Re: Il riscaldamento ad aria
Inviato: dom mar 12, 2017 12:03 pm
Ciao gyb, grazie mille per le risposte!!
Purtroppo mi rendo conto che mi sono spiegata veramente male. A voce ci metterei 2 min a farti capire cosa voglio dire, per iscritto faccio fatica.
Il principio di funzionamento di una pompa di calore lo conosco molto molto bene , fidati quelli su cui invece sono totalmente ignorante sono i componenti di un impianto ad aria domestico, visto che dalle mie parti non ce ne sono.
- prima ipotesi: funziona come uno split tipo questo:
https://www.amazon.it/gp/aw/d/B01F7FZBN ... ref=plSrch
In questo caso una unità esterna comanda 1-2-3 unità interne. Il fluido refrigerante prende calore dall'aria esterna nell"unità esterna poi ENTRA NELLA STANZA CHE DEVE RISCLADARE e cede calore all'aria della stanza tramite uno scambiatore. È vero, sta dentro una tubatura e non dovrebbe perdere, ma se quel tubo si rompe di notte mentre dormo, io mi respiro il gas refrigerante. Da quello che mi dici questi gas non sono più tossici come in passato, quindi senz'altro è un problema di poco conto.
-seconda ipotesi: ho un'unica pdc di potenza maggiore, un'unica unità interna che posiziono in un vano tecnico.
Riscaldo in un'unico punto un volume maggiore di aria. Tramite delle tubature porto quest'aria calda in giro per casa.
-Terza ipotesi: sfrutto le tubature della vmc. Avendo già tubature dell'aria che girano per tutta casa. Posiziono una pdc come sopra nel vano tecnico in prossimità della vmc e dopo che l'aria esterna ha recuperato il calore dell'aria interna tramite lo scambiatore della vmc, la scaldo ulteriormente con la pdc. In questo caso il limite è che solitamente le vmc hanno una portata d'aria piuttosto bassa quindi questo impianto non sarà in grado di produrre una grande quantità di calore.
A livello commerciale trovo solo in vendita sistemi come quelli del link sopra, non trovo altro.
Quindi forse le ipotesi 2 e 3 sono solo frutto della mia fantasia
Scusate la lungaggine
Purtroppo mi rendo conto che mi sono spiegata veramente male. A voce ci metterei 2 min a farti capire cosa voglio dire, per iscritto faccio fatica.
Il principio di funzionamento di una pompa di calore lo conosco molto molto bene , fidati quelli su cui invece sono totalmente ignorante sono i componenti di un impianto ad aria domestico, visto che dalle mie parti non ce ne sono.
- prima ipotesi: funziona come uno split tipo questo:
https://www.amazon.it/gp/aw/d/B01F7FZBN ... ref=plSrch
In questo caso una unità esterna comanda 1-2-3 unità interne. Il fluido refrigerante prende calore dall'aria esterna nell"unità esterna poi ENTRA NELLA STANZA CHE DEVE RISCLADARE e cede calore all'aria della stanza tramite uno scambiatore. È vero, sta dentro una tubatura e non dovrebbe perdere, ma se quel tubo si rompe di notte mentre dormo, io mi respiro il gas refrigerante. Da quello che mi dici questi gas non sono più tossici come in passato, quindi senz'altro è un problema di poco conto.
-seconda ipotesi: ho un'unica pdc di potenza maggiore, un'unica unità interna che posiziono in un vano tecnico.
Riscaldo in un'unico punto un volume maggiore di aria. Tramite delle tubature porto quest'aria calda in giro per casa.
-Terza ipotesi: sfrutto le tubature della vmc. Avendo già tubature dell'aria che girano per tutta casa. Posiziono una pdc come sopra nel vano tecnico in prossimità della vmc e dopo che l'aria esterna ha recuperato il calore dell'aria interna tramite lo scambiatore della vmc, la scaldo ulteriormente con la pdc. In questo caso il limite è che solitamente le vmc hanno una portata d'aria piuttosto bassa quindi questo impianto non sarà in grado di produrre una grande quantità di calore.
A livello commerciale trovo solo in vendita sistemi come quelli del link sopra, non trovo altro.
Quindi forse le ipotesi 2 e 3 sono solo frutto della mia fantasia
Scusate la lungaggine