Pece008 ha scritto:
Se il freon non si usa più, è buona cosa. Anche se non riesco a trovare info su quali siano i fluidi termovettori utilizzati nelle pdc più recenti.
Purtroppo che il gas è non esce non è vero... ogni tot va reintegrato, segno che piano piano esce. E poi può esserci un guasto che porta ad una perdita ingente.
In una pdc ad acqua, il fluido frigorifero rimane circoscritto al vano tecnico, è poi l'acqua che trasporta il calore per casa. Nel classico split invece è il fluido frigorifero che scalda l'aria. Ce l'hai direttamente in camera. Ma ho l'impressione che i sistemi che avete in casa siano diversi dal classico condizionatore a split che conosco. La vmc è collegata all'impianto di riscaldamento ad aria? O sono due circuiti indipendenti?
hai le idee un pò confuse, ma è normale, perchè è un casino se non sei un tecnico. anche io non sono un esperto ma quello che posso dirti te lo dico e poi vedi tu. ti invito sempre a prendere in mano qualche schema e guardarti come funziona una pdc.
- il fluido che porta la temperatura in casa È L'ARIA CHE ARRIVA DALL ESTERNO O L'ACQUA CHIUSA NELL IMPIANTO.
-A questi fluidi la temperatura viene "ceduta" dalla pdc.come?
- la temperatura ai fluidi viene ceduta tramite scambiatore o radiatore.ma i fluidi di "cessione" e quello di "trasporto"non vengono mai mai a contatto diretto,si cedono la temperatura, COME QUANDO METTI UN FERRO SUL FUOCO E LO TIENI CON LA MANO,TI SCOTTERAI CON IL FERRO,NON CON IL FUOCO.
- all interno dello scambiatori o radiatore scorre il fluido o il gas della pdc a seconda se sia aria aria,aria acqua,acqua aria.
- i fluidi utilizzati per questo lavoro sono,in genere:gas R410a tagliato al 50% con r32-r22 e simili,(minimo contenuto di freon)oppure diversi fluidi antigelo tipo quello per le auto,oppure semplice acqua trattata.
- il fluido riscaldatore e il fluido riscaldato (o raffreddato) non si mischiano MAI.per questo cè lo scambiatore e i radiatori.
- stesso discorso per i recuperatori che non sono altro che dei radiatori,in genere in alluminio o carta,che ri-scambiano.
-le perdite eventuali,risibili, e rare,di una pdc sono trascurabili ai fini dell inquinamento ambientale e anche ai fini dell inquinamento casalingo in quanto la ventilazione stessa li disperde e anche perchè,nel caso casalingo, le unità sono esterne.
-per quanto riguarda l impatto ,definito accettabile o sostenibile, dei gas dispersi ,è sicuramente una porzione ridicola in confronto con stufe,legna,gas e camini.
-il grande risparmio di una pompa di calore sta proprio nel riuscire,a parità di consumo termico, a produrre fino a 4-5 volte la resa termica.(COP).
- Un grande modo per otimizzare è abbinare le pompe di calore alle caldaie a gas a condensazione. sopratutto in ambienti molto freddi o case obsolete.
ti ri-consiglio vivamente di leggere il più possibile su queste cose o di visitare qualche fiera ,così da sfatare questa idea che ti sei fatto ,che il gas o il fluido utilizzato nelle pdc sia quello che climatizza la casa...
spero di averti chiarito un pò
ciao