ma capita proprio a ciccio!!!!
Moderatore: Erica Congiu
ma capita proprio a ciccio!!!!
....cioe', proprio quando mi sono venuti due-trecento dubbi sulle piante e negli health shop nn trovi nessuno a cui domandare! (marco, ma i tuoi colleghi inglesi dove lavorano???? qua trovo solo commessi!)
ok, sparo un paio di domande
1. castagne di ippocastano: c'e' niente che ci possa fare (beh, magari senza ingerirle) per aiutare le vene? M'e' capitato di raccoglierne un sacco mischiate alle castagne vere e dopo che ho letto di quanto possono essere utili nn le ho ancora riportate indietro agli scoiattoli
2. ma ci sono o no piante che interagiscono con i medicinali per la tiroide? perche' pare che persino il fucus sia stato riabilitato... poi m'hanno incriminato l'ortica, per quasi risalvarla in calcio d'angolo (cioe', se non c'e' coassunzione)....
'sta cosa delle interazioni con le medicine di sintesi e' un ginepraio!
ok, sparo un paio di domande
1. castagne di ippocastano: c'e' niente che ci possa fare (beh, magari senza ingerirle) per aiutare le vene? M'e' capitato di raccoglierne un sacco mischiate alle castagne vere e dopo che ho letto di quanto possono essere utili nn le ho ancora riportate indietro agli scoiattoli
2. ma ci sono o no piante che interagiscono con i medicinali per la tiroide? perche' pare che persino il fucus sia stato riabilitato... poi m'hanno incriminato l'ortica, per quasi risalvarla in calcio d'angolo (cioe', se non c'e' coassunzione)....
'sta cosa delle interazioni con le medicine di sintesi e' un ginepraio!
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Re: ma capita proprio a ciccio!!!!
1. Beh, ci puoi fare un'ottima tintura di ippoocastano che puoi poi usare sia esternamente che con cautela internamente. Hai bisogno di una miscela di etanolo e acqua con etanolo al 35%. Calcola 1 parte in grammi di semi di ipoocastano per 4-5 parti di solvente in millilitri. La parte difficile è ridurre ai minimi termini i semi, poi una volta fatto, il resto è semplice.lakura ha scritto: 1. castagne di ippocastano: c'e' niente che ci possa fare (beh, magari senza ingerirle) per aiutare le vene? M'e' capitato di raccoglierne un sacco mischiate alle castagne vere e dopo che ho letto di quanto possono essere utili nn le ho ancora riportate indietro agli scoiattoli
2. ma ci sono o no piante che interagiscono con i medicinali per la tiroide? perche' pare che persino il fucus sia stato riabilitato... poi m'hanno incriminato l'ortica, per quasi risalvarla in calcio d'angolo (cioe', se non c'e' coassunzione)....
'sta cosa delle interazioni con le medicine di sintesi e' un ginepraio!
2. Allora, per quanto sono a conoscenza non ci sono dati sufficienti per dichiarare una controindicazione asosluta di nessuna pianta, ma esistono delle piante da tenere a mente: fucus (possibile azione additiva alla tirossina, preoccupazione solo teorica basata su un caso aneddotico molto vago; il rischio di interazione è basso; teorica interazione con farmaci per ipertiroidismo tipo carbimazolo, dato il rischio, anche se il dato è teorico sarebbe meglio evitare il consumo). Lycopus virginicus (un case report di interazione con pratiche diagnostiche con iodio radioattivo; contrindicato l'utilizzo concomitante). Apium graveolens, o sedano semi (un case report di interazione con tirossina, i cui livelli ematici verrebebro diminuiti. Bassissimo rischio pratico). Trigonella foenum graecum, o fieno greco: rischio solo teorico con dosi elevate (> 20 gr giorno) in pazienti ipotiroidei. Commiphora guggul - guggul. Rischip puramente teorico di riduzione dell'assorbimento di farmaci.
Ciao
marco
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Esattissimo, ricordati di scuotere il tutto almeno una volta al giorno.lakura ha scritto:grazie!!!! :D La tintura si fa per estrazione "passiva" (nn so se si dica cosi' ;) ) come con gli oleoliti, vero?o come per i liquori fatti in casa...
e, a proposito, nel messaggio iniziale mi sono dimenticata di accodarmi al coro dei "grazie d'aver aperto questo forum!!!!!!!!!", ci voleva proprio!
ciao
m
fantastico! ultima cosa... in questo paese d'alcolisti non vendono l'alcool a tutti (devi averci un'autorizzazione speciale....vabbe'), le alternative rapide sono la vodka (sigh) e l'alcool da ospedale, che visto che ha anche metanolo dentro non va ingerito (ma tanto non pensavo di ingerire la tintura, mi sento un po' sfigata alla paperino, non vorrei far danni)...Marco Valussi ha scritto: Esattissimo, ricordati di scuotere il tutto almeno una volta al giorno.
ciao
m
Ke dici che e' meglio?
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Ma dove vivi? Comunque va bene qualsiasi liquore della gradazione desiderata, magari una bella vodka strong a 40%.lakura ha scritto:fantastico! ultima cosa... in questo paese d'alcolisti non vendono l'alcool a tutti (devi averci un'autorizzazione speciale....vabbe'), le alternative rapide sono la vodka (sigh) e l'alcool da ospedale, che visto che ha anche metanolo dentro non va ingerito (ma tanto non pensavo di ingerire la tintura, mi sento un po' sfigata alla paperino, non vorrei far danni)...Marco Valussi ha scritto: Esattissimo, ricordati di scuotere il tutto almeno una volta al giorno.
ciao
m
Ke dici che e' meglio?
Assolutamente NON usare l'alcol da ospedale!
L'Alcool per tinture ( e per liquori) lo puoi comprare benissimo in drogheria o nei supermercati. Di solito è in confezioni da un litro o due litri. Essendo a 95 gradi va diluito, secondo necessità, con acqua distillata.lakura ha scritto:fantastico! ultima cosa... in questo paese d'alcolisti non vendono l'alcool a tutti (devi averci un'autorizzazione speciale....vabbe'), le alternative rapide sono la vodka (sigh) e l'alcool da ospedale, che visto che ha anche metanolo dentro non va ingerito (ma tanto non pensavo di ingerire la tintura, mi sento un po' sfigata alla paperino, non vorrei far danni)...Marco Valussi ha scritto: Esattissimo, ricordati di scuotere il tutto almeno una volta al giorno.
ciao
m
Ke dici che e' meglio?
Io le tinture le preparo con il percolatore ( me lo sono costruito) Si tratta di un tubo , con un rubinetto terminale, dotato di filtri , montato su di un supporto e trattenuto da una pinza mobile.......il tutto in acciaio Inox.
Con il percolatore non serve "scuotere" e si può ottenere un buon preparato conforme alle prescrizioni.
ehm.... trasferita intorno a Londra...
esiste una richiesta apposta che le persone che lavorano coi cosmetici ecc (insomma, le saponaie locali lo fanno) devono compilare all'ufficio del Lavoro (mmm, health and safety o trading standards, nn mi ricordo), dove dicono d'avere un'attivita' e che per fini di produzione lavorativa gli serve di maneggiare etanolo. Allora gli danno il loro bel certificato di nulla osta e poi si possono comprare l'etanolo dal grande produttore. Nei supermercati nieeeente di nieeeente di nieeeente. Non ho capito ancora quale sia la para, in fondo poi la birra gliela fanno pagare meno dell'acqua!
cmq, grazie! vado di vodka!
p.s. leandre, ma sai il gusto di fartela da te??? ;D
esiste una richiesta apposta che le persone che lavorano coi cosmetici ecc (insomma, le saponaie locali lo fanno) devono compilare all'ufficio del Lavoro (mmm, health and safety o trading standards, nn mi ricordo), dove dicono d'avere un'attivita' e che per fini di produzione lavorativa gli serve di maneggiare etanolo. Allora gli danno il loro bel certificato di nulla osta e poi si possono comprare l'etanolo dal grande produttore. Nei supermercati nieeeente di nieeeente di nieeeente. Non ho capito ancora quale sia la para, in fondo poi la birra gliela fanno pagare meno dell'acqua!
cmq, grazie! vado di vodka!
p.s. leandre, ma sai il gusto di fartela da te??? ;D
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he he, lo sospettavo buon vecchio UK.lakura ha scritto:ehm.... trasferita intorno a Londra...
esiste una richiesta apposta che le persone che lavorano coi cosmetici ecc (insomma, le saponaie locali lo fanno) devono compilare all'ufficio del Lavoro (mmm, health and safety o trading standards, nn mi ricordo), dove dicono d'avere un'attivita' e che per fini di produzione lavorativa gli serve di maneggiare etanolo. Allora gli danno il loro bel certificato di nulla osta e poi si possono comprare l'etanolo dal grande produttore. Nei supermercati nieeeente di nieeeente di nieeeente. Non ho capito ancora quale sia la para, in fondo poi la birra gliela fanno pagare meno dell'acqua!
cmq, grazie! vado di vodka!
p.s. leandre, ma sai il gusto di fartela da te??? ;D
Comunque fattela assolutamente da sola, la tintura, è unabuona esperienza e con tutta probabilità farai un estratto migliore di quelli che puoi acquistare.
Per quanto riguarda la percolazione, senza andare ad acquistare o costruire un cono percolatore in acciaio, se vuoi basta una bottiglia di acqua minerale con tappo a vite. Fai tagliare via il fondo e fai smerigliare i bordi, et voilà, ecco un cono percolatore con rubinetto. Però c'è da dire che mentre con la macerazione non è proprio possibile sbagliare, la percolazione necessita di un pò di hands-on experience, altrimenti rischi di impaccare troppo o troppo poco, ecc.
ciao
marco
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Riciclaggio di vecchio post!Landre82 ha scritto:Ragassuoli se avete tempo mi spieghereste bene come si fa un Tm made home?
Grazie
TINTURE FAI DA TE
MACERAZIONE DI PIANTA FRESCA.
1. Sminuzzare e pesare la pianta fresca e metterla in un recipiente a bocca larga di acciaio
2. Misurare e mescolare il solvente in un recipiente separato
3. Versare il solvente nella quantità indicata sulla pianta, operare con un blender ad immersione.
4. Versare il materiale in recipienti di vetro o acciaio inox con chiusura ermetica, etichettare con nome della pianta e data
5. Chiudere bene, scuotere e lasciare in un luogo scuro e a temperatura ambiente e lasciare a macerare.
6. Scuotere ogni giorno per due-tre settimane
7. Dopo il periodo indicato versare il contenuto del contenitore attraverso vari strati di garza, spremere bene la marca a mano o con una pressa (o con uno schiacciapatate)
8. Raccogliere il liquido in un contenitore in acciaio o vetro, chiudere bene, etichettar e e lasciare riposare per una notte o per 24 ore.
9. Filtrare su carta (filtro da caffè)
10. Versare in un contenitore di vetro scuro a chiusura ermetica, apporre un’etichetta con il nome della pianta e la data di imbottigliamento.
Formula tipo per l’estrazione da pianta fresca.
1:2 (75Alc:25Acq)
Esempio: radici di Echinacea angustifolia
1. Formula: 1:2 (75%:25%)
2. Peso della radice fresca: 500 gr
3. Solvente totale: 1000 ml
4. Composizione del solvente: (750 ml etanolo + 250 ml acqua)
5. Contenuto in acqua della pianta (stimato): 70%
6. Resa probabile: 1215 ml
7. Titolo alcolico finale (stimato): 53% etanolo
MACERAZIONE DI PIANTA SECCA
1. Sminuzzare o polverizzare e pesare la pianta secca e metterla in un recipiente a tenuta ermetica di acciaio o vetro
2. Misurare e mescolare il solvente in un recipiente separato
3. Versare lentamente il solvente nella quantità indicata sulla pianta.
4. Chiudere bene, scuotere e lasciare in un luogo scuro e a temperatura ambiente e lasciare a macerare. Etichettare con nome della pianta e data
5. Scuotere ogni giorno per tre settimane
6. Dopo il periodo indicato versare il contenuto del contenitore attraverso vari strati di garza, spremere bene la marca a mano o con una pressa (o con uno schiacciapapate)
7. Raccogliere il liquido in un contenitore in acciaio o vetro, chiudere bene, etichettare e lasciare riposare per una notte o per 24 ore.
8. Filtrare su carta (filtro da caffè)
9. Versare in un contenitore di vetro scuro a chiusura ermetica, apporre un’etichetta con il nome della pianta e la data di imbottigliamento.
Formula tipo per l’estrazione da pianta secca.
1:5 (50Alc:50Acq)
Esempio: foglie e radici di Leonorus cardiaca
1. Formula: 1:5 (50%:50%)
2. Peso della pianta secca: 150 gr
3. Solvente totale: 750 ml
4. Composizione del solvente: (375 ml etanolo + 375 ml acqua)
5. Resa probabile: 670 ml
6. Titolo alcolico finale (stimato): 48% etanolo
Linee guida generiche per il solvente.
Classi e solubilità
1. Classe: Alcaloidi
Esempi: Leonorus cardiaca, Capsicum minimum, Berberis vulgaris
Solubilità: molto solubili in alcol e poco in acqua (solitamente). Acidificare il solvente aiuta l’estrazione degli alcaloidi
2. Classe: Oli essenziali
Esempi: Pimpinella anisum, Thymus vulgaris, Eucalyptus globuluis, Mentha x piperita, Salvia officinalis, ecc.
Solubilità: molto solubili in alcol e nei grassi, poco in acqua e glicerina.
3. Classe: Glicosidi
Esempi: Gentiana lutea, Glycyrrhiza glabra, Silybum marianum, Crataegus spp.
Solubilità: solubili sia in alcol che in acqua
4. Classe: Mucillagini
Esempi: Malva spp, Althaea officinalis, Plantago ovata, ecc.
Solubilità: solubili solo in acqua
5. Classe: Resine
Esempi: Calendula, Rosmarinus officinalis, Pinus, Populus
Solubilità: solubili in alcol e olio caldo ma non in acqua
6. Classe: Saponine
Esempi: Viola spp, saponaria, Glycyrrhiza glabra, Bellis perennis, Primula spp., Dioscorea, ecc.
Solubilità: solubili in acqua
7. Classe: Tannini
Esempi: Crataegus, Te, Bellis perennis
Solubilità: solubili in acqua e glicerina.