le tecniche di attacco e penetrazione rappresentano l’energia yang.

La supercoscienza che si può raggiungere in stato di meditazione mentre si combatte o ci si esercita con l’avversario ci porta ad un piano spirituale interiore simile e vicino all’essenza del Tao, in cui gli opposti sono compresi e in armonia.

Tra le varie informazioni esoteriche, quelle che possono essere più utili ad un praticante di arti marziali sono le seguenti:

- Se consideriamo che nella sala di allenamento pratichiamo un’Arte sacra, una disciplina cioè che ci può avvicinare alla verità Divina, allora dovremmo considerare la sala d’allenamento come un Tempio e la pratica del Kung fu come una meditazione in movimento.

- Entrando in un tempio, chiesa, moschea o sala di arti marziali dovremmo lasciar al di fuori tutto ciò che è pesante come gli atteggiamenti egoici; solo in questo modo possiamo sperare di chiamare a noi la vibrazione interiore altissima dello Shen, lo spirito.

- Se consideriamo che il vero Tempio è dentro noi stessi, allora dovremmo considerare che può esser sacro qualsiasi luogo in cui ci troviamo in quanto siamo noi stessi a portare la sacralità del Tempio.

- L’atteggiamento mentale del praticante influisce grandemente sul risultato finale della pratica da lui condotta, se la mente è ostello per l’ego la nostra arte sarà un viavai di storpiature.

- Così come in ogni tradizione esoterica la pratica di corretta respirazione è fondamentale, anche nell’arte marziale il controllo e la consapevolezza del respiro è estremamente importante.

- Siamo ciò di cui ci nutriamo, se vogliamo che la nostra pratica migliori vigiliamo su ciò che entra nello stomaco, nei polmoni e nella mente.

- La ripetizione di esercizi a coppie con concentrazione adeguata porta alla coscienza del Tao.

- Nell’ambito della pratica il suono di taluni attrezzi come tamburo, anelli d’acciaio e bastoni porta al silenzio mentale e al Wu wei.

- L’identificazione delle singole tecniche nell’elemento specifico o animale porta alla sperimentazione di stati di coscienza fisica differente da quella usuale.

- Ogni praticante che con un corpo allenato pratichi un esercizio con mente concentrata favorirà lo stato interiore di Unità tra corpo, mente e spirito.

- La ripetizione di tecniche marziali portando l’attenzione sul ritmo yin yang favorisce lo sviluppo della coscienza del movimento del cosmo intero.

- L’atteggiamento mentale del praticante influisce grandemente sul risultato finale della pratica da lui condotta, l’atteggiamento più puro e neutrale è quello di esser consapevoli del proprio movimento senza interferenze egoiche mentali, emozionali o sessuali.

- Praticare il kung fu con distacco dagli interessi egoici favorisce l’ingresso nello stato di meditazione.

- Il lavoro interiore quotidiano favorisce la comprensione della vera arte marziale, così come la corretta pratica marziale influisce favorevolmente sul lavoro interiore quotidiano.

- La famiglia che si trova nel kwoon (sala di allenamento) è importante e fondamentale nel lavoro interiore tanto quanto lo è il Sangha (gruppo spirituale) nello studio esoterico.

- Quando si entra in stato di meditazione la nostra essenza diviene tutt’uno col nostro corpo e possiamo sperimentare l’unità in noi stessi.

- Il kung fu è storicamente e filosoficamente legato ai principi dell’esoterismo orientale, studiare quindi i testi classici taoisti e buddisti favorisce l’assimilazione della tecnica spirituale dell’arte marziale.

- Nello stesso modo in cui è necessario un Maestro interiore per svelare i misteri dello spirito, così è importante apprendere l’arte marziale da un Maestro e non da un qualsiasi insegnante “sportivo”.

- Il vero Maestro è dentro di voi, e il vero Maestro di arte marziale è colui che è sempre in grado di ricordarvelo.

- Il vero Maestro d’arte marziale è colui che mai risponde alle domande spirituali senza aver prima provato a far rispondere il Maestro interiore di chi domanda.

- Il vero Maestro d’arte marziale è colui che alle domande spirituali fa rispondere il proprio Maestro interiore.

- Il vero Maestro è colui che si sente un Allievo nei confronti della vita e con umiltà si comporta.

- Il vero allievo è colui che sa che diventerà un vero Maestro, e in questa consapevolezza tende a migliorare quotidianamente la propria Arte interna ed esterna.

- Un vero allievo non dice ai quattro venti che diventerà un Maestro, un vero Maestro si comporta quotidianamente come un vero allievo.

- Se troviamo un vero Maestro allora per raggiungere la perfezione mancherà solo di essere dei veri allievi.

- L’arte marziale si esprime nei suoi lati più profondi con la meditazione e con il Ch’i kung (lavoro sull’energia).

- Tutti sbagliano e cadono, molti si rialzano, pochi perseverano.

- Spesso, nell’arte marziale, il mezzo è confuso e scambiato per il fine.

- Le regole e i libri sono scritti per imparare, quando si è appreso bisogna dimenticare regole e libri e rimarrà la pura conoscenza; l’arte marziale viene praticata per far scendere la perfezione in questo corpo fisico, quando la perfezione è raggiunta bisogna saper trascendere l’arte marziale e rimarrà pura consapevolezza.

- L’arte marziale è il nostro strumento per divenire Shen dopodiché diverremo strumenti del Cielo.

Rispondi