Ho notato che alcune ditte tedesche(come la Schworer Haus) adottano tetti "a caldo", ovvero a blocco unico non ventilato, puntando piuttosto ad aumentare la resistenza termica.
In climi rigidi questo compromesso è comprensibile, e un coefficiente U di 0.09 come nelle soluzioni passive della suddetta azienda basta è ampiamente sufficiente anche in estate... ma da noi? L'irraggiamento estivo, anche solo valutando la situazione padana, non rischia comunque di surriscaldare il tetto vanificando l'effetto dell'isolante?
Certo, resta comunque la ventilazione sottocoppo e a confronto della resistenza termica delle normali falde il riscaldamento dovrebbe essere minimo. Puntando però ad una casa passiva sarebbe spiacevole dover sprecare energia nel climatizzare in estate, inserendo elementi refrigeranti nell'impianto di areazione.
Tetto ventilato: strettamente necessario?
Moderatore: michele ricci
Meglio se c'è la ventilazione
Ciao debrando. L'isolamento termico è essenziale, ma lo è anche il tetto ventilato. In caso contrario in giornate come queste rischi, nel giro di poco tempo, di ritrovarti dentro un forno.
Alle nostre latitudini il sole picchia molto di più e per maggior tempo ed è meglio non lesinare sulla copertura.
Personalmente ho scelto un tetto molto coibentato e dotato di una buona ventilazione. Qualcuno che ha soldi da spendere adotta anche il sistema di dissipazione con velo d'acqua, ma credo che sia inutile spendere tanto...
Cordiali saluti
Alle nostre latitudini il sole picchia molto di più e per maggior tempo ed è meglio non lesinare sulla copertura.
Personalmente ho scelto un tetto molto coibentato e dotato di una buona ventilazione. Qualcuno che ha soldi da spendere adotta anche il sistema di dissipazione con velo d'acqua, ma credo che sia inutile spendere tanto...
Cordiali saluti
Re: Tetto ventilato: strettamente necessario?
Se fai uso anche della mansarda, se ci vivi, sicuramente, anzi se c'è la doppia ventilazione meglio.
Re: Tetto ventilato: strettamente necessario?
Dopo un colloquio con la Scwhoerer devo correggere quanto riportato: il loro tetto ha ventilazione, era la traduzione italiana un po' ambigua a mettere sulla cattiva strada. La soluzione è l'oramai diffuso sistema sottotegola con prese d'aria sotto grondaia e camini sul colmo.Robin ha scritto:Se fai uso anche della mansarda, se ci vivi, sicuramente, anzi se c'è la doppia ventilazione meglio.
La scelta aziendale di una ventilazione singola, anzichè la più efficace doppia, è stata determinata dal fatto che quest'ultima rende più problematica la coibentazione invernale - di fatto, la ventilazione interna, tra i due strati del tetto, raffresca per convezione tanto in estate quanto in (negativamente) in inverno.
Puntando quindi molto sul basso consumo e sul loro efficace sistema di ventilazione controllata (comprensivo di pompa termica reversibile, in grado dunque di raffrescare) preferiscono quindi ampliare lo spessore "caldo" (ovvero non ventilato), sfruttandolo per isolare sia in inverno che in estate.
Aggiungo che proprio avendo una mansarda abitabile è forse meglio studiare una buona ventilazione naturale *interna* agli ambienti, in modo da sfruttare la convezione per avere una corretta areazione dei locali.
Benvenga dunque la ventilazione sottotegola, che impedisce il surriscaldamento da irraggiamento diretto, ma dai dati che ho visto sugli isolamenti invernali forse la seconda ventilazione può essere deleteria.