Per presentarmi, mi chiamo Martina, ho appena compiuto 33 anni e abito in provincia di Trento. Come detto, mi sto interessando molto a tutto ciò che è naturale, dai detersivi biologici all'erboristeria, ho un piccolo orto in cui sto coltivando alcune (poche, per la verità) piantine, e mio marito dice che una delle camere di casa nostra ormai si è trasformata in un essiccatoio, dove riposano lavanda, menta, maggiorana, camomilla, origano, melissa, achillea, ortica... insomma, faccio quello che posso, ma sono ancora molto inesperta.
Tutta questa premessa per giungere alla domanda di oggi sulla camomilla. Cercando in internet ho trovato le notizie più disparate, e spesso in contraddizione fra loro, per questo ho deciso di rivolgermi a voi, sperando di riuscire a trovare finalmente una risposta chiara e precisa.
Dunque, i miei dubbi sono due:
1. quando va raccolta la camomilla? Lo zio di mio marito dice prima dell'alba altrimenti l'azulene contenuto nella pianta si perde, su vari libri ho letto verso mezzogiorno, qual è la verità? Inoltre, alcuni dicono che va raccolta prima che sia completamente fiorita, altri quando già sta perdendo i petali. Anche qui non ci siamo: va raccolta quando è ancora in boccio, quando i petali sono completamente aperti, quando ormai si piegano all'indietro e rimane solo la parte gialla bella grossa?
2. quali sono i tempi di infusione? Anche qui, lo zio di mio marito sostiene che va lasciata in infusione per almeno 24 ore, io sapevo che non si devono superare i 2-3 minuti per non farla diventare eccitante, su vari siti di erboristeria leggo di tempi intorno ai 10-15 minuti... per favore, mi aiutate a fare chiarezza anche su questo punto?
Ecco, concludo qui il mio primo intervento e ringrazio tutti tantissimo per le risposte che mi darete, e nel mio piccolo spero di poter aiutare qualcuno, quando servirà e ne sarò capace.
Buona giornata a tutti!
Martina
