il riscaldamento in casa

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Moderatore: michele ricci

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Maya
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il riscaldamento in casa

Messaggio da Maya » mar dic 14, 2004 10:22 am

Buongiorno a tutti, vorrei chiedervi un'informazione. Costruirò una casa in campagna dove andrò a vivere, sarà di circa 190 mq su due livelli e lì non arrivano le tubature del gas, nè la fogna, invece per l'acqua non so ancora ma penso che ci sia, tocca comunque fare tutto l'impianto. Io non sono molto esperta e quindi scusatemi per le informazioni poco chiare e imprecise che vi do. Vorrei dei consigli per l'impianto di riscaldamento alternativo alla caldaia a gas perchè altrimenti dovrei mettere un bombolone fuori casa (così mi hanno detto) e non mi piace per niente quest'idea. Ho cercato qualche alternativa e ho trovato delle caldaie a legna, gusci di noci, sansa, mais, ecc che sostituiscono le caldaie anche per l'acqua calda, ma le uniche informazioni che ho trovato sono quelle fornite dai rivenditori, che ovviamente dipingono tutto come altamente conveniente e funzionale. Mi sapreste dare qualche consiglio? Pensavo poi per i fornelli di usare quelli elettrici o a induzione e di installare dei pannelli fotovoltaici collegati all'impianto elettrico. A chiunque chiedo informazioni o spiego quello che voglio fare mi dicono che sono esagerata, che avrò dei problemi perchè è meglio fare gli impianti tradizionali e soprattutto che non me lo posso permettere. Io invece voglio fare qualcosa per me e per l'ambiente, ma non ho forse le conoscenze necessarie e non sono ricca (pare che solo con tanti soldi si possa far qualcosa).
Scusatemi se sono stata lunga e noiosa e attendo fiduciosa qualche consiglio.
Vi ringrazio tanto
Maya

psq
Messaggi: 72
Iscritto il: mar ott 05, 2004 9:32 am

Messaggio da psq » mar dic 14, 2004 11:14 am

Per i pannelli fotovoltaici ti dico subito che l'investimento iniziale e' elevato a meno di non usufruire dei bandi regionali, se disponibili.
Per maggiori info prova a vedere su http://www.ecorete.it

Per il riscaldamento sicuramente ti conviene orientarti su una caldaia a biomasse legnose; ne esistono di due tipologie:
1) A gassificazione di legna
2) A combustibili allo stato granulare.

Ovviamente entrambe hanno pregi e difetti, le prime trasformano la legna in gas combustibile con rendimenti elevatissimi oltre il 90% necessitano di essere caricate con legna in pezzi, ed una carica a seconda dei modelli e del tipo d'impianto puo' durare dalle 6 alle 24 ore. Queste caldaie necessitano di un impianto fatto a regola d'arte con un serbatoio di accumulo calcolato per garantire la fornitura di acqua calda per riscaldamento ed uso sanitario anche dopo l'esaurimento della carica.
Per queste caldaie bisogna prevedere lo spazio per l'approvigionamento di almeno 300 quintali di legna considerando un consumo annuo di 100 quintali per una casa di 150m ben isolata.

Il secondo tipo di caldaie ha un funzionamento piu' simile a quello di un generatore a gas o gasolio; sono dotate di una tramogia in grado di contenere il combustibile granulare (cippato pellets gusci di noci sansa mais etc) per una autonomia di 2 - 3 giorni. In alternativa e possibile condurre il combustibile in caldaia con dispositivi di trascinamento pneumatico o meccanico direttamente da un magazzino di stoccaggio per autonomie di un mese ed oltre.
Queste caldaie hanno rendimenti dichiarati leggermete inferiori a quelle a gassificazione (80%) non necessitano dell'accumulo ed il costo del cippato e' circa la meta' di quello della legna a patto che sia reperibile nella zona;
il pellets si trova ovunque ma costa oltre il doppio rispetto alla legna.

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