ETA-CE

Forum dedicato alle tecniche di costruzione con materiali naturali.

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tmx64
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Re: ETA-CE

Messaggio da tmx64 » mer lug 31, 2013 1:34 pm

franco mori ha scritto:... tutto quello che hai per dirmi che l ETA e obbligatoria deriva da questo assunto???
Ciao Franco,
visto che, a mio avviso, mi sembra che con il Dott Bordar siamo un po' finiti in un vicolo cieco (colpa anche nostra, sia ben chiaro!), non è che magari riesci ad avere qualche spiegazioni in più proprio dalla tua azienda??
Trattandosi di una Haus di primaria grandezza in Germania, sicuramente hanno affrontato la questione. Non mi sembra che abbiate certificazioni CE.

ciao
TMX

barloren
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Re: ETA-CE

Messaggio da barloren » mer lug 31, 2013 1:45 pm

Buongiorno,
provo a riassumere.
Le case in legno sono una tipologia costruttiva di diffusione abbastanza recente in Italia.
Le prime case erano di importazione americana o finlandese.
Chi ha deciso di costruire case con tale materiale ha, empiricamente, valutato le varie tipologie strutturali, adottando quella che si prestava meglio alle proprie esperienze.
Empiricamente significa che, spesso e volentieri, il progetto strutturale era molto carente.
Questo anche perchè, in materia, mancava una legge nazionale di riferimento.
Ora, da alcuni anni, la legge c'è.
E parla chiaro.
La marcatura CE per i singoli prodotti -strutturali o meno-, laddove è previsto applicarla, è obbligatoria.
L'ETA per alcune tipologie costruttive di case in legno (con i relativi aggiustamenti legati alla sismicità del nostro territorio) è obbligatoria (oppure un corrispondente Benestare Tecnico Nazionale).
Vediamo ora la cosa da alcuni punti di vista.
L'obbligo è qualcosa che, se non rispetti, prevede sanzioni.
Nelle NTC italiane non ci sono sanzioni per chi non applica le ETA. Sono obbligatorie, ma per chi non le rispetta non succede niente.
Finchè il progettista, il direttore dei lavori, il cliente non la esige, la si fa franca.
Se invece il progettista, il direttore dei lavori, il cliente finale sono un pò più svegli (conoscono l'obbligo), allora sono guai.
Se i costruttori italiani di case in legno più "avvertiti" del problema si fossero organizzati e coalizzati per tempo, non solo introducendo per sè stessi l'ETA ma soprattutto svolgendo una intensa e argomentata campagna di informazione presso gli studi tecnici, tutto ciò sarebbe diventato una significativa opportunità commerciale.
Invece si è preferito guardare al tutto come una perdita di tempo ma soprattutto di soldi.

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tmx64
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Re: ETA-CE

Messaggio da tmx64 » mer lug 31, 2013 1:56 pm

Ciao Baloren,
lungi da me criticare gli altri e tanto meno dare lezioni!

..però...

entrare così in una discussione, senza apportare assolutamente nessun dato aggiuntivo relativamente ad una delle tesi qui esposte, senza spiegare (visto il tuo primo intervento in assoluto nel forum) da cosa deriva la tua certezza (di cosa ti occupi?), etc etc etc.

a mio modesto avviso (e con tutto il rispetto) non è che sia il massimo!

ciao
TMX

barloren
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Re: ETA-CE

Messaggio da barloren » mer lug 31, 2013 2:02 pm

Non c'è problema,
a me sembra di aver risposto a tutte le tesi.
Ma se c'è qualche punto che mi è sfuggito, ti prego di farmelo notare.

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Re: ETA-CE

Messaggio da IngMR » mer lug 31, 2013 6:57 pm

riprovo con alcune domande.. ancora non ho letto completamente l'ultimo pdf postato da Bordar!! che comunque ringrazio per gli interventi anche se si trova nella non piacevole situazione dell'uno contro tutti....!!
Data per certa l'obbligatorietà ETA CE, la presentazione di questa certificazione sostituisce in toto tutte le altre da presentare in cantiere alla DL e in seguito al collaudatore?
In secondo luogo, come si comporta una haus che per necessità strutturali invece di utilizzare un solaio/copertura a tavetti utilizza l'xlam? Di fatto andrebbe a consegnare un prodotto che non è quello della certificazione. Quindi?
Perchè ad oggi (e nei prox mesi) edifici con struttura in legno prefabbricata vengono realizzati senza questa certificazione dopo aver passato proprietari, banche (che chiedono tutto come garanzia), comuni, enti, accettazioni delle DL, collaudi, ecc? a quest'ultima domanda in parte saprei rispondere ma non è il caso di farlo... :D

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Re: ETA-CE

Messaggio da dott.bordar » mer lug 31, 2013 7:23 pm

Da quello che hai scritto (Franco Mori) si può capire che non hai "avuto tempo" di leggere una sola riga della documentazione apportata ... diciamo così. Forse è anche per questo che le tue affermazioni mancano di senso logico.

Prima di accusarmi di cose che sono invece scritte da chissà chi nel 2008 cap. 11.1 punto C del D.M. e sparare date a caso, ti consiglio di:
- Leggere le NTC precedenti al 2008 per comprendere il motivo del punto C scritto in seguito.
- Se vuoi fare un discorso costruttivo, degnarti di leggere l'attuale NTC, il regolamento, i suoi allegati, l'ETAG ecc. ecc.
- Informarti che in Germania ci sono stato e ti ringrazio per l'interessamento.
- Informarti meglio sulla storia delle costruzioni in legno poichè ho notato delle lacune:

Dal neolitico all'età del bronzo, palafitte. tipologia strutturale a travi e pilastri
I più vecchi reperti sul blockhaus risalgono all'anno 100 d.c. , ma non è detto che si usasse già da prima.
Dal 1100/1200 fino al 1700 si sviluppo il Fachwerk oltre che Clombage, Box frame, Grid e Bay system. I travi hanno una gerarchia ben definita assente nei telai spaziali (platform frame), mancava il concetto di standardizzazione, modularità del sistema a telaio oggi conosciuto come tale.
Il sistema platform frame come lo conosciamo, risale al 1833 grazie anche anche all'invenzione del wire nails avvenuta pochi anni prima e la prima reale prefabbricazione dopo gli anni '50 del secolo scorso.

Se vuoi poso andare avanti per un ore a disquisire sulla differenza tra le differenze tra le tipologie costruttive in legno, peculiarità, tipologie di legni utilizzati, motivazioni socio culturali, meccanizzazione, processi produttivi, organizzazione aziendale, layout aziendale, linee di produzione di questo o quel sistema e ricordarti che non occorre andare in Germania per reperire dati storici sulle strutture intelaiate visto che in Italia l'opus craticium o il sistema "baraccato" era già presente nel nostro territorio, per non parlare della "gaiola" portoghese o le altre che per una questione di tempo e voglia non stò qua a nominarti.

Perciò, evita di fare ironia spicciola o insegnare il mestiere ad altri comincia a informarti che non è mai tardi per farlo.
barloren ha scritto:Le case in legno sono una tipologia costruttiva di diffusione abbastanza recente in Italia.
Le prime case erano di importazione americana o finlandese.
Benvenuto barloren. Mi spiace accoglierla con un "non sono d'accordo" ma spero non si offenda. In Italia come ho scritto poche righe qui sopra di case in legno se ne facevano e ci sono parecchi testi più o meno datati che ne testimoniano la presenza. Le prime case se si parla del sistema "all'americana" si videro comparire con il ritorno dall'Australia, America e Canada degli immigrati italiani, eravamo intorno agli anni '70, poi a causa delle vicessitudine dovute alle normative sviluppate nel dopoguerra costruire in legno nel nostro paese era divenuto un'impresa.
barloren ha scritto:Nelle NTC italiane non ci sono sanzioni per chi non applica le ETA. Sono obbligatorie, ma per chi non le rispetta non succede niente.
Sulla prima parte sono d'accordo. le ETA sono a carattere volontario, anche se, in alternativa all'ETA c'è il CIT e comunque uno o l'altro se si vuol vendere in Italia bisogna farlo (sempre che non ci sia già una hEN)
Le sanzioni sono una diretta conseguenza dell'immissione di prodotti privi di "autorizzazione" da parte di un organo competente al loro commercio, quindi niente ETA quando serve significa automaticamente essere passibili di sanzioni.
tmx64 ha scritto:entrare così in una discussione [...] a mio modesto avviso (e con tutto il rispetto) non è che sia il massimo!
A parte che nemmeno io so di cosa ti occupi tu o gli altri che hanno risposto e spesso il giudizio sulla professionalità dell'uno o dell'altro ho notato varia a seconda della tesi che sostiene, mi permetto di avvisarla Barloren, ha scelto l'argomento peggiore per entrare in questo forum, gli anmi sull'ETA e CE sono molto accesi.
Devi spiegarmi TMX perchè le sue argomentazioni dato che non sono a vostro favore "non sono il massimo", mentre ribadire che una cosa non si può fare perchè non la trovo su Goole, o perchè troppo difficile, o perchè visto che non so come si possa fare automaticamente non è possibile farla, questa diviene una verità assoluta e inviolabile.
Sarebbe ora dar spazio a al beneficio del dubbio e cominciare a dialogare invece che caricare come tori davanti al drappo rosso, magari iniziando con: La norma a pag. xx nella riga xx non mi convince perchè ...
franco mori ha scritto:le case vengono montate in cantiere [...] e quindi non sono controllabili nel loro processo produttivo da nessun ente certificatore.
Il processo produttivo è sempre controllabile, a questo punto non sò se ti riferisci all'FPC, che rimane fattibile in entrambi i casi da te citati, o fai riferimento al controllo da parte dell'NB o quello interno o ad altro.
franco mori ha scritto:Ora perdonami , ma , se tu lavori come certificatore, e normale che tu propenda per dire che ci voglia a tutti i costi, ti aumenta il lavoro, ma cio non significa che sia obbligatoria, ne mi interessa sapere quante ditte la hanno e quante non la hanno, anche se la avessero tutte , questo non vuol dire che sia obbligatoria. Non c e bisogno di riempirmi il video del pc con post kilometrici che sembrano una tesi di laurea. Basta una semplice norma. Che, sembra e dico sembra, che non ci sia.
1) Non sono un certificatore ma come al solito vedo che ciò che dico o non dico non viene preso in considerazione. Al massimo offro assistenza tecnica alle aziende che si occupano di legno ed edilizia direttamente o previo collaborazioni.
2) La certificazione non aumenta il mio lavoro perchè ciò che faccio lo farei anche se non servisse la certificazione. L'unico mia paura è che le aziende si suicidino in massa mostrando il fianco a privati e/o avvocati senza scrupoli come è già avvenuto in alcune parti d'Italia, oppure sotto i colpi bassi di chi costruisce x-lam per esempio, o schiacciate da circolari interne di un genio civile zelante o escluse da appalti pubblici perchè prive di requisiti. Se non ci sono più aziende produttrici in Italia io rimango senza lavoro, e se rimango senza lavoro io mi inc....zzo!
3) Secondo il tuo sistema a pensar male ci si azzecca sempre quindi proverò a cimentarmi anch'io in questa disciplina. Mi domando se la voglia di negare ciò che è scritto in un regolamento europeo, nei suoi allegati, nelle norme tecniche per le costruzionni, nelle linee guida europee, nelle linee guida nazionali, un decreto legislativo non sia tanto per sete di informazioni ma perchè la tesi negazionista fà comodo... ma voglio sperare di no, visto che le informazioni non sono ne buone ne cattive ma è chi le usa a fare la differenza.
4) Non ti dò una ma due semplici norme: CPR 305/11 + NTC cap 11.1 = CE su kit costruttivo
Ora se non vuoi crederci sei libero di farlo o altrimenti le leggi e mi dici dove non c'è scritto che la CE è obbligatoria per i prodotti da costruzione, dove non è scritto che un prodotti privi di Normative armonizzate (vedi platform frame, l'X-lam ecc.) è esentato dall'ottenere un'autorizzazione al commercio nel nostro paese, e dove c'è scritto che si può certificare il singolo elemento e non il kit costruttivo. Quando li trovi allora possiamo intavolare una discussione, con logiche sommarie e deduzioni personali possiamo andare avanti cent'anni, sono argomenti da bar sport e smetto di scrivere perchè è uno spreco di tempo e risorse parlare a chi non vuol sentire.

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Re: ETA-CE

Messaggio da barloren » mer lug 31, 2013 9:51 pm

IngMR ha scritto:...Data per certa l'obbligatorietà ETA CE, la presentazione di questa certificazione sostituisce in toto tutte le altre da presentare in cantiere alla DL e in seguito al collaudatore?
A mio avviso basta leggere il cap. 11 delle NTC
"MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE
11.1 GENERALITÀ
I materiali ed i prodotti per uso strutturale , utilizzati nelle opere soggette alle presenti norme, devono ... essere: - identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili; - qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili; - accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione. In particolare, per quanto attiene l’identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi:
A) ...
B) ...
C) materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). In tali casi il produttore potrà pervenire alla Marcatura CE in conformità a Benestare Tecnici Europei (ETA), ovvero, in alternativa, dovrà essere in possesso di un Certificato di Idoneità Tecnica rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale sulla base di Linee Guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici".

L'inseme dei prodotti che costituisce una casa in legno ricade nel caso C.
L'ETA ottenuto per una casa in legno sostituisce ogni altra certificazione, anche se non è da escludere la presentazione di eventuali certificati già esistenti per i singoli materiali/prodotti (ad es. le finestre).
IngMR ha scritto:...come si comporta una haus che per necessità strutturali invece di utilizzare un solaio/copertura a tavetti utilizza l'xlam? Di fatto andrebbe a consegnare un prodotto che non è quello della certificazione. Quindi?
A mio avviso va ottenuto uno specifico ETA per la specifica tipologia, oppure si introduce tale variante nell'ETA generale.
IngMR ha scritto:...Perchè ad oggi (e nei prox mesi) edifici con struttura in legno prefabbricata vengono realizzati senza questa certificazione dopo aver passato proprietari, banche (che chiedono tutto come garanzia), comuni, enti, accettazioni delle DL, collaudi, ecc?...
Torniamo a quanto da me già esposto: quali sanzioni? E comunque, se tutte le parti in causa accettano l'assenza di ETA (ammesso che siano consapevoli della sua obbligatorietà), il problema non si pone più.

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Re: ETA-CE

Messaggio da barloren » mer lug 31, 2013 10:07 pm

dott.bordar ha scritto:Benvenuto barloren. Mi spiace accoglierla con un "non sono d'accordo" ma spero non si offenda. In Italia come ho scritto poche righe qui sopra di case in legno se ne facevano e ci sono parecchi testi più o meno datati che ne testimoniano la presenza. Le prime case se si parla del sistema "all'americana" si videro comparire con il ritorno dall'Australia, America e Canada degli immigrati italiani, eravamo intorno agli anni '70...
Non c'è problema, basta mettersi d'accordo sul concetto di "abbastanza recente in Italia". Per me gli anni '70 di cui Lei parla, e sui quali concordo in pieno, sono "abbastanza recenti". Per Lei no?
dott.bordar ha scritto:
barloren ha scritto:Nelle NTC italiane non ci sono sanzioni per chi non applica le ETA. Sono obbligatorie, ma per chi non le rispetta non succede niente.
....Le sanzioni sono una diretta conseguenza dell'immissione di prodotti privi di "autorizzazione" da parte di un organo competente al loro commercio, quindi niente ETA quando serve significa automaticamente essere passibili di sanzioni..
Posso essere d'accordo, ma in quali termini? Quali sono? In soldi? in chiusura dell'attività? In anni di carcere?
dott.bordar ha scritto:... mi permetto di avvisarla Barloren, ha scelto l'argomento peggiore per entrare in questo forum, gli anmi sull'ETA e CE sono molto accesi...
Non importa, mi piacciono le discussioni costruttive.
dott.bordar ha scritto:... la tesi negazionista fà comodo... ma voglio sperare di no, visto che le informazioni non sono ne buone ne cattive ma è chi le usa a fare la differenza..
Concordo

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Re: ETA-CE

Messaggio da franco mori » gio ago 01, 2013 1:13 am

Per tmx la nostra azienda in germania ha avviato l anno scorso le procedure per la certificazione ETA ( che credo ora abbia), da agosto avviamo la produzione italiana e siamo gia iscritti al CIT.
Per cui in realta , se avesse ragione Bordar, io ne sarei ben felice perche sparirebbero la maggior parte dei miei concorrenti. Ora , ed e per questo che me la prendo a causa di tutti i soldi spesi inutilmente e ribaltati sul costo delle case, nonostante tutte le paginate postate dai vari bordar e barloren dove si assevera con grande sicurezza che questcertificazioni sono obbligatorie, in realta si legge "ad essere certificati devono essere i materiali e prodotti ad uso strutturale" che non vuol dire un bel niente, dal punto di vista legale. Infatti, se notate, si smette di citare la norma e si e solo desunto che il prodotto fosse anche il kit costruttivo, quando in realta non e scritto da nessuna parte. Per cui forse il punto sarebbe di definire cosa e un prodotto. A questo punto sarebbe necessario un chiarimento da parte degli organi competenti, E ritengo che sia per questo che i vari comuni italiani e la maggior parte dei DL NON richiedono l ETA.... O vogliamo dare degli ignoranti a tutti i vari tecnici abilitati ed uffici tecnici d italia....????

Per bordar...in realta chi ha aperto la grancassa delle ETA sei stato tu, i nostri vecchi dicono che
" la prima gallina che canta ha fatto l uovo." :wink:

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Re: ETA-CE

Messaggio da tmx64 » gio ago 01, 2013 8:12 am

dott.bordar ha scritto:... Devi spiegarmi TMX perchè le sue argomentazioni dato che non sono a vostro favore "non sono il massimo"...
Ciao Bordar,
.....il modo com'è intervenuto nella discussione, non le argomentazioni.......il modo come è intervenuto,.....
Ragazzi io mi arrendo...getto la spungna.....direi che in questa discussione abbiamo raggiunto vette eccelse e, fino a poco tempo fa, ritenute inavvicinabili.

Io mollo qua. Franco ti abbandono vigliaccamente ma non ce la faccio più.
Ora potrò anch'io dire: "ho visto cose che voi umani...." :lol:


Ciao
TMX

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Re: ETA-CE

Messaggio da barloren » gio ago 01, 2013 9:57 am

Per il sig. Morì,
Non capisco, in effetti io ho citato esattamente la norma, ovvero il cap. 11 delle NTC.
Non penso possano esserci dubbi sul fatto che una casa in legno, come tutte le altre case, é un prodotto strutturale, fatto di materiali strutturali ( e non), pertanto ricade sotto il capitolo 11.
Si potrebbe indagare su quanti uffici tecnici comunali e quanti professionisti conoscano le ETAG e l'implicazione che deriva dal citato punto 3.
In effetti occorre interrogarsi su chi fa rispettare l'applicazione delle NTC nei cantieri italiani.
Per il sig. Tmx
Non intendevo esasperarla, mi dispiace, pensavo questo fosse un forum pubblico dove chiunque può intervenire. Se ho sbagliato mi scuso. Ma ora potrebbe rispondere nel merito della questione? Mi interessa la sua opinione sul CAP. 11 delle NTC.

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Re: ETA-CE

Messaggio da dott.bordar » gio ago 01, 2013 12:29 pm

tmx64 ha scritto:.....il modo com'è intervenuto
Ciao TMX, mea culpa. In 15 minuti leggo, scrivo e mi dispero. Adesso ho capito il senso e ti chiedo scusa per il commento fatto.
franco mori ha scritto:in realta si legge "ad essere certificati devono essere i materiali e prodotti ad uso strutturale" che non vuol dire un bel niente, dal punto di vista legale. [...] si e solo desunto che il prodotto fosse anche il kit costruttivo, quando in realta non e scritto da nessuna parte. [...] A questo punto sarebbe necessario un chiarimento da parte degli organi competenti
Non occorre scomodare gli organi competenti, basta leggersi il cap. 2 del CPR 305/2011 che fino a prova contraria ha valore legale nella nostra nazione:

Articolo 2
Definizioni
Ai fini del presente regolamento si intende per:
1) «prodotto da costruzione», qualsiasi prodotto o kit fabbricato e immesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere di costruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle opere di costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse;
2) «kit», un prodotto da costruzione immesso sul mercato da un singolo fabbricante come insieme di almeno due componenti distinti che devono essere assemblati per essere installati nelle opere di costruzione;
3) «opere di costruzione», gli edifici e le opere di ingegneria civile;


Mentre se parliamo di CIT allora si può fare riferimento al documento rilasiato dalla Presidenza del consiglio superiore dei lavori pubblici servizio tecnico centrale. Rispettivamente Art.2 delle "Linee guida per la certificazione all'idoneità tecnica all'impiego di materiali e prodotti innovativi in legno per uso strutturale":

Kit: prodotto per uso strutturale realizzato per essere permanentemente incorporato in costruzioni, immesso sul mercato da un singolo produttore come insieme di almeno due componenti distinti, per il quale non è applicabile una norma armonizzata o un iter di qualificazione nazionale di cui ai punti A) e B) del paragrafo 11.1 delle NTC 2008.
franco mori ha scritto:E ritengo che sia per questo che i vari comuni italiani e la maggior parte dei DL NON richiedono l ETA.... O vogliamo dare degli ignoranti a tutti i vari tecnici abilitati ed uffici tecnici d italia....????
Ma anche no. E di base basta 1 solo tecnico che legga 2 articoli per provare il brivido della roulette russa.
Visto che sò cosa stà succedendo in Italia e che avvertire con le buone fin'ora non ha mai funzionato con le aziende ... chicchirichiiiiii chicchirichii chicchirichiiii :wink:

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Re: ETA-CE

Messaggio da hm52 » gio ago 01, 2013 2:31 pm

Il problema dell'Italia è che le norme non si applicano, si interpretano e chi ci guadagna sono sempre e solo i soliti furbi che hanno un nuovo modo per non pagare

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Messaggio da barloren » gio ago 01, 2013 2:42 pm

hm52 ha scritto:Il problema dell'Italia è che le norme non si applicano, si interpretano e chi ci guadagna sono sempre e solo i soliti furbi che hanno un nuovo modo per non pagare
Mi permetto di dissentire.
Le norme si applicano nel momento stesso in cui esistono.
Non c'è bisogno di interpretarle, a meno che non si voglia evitarne a tutti i costi il rispetto.
A mio avviso, il problema verte su chi debba vigilare sul loro rispetto.
E verte anche sulle sanzioni previste per il mancato rispetto.
Naturalmente, allinearsi al rispetto delle norme presenta sempre dei costi per un'azienda, sia in termini di tempo che di denaro.
Ma il maggior investimento dell'azienda "allineata" dovrebbe essere speso nel tutelare i suoi diritti di azienda "a norma".

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Messaggio da barloren » gio ago 01, 2013 2:42 pm

hm52 ha scritto:Il problema dell'Italia è che le norme non si applicano, si interpretano e chi ci guadagna sono sempre e solo i soliti furbi che hanno un nuovo modo per non pagare
Mi permetto di dissentire.
Le norme si applicano nel momento stesso in cui esistono.
Non c'è bisogno di interpretarle, a meno che non si voglia evitarne a tutti i costi il rispetto.
A mio avviso, il problema verte su chi debba vigilare sul loro rispetto.
E verte anche sulle sanzioni previste per il mancato rispetto.
Naturalmente, allinearsi al rispetto delle norme presenta sempre dei costi per un'azienda, sia in termini di tempo che di denaro.
Ma il maggior investimento dell'azienda "allineata" dovrebbe essere speso nel tutelare i suoi diritti di azienda "a norma".

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