Dott.ing. ti sei inguaiato!

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hartie86
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Dott.ing. ti sei inguaiato!

Messaggio da hartie86 » lun ago 13, 2007 9:07 am

Nella mia infinita caccia alle informazioni, mi sono imbattuta nel tuo articolo su evanet.it " Dalla casa passiva alla casa attiva".
L'ho trovato estremamente interessante e, nonostante il mio unico neurone sia stato sottoposto ad un superlavoro, devo dire che ho capito quasi tutto.
Ho trovato "geniale" soprattutto l'idea di produrre acqua calda dall'impianto di raffrescamento.
Ma l'argomento che maggiormente mi ha interessato e' quello dell'aspirazione dell'aria calda.
Vivo in zona climatica E, in provincia di Brescia, in un condominio, piccolo, sono sole 7 unita' abitative, costruito agli inizi degli anni '70. Avendo comprato l'appartamento solo sette anni fa, ovviamente non ho i capitolati e quindi non saprei che materiali e tecniche di costruzione siano stati utilizzati, ma e' abbastanza logico pensare che all'epoca il problema maggiore fosse quello di tenere dentro il caldo durante i lunghi e freddi mesi invernali.
Con le variazioni climatiche degli ultimi trent'anni, pero', adesso il problema maggiore o, forse, quello che io avverto maggiormente, dato che non soffro il freddo, ma soffro terribilmente il caldo, e' proprio quello di tenere fuori il caldo estivo.
Ora: il mio appartamento e' "di testa" rispetto all'edificio ed e' libero su tre lati e mezzo, quindi con un'esposizione di 360 gradi.
Ha una superficie di circa 200 mq disposti su due piani: al piano inferiore la zona notte, a quello superiore la zona giorno.
I miei due piani corrispondono al primo e secondo del condominio; sotto al piano notte c'e' un altro appartamento, sopra al piano giorno c'e' il sottotetto attualmente adibito dai suoi proprietari a locale di servizio e camera per gli ospiti.
Il mezzo lato non libero corrisponde al vano scale/ascensore.
I serramenti delle 20 tra finestre e porte-finestra sono in legno con doppi vetri, ma di trent'anni fa.
Cosa posso fare, ovviamente secondo la teoria del massimo rendimento col minimo impiego di mezzi, sia economici che energetici, per risolvere la situazione?
ho provato i condizionatori, ma a parte il fatto che ti raffrescano solo una stanza alla volta e che quando vai da quella ad altre stanze ti prendi delle sberle che ti ribaltano, le bollette dell'enel erano salatine!!

dotting
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Messaggio da dotting » lun ago 13, 2007 3:41 pm

Il tuo è un problema comune a tante persone che abitano case poco attente alle problematiche di raffrescamento estivo.
Farò un discorso generale, anche perchè mentre l'argomento riscaldamento è trito e ritrito, quello del raffrescamento è stato sottovalutato o, come tu hai fatto notare, si sta cominciando adesso ad avvertire il problema con i cambiamenti climatici in atto.
Le nostre case sono scarsamente isolate, negli ultimi cinquanta anni si è costruito sempre con un telaio in cemento armato e muri di tamponamento: ponti termici a nastro e foratoni simili a carta velina.
In inverno quando il gasolio costava poco, riscaldamento a manetta e vai, ora gasolio alle stelle e vai col freddo.
Ora però freddo non ne sta più facendo e quindi si sopporta.
In estate soluzione condizionatori a gogò e in Italia le punte massime di potenza elettrica ENEL non sono più in inverno, ma in estate.
1.- Con l’innalzamento delle temperature estive la quantità di calore che attraverso i muri entra nelle nostre case aumenta.
2.- Un’altra fonte di calore che però non è aumentata con il tempo è quella dovuta alla radiazione solare diretta su pareti e soprattutto su finestre e superfici vetrate.
3.- Una terza fonte di calore interna che molti sottovalutano è rappresentata dalle apparecchiature elettriche che noi usiamo in quantità maggiore che nei tempi passati: un PC acceso tutto il giorno produce circa 3.6 kWh, un televisore 2.4 kWh e così via per tanti elettrodomestici che vengono usati assiduamente e che hanno fatto innalzare di molto la nostra bolletta elettrica, anche senza condizionatori.
4.- Una quarta fonte di calore è l’attività umana, questa devo dire che sta decrescendo perché è funzione del movimento e di moto se ne fa sempre meno, anche in casa.
Per ovviare al primo problema un intervento efficace nel tuo caso, incentivato anche in Finanziaria, è quello della coibentazione: un cappotto esterno diminuisce drasticamente la quantità di calore che passa all’interno, però non si parla dell’inerzia termica dell’edificio per cui si corre il rischio che utilizzando isolanti leggeri si finisca per peggiorare la condizione estiva, qui entra in gioco la figura del termotecnico che verifica la situazione in loco.
Sempre la Finanziaria incentiva la sostituzione delle finestre comprensive di infissi con altre ben coibentate, però qui per l’estate dobbiamo evitare l’insolazione diretta soprattutto nelle pareti vetrate.
Quindi ben vengano tendaggi e aggetti, che dal 2/2/2007 sono diventati obbligatori per le nuove costruzioni.

Ed una volta che il caldo è entrato, cosa si fa? La soluzione più semplice: condizionatore.
L’altra soluzione è quella di buttare fuori l’aria calda sfruttando il fenomeno della stratificazione e della capacità naturale dell’aria calda di salire verso l’alto.
Una volta che abbiamo trovato il modo per installare degli estrattori d’aria, magari alimentati con pannelli fotovoltaici, in modo da avere un sistema “in fase”, dobbiamo trovare un modo economico per immettere aria fresca.
Nel mio articolo si sfrutta un vespaio aerato, ma in una casa si può trovare una zona o un punto dove prelevare dell’aria più fresca da utilizzare, anche in questo caso occorre una verifica attenta in loco.
Per i sistemi attivi che utilizzano condizionatori a recupero termico o boiler a termopompa, visto che l’hai citato, rimando a questo articolo: http://www.evanet.it/casa_attiva/
In sintesi una resistenza elettrica da 2000 watts di uno scaldabagno consuma 2000 watts elettrici e rende 2000 watts termici, un condizionatore a recupero termico/boiler a termopompa con un COP tipico in estate di 4 consuma 500 watts elettrici e ne rende 2000 watts termici all‘acqua, prelevando 1500 watts dall’aria.
Quest’aria a cui la PDC aria/acqua ha sottratto calore e quindi a temperatura più bassa può essere utilizzata per rinfrescare gli ambienti.

Tornando a noi, dopo tutta questa pappardella, ma si potrebbe scrivere un romanzo sull’argomento:
1.- devi isolare;
2.- devi ombreggiare;
3.- estrattori d’aria individuando dove prelevare o come produrre aria fresca in modo economico.

hartie86
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Messaggio da hartie86 » mar ago 14, 2007 9:32 am

Tu scrivilo il romanzo che io saro' la prima a comprarlo!! e a leggerlo, ovviamente!!
Adesso ho solo il tempo per ringraziarti della tua risposta. Sei di una disponibilita' incredibile: si vede che ti appassiona quello che fai.
Pero' te lo dicevo che ti inguaiavi!!! Le tue risposte mi suscitano altre domande, percio' preparati a farti "scassare i maroni", come si dice qui, ancora per un po'. Non darmi troppa corda, perche' ho la tendenza a diventare ossessiva.
Adesso valigie!! Ci risentiamo dall'Olanda.

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