CASE IN LEGNO

Forum dedicato alle tecniche di costruzione con materiali naturali.

Moderatore: michele ricci

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______________UGO
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CASE IN LEGNO

Messaggio da ______________UGO » mar ott 05, 2004 5:45 pm

Salve,
l'innovazione di solito è una buona cosa, specie se apporta modifiche migliorative.
Ma contesto vivamente la modifica di tale forum senza alcun preavviso.
Gli utenti ne rimarranno disorientati e partecipare ora mi sembra molto più complesso.
Comunque resto a disposizione per ogni tipo di domanda tecnica.
Ultima modifica di ______________UGO il gio ott 07, 2004 10:52 pm, modificato 1 volta in totale.

art
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per ugo

Messaggio da art » mar ott 05, 2004 6:39 pm

Condivido,forse era meglio avvisare e comunque,saro' imbranato,ma a prima vista sembra meno intuitivo del vecchio forum ...

Ci adatteremo
Ciao

Grownboy
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Meglio così..

Messaggio da Grownboy » mar ott 05, 2004 9:19 pm

Lo standard dei forum in rete è questo,ci si dimenticherà in fretta del vecchio..Ciao!

Grownboy

Bruno
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Re: Meglio così..

Messaggio da Bruno » mar ott 05, 2004 9:36 pm

[quote="Grownboy"]Lo standard dei forum in rete è questo,ci si dimenticherà in fretta del vecchio..Ciao!

Grownboy[/quote]
Credo che questo Forum innovativo sia pensato per essere migliore e più funzionale.
Ci conto e sono ottimista.
Al momento, purtroppo, sono nelle sabbie mobili.
Ciao.
Bruno

theatrenvol
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Messaggio da theatrenvol » mer ott 06, 2004 10:38 am

Beh! contento di vedere che ci sono i due esperti, Ugo e Bruno
ciao
luca

Giorgio
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Miglioria del forum

Messaggio da Giorgio » mer ott 06, 2004 10:55 am

Benvenuto al nuovo forum; spero sistemi i problemini del precedente motore. Un saluto a tutti.

theatrenvol
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Re: CASE IN LEGNO

Messaggio da theatrenvol » sab ott 09, 2004 11:57 am

Vogliamo ricominciare a parlare degli argomenti del forum invece che del forum stesso?
Vorrei saper se qualcuno ha notizie di un certo materiale che si chiama ziegelit utilizzato dalla ditta egohaus per tamponare la struttura portante in legno. Sembra che sia un misto di mattoni sbriciolati ed altro...il sito è in tedesco, ho però avuto qualche info alla pag http://www.dibaio.com/Ville%20e%20case/ ... e09-56.htm, rivista che tra l'altro avevo acquistato ma che non fa che parlare splendidamente di tutte le ditte senza approfondire le critiche.
Qualcuno lo conosce o può dirmi, dopo aver visto i siti, cosa ne pensa?
Saluti
luca

Bruno
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Re: CASE IN LEGNO

Messaggio da Bruno » dom ott 10, 2004 10:24 am

[quote="theatrenvol"]Vogliamo ricominciare a parlare degli argomenti del forum invece che del forum stesso?
Vorrei saper se qualcuno ha notizie di un certo materiale che si chiama ziegelit utilizzato dalla ditta egohaus per tamponare la struttura portante in legno. Sembra che sia un misto di mattoni sbriciolati ed altro...il sito è in tedesco, ho però avuto qualche info alla pag http://www.dibaio.com/Ville%20e%20case/ ... e09-56.htm, rivista che tra l'altro avevo acquistato ma che non fa che parlare splendidamente di tutte le ditte senza approfondire le critiche.
Qualcuno lo conosce o può dirmi, dopo aver visto i siti, cosa ne pensa?
Saluti
luca[/quote]

Ciao,
cosa devi fare con questo materiale?
Bruno

theatrenvol
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Re: CASE IN LEGNO

Messaggio da theatrenvol » lun ott 11, 2004 8:52 am

Ciao,
cosa devi fare con questo materiale?
Bruno[/quote]

Mi sto semplicemente informando sulle diverse metodologie di costruzione.
Mi sembra di capire che la egohaus lo usi come parete, dunque fra la struttura in legno. Io ho due scopi: uno più realistico che è quello di trovare un prefabbricato che serva alla mia compagnia teatrale(http://www.theatrenvol.org) come sala prove, ufficio, stoccaggio materiale ed officina per i nostri macchinari. Si pensava o ad un unici locale di 300mq o ad uno piccolo per uffici ed officina(più tettoia per lavorare all'aperto) ed una tensostruttura (su questa però ho dubbi climatici, in estate qua in sardegna è molto caldo.
Grazie
ciao
luca

Bruno
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Re: CASE IN LEGNO

Messaggio da Bruno » lun ott 11, 2004 11:33 pm

[quote="theatrenvol"]Ciao,
cosa devi fare con questo materiale?
Bruno[/quote]

Mi sto semplicemente informando sulle diverse metodologie di costruzione.
Mi sembra di capire che la egohaus lo usi come parete, dunque fra la struttura in legno. Io ho due scopi: uno più realistico che è quello di trovare un prefabbricato che serva alla mia compagnia teatrale(http://www.theatrenvol.org) come sala prove, ufficio, stoccaggio materiale ed officina per i nostri macchinari. Si pensava o ad un unici locale di 300mq o ad uno piccolo per uffici ed officina(più tettoia per lavorare all'aperto) ed una tensostruttura (su questa però ho dubbi climatici, in estate qua in sardegna è molto caldo.
Grazie
ciao
luca[/quote]

Ciao Luca,
io ne ho sentito parlar bene.
Per quanto riguarda il tuo teatro, deve avere una forma particolare? Oppure, ti basta una struttura tipo capannone?
Hai già un progetto?
A risentirci.
Ciao.
Bruno

theatrenvol
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Re: CASE IN LEGNO

Messaggio da theatrenvol » mar ott 12, 2004 8:53 am

Ciao Bruno, grazie dell'interessamento; ti premetto che noi siamo una compagnia di teatro per spazi aperti dunque lo spazio chiuso non ci serve per spettacoli ma per: sala prove, stoccaggio scenografie, stoccaggio costumi, uffici ed officina.
Le idee sono due:
1: capannone di mt 25 per 12 alto 6 di cui 7 per 12 soppalcati. Il locale grande avrà portone di 4 mt, e poche finestre 2 o 3 (deve essere oscurabile di giorno) la parte soppalcata avrà 2 finestre di sopra e due di sotto più una porta di'ingresso.

2: piccola casetta prefabbricata per uffici e costumi da un lato e dall'altro officina piccola con grande tettoia esterna per lavorare: siamo in sardegna si può lavorare all'aperto. Per lo stoccaggio scenografie si pensava a grandi casse su ruote da tenere dentro ad una tensostruttura che farebbe anche da sala prove, quando serve completamente sgombra si portano via le casse. Cosa ne pensi delle tensostrutture? Possono essere montate senza permessi edilizi?

Siamo comunque in una situazione molto aperta: ci stanno sfrattando ma non abiamo ancora trovato nè un capannone già pronto nè un terreno da affittare o acquistare.
A presto

luca

Bruno
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case in legno

Messaggio da Bruno » mer ott 13, 2004 9:22 pm

Ciao Luca,
prima di tutto mi complimento con te per il tuo lavoro.
Dev’essere molto bello ed appassionante e mi piacerebbe molto farlo.
Non conosco la tensostruttura e neppure le leggi che ne regolamentano l’impiego.
Puoi trovare sicuramente le informazioni sui relativi permessi presso lo Studio Tecnico del tuo Comune.
Per quanto concerne il prezzo credo che costino abbastanza.
Se vuoi puoi spedirmi un progetto, anche “rudimentale”, completo di sezione. Così ti potrò dire quanto ti verrebbe a costare con la prefabbricazione.
Fatti fare uno schizzo da qualche amico Geometra. Non credo che ti costerà molto.
Tanti auguri e buon lavoro.
Ciao.
Bruno

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PER SEMPLIFICARE LE COSE

Messaggio da ______________UGO » lun ott 25, 2004 11:33 am

Salve,

pur essendo questo topic il più visitato in assoluto (433 contatti il 25 ottobre 2004), nessuno scrive nulla.
Forse perchè nessuno ha voglia di sottostare alla trafila dell'iscrizione, ecc.
Pertanto se avete domande da porre sulle case in legno, contattatemi pure al seguente indirizzo di posta elettronica:

[email protected]

Cordiali saluti
Ugo Terzi

______________UGO
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Messaggio da ______________UGO » lun nov 15, 2004 2:33 am

Salve,

rinnovo l'invito a porre qui domande sulle case in legno, come pure a contattarmi al seguente indirizzo di posta elettronica:

[email protected]

Cordiali saluti
Ugo Terzi

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CASE IN LEGNO

Messaggio da ______________UGO » mer nov 24, 2004 9:51 am

ALCUNI ARGOMENTI SULLE CASE IN LEGNO

Per chi è interessato di costruzioni di case in legno ( e sarebbe bene che si smettesse di utilizzare la parola "prefabbricate" che da l'idea di container o baracche ) gli indubbi vantaggi del legno sono tantissimi e spesso insostituibili.
Ma chi nutre il sogno o la speranza di costruirsi una casa in legno, una casa vera, con cucina, bagno, camere, di che tipo di informazioni ha bisogno?. Legislazione vigente, manuali o progetti di case in legno (in italiano possibilmente), siti internet, terminologia, consigli sui materiali e sulle aziende che costruiscono case in legno, indicazioni sui canali di acquisto, dalla produzione ai rivenditori, agli installatori. Se rivolgersi direttamente alla sede centrale per avere chiarimenti dai tecnici oppure ai punti vendita per trattare gli aspetti economici. Certamente, sull'acquisto di una residenza monofamiliare, incidono diversi fattori, non solo l'aspetto strutturale ma anche le dimensioni, le proporzioni, il contesto ecc.
Le case in legno possono essere realizzate secondo tre tecniche principali: le log-homes (chiamate in germania block-bau) sono sostanzialmente composte da tronchi o tavoloni squadrati incastrati alle estremità; le platform-frame sono realizzate preassemblando le singole pareti e fissandole successivamente agli angoli; le timber-frame (postt and beam) sono l'equivalente in legno delle nostre case in cemento: travi e pilastri in legno, giuntati con piastre in acciaio, e successivo tamponamento dei vuoti con materiali di vario tipo.
Ognuna delle tre tecniche viene normalmente adoperata in USA e in Canada, ma anche in Scandinavia. In Russia prevale la log-home. In Germania e in Austria prevalgono le platform e le timber frame. Purtroppo l'Italia in generale non è ancora allineata agli altri paesi europei, per non parlare del resto del mondo.
Vediamo ora di affrontare alcuni argomenti riguardanti le case in legno. Cominciamo dal punto di vista delle certificazioni e della biocompatibilità.
Ad esempio, la certificazione ISO 9000 riguarda la gestione dei processi produttivi, l'efficienza, l’amministrazione ecc. e questo (oltre alla natura del materiale trattato) non basta per determinare se un prodotto sia biologico oppure no. Tutti abbiamo a cuore la nostra salute, pertanto si pensa che una casa ecologica sia sinonimo di casa sana, luogo che rispetta sia l’ambiente che lo circonda che le persone che lo abitano. Questi bei discorsi purtroppo diventano molte volte slogan pubblicitari per attirare l’attenzione del pubblico, nascondendo dei veri trabocchetti commerciali.
Oltre a valutare i benefici dati da un determinato prodotto é fondamentale anche sapere come si ha ottenuto questo prodotto. In particolare bisogna sapere da dove questo legno proviene, da chi é stato tagliato e come ed inoltre cosa é stato fatto dove prima c'era l'albero dal quale proviene.
Non considerando queste poche cose si rischia di avere una bella ed accogliente bio-casa pagando il caro prezzo della deforestazione. Tuttavia nutro qualche perplessità sulla reale efficacia delle cosiddette "certificazioni" del legno: PEFC e FSC sono ad esempio antagoniste. Ognuno vorrebbe fregiarsi del titolo di "miglior" certificato. Ma all’atto pratico, quale delle due è più efficace? Innanzitutto è meglio evitare qualsiasi estremismo, a favore di un maggior uso di buonsenso e logica. Le certificazioni sono una buona cosa, ma non bastano a garantire tutto. Quindi devono esserci, ma non sono la soluzione totale. Spesso le aziende pagano per certificarsi, in modo da avere un fiore all'occhiello in più. La provenienza dei prodotti è fondamentale: un legno esotico sarà sempre meno controllabile di un legno finlandese, per cui la cosa più importante da fare è astenersi dall’utilizzo di legname proveniente da foreste primarie (in particolare per teak, akatio, iroko, meranti, mogano, obeche) che sono in via di estinzione, senza trascurare il rischio maggiore di trattamenti antiparassitari richiesti dai lunghi trasporti nelle stive delle navi.. Infine tutto ciò che è naturale è biologico e viceversa. Il legno è biologico, il bitume è chimico. Ma se non metto una guaina, chi impermeabilizzerà la mia casa dalla pioggia? Quel che è certo è che il legno è molto più ecologico del cemento in quanto per produrre legname si cattura anidride carbonica dall’aria mentre per produrre cemento si produce anidride carbonica. Inoltre le strutture in acciaio e calcestruzzo comportano anche aspetti controversi legati alla "qualità del clima elettromagnetico".
Uno dei dubbi che spesso si manifestano riguarda il clima in cui le case in legno verranno costruite. Molti pensano che, al di fuori del Trentino Alto Adige, il legno tenderà di più a muoversi e spaccarsi formando probabili fessure. Non si considera che il legno ha un'ottima resistenza meccanica (capacità di resistere ai carichi), un buon potere termocoibente (capacità di isolare), una grande igroscopicità (capacità di regolare l'umidità relativa degli ambienti), un'elevata temperatura superficiale. In Italia si ha la tendenza ad associarlo ai climi montani freddi e secchi, come la Scandinavia o come il Trentino, dove si trovano i maggiori produttori italiani di case in legno. Ma in realtà va benissimo a qualsiasi latitudine. Negli USA il 70% delle abitazioni private sono villette monofamiliari in legno e vengono realizzate in tutto il continente, dal Texas all'Alaska. Per quanto riguarda la sua durata nel tempo, non si può evitarne una certa manutenzione ordinaria, come in qualsiasi altra costruzione.
Un altro dubbio riguarda il pericolo di trovarsi a coabitare con insetti che si annidano ovunque. Vorrei a tal riguardo ricordare che, se chi vive in campagna è abituato alla presenza casalinga di insetti, anche chi vive in città, in case di cemento, non può mai dirsi completamente al riparo da simili presenze, siano essi formiche, vespe o i comunissimi pesciolini d’argento.
L’incertezza al momento dell’acquisto di una casa in legno è alimentata dalla ancora relativa breve esperienza italiana nel settore. Per questo bisogna verificare almento tre cose:
1) l'esistenza di un progetto strutturale esecutivo firmato da un professionista abilitato, in modo da poter verificare la rispondenza del costruito con il progetto;
2) il nominativo dell'impresa costruttrice, in modo da poterla contattare per eventuali riparazioni;
3) il comportamento del precedente proprietario, in modo da accertare l'avvenuta manutenzione.
Molte preoccupazioni si manifestano inoltre nel momento in cui si pensa a quando la casa dovrà essere rivenduta: manterrà il suo valore? Da noi la cultura della casa in legno è poco presente, specie per colpa della famosa favola dei tre porcellini, mentre si è notevolmente attaccati alla filosofia del mattone. In tal caso è consigliabile:
1) raccogliere e catalogare scrupolosamente tutta la documentazione relativa al fabbricato (progetti, schede tecniche, fatture, ecc.);
2) fotografare meticolosamente ogni singolo intervento costruttivo;
3) redigere un fascicolo del fabbricato, contenente tutti i dati relativi a manutenzione e sostituzione dei componenti;
4) archiviare le bollette relative al riscaldamento.
Nel caso si dovesse decidere di vendere la casa, si potrà consegnare tutta la documentazione al nuovo proprietario, che si sentirà molto più sicuro e ben disposto all'acquisto.
Se infine l’intenzione di chi costruisce, magari sul mare, è di affittarla, ogni futuro inquilino ringrazierà per aver trovato una casa fresca d'estate. Il legno resiste meglio di qualsiasi altro materiale alla salsedine, anche se, come qualsiasi altro materiale, va effettuata un'adeguata manutenzione periodica. Comunque vada, sarà sempre più facile riparare o sostituire un pezzo di legno che un pezzo di cemento.
Vediamo ora gli aspetti burocratici. Una volta convinti di voler realizzare un fabbricato sano e termicamente efficace, la casa in legno, come ogni altra costruzione, è soggetta ad una prassi tecnico-procedurale dalla quale non si può prescindere. Tutto ciò che è sopra un basamento in cemento ed è stabilmente allacciato ad acqua ed energia elettrica (sia pur stagionalmente) è soggetto a tasse;
In sintesi:
1) il terreno su cui si vuole costruire è destinato ad edificazione residenziale?
In caso contrario è necessario procedere al cambio di destinazione d’uso, dopodichè si potrà costruire una casa in mattoni, in acciaio, in cemento o in legno, come più piace;
2) si tratta di una ristrutturazione con demolizione?
ci sarà senz'altro un vincolo legato alla volumetria e alla forma, per cui il nuovo edificio non dovrà essere molto diverso dal precedente;
3) si ha una minima idea delle dimensioni della casa?
normalmente la richiesta è di residenze monofamiliari di 70 / 120 m2, ad uno o due piani;
4) esiste un progetto architettonico definitivo?
i costi di un eventuale progetto non variano da quelli di uno redatto secondo le tecniche correnti. Complessivamente gli oneri professionali (progetto, geologo, ingegnere, periti impianti, direzione, sicurezza, etc.) possono ammontare, per una casa di 150 mq., a circa € 15.000,00;
5) esistono un capitolato di massima e un progetto esecutivo strutturale?
senza questi elementi, è impossibile determinare i costi e nessuna impresa potrà costruire niente;
6) ci si vuole affidare a proposte "di catalogo" standardizzate?
in tal caso molte ditte italiane sono in grado di fornire un prezzo di riferimento per la costruzione. Tuttavia, come tutte le case progettate in serie, tale soluzione ha i suoi pregi e i suoi difetti. Nasce per essere un modello standard, quindi per ottimizzare costi e benefici. Se la qualità non si discute, il problema è che può andar bene per certe esigenze abitative e non per altre. Il tema della prefabbricazione è sempre stato difficile da risolvere, perchè ogni casa dovrebbe essere "cucita" addosso a chi la deve abitare e questo è in totale contrasto con una produzione a catena;
7) Quanto si è disposti a pagare?
Indicativamente le case prefabbricate con parete in legno lamellare, massiccie, dello spessore che può variare da 10 a 14 cm., isolate con fibra di legno dello stesso spessore, intonacate all'esterno, possono costare chiavi in mano compresa la platea di calcestruzzo circa € 1.100,00 al mq. IVA esclusa. Ci sono versioni più economiche, le case a telaio tamponate, che possono costare circa 800,00 - 900,00 € al mq., e più onerose, le blockhaus, che al grezzo possono costare anche 1.000,00 € al mq. Tutto ciò senza considerare il seminterrato, che può costare circa 500 € al mq.
8) si è alla ricerca della sola convenienza economica?
in tal caso, attenzione alle bufale. Certamente, dopo aver preso coscienza che a 50 anni è difficile avere un mutuo per comprare casa, c’è da chiedersi come mai in Italia non abbia preso piede la soluzione più economica e non meno bella dal punto di vista estetica delle casette prefabbricate, che possono talvolta essere addirittura autocostruite. Ma non tutto quel che sembra a buon mercato si rivela poi essere un affare, bisogna tener presente che per costruire una casa totalmente bioecologica potrebbero non bastare 3000,00 € al mq. E' importante quindi, per chi non può o non intende investire simili importi, raggiungere un buon compromesso tra prezzo e qualità.
9) come si è disposti a pagare?
in Italia di solito si versa il 30% in anticipo e poi si salda alla fine oppure a stati di avanzamento. Se invece si vuole importare la casa dagli USA o dal Canada, si paga il 40% al contratto, un altro 40% alla spedizione ed il saldo alla fine ma qui si parla solo della struttura e non della casa finita per cui pretendono circa l'80% di tutta la casa senza averla ancora consegnata;
10) Quale grado di finitura si vuole ottenere?
Poiché le ditte italiane sono poche e spesso lontane, è più economico farsi vendere solo la struttura e la manodopera che la riassembla sulle fondamenta per poi finire il tutto con ditte locali. I tempi di consegna sono 2-3 mesi dal momento della concessione edilizia e dall'ordine, mentre il montaggio dura mediamente dai 10 ai 20 giorni.. Bisogna poi provvedere a: basamento, serramenti esterni, porte interne, cartongessi, sottofondi e pavimenti, impianti elettrici, idraulici ed eventualmente solare.Il chiavi in mano costa di più non tanto per i materiali offerti ma per il costo di trasferta del personale. Normalmente ci vogliono circa due mesi per completare l'impianto elettrico (se già predisposto in stabilimento), per eseguire l'impianto idrico e termico, per piastrellare, per posare i parquè, per dipingere, per eseguire la posa della copertura, per le scale e per le canne fumarie.
11) Cosa ci si aspetta in termini di garanzia?
Sebbene esistano già molte ditte che facciano questo tipo di case, nessuno è in grado di attestare in maniera univoca se queste strutture diano nel complesso le stesse garanzie di durata e resistenza nel tempo di una casa in muratura. Ciò è dovuto ad un insieme di fattori: la scarsa esperienza, la mancanza in Italia di una normativa specifica sulle costruzioni in legno a cui fare riferimento, l’eterogeneità della materia prima. Certamente le aziende si impegnano a titolo personale ad assicurare la durata, ma difficilmente si potrà ottenere una certificazione ufficiale, almeno per ora, in quanto siamo ancora in una fase sperimentale. Quel che si può e si deve pretendere è la certificazione dei singoli componenti.

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