Lo spettro lugubre di Monsanto sugli ulivi salentini

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Gianluca Ricciato
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Lo spettro lugubre di Monsanto sugli ulivi salentini

Messaggio da Gianluca Ricciato » dom nov 10, 2013 3:17 pm

LO SPETTRO LUGUBRE DEL COLOSSO MONDIALE DEGLI OGM, LA FAMIGERATA MONSANTO, FA CAPOLINO NELLA PAVENTATA MATTANZA DEGLI ULIVI SALENTINI!?


Partendo da un interessantissimo post dal titolo ” Dubbi e ombre inquietanti intorno agli ulivi salentini. ” di Riccardo Primiceri pubblicato su OzaNews dove si pongono dubbi e perplessità sulla cosiddetta “emergenza” disseccamento ulivi del Salento si dipana un sottile, mica tanto, filo rosso cerca di mettere tasselli di conoscenza e buon senso su una vicenda che per lo più, sin dalle prime battute, si stava affossando e piegando ad una questione di puro e scomposto allarme su basi e cause non meglio precisate di fitopandemia sottoposto al drastico e assolutamente inconfutabile “parere” dei soli “esperti”, stato di emergenza sostenuto e alimentato da una pericolosissima deriva irrazionale atta a provocare paure viscerali tra i cittadini, piuttosto di avviare una razionale e pacata analisi reale dei fatti in un ottica eco-naturistica biosistemica; uno stato alterato di emergenza fitosanitaria, come in molti hanno notato fortemente voluto e cercato, soprattutto in assenza, ad oggi di chiarezza e conoscenza delle cause, come ripetutamente affermato dagli “esperti” che sono alla base di questo disseccamento, cause da conoscere sempre con estrema certezza, all’in fuori di ogni ragionevole dubbio scientifico e logico. In questo quadro da panico di massa l’unica cosa certa e inappuntabile, a detta degli “esperti”, sono le “soluzioni” queste, sì, drammatiche, senza speranza e senza via di scampo: “tutti gli ulivi colpiti da disseccamento, e a maggior ragione gli ulivi verdi, che cadono nella estesissima “zona rossa” dovranno essere tagliati ed eradicati e tutti i territori, e ogni tipo di vegetazione ivi presente, dovranno essere trattati con pesantissime irrorazioni chimiche e con l’uso di fiamme per scongiurare il propagarsi del contagio”, soluzioni stranamente, a parere di tutti, troppo pronte in tasca, per non essere state già preordinate, e esposte in un modo tanto lineare e puntuale da non dare spazio a dubbi e incertezze alcune, e, appunto per questo, che non hanno convinto aumentando dubbi e perplessità di non pochi cittadini proprio per la loro palese incongruenza e poco comprensibile logica: come si può fornire soluzioni così drastiche senza conoscere, come è stato sempre affermato, il motivo e non avendo la certezza scientifica delle vere cause alla base del disseccamento, e proporre assurdamente di sterminare un mastodontico patrimonio arboreo, storico e culturale senza attendere nemmeno l’esito delle ricerche e delle analisi, addossando tutta la colpa a un batterio che, proprio a detta degli esperti, nel Salento è asintomatico proprio sugli ulivi e senza tentare nemmeno, minimamente, di proporre un percorso doveroso di cura, contravvenendo ad un principio cardine di ogni buon medico sia esso degli uomini che della terra, “primo non nuocere”, quale scellerato medico propone una “cura” letale al paziente provoncandone la morte?
L’articolo di OzaNews apre una prospettiva di riflessione ponendo l’accento, in chiusura, sui tantissimi inquietanti dubbi di cui è ricca tutta questa storia e l’affida a queste parole “Alla luce di tutto ciò i dubbi e i sospetti cominciano a circolare in diversi ambienti, alimentati dallo strano metodo di affrontare il fenomeno delle istituzioni, che in un primo momento sembra abbiano fatto di tutto per tenere nascosto il problema, fatto trapelato in una assemblea a Racale, dove un gruppo di attivisti ha evidenziato come questa notizia fosse già pervenuta alle istituzioni regionali nel 2010.

Si discute anche su altri fatti legati a pandemie vegetali sempre riguardanti Monsanto, che non ha mai fatto mistero dei suoi metodi per imporre le colture da loro brevettate; colture, guardacaso, resistenti alla xylella fastidiosa.”
Nell’articolo è riportato un interessantissimo video su come Monsanto è viva e opera alacremente, anche in Puglia, propagandando e propinando i suoi “prodotti” da brevetto e che ha tutta l’intenzione aumentare la sua presenza inducendo e ammaliando gli agricoltori fino a convincerli ad abbandonare le loro antiche sane e sementi e la sana l’agricoltura tradizionale ed abbracciare, con un’azione imbonitori/costrittoria, la diabolica “agricoltura industriale” fatta di agrobiotransgenotecnologica e lo si fa creando “consenso” grazie anche all’aiuto di taluni “tecnici” che si offrono quali intermediari “di fiducia” per meglio far accettare follie agronomiche tipiche di un “totalitarismo” di stampo agroalimentare da inoculare in territori che da sempre mostrano una certa sana, coscienziosa e consapevole resistenza e riluttanza convinti che la Vita non si brevetta e non sia di proprietà di nessuno colosso economico, o meglio sia patrimonio di tutti da tutelare e preservare proprio perché dono, rigettando e scacciando tutte le mostruose prospettive innaturali e mortifere da neo-schiavitù monopolistico-speculative. Partendo da questi dubbi si avviato un percorso di dibattito e conoscenza condivisa che piano, piano, come un mosaico ha portato a far emergere facendo aprire gli occhi su tratti sempre più inquietanti di una storia per nulla chiara fino a giungere a prefigurare sconcertanti scenari da “guerra biologica” e “bioterrorismo” da lasciare esterefatti scenari mozzafiato in cui un colosso come Monsanto avrebbe, evidentemente, tutto da guadagnare!

Ma per capire meglio: quali relazioni potrebbero esserci tra il colosso delle tecnologie bioagrogeniche-OGM e l’emergenza ulivi nel Salento che, allo stato attuale, senza una certa e approfondita conoscenza scientifica sulle cause, si vorrebbe porre in regime di quarantena, questo per via di un batterio endemico, ad oggi identificato, asintomatico della sottospecie individuata nel Salento, la Xylella Fastidiosa, con il totale espianto di ben 8.000 ettari di uliveti di patriarchi verdi secolari, plurisecolari e monumentali e lo svellimento-disseccamento mediante potentissime sostanze chimiche di sintesi, irrorate addirittura con aerei, e con l’uso di fuco e fiamme per la cancellazione-sterminio di ogni pianta endemica spontanea presente nella “zona rossa”, trattamenti con massicce dosi di fitochimici di certa interferenza e compromissione dello stato di salubrità dei luoghi e di sicura dannosità per la salute dei cittadini, questo prima ancora di conoscere le vere cause razionali e scientifiche, ed escludendo a priori ogni possibile intervento curativo previsto e da ricercare nelle pratiche tecnico-agronomiche d’agricoltura biologica da affiancare virtuosamente alle innegabili e fisiologiche capacità immunitario-rigenerative proprie di ogni sano e vivo essenza arborea e vegetale in armonia con il proprio habitat naturale, risposta immunitaria di cui ogni sistema ecologico è innegabilmente munito?

http://www.ozanews.it/altre-notizie/amb ... -salentini

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